Istat:la disoccupazione scende al 7,2 ma la crescita degli inattivi coinvolge le donne e le persone d’età superiore ai 35 anni

Immagini Stock - Disoccupati Disoccupati Crisi Che Recessione, Stress E  Perdono Il Lavoro. Ufficio Della Disperazione Le Persone Si Sentono  Stressate In Una Situazione Di Depressione. Persone Di Mezza Età Disperano  Bassa

 

A dicembre 2023, l’occupazione cresce (+0,1%, pari a +14mila unità) tra gli uomini, i dipendenti a termine, gli autonomi e gli under 34, mentre cala tra donne, dipendenti permanenti e tra chi ha almeno 35 anni.

Il tasso di occupazione sale al 61,9% (+0,1 punti). Il numero di persone in cerca di lavoro diminuisce (-2,7%, pari a -50mila unità) per uomini e donne e per tutte le classi d’età, con l’eccezione dei 15-24enni tra i quali invece si osserva un aumento. Il tasso di disoccupazione totale scende al 7,2% (-0,2 punti), quello giovanile al 20,1% (-0,4 punti).

La crescita del numero di inattivi (+0,2%, pari a +19mila unità, tra i 15 e i 64 anni) coinvolge le donne e gli individui di età superiore ai 35 anni; tra gli uomini e i 15-34enni si registra un calo. Il tasso di inattività sale al 33,2% (+0,1 punti).

Confrontando il quarto trimestre 2023 con il terzo, si registra un aumento del livello di occupazione pari allo 0,6%, per un totale di 135mila occupati. La crescita dell’occupazione, osservata nel confronto trimestrale, si associa alla diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-1,6%, pari a -30mila unità) e degli inattivi (-0,8%, pari a -99mila unità).

Il numero di occupati, a dicembre 2023, supera quello di dicembre 2022 del 2,0% (+456mila unità). L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età, a eccezione dei 35-49enni per effetto della dinamica demografica negativa: il tasso di occupazione, che nel complesso è in aumento di 1,2 punti percentuali, sale anche in questa classe di età (+0,4 punti) perchè la diminuzione del numero di occupati 35-49enni è meno marcata di quella della corrispondente popolazione complessiva.

Rispetto a dicembre 2022, calano sia il numero di persone in cerca di lavoro (-8,5%, pari a -171mila unità) sia quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-2,5%, pari a -310mila).
(ITALPRESS).

Crisi idrica in Sicilia: «Misure di attenzione estese dalla Regione Sicilia a tutta l’Isola”

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Palermo,

Monitoraggio delle attuali risorse idriche, individuazione di altre fonti di approvvigionamento, riduzione delle perdite, interconnessione tra le condotte degli invasi, utilizzo razionale dei quantitativi d’acqua disponibili, per alleviare la crisi determinata dalla ormai prolungata assenza di precipitazioni significative. Sono queste alcune delle misure adottate dall’Osservatorio regionale sugli utilizzi idrici, istituito  dal presidente della Regione Sicilia ,Renato Schifani, che è tornato a riunirsi ieri alla presenza di tutti i soggetti interessati alla gestione delle risorse nell’Isola e coordinato dal segretario generale dell’Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia, Leonardo Santoro.

Sono state illustrate dai tecnici dell’Autorità di bacino le proiezioni temporali relative alle precipitazioni degli ultimi mesi ed effettuati i raffronti statistici con i dati di piovosità storica che evidenziano la carenza rispetto ai dati rilevati negli ultimi decenni.

L’organismo, che ha confermato il livello di criticità idrica “media”, ha deciso di estendere a tutto il territorio regionale le misure di attenzione che, lo scorso dicembre, erano state già avviate per le province di Agrigento e Caltanissetta, ovvero quelle che, al momento,  presentano i problemi più importanti sia per quanto riguarda l’uso potabile che per quello irriguo. L’attuazione di queste misure ha già permesso l’aumento dell’autonomia temporale dei volumi idrici esistenti, anche attraverso l’interconnessione tra le condotte di diversi invasi e l’incremento delle dotazioni, garantito dalla riattivazione di pozzi esistenti.

Inoltre, nell’Osservatorio è stata coordinata l’azione degli uffici del Genio civile per il rilascio, con procedure snelle, delle autorizzazioni agli enti gestori per la perforazione di nuovi pozzi. Sono state individuate le misure necessarie per il riutilizzo delle acque reflue e quelle per la sensibilizzazione al risparmio idrico. Effettuata anche una ricognizione complessiva dei fabbisogni irrigui che, in tutta la regione, rimangono in forte sofferenza. Per questo l’Autorità di bacino ha autorizzato i trasferimenti tra i diversi invasi.

Parallelamente, con lo scopo di aumentare la capacità di accumulo, la Regione Siciliana chiederà al governo nazionale l’avvio di cinque interventi su alcune infrastrutture dell’Isola. Interventi che sono stati illustrati al Commissario straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica, Nicola Dell’Acqua, che nei giorni scorsi ha effettuato un lungo sopralluogo in alcuni invasi siciliani, assieme ai tecnici dell’Autorità di bacino e ai rappresentanti di Enel, Consorzi di bonifica e dipartimento regionale Acqua e rifiuti. Al commissario è stata prospettata la necessità di effettuare azioni ritenute necessarie e prioritarie, già inserite nel “Piano Nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza nel settore idrico” inviato al Mit dal dipartimento regionale dell’Agricoltura lo scorso 27 ottobre.

«Da parte del mio governo – afferma il presidente della Regione Renato Schifani – c’è massima attenzione al tema dell’approvvigionamento idrico. Seguiamo costantemente l’evoluzione della situazione legata alle scorte e stiamo programmando gli interventi nel breve e nel medio-lungo periodo. Abbiamo adesso un quadro concreto e preciso delle opere da attuare in collaborazione con il governo nazionale per contrastare gli effetti della mancanza di piogge.

Riteniamo che il Piano nazionale possa essere lo strumento più idoneo per avere le risorse necessarie a migliorare la capacità di accumulo delle dighe e il riefficientamento delle condotte. In questo senso, abbiamo avviato un’interlocuzione con il commissario Dell’Acqua che ha avuto modo di verificare personalmente lo stato dei bacini in Sicilia».

Il Piano prevede una spesa di circa 150 milioni di euro, in particolare: per l’adeguamento del sistema di tenuta e dragaggio della diga Rosamarina (provincia di Palermo) e per il miglioramento delle opere utili alla sua gestione per un importo di 25,9 milioni di euro; per lo sfangamento dell’invaso “Madonna delle Grazie” sotteso alle dighe Scanzano e Rossella (provincia di Palermo) per il ripristino della capacità originaria, per 9,2 milioni di euro; per la manutenzione straordinaria del sistema di approvvigionamento primario della Sicilia centro-meridionale (diga Fanaco, provincia di Palermo) per un totale di 49,2 milioni di euro; per la manutenzione straordinaria del sistema di paratoie dello sbarramento Contrasto sul fiume Simeto (provincia di Catania) per l’alimentazione del sistema irriguo, per un importo di 48,8 milioni di euro; per la sostituzione della condotta metallica sul fiume Simeto in località Ponte Barca (provincia di Catania) con la quale vengono consegnati i volumi irrigui alle prese di distribuzione, per complessivi 23,5 milioni di euro.

L’Osservatorio per gli usi idrici tornerà a riunirsi a breve per accertare l’efficacia delle misure adottate e monitorare il livello di crisi idrica regionale.

Ponte sullo Stretto: il Sindaco Basile incontra l’AD Ciucci, si va avanti veloci , aggiornato il Piano espropri

 

Ponte sullo Stretto di Messina, campata unica di 3.300 metri ...

 Il punto sullo stato di avanzamento del progetto del ponte sullo Stretto di Messina.

Messina,

Finalmente il previsto incontro tra il Sindaco di Messina Federico Basile e l’Amministratore delegato della Stretto di Messina Pietro Ciucci tanto atteso dalla popolazione. Nell’occasione è stato fatto il punto sullo stato di avanzamento del progetto del ponte sullo Stretto di Messina. Alla riunione, tra gli altri, hanno partecipato il Vicesindaco Salvatore Mondello, il Direttore Generale Salvo Puccio e il Presidente della Commissione Ponte Giuseppe Trischitta.

Il Sindaco Basile ha confermato: “La piena collaborazione per gli adempimenti previsti ai fini degli espropri e della comunicazione alla cittadinanza delle varie fasi operative. La nostra città ha un ruolo centrale nell’ambito della realizzazione dell’opera, come nella individuazione delle opere di accompagnamento e di pianificazione infrastrutturale in generale con l’obiettivo di massimizzare le ricadute positive del ponte sul nostro territorio”.

Incontro Ciucci-Basile

Foto allegata dall’Ufficio Stampa

L’Amministratore delegato della società Stretto di Messina, Pietro Ciucci, ha dichiarato: “Procediamo speditamente e con grande impegno. Conto a fine gennaio, inizio febbraio di portare in approvazione del Consiglio di Amministrazione la relazione del Progettista, attualmente nelle fasi finali di analisi congiunta da parte della Società, del Project Manager Consultant, la Parsons Transportation Group e dal Comitato Scientifico. E’ inoltre in corso l’aggiornamento degli elaborati ambientali, lo studio di traffico, il piano economico finanziario comprendente anche i costi di gestione, la relazione di sostenibilità. L’aggiornamento dell’analisi Costi/benefici – ha spiegato Ciucci – ha rappresentato risultati positivi e il quadro sismo tettonico dell’area dello Stretto è stato rivisto al 2023”.

Insieme allo stato di avanzamento del progetto tecnico economico, e tenuto conto dell’avvenuto aggiornamento del “Piano degli Espropri” sulla base della relazione del Progettista, l’incontro è stato l’occasione per fare il punto sulle modalità e procedure per gli espropri, con l’avvio delle attività per l’aggiornamento del protocollo firmato nel 2011 con i Comuni di Messina e Villa San Giovanni e le associazioni di categoria territoriale Coldiretti, Unione Piccoli Proprietari Immobiliari e l’Associazione Sindacale Piccola Proprietà Immobiliare.

Confermerà la dovuta attenzione nei confronti del Territorio per un aspetto così importante e delicato e disciplinerà, nel pieno rispetto delle norme, un percorso chiaro, trasparente, agevolato e vigilato, che riguarda tutti i soggetti coinvolti. “L’obiettivo – ha dichiarato Ciucci – è la mediazione e il confronto fra le parti, per raggiungere accordi consensuali con ciascuno espropriato finalizzati a una tempestiva individuazione del giusto indennizzo in tempi congrui, per trovare altre soluzioni abitative o produttive. Una volta stipulato il nuovo Protocollo con i Comuni, l’obiettivo è di pubblicare, dopo l’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della Relazione del progettista, l’avvio della procedura per la dichiarazione di Pubblica Utilità, step propedeutico per ottenere da parte del CIPESS, in occasione della delibera di approvazione del Progetto Definitivo, la Pubblica Utilità dell’Opera, che consentirà l’avvio degli espropri”.

Ciucci ha inoltre ricordato che: “In coerenza con quanto annunciato nei mesi scorsi a breve pubblicheremo un avviso pubblico per la ricerca delle sedi per gli Infopoint sia a Messina che a Villa San Giovanni, strumenti per comunicare con la cittadinanza in maniera costante e continuativa”.

“Botti di Capodanno”: gli artificieri consigliano come utilizzarli in modo responsabile

 

L’arrivo del nuovo anno è un momento di festa e di gioia per tutti, e spesso si festeggia con i fuochi d’artificio. Tuttavia, è importante ricordare – informa il settore specializzato della Polizia- che i “botti di Capodanno” sono oggetti potenzialmente pericolosi, e per questo è necessario utilizzarli in modo responsabile e consapevole.

I fuochi d’artificio devono essere acquistati solo dai rivenditori autorizzati, e devono esporre il marchio CE, che ne garantisce la conformità ai requisiti di sicurezza delle norme attuali inoltre, è importante verificare se nel proprio comune sia in atto un’ordinanza che ne vieta totalmente l’utilizzo.

Anche quest’anno tornano i consueti consigli degli   artificieri che indicano come fare per non mettere in pericolo se stessi e gli altri.
Ricordarsi che i fuochi d’artificio vanno utilizzati all’aperto, lontano da oggetti potenzialmente infiammabili e possibilmente a distanza dai bambini. Anche una piccola scintilla può causare incendi e danni ingenti alle abitazioni.

Nel dettaglio ecco alcuni consigli specifici per utilizzare prodotti pirotecnici in sicurezza:

  • Leggete attentamente le istruzioni riportate sulla confezione degli oggetti che acquistate;
  • Accendete i fuochi d’artificio solo in condizioni di buona visibilità;
  • Non accendeteli mai in presenza di vento;
  • Non lasciateli incustoditi;
  • In caso di malfunzionamento, non provate a riaccenderli neppure a distanza di ore ma segnalate la presenza al numero di emergenza 112.

È assolutamente vietato comprare i cosiddetti “botti illegali” o presunti tali. I fuochi artigianali e senza i previsti certificati sono pericolosi per voi e per chi vi sta vicino. Non è infatti possibile prevederne la carica o i tempi di reazione dell’innesco. La loro esplosione può arrecare anche gravissime lesioni.

Un occhio di riguardo, infine, anche ai nostri amici animali, soprattutto quelli a quattro zampe che sono sensibili alle luci e ai rumori causati dall’esplosione degli artifici pirotecnici. Evitate di lasciarli in giardino o in luoghi esposti, non fateli restare mai soli, se hanno paura distraeteli e giocate con loro. In vostra assenza chiudete bene le finestre, cercando di tenere il posto il più sicuro possibile, nascondendo eventuali oggetti con cui potrebbero farsi del male ed assicuratevi che non ci siano possibilità di fuga.

Seguendo questi semplici consigli, si può  festeggiare l’arrivo del nuovo anno in modo sicuro e divertente, senza mettere a rischio la propria incolumità e quella degli altri.

 

Natale 2023, gli auguri del presidente della Regione Sicilia On. Schifani a tutte le famiglie siciliane

 

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«Buon Natale a tutte le famiglie siciliane, a tutti i giovani che non possono trascorrere questo periodo di festa in Sicilia per motivi di lavoro, ai malati, ai genitori di bambini che soffrono. Buon Natale alle fasce deboli, a coloro che non riescono ad avere una retribuzione che dia loro una vita dignitosa. Alle forze dell’ordine, che consentono a noi tutti di trascorrere questa grande festività in sicurezza e in pace. Buon Natale ai medici, ai quali dobbiamo tanto per averci aiutato a combattere la pandemia e che dobbiamo ringraziare per tutte le volte che trascorrono queste festività nelle corsie per assistere chi sta male. Il mio buon Natale è rivolto alle famiglie e alla Sicilia: cresceremo, lo faremo insieme, non dimenticando che non possiamo lasciare indietro coloro che non ce la fanno. Questo è il nostro impegno e questo vuole la festività del Santo Natale. Auguri».

Giornata Internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza: dichiarazione del Presidente Mattarella

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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

«Ogni giorno, in ogni angolo del Pianeta, bambini continuano a morire sotto le bombe, sono brutalizzati e sfruttati, nel fisico e nella mente, vengono rapiti, discriminati. Le tragedie di cui sono vittime innocenti segneranno per sempre la loro vita.

Il mondo sottrae a se stesso il proprio futuro. Guerre, crisi climatiche, povertà, fanno aumentare – di anno in anno – il numero di bambini e adolescenti in fuga dalla propria condizione, dalla propria terra, alla ricerca della salvezza e della emancipazione da un destino disumano. I dati fotografano, anche in Italia, una situazione inaccettabile di minori che versano in condizioni di povertà.

L’impegno profuso, stimolato anche dalla sottoscrizione della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, non è stato sin qui sufficiente: troppo alto il divario esistente tra esigenze e risultati.

L’impegno richiesto per una tutela effettiva dei diritti dei fanciulli è ben lungi dall’essersi esaurito. Le bambine e i bambini hanno diritto a pari opportunità nella vita, hanno diritto di essere ascoltati, accettati e di vivere la loro età. Hanno diritto alla pace.

Riconoscere in concreto e promuovere questi diritti, fornendo gli strumenti per diventare adulti consapevoli, vuol dire offrire a tutti noi la speranza di un futuro migliore».

 

Messina, Palazzo Zanca si colora di viola in occasione della Giornata mondiale della Prematurità

 

In occasione della Giornata Mondiale della Prematurità, questa sera palazzo Zanca si colora di luce viola per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulle nascite pretermine.

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Anche quest’anno il Comune di Messina, in occasione della quindicesima edizione della Giornata Mondiale della Prematurità che ricorre il 17 novembre, ha condiviso l’iniziativa promossa dalla Società Italiana di Neonatologia (SIN) e Vivere Onlus, In collaborazione con l’associazione di volontariato “il Bucaneve” di colorare di luce viola un momento rappresentativo della Città. L’Amministrazione comunale per accendere i riflettori sui bimbi nati prima della 37^ settimana di gestazione, per stasera ha disposto l’illuminazione della facciata di palazzo Zanca di colore viola.

È con questo semplice e simbolo gesto che l’Amministrazione del sindaco Federico Basile ha inteso aderire al claim della giornata 2023 “gesti semplici GRANDI RISULTATI: contatto immediato pelle a pelle per ogni neonato ovunque”, al fine di dare un segnale visivo alla cittadinanza per una maggiore consapevolezza e sensibilità sul tema.

Un tema mondiale infatti, 1 bambino su 10 nasce prematuro, e in Italia i neonati prematuri sono circa 25mila. Questi bambini rappresentano una grande sfida per la medicina ed in particolare per la Neonatologia ma anche per la società, perché la prematurità è una malattia spesso grave e la sopravvivenza è un successo che non si deve dare per scontato. Sono bambini che nascono immaturi nei vari organi (polmoni, cervello, intestino, cuore), tanto più gravi quanto più il parto avviene in anticipo e necessitano di cure e attenzioni particolari. La giornata vedrà, ancora una volta, medici, infermieri, famiglie e volontari di tutto il mondo uniti per i neonati prematuri.

Caro voli, il Presidente della Regione Sicilia Schifani: «Anche ITA applicherà sconti ai siciliani»

 

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ITA Airways aderirà all’iniziativa lanciata dalla Regione Siciliana che prevede sconti sui biglietti aerei per i residenti nell’Isola. La conferma è stata data al governatore Renato Schifani dal neo direttore generale della compagnia di bandiera Andrea Benassi, nel corso di un colloquio telefonico.

Nei prossimi giorni, ITA Airways comunicherà ufficialmente la propria adesione e nel frattempo ha già avviato le procedure per l’adeguamento del sistema informatico per le prenotazioni.

«Un’altra bella notizia per i siciliani – commenta il presidente Schifani, che ha augurato buon lavoro al nuovo direttore generale – . Sono contento che con la compagnia di bandiera si possa finalmente costruire un dialogo approntato alla massima collaborazione con l’obiettivo di ridurre i costi dei voli, assicurando a tutti gli isolani il diritto, costituzionalmente garantito, alla mobilità».

Tredicenne suicida, intervento del Presidente Regione Sicilia, Schifani: «Tragedia che deve fare riflettere»

 

 

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«La tragedia dello studente tredicenne di Palermo che si è tolto la vita deve farci riflettere, ancora di più, su tutto ciò che la Regione può e deve fare per prevenire e contrastare i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo. Qualche settimana fa, proprio in attuazione di una nostra legge, abbiamo istituito un’apposita Consulta regionale con lo scopo di raccogliere informazioni sul bullismo e realizzare iniziative da mettere in campo, in un’ottica sinergica, assieme a tutti i soggetti pubblici coinvolti.
Un percorso che mira alla tutela della crescita educativa, sociale e psicologica dei minori, proteggendo e sostenendo i soggetti più fragili». Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, esprimendo a titolo personale e dell’intera giunta la «sincera vicinanza alla famiglia del ragazzo, al personale scolastico, agli insegnanti e agli studenti». «La Regione – prosegue il presidente – ha pure sposato e promosso il progetto pilota dell’Ufficio scolastico regionale per elaborare insieme azioni di contrasto al fenomeno, con l’obiettivo, tra gli altri, di predisporre un sistema di rilevazione e monitoraggio che accoglierà le segnalazioni provenienti dalle scuole o dai singoli cittadini e i cui risultati saranno presentati nei prossimi giorni.
Sempre in questo contesto, all’interno del Piano strategico per il contrasto alla povertà educativa, di recente approvato dalla giunta, abbiamo previsto la creazione di specifici sportelli scolastici di ascolto e di azioni di prevenzione.
Abbiamo il dovere – conclude Schifani – di accendere, insieme alla scuola, i riflettori su queste tematiche per fornire agli studenti gli strumenti più idonei per contrastare il fenomeno in modo efficace».
Cordoglio anche da parte dell’assessore regionale all’Istruzione e alla formazione professionale, Mimmo Turano: «Ho appreso con sgomento la notizia della tragedia che ha colpito l’istituto Vittorio Emanuele Orlando di Palermo, un episodio che interroga profondamente l’intera comunità educante. Esprimo la mia sincera vicinanza alla famiglia del ragazzo scomparso, a tutto il personale scolastico, agli insegnanti e agli studenti. L’Ufficio scolastico regionale ha già attivato gli strumenti necessari per essere accanto alla scuola in questo momento difficile. Confido che le inchieste della magistratura possano fare piena luce su quanto accaduto».

Anniversario Nassiriya, corona di alloro per i caduti. Schifani: «Memoria va coltivata»

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Caduti siciliani: Giovanni Cavallaro, Giuseppe Coletta, Emanuele Ferraro, Ivan Ghitti, Domenico Intravaia, Horacio Majorana e Alfio Ragazzi hanno dato la loro vita per la missione di pace a Nassiriya.   Ricordiamoci sempre di loro. Ci commuove il pensiero che ogni anno, in occasione della Commemorazione dei defunti, tante persone , al Cimitero di Catania, dove è stato collocato un monumento, rivolgono una preghiera a questi giovani Carabinieri
                                                                                                              Erminia  Lanza

Palermo,

Comunicato della Regione Sicilia che appresso pubblichiamo “In occasione delle celebrazioni per il ventesimo anniversario della strage di Nassiriya, in Iraq, del 12 novembre 2003, il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha deposto una corona di alloro ai piedi della lapide dedicata ai caduti militari e civili che si trova a Palazzo d’Orléans.

«La memoria di chi ha dato la vita per il nostro Paese – ha detto il governatore – non appartiene alle forze armate, né alle istituzioni, né ad una parte politica, ma è patrimonio indissolubile dell’intera collettività e per questo va coltivata sempre. A 20 anni di distanza da quel 12 novembre 2003, è ancora vivido il ricordo degli italiani caduti in Iraq e il nostro pensiero va in particolare ai caduti siciliani: Giovanni Cavallaro, Giuseppe Coletta, Emanuele Ferraro, Ivan Ghitti, Domenico Intravaia, Horacio Majorana e Alfio Ragazzi.

I loro nomi rimarranno per sempre nel cuore di tutti noi per la dedizione e il senso del dovere profuso in una missione di pace che li ha strappati alla vita e all’affetto dei loro cari. E proprio a loro, a chi è rimasto, dico che in questi anni ho sempre apprezzato la compostezza con cui hanno vissuto il loro dolore».

Nel corso della commemorazione per la “Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace”, a cui hanno partecipato autorità civili e militari, associazioni combattentistiche e d’arma, oltre ad alcuni familiari delle vittime, è stato suonato il Silenzio di ordinanza in onore di tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita nelle numerose missioni di pace condotte dall’Italia.

«Ricordo con commozione – ha aggiunto Schifani – il giorno del quinto anniversario dell’attentato, nel 2008, quando il Senato, di cui ero presidente, ha intitolato la Sala delle conferenze stampa di Palazzo Madama “A tutti gli italiani caduti nel corso dell’operazione Antica Babilonia”. Costruire la pace nei territori di guerra è un gesto nobile e rappresenta l’identità del nostro Paese ma, proprio in questo particolare momento storico, dobbiamo essere sempre più consapevoli che significa anche rischiare la vita in prima persona. E per questo, dobbiamo essere sempre grati alle nostre forze armate».