Ceneri vulcaniche, la Regione siciliana emana linee guida per riuso.L’assessore regionale all’Energia Roberto Di Mauro firma decreto per valorizzare le ceneri

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Le ceneri vulcaniche emesse dall’Etna potranno essere utilizzate in sostituzione di materie prime nei cicli produttivi. Lo stabilisce un decreto dell’assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, Roberto Di Mauro. Il provvedimento indica i procedimenti che Comuni e imprese dovranno seguire per la valorizzazione delle ceneri non contaminate o inquinate depositate su strade, tetti e altre aree aperte in occasione delle eruzioni vulcaniche che dovessero verificarsi in futuro.

«Da problema per i Comuni, per la pulizia e lo smaltimento, le ceneri vulcaniche possono diventare una risorsa per le aziende che potranno utilizzarle nelle fasi di produzione – dice Di Mauro –. In base alla normativa nazionale, le ceneri vulcaniche sono escluse dalla disciplina dei rifiuti. Era necessario un disciplinare con le opportune precisazioni di carattere operativo per il corretto riutilizzo a fini produttivi che non danneggino l’ambiente o creino rischi per la salute umana. Faremo partire una campagna di comunicazione per sensibilizzare anche i privati cittadini a una raccolta delle ceneri vulcaniche che ne favorisca il riuso».

 

Le linee guida sono frutto del lavoro svolto dai tecnici dell’assessorato regionale con quelli dell’Arpa, della sezione catanese dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e del dipartimento di Ingegneria civile dell’Università di Catania, che ha curato un progetto di ricerca specifico. Il decreto sarà pubblicato nei prossimi giorni su sito istituzionale della Regione Siciliana.

Siccità Sicilia, riunione operativa per trasferire volumi d’acqua alla diga Castello nell’Agrigentino

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Si è tenuta ieri pomeriggio- si apprende da un comunicato regionale-  nella sede dell’assessorato regionale dell’Agricoltura a Palermo una riunione operativa, convocata dall’assessore Luca Sammartino, per affrontare le problematiche idriche relative al comprensorio di Ribera, in provincia di Agrigento. All’incontro hanno partecipato rappresentanti del dipartimento regionale dell’Acqua e dei rifiuti, dell’Autorità di bacino, del Consorzio di bonifica della Sicilia Occidentale e di Enel Green Power.

L’assessore Sammartino ha chiesto e ottenuto da Enel e dall’Autorità di bacino l’impegno ad attivare le procedure per trasferire volumi d’acqua dalle dighe Prizzi e Gammauta, gestite dall’azienda, verso la diga Castello attraverso l’adduttore consortile. L’operazione sarà attuata con immediatezza non appena le piogge consentiranno di accumulare acqua a sufficienza, considerato che ad oggi non ci sono volumi idrici disponibili.

La Regione siciliana per il consolidamento Monte Pellegrino, attiva un monitoraggio ambientale -Lotto D, gara espletata per l’importo di circa 400 mila euro

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Palermo

La Regione Siciliana, attraverso l’Ufficio per il contrasto al dissesto idrogeologico guidato dal governatore Renato Schifani, ha pianificato un servizio di monitoraggio ambientale su tutti e quattro i versanti di Monte Pellegrino, a Palermo, interessati dalle opere di messa in sicurezza. Attraverso questo sistema ci si assicurerà che i lavori di consolidamento delle pareti rocciose sul promontorio che sovrasta la città, attualmente in fase di aggiudicazione, saranno svolti nel pieno rispetto dell’ecosistema esistente, in modo da non interferire minimamente sulla vita delle specie animali e vegetali.

Per il cosiddetto lotto D della Riserva, che comprende i pendii che dominano la borgata di Vergine Maria, le verifiche per la salvaguardia dell’habitat naturale sono state affidate al raggruppamento di professionisti che fa capo alla Dream Italia di Arezzo. La gara, espletata dagli uffici diretti da Maurizio Croce, è stata aggiudicata per un importo di 407 mila euro.

Il monitoraggio, che servirà a individuare le varie aree di nidificazione e quelle in cui vivono piante protette, sarà eseguito in maniera preventiva ma anche durante l’esecuzione dei lavori e alla loro conclusione.

Fiumi, lavori urgenti sul Vallone Cannizzaro a Monreale, finanzia la Regione Sicilia

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La Regione Siciliana finanzia i lavori urgenti per la messa in sicurezza del Vallone Cannizzaro, affluente del Torrente Meccini, di via Esterna Fontana del Lupo, in territorio comunale di Monreale. L’Autorità di bacino della Presidenza della Regione ha stanziato poco più di 240 mila euro per il Comune in provincia di Palermo, per intervenire nel tratto dell’argine del corso d’acqua dove un cedimento crea problemi alla pubblica incolumità.

I lavori saranno realizzati in virtù di una convenzione stipulata fra l’Autorità di bacino e il Comune di Monreale, che diventa soggetto attuatore e stazione appaltante. Consisteranno in interventi di scerbatura e rifunzionalizzazione idraulica mediante la sistemazione delle sponde con opere di sostegno realizzate con gabbioni riempiti con materiale lapideo, nella pulizia dell’alveo, che prevede l’eliminazione della vegetazione spontanea che ostacola il regolare deflusso delle acque e di tutti i detriti alluvionali.

Dissesto idrogeologico in Sicilia, al via bando per gestione telematica delle gare, la nuova disciplina che regola gli appalti

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La Struttura commissariale di contrasto al dissesto idrogeologico ha pubblicato la gara per l’affidamento del servizio di e-procurement che permetterà un ulteriore potenziamento della gestione telematica delle procedure. La nuova piattaforma dovrà rispondere a standard ancora più elevati rispetto a quelli di alto livello già garantiti dall’ufficio e l’investimento previsto è di 400 mila euro.

«Continuiamo a innovare e rendere ancora più trasparenti le procedure di affidamento e gestione degli interventi – commenta il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, al vertice della struttura – allo scopo di garantire il pieno rispetto della normativa europea e del Codice dei contratti pubblici nella gestione delle diverse tipologie di negoziazione».

Un’esigenza prettamente operativa, quella degli uffici di piazza Ignazio Florio, diretti da Maurizio Croce, che già dieci anni fa si sono dotati, primi in Sicilia, di una piattaforma telematica con ottimi risultati. Il nuovo affidamento si è reso necessario alla luce della nuova disciplina che regola gli appalti, del sensibile ampliamento degli interventi di competenza e della necessità di far ricorso a sistemi di e-procurement per assicurare la piena semplificazione e digitalizzazione dell’intero ciclo di vita dei contratti pubblici.

La piattaforma, oltre a consentire una più rapida attuazione degli interventi, ridurrà il margine di errore nella predisposizione delle offerte da parte degli operatori economici con la conseguente diminuzione della mole di potenziali ricorsi e, oltre a garantire la massima trasparenza dei processi, consentirà di perfezionare la valutazione delle offerte. Da considerare anche la riduzione del costo di partecipazione alle procedure di gara dovuta alla totale informatizzazione dei percorsi e il miglioramento dell’efficienza del processo di e-procurement.

Il termine per il ricevimento delle domande di partecipazione è stato fissato al 22 gennaio 2024. La relativa  procedura di gara non sarà gestita per via telematica al fine di garantire il rispetto dei principi di libera concorrenza, non discriminazione e trasparenza tra i diversi operatori interessati ed evitare situazioni di vantaggio competitivo potenzialmente derivanti dall’attuale gestione informatica della piattaforma telematica. La modalità di presentazione dell’offerta prevede la consegna a mano presso l’ufficio di Palermo o la spedizione a mezzo del servizio postale o tramite corriere. La documentazione di gara è disponibile sul sito istituzionale del Commissario a questo indirizzo: https://www.ucomidrogeosicilia.it/2023/11/02/bando-affidamento-servizio-eprocurement/

LA SETE DELLA SICILIA

 

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Pronto il Piano idrico regionale: previsti 28 interventi per oltre 846 milioni di Euro

 

Pronto il Piano idrico della Regione Siciliana, che prevede interventi sulla rete per oltre 846 milioni di euro. Il progetto è stato predisposto dall’assessorato regionale dell’Agricoltura, guidato da Luca Sammartino, in linea con quanto previsto dal decreto interministeriale 350/2022, e inviato al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti per essere approvato e inserito all’interno del Piano nazionale. Nel complesso si tratta di 28 interventi di natura infrastrutturale e legati al tema della sicurezza nel settore idrico, da avviare in tutta la Sicilia. I soggetti attuatori sono il Consorzio di bonifica Sicilia occidentale, il Consorzio di bonifica Sicilia orientale, il dipartimento regionale dell’Acqua e dei rifiuti e Siciliacque spa.

«Abbiamo raggiunto un traguardo importante – afferma l’assessore Luca Sammartino –  grazie al lavoro del dipartimento Agricoltura che, su delega del presidente della Regione Renato Schifani, ha coordinato tutti i soggetti coinvolti. Un’azione sinergica che ha permesso di stilare un programma di interventi strategici per il nostro territorio. Abbiamo presentato il Piano idrico nei tempi previsti e adesso attendiamo fiduciosi la risposta del ministero, chiamato a vagliare i progetti e a finanziarli».

Il Consorzio di Bonifica Sicilia Occidentale ha proposto 8 interventi, per un importo complessivo di 247.693.770 euro. Le opere previste riguardano: l’interconnessione del sistema irriguo Garcia-Arancio con il sistema irriguo alimentato dalla diga Trinità; l’ammodernamento di alcuni impianti irrigui consortili; la derivazione delle acque dal F. Belice Destro (traversa Vaccarizzo) e dal F. Belice Sinistro per l’aumento delle disponibilità idriche nel serbatoio Garcia; l’interconnessione dei serbatoi Castello e Arancio; l’interconnessione della diga Rubino con la diga Paceco; il completamento della diga Cannamasca.

Il Consorzio di Bonifica Sicilia Orientale ha proposto 5 interventi, con una spesa stimata di 193.211.788 euro, e prevedono: la ristrutturazione della rete irrigua del sistema Dittaino-Ogliastro; il ripristino e l’ottimizzazione della rete dello schema irriguo Sinistra Dittaino, il completamento dello schema irriguo Gerbini II lotto, la manutenzione del sistema di paratoie dello sbarramento Contrasto sul fiume Simeto e la sostituzione della condotta metallica sul fiume Simeto in località Ponte Barca, che fa parte del sistema irriguo Salso Simeto.

Il dipartimento dell’Acqua e dei rifiuti ha proposto 12 interventi, per un totale di 294.223.805 euro, che si concentrano su: l’adeguamento del sistema di tenuta e drenaggio della diga Rosamarina; lo sfangamento delle opere di presa e di scarico delle dighe Nicoletti, Scanzano, Rossella, Arancio, Castello e San Giovanni; il consolidamento e la messa in sicurezza della diga Disueri; la manutenzione straordinaria degli scarichi e del sistema di tenuta delle dighe Olivo, Gibbesi e Comunelli; il ripristino della funzionalità dello scarico di fondo della diga Olivo.

Infine, Siciliacque spa ha proposto 3 interventi, per un importo complessivo di 110.984.719 euro, che riguardano: il potabilizzatore di Gela; l’automazione e il monitoraggio dell’infrastruttura idropotabile sovrambito della Regione Siciliana; la manutenzione straordinaria del sistema di approvvigionamento primario della Sicilia centromeridionale.

 

Roghi paurosi nella zona di Villafranca Tirrena (Me) che hanno raggiunto le carreggiate dell’Autostrada- Chiuse le scuole

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Roghi  paurosi  si sono sviluppati nella zona di Villafranca Tirrena in provincia di Messina, fiamme che hanno raggiunto  le aree a ridosso delle carreggiate dell’A20. E’ stato necessario chiudere il tratto dell’autostrada tra gli svincoli di Villafranca e Milazzo, per permettere l’intervento dei vigili del fuoco. Le fiamme hanno messo a rischio anche le aree di servizio lungo le arterie autostradali, alcuni automobilisti, all’alba, si sono ritrovati a dover attraversare lunghi tratti tra le fiamme.

Il sindaco di Villafranca Tirrena, Giuseppe Cavallaro, ha deciso di chiudere tutte le scuole: “Vista la gravissima situazione in cui si trova il nostro territorio, nella giornata di oggi 20 ottobre, tutte le scuole, gli asili pubblici e privati, le strutture sociali (centro diurno, centri sociali, centro d’aggregazione giovanile) rimaranno chiuse. Ci scusiamo per il poco preavviso, ma la situazione è davvero critica. Seguirà ordinanza”, ha fatto sapere. Le fiamme sono nel frattempo divampate anche nel pieno cenro abitato e molti cittadini sono stati costretti ad abbandonare le proprie case. Danni a molti edifici e a tantissimi mezzi lasciati parcheggiati in strada, avvolti dalle fiamme.

Una situazione resa ancora più grave dalle difficoltà nei collegamenti: non solo l’autostrada, ma anche la strada statale è in tilt per il traffico paralizzato dall’infernale incendio, difficoltà per i soccorsi

L’Etna continua a dare spettacolo, fontana di lava e una nube eruttiva

 

Immagini spettacolari dell’eruzione dell’Etna

 

Catania

L’ Osservatorio etneo ha riscontrato un aumento del tremore vulcanico con ampie oscillazioni nell’area sommitale, spaziando tra il cratere Sud-Est e una zona ad est dei crateri centrali ad un’altezza compresa tra 1.700 e 2.900 metri sopra il livello del mare.

L’attività stromboliana – si apprende – si  è evoluta in fontana di lava  e ha causato una nube eruttiva che i venti disperdono in direzione Sud.  Conseguentemente cenere e lapilli in diverse parti della Sicilia orientale

E’ presente attività degassamento dai crateri Bocca Nuova e Sud-Est.      La Protezione civile regionale comunica di stare allerta per la possibile crescente attività vulcanica

L’appuntamento si rinnova, l’Etna di nuovo in eruzione, l’aeroporto etneo chiuso Si spera che non ci sia pioggia di cenere

 

Spettacolo  di  fontane di lava  ben visibili dal cratere di Sud/Est dalla tarda serata di ieri

Etna in eruzione oggi, aeroporto di Catania chiude lo spazio aereo

Sembra un appuntamento .L’Etna di nuovo in eruzione. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che l’attività stromboliana è evoluta in fontana di lava e sta producendo una nube eruttiva che i venti disperdono in direzione Sud. Si osserva inoltre un trabocco lavico dal fianco meridionale del cratere di Sud-Est.

La società di gestione dell’aeroporto di Catania comunica che fino alle ore 13 di oggi i settori di spazio aereo C1 e B3 rimarranno chiusi. Tutti gli arrivi e le partenze sono dunque inibiti. “Si pregano i gentili passeggeri di presentarsi in aeroporto solo dopo aver consultato la propria compagnia aerea – si legge in una nota – Per info sui voli dirottati o cancellati si prega di rivolgersi alle compagnie aeree o verificare la situazione in tempo reale sul sito dell’Aeroporto www.aeroporto.catania.it e sui profili Facebook e Twitter dell’aeroporto”.   Si attende l’evolversi della eruzione con la speranza che non avvenga la rituale pioggia di cenere e lapilli

Allarme diossina a Palermo Rischi e Rapporto dell’Arpa Sicilia

 

diossina

Archivi -SUD LIBERTA’

 

 

E‘ allarme diossina a Palermo, dove l’Arpa Sicilia ha rilevato una presenza della sostanza tossica, sviluppata dopo gli incendi dei giorni scorsi, che supera di 35 volte i dati nella norma.Vediamo i rischi.

Rapporto Arpa: “La determinazione di diossine sull’aria campionata nei pressi della località Inserra, all’ingresso del residence sito in via Costantino dalle ore 22.20 del 25/07/2023 alle ore 23.20 del 26/07/2023 ha restituito una concentrazione pari a 116 TE fg/m3. La determinazione di diossine sull’aria campionata nel P.O. Villa delle Ginestre dalle ore 11.30 del 25/07/2023 alle ore 10.30 del 27/07/2023 ha restituito una concentrazione pari a 3.531 TE fg/m3”, dunque con un aumento che supera 35 volte la norma.

“I risultati ottenuti indicano nel sito di via Costantino 28 una riduzione della concentrazione di diossine in aria dal 25 al 26 luglio, mentre nel campione prelevato a Villa delle Ginestre dal 25 al 27 luglio la formazione di diossine e furani e la loro presenza in aria ambiente”fin qui nel rapporto dell’Arpa.

“La differenza nelle concentrazioni determinate nei due punti di prelievo sembra coerente con le condizioni del vento. Le giornate del 24 e 25 luglio sono state infatti caratterizzate da venti provenienti soprattutto dai settori occidentali, in particolare il 24 luglio dalle ore serali e fino alle ore 24:00 circa il vento proveniva soprattutto dal sud ovest, il 25 luglio la direzione del vento è stata variabile spostandosi dal quadrante nord occidentale al quadrante sud occidentale. Dalla giornata del 26 luglio e fino alle ore 9 del 28 luglio, il vento proveniva prevalentemente da nord nord ovest.

Condizione quest’ultima che può avere favorito lo spostamento delle masse d’aria dalla sorgente emissiva di Bellolampo verso il sito di campionamento di Villa delle Ginestre”