No alle urne al sistema autoritario di Erdogan, ora per la Turchia si prepara un futuro diverso.

 

 

Elezioni in Turchia, vince l’opposizione: Erdogan battuto ad Ankara e Istanbul

 

 

 

Sconfitta alle urne : il presidente turco Recep Tayyip Erdogan  ne prende atto nel voto che ha consegnato all’opposizione la leadership nelle amministrative di Istanbul e Ankara. “Purtroppo non abbiamo potuto ottenere il risultato che volevamo alle elezioni”, ha detto Erdogan durante un discorso dalla sede del suo partito Akp nella capitale,

. Erdogan ha riconosciuto l’esito di un voto che l’opposizione non ha esitato a definire “storico”, dopo che i candidati dell’Akp hanno perso tutte le maggiori città del Paese. “Se Dio vuole, continueremo il nostro percorso vincendo”, ha comunque aggiunto Erdogan.

I sindaci di opposizione di Istanbul e Ankara, Ekrem Imamoglu e Mansur Yavas, hanno battuto i candidati sostenuti dal presidente, che già aveva perso nelle due più grandi città turche alle consultazioni di cinque anni fa. “Abbiamo vinto”, ha detto Imamoglu, che ha ottenuto oltre il 50% dei consensi, venendo riconfermato come primo cittadino e battendo quindi Murat Kurum, fermo al 40%. “La popolazione di Istanbul ci ha dato l’autorità”, ha aggiunto dichiarando la vittoria, durante un discorso presso la sede del maggior partito di opposizione Chp a Istanbul. “Avete aperto la porta per il futuro”, ha concluso Imamoglu, ringraziando gli elettori e criticando “il sistema autoritario” di Recep Tayyip Erdogan.

Uccisi a Gaza sette Operatori umanitari della Ong World Central Kitchen Un tragico incidente, ora sospesi gli aiuti umanitari

 

Raid di Tel Aviv uccide 7 operatori Wck a Gaza, l'ong sospende le attività. Idf: "Tragico incidente"

Gaza sotto assedio  Quartieri non più riconoscibili, ridotti a scheletri di macerie

 

Sette operatori della ong statunitense World Central Kitchen, fondata dello chef Josè Andres sono state uccise in un raid aereo dell’esercito israeliano.

Lo ha annunciato lo stesso Josè Andres, che sul social di competenza ha scritto: “Queste persone sono angeli, World Central Kitchen è sconvolta nel confermare che sette membri della nostra squadra sono stati uccisi a Gaza in un attacco dell’Idf”. In una nota la ong ha spiegato che i cooperanti”provenivano da Australia, Polonia, Regno Unito, un cittadino con doppia nazionalità americana e canadese e un palestinese”. “In seguito alle notizie riguardanti il personale della World Central Kitchen a Gaza, l’Idf sta conducendo un esame approfondito ai massimi livelli per comprendere le circostanze di questo tragico incidente. L’Idf compie grandi sforzi per consentire la consegna sicura degli aiuti umanitari e lavora a stretto contatto con la WCK nei loro sforzi vitali per fornire cibo e aiuti umanitari alla popolazione di Gaza”, scrive in un comunicato l’Esercito di Israele. La Casa Bianca si è detta “afflitta” per la morte degli operatori umanitari della ong statunitense World Central Kitchen.

Il premier dell’Australia, Anthony Albanese, ha confermato che uno degli operatori umanitari uccisi nell’attacco dell’esercito di Israele contro un veicolo della ong statunitense World Central Kitchen nella Striscia di Gaza era un cittadino australiano. L’organizzazione World Central Kitchen ha annunciato che sospende immediatamente il suo lavoro nella Striscia di Gaza in seguito al raid che ha ucciso sette dei suoi lavoratori avvenuto nella notte.

Afferma il CEO Erin Gore“World Central Kitchen sospende immediatamente le operazioni nella regione. Presto prenderemo decisioni sul futuro del nostro lavoro”…

 L’Organizzazione conferma che sette dei suoi lavoratori sono stati uccisi in un raid contro il loro veicolo nel centro di Gaza la scorsa notte, dopo aver contribuito a consegnare cibo e altre forniture al nord della Striscia. In una dichiarazione, la WCK afferma che il suo personale “viaggiava in una zona non interessata al conflitto in due auto blindate marchiate con il logo WCK e un veicolo normale”. L’organizzazione afferma di essere stata colpita “malgrado il coordinamento dei movimenti con l’IDF”. “Questo non è solo un attacco contro il WCK, è un attacco alle organizzazioni umanitarie che si presentano nelle situazioni più terribili in cui il cibo viene utilizzato come arma di guerra. Questo è imperdonabile”, afferma Erin Gore, CEO di World Central Kitchen.

 

In una guerra senza alcun senso e dichiarazioni tipo Macron, che fanno perdere il sonno, Putin mostra ancora i muscoli e rende noto il suo decreto di arruolamento

Putin a Roma

Sono lontani i tempi in cui il Presidente russo Putin si incontrò con Papa Francesco al Vaticano , qui nella foto sopra

d’archivio, dove consegna un’icona della Madonna al Pontefice

 

di  ERMINIA  LANZA

 

Altra dimostrazione di forza del presidente russo Vladimir Putin.  Sostanzialmente ha reso noto un suo decreto Putin sulla leva primaverile per il servizio militare in Russia. Il documento prevede l’arruolamento “dei cittadini russi di età compresa tra i 18 e i 30 anni, non in riserva e idonei alla coscrizione, tra il 1° aprile e il 15 luglio 2024, per un numero di 150.000 persone“. Il decreto prevede anche il congedo di soldati, marinai, sergenti e sottufficiali il cui periodo di leva è scaduto.      Con questo documento Putin fa sapere al mondo intero di essere attrezzato non solo militarmente, con gli aerei, carri armati, atomiche, cannoni efficientissimi e nuovisissimi accanto ai quali ama spesso farsi fotografare, ma anche con il personale militare di cui dispone la Russia.   Un rapporto certamente impari con l’Ucraina e probabilmente con la gran parte degli Stati del Mondo salvo l’America, la Cina, la Francia, e …la NATO  se il Consiglio delibererà la formazione di un esercito europeo superiore numericamente alle disponibilità umane della Russia  E qui sono dolori per tanti. Arruolare un giovane ,un figlio, significa quasi certamente perderlo in questa guerra che non ha proprio  alcun senso.         

Speriamo quindi di conservare la sovranità italiana per dire “no” a Macron, il Presidente francese che vuole opporsi a Putin per evitare ulteriori fini espansionistici e imperialisti di questo dittatore

Mosca: ”  Il terrorismo internazionale ha una firma: KIEV”

Le indagini e le azioni investigative insieme alle ipotesi più credibili condotte dalle autorità russe competenti  a seguito dell’attacco terroristico al Crocus City Hall di Mosca dello scorso 22 marzo “portano all’Ucraina”. L’accusa -non sa il mondo se veritiera o meno- è il ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa. “Il sanguinoso atto terroristico commesso il 22 marzo nella città di Krasnogorsk e che ha scioccato il mondo intero non è il primo attacco terroristico contro il nostro Paese negli ultimi anni. ….. le tracce di tutti questi crimini portano all’Ucraina”

La Russia chiede inoltre che l’Ucraina non sostenga i terroristi estradando i colpevoli e risarcendo le vittime. Secondo il ministero degli Esteri, la violazione delle convenzioni antiterrorismo comporterà la responsabilità di Kiev. “La lotta contro il terrorismo internazionale – sottolinea il ministero – è un dovere di ogni Stato. La Russia chiede che il regime di Kiev cessi immediatamente qualsiasi sostegno alle attività terroristiche, estradi i responsabili e risarcisca le vittime. –“

Incontro lunedì tra funzionari americani e israeliani per l’offensiva nell’area di Rafah, sud della striscia di Gaza- Si vuole creare una forza militare araba

 

 

Lunedì prossimo, forse a Washington l’incontro  tra funzionari americani e israeliani sull’annunciata operazione dello Stato ebraico a Rafah, nella Striscia di Gaza. Si apprende che  la delegazione israeliana ha proposto di riprogrammare i colloqui per lunedì, riconoscendo che le tempistiche sono complicate dalla scadenza del 31 marzo che il governo israeliano deve affrontare per elaborare una nuova legge che regola la coscrizione obbligatoria per gli ebrei ultra-ortodossi,  esentati dal servizio militare obbligatorio.

Israele continua a ritenere indispensabile l’offensiva nell’area di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Il vertice Benjamin Netanyahu sembra intenzionato a mantenere aperti i canali diplomatici per il dialogo finalizzato a garantire la liberazione degli ostaggi nell’ambito dell’intesa sul cessate il fuoco.

Il primo ministro israeliano ha chiesto alla Corte Suprema israeliana di rinviare la scadenza e non è chiaro se la delegazione sarà autorizzata a recarsi negli Stati Uniti se tali piani dovessero cambiare. I funzionari statunitensi hanno affermato che non è stata definita alcuna data dell’incontro.

Un piano per creare una  forza militare araba per Gaza

Intanto,  il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant – durante la sua visita a Washington questa settimana – avrebbe proposto- si apprende pure – di creare una forza militare multinazionale con truppe provenienti da Paesi arabi per garantire l’ordine e scortare i convogli di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. La proposta nasce dall’esigenza di Israele di ridurre la pressione per la questione degli aiuti a Gaza, che secondo le Nazioni Unite è sull’orlo della carestia. I funzionari israeliani ritengono inoltre che una forza multinazionale potrebbe aiutare a stabilire un’alternativa al governo di Hamas nell’enclave.

 

 

 

I vertici della Russia: “Vogliono dividere la nostra società consolidata e forte..”

 

 

L’accusa  di Aleksandr Bortnikov, direttore dell’Fsb, l’intelligence russa: “Tutti quelli coinvolti saranno trovati e puniti”. La replica di Kiev: “Solo bugie”. Confermato ottavo arresto: è 32enne di origini kirghisa

Le macerie della Crocus Hall di Mosca - (Fotogramma)
Il crollo della struttura  Crocus Hall di Mosca –

Ucraina, Usa e Gran Bretagna sono i mandanti  dell’attacco alla Crocus Hall di Mosca che ha ucciso almeno 139 persone. E’ l’accusa di  Aleksandr Bortnikov, direttore dell’Fsb, l’intelligence russa, Ci saranno rappresaglie, ovviamente. Tutti quelli coinvolti saranno trovati e puniti, lavoreremo”, aggiunge. Bortnikov fa riferimento anche all’addestramento che l’Ucraina avrebbe condotto “in Medioriente preparando i miliziani”, con “rappresentanti del regime di Kiev” 

“Vogliono dividere la società russa”

Accuse a Ue, Usa e Ucraina anche dal presidente della Duma Vyacheslav Volodin:Vogliono dividere la società russa con simili attacchi terroristici”, ha sostenuto Volodin citato dalla Ria Novosti. “La società di oggi è estremamente consolidata e dobbiamo fare tutto per garantire che il consolidamento sia ancora più forte”, ha affermato Volodin. ”Perché i terroristi e coloro che stanno dietro di loro, ovvero il regime sanguinario di Ucraina, Washington e Bruxelles, sperano che attraverso tali attacchi terroristici potranno dividere la nostra società, seminare discordia, ostilità su base interetnica”.

PER I TERRORISTI AL CROCUS DI MOSCA LA VITA FINISCE QUI: I RUSSI- E DI PIU’ LE FAMIGLIE DELLE VITTIME – VOGLIONO CHIUDERE IL TRISTE CAPITOLO CON LA REINTRODUZIONE DELLA PENA CAPITALE

 

I quattro arrestati oggi in aula - Afp

Volti tumefatti, cicatrici, una guancia gonfia il doppio dell’altra, la benda su un orecchio mozzato e il corpo quasi esanime del più giovane portato in aula in sedia a rotelle, con un catetere e vestito con un camicione bianco da ospedale. Così sono comparsi in tribunale a Mosca i quattro accusati di terrorismo – Dalerjon Mirzoyev, Saidakrami Rachabalizoda, Shamsidin Fariduni e Muhammadsobir Faizov – dopo l’attacco al Crocus City Hall di Mosca. Torturati e pestati fino alla confessione.

Non riferiamo – e non alleghiamo -i video-choc diffusi perchè fanno venire il voltastomaco. I terroristi sono stati sottoposti a torture e a pestaggio violento    E crediamo che Putin abbia espresso consenso alla diffusione delle immagini esclusivamente come deterrente per chi sceglie di mettersi contro la Russia.   Immagini di violenza terroristica contrapposte quindi a una violenza istituzionale espressione della volontà generale. Tant’ è che si parla adesso di revoca della decisione di aver tolto la pena capitale in Russia. Se ne discute ma solo in alte sfere. Non in pubblico certamente.

PER I TERRORISTI E’ FINITA IN OGNI CASO!

O l’ergastolo o pena capitale i terroristi chiudono comunque qui la loro vita.  Forse in carcere avrebbero sofferenze maggiori, probabili pestaggi ed altro, a questo punto-sembra questo il coro generale- la pena di morte chiuderebbe un triste capitolo che la Russia ha attraversato per il vile attentato

Ora come ora gli autori del grave ‘attentato  rischierebbero al massimo l’ergastolo. Non ci stanno le famiglie delle vittime, non ci stanno i russi.

Alcuni politici hanno avanzato la proposta di reintrodurre la pena capitale in Russia, in particolare il leader del gruppo parlamentare di Russia Unita alla Duma, Vladimir Vasilyev, che ha annunciato che la questione della pena di morte per reati terroristici sarà esaminata, per prendere una decisione che — corrisponda alle aspettative della società.

Leonid Slutsky, presidente della Commissione Affari esteri della Duma e capogruppo del Partito liberaldemocratico della Russia, afferma che  dopo l’attacco al Crocus  in casi come questo “può e deve essere fatta un’eccezione alla regola della moratoria.

Medvedev: “Uccideteli tutti”

Ll vice presidente del Consiglio nazionale di sicurezza russo Dmitry Medvedev afferma: “Gli attentatori del Crocus City Hall “vanno uccisi”. Così come bisogna “uccidere tutti coloro che sono coinvolti nell’attacco”

“Tutti mi chiedono. Cosa fare? Sono stati catturati. Complimenti a tutti quelli che li hanno catturati. Dovremmo ucciderli? Dobbiamo. E’ la nostra volontà. Ma ancora più importante è uccidere tutte le persone coinvolte. Tutti. Chi ha pagato, chi ha simpatizzato, chi ha aiutato. Uccideteli tutti

ONU: approvata la risoluzione (vincolante nel diritto internazionale) per il cessate il fuoco immediato e il rilascio incondizionato degli ostaggi

Riva del Garda celebra il 75° anniversario dell'ONU ...

Archivi -Sud Libertà

L’ONU, l’organo più potente delle Nazioni Unite, che ha espresso “profonda preoccupazione per la catastrofica situazione umanitaria nella Striscia di Gaza”, oggi ha richiesto il cessate il fuoco immediato e  il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi detenuti dall’organizzazione militante palestinese Hamas. Questa risoluzione- afferma il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres-deve essere attuata. Un fallimento sarebbe imperdonabile”…

Gli Stati Uniti, che detengono il potere di veto, si sono astenuti dal voto, permettendo così l’adozione della risoluzione. Gli altri 14 membri della commissione hanno votato a favore.

Si apprende che l’ambasciatore del Mozambico, Pedro Comissário Afonso, abbia  presentato la risoluzione, sostenuta da Algeria, Guyana, Ecuador, Giappone, Malta, Mozambico, Sierra Leone, Slovenia, Sud Corea e Svizzera, ricordando che i 10 membri eletti del Consiglio hanno costantemente sostenuto le altre dichiarazioni per il cessate il fuoco.

“Abbiamo proposto l’attuale risoluzione che domanda un immediato cessate il fuoco durante il periodo sacro – ha detto riferendosi al Ramadan – che conduca allo stesso tempo verso un cessate il fuoco permanente e sostenibile. La proposta  richiede un immediato e incondizionato rilascio di tutti gli ostaggi e sottolinea che l’accesso umanitario sia permesso per affrontare tutte le necessità mediche ed umanitarie a Gaza”.

Prima del voto la Russia ha cercato di cambiare il testo per  sostituire la parola  immediato con permanente per il cessate il fuoco  richiesto. Ma il tentativo della Russia non è riuscito.

La risoluzione, vincolante per il diritto internazionale, aumenta ulteriormente la pressione internazionale sulle parti in conflitto, Israele e Hamas. Bisognerà ora capire in che misura la risoluzione avrà un’influenza sulle decisioni prese dal governo israeliano del primo ministro Benjamin Netanyahu o da Hamas sul prosieguo della guerra. Se Netanyahu non dovesse allinearsi alla decisione dell’ONU rischierebbe l’isolamento  generale in primis degli Stati Uniti.

Usa

L’ambasciatrice Usa all’Onu, Linda Thomas-Greenfield, dopo l’approvazione della risoluzione, ha affermato:  “Il Consiglio Onu oggi si è espresso in sostegno degli sforzi diplomatici condotti da Usa, Qatar e Egitto per arrivare a un immediato cessate il fuoco sostenibile, garantire l’immediato rilascio di tutti i palestinesi e aiutare ad alleviare le sofferenze dei civili palestinesi a Gaza che hanno una terribile necessità di protezione e aiuti umanitari che salvano la vita”.

Gli Stati Uniti sostengono a pieno questi obiettivi cruciali”, ha concluso la diplomatica, parlando al Consiglio dopo il voto e ricordando come questi fossero “il fondamento della risoluzione che abbiamo presentato la scorsa settimana e che è stata bloccata dal veto da Russia e Cina”.

Oggi la risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu per il “cessate il fuoco immediato” nella striscia di Gaza

 

Assalto all'ospedale al-Shifa - (Afp)

Israele assedia l’ospedale di Gaza dove sono chiusi alcuni terroristi di Hamas

 

 

Oggi si saprà la decisione del  Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che voterà una nuova risoluzione finalizzata al ”cessate il fuoco sostenibile e permanente” nella Striscia di Gaza dopo che la Cina e la Russia hanno posto il veto venerdì su quella proposta dagli Stati Uniti.

La nuova richiesta punta al  ”un cessate il fuoco immediato” in concomitanza con il Ramadan, il mese sacro all’Islam, iniziato lo scorso 10 marzo. Il documento chiede anche ”il rilascio incondizionato e immediato di tutti gli ostaggi” ancora trattenuti nell’enclave palestinese e la ”rimozione degli ostacoli per la consegna di aiuti umanitari” alla popolazione di Gaza.

La Germania ci prova con il ministro Baerbock

Missione in Egitto, oggi, per il  ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock. L’obiettivo è quello di portare avanti i negoziati con i funzionari egiziani per alleviare la crisi umanitaria che sta colpendo la popolazione della Striscia di Gaza e fermare il vertice di Israele che mira all’espansione territoriale. Al Cairo, Baerbock incontrerà il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry. Successivamente volerà in Israele per quella che sarà la sua sesta visita nel Paese dall’attacco del 7 ottobre.

Si apprende pure che in serata è previsto un incontro a Ramallah, in Cisgiordania, tra Baerbock e il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Mahmoud Abbas alla presenza del capo della diplomazia palestinese Malki.

Rivendicato dall’Isis l’attentato in un teatro a Mosca di un commando terroristico che spara all’impazzata

 

Il commando in azione, forze speciali sul posto. I danni dell'incendio

 

Finora sono almeno 60 i morti e oltre 145 feriti, compresi bambini. Sarebbero 80 le persone ricoverate negli ospedali. L’attentato terroristico alla Crocus City Hall, la più grande sala concerti di Mosca, sorprende i vertici della Russia in un momento di grande tensione per il conflitto con l’Ucraina,

Rivendicazione dell’Isis. Stati Uniti e Gran Bretagna avevano diffuso l’allerta .una quindicina di giorni fa tramite l’ambasciata americana

Mosca, subito dopo l’attentato, chiama in causa indirettamente l’Ucraina. Annullati tutti gli eventi a Mosca.Non ci sono segni per accusare ma i vertici sovietici sono abbastanza chiari: se l’Ucraina è responsabile, pagherà.Tutti saranno uccisi. Li prenderemo” Kiev respinge tutto e nega categoricamente il coinvolgimento nell’attacco.
Putin augura pronta guarigione  a tutti i feriti.    Anche il Presidente Mattarella condanna l’accaduto e afferma che bisogna lottare contro ogni forma di terrorismo

L’attacco del commando. la sala concerti ospitava 6200 persone

 Nella serata di Mosca, la sala concerti è affollata da 6200 persone, secondo i dati relativi ai biglietti. In programma, in particolare, un concerto del gruppo Pic Nic. Il lancio di almeno una granata contribuisce a provocare un incendio che verrà domato solo nella notte di Mosca: il tetto del complesso viene divorato dalle fiamme.

I video mostrano il panico anche nella sala concerti, con la platea che si svuota tra grida di panico e colpi di armi automatiche.Centinaia di persone abbandonano la Crocus City Hall correndo per le strade di Mosca.   Sul  posto arrivano le forze speciali,teste di cuoio, polizia e decine di ambulanze. I feriti vengono trasferiti negli ospedali: secondo il bollettino delle autorità sanitarie, quelli in gravi condizioni sono 9. Ricoverati anche 5 bambini, uno in pericolo di vita.

L’Isis : la Guardia russa ricerca i responsabili dell’attentato

L’Isis, su Telegram, rivendica l’attacco e afferma che i responsabili dell’azione sono rientrati in sicurezza alle loro basi. “I combattenti dello Stato islamico hanno attaccato un grande raduno di cristiani nella città di Krasnogorsk, alla periferia della capitale russa, Mosca, uccidendo e ferendo centinaia di persone e causando grandi distruzioni al posto prima di ritirarsi nelle loro basi in sicurezza

Unità speciali della Guardia nazionale russa lavorano sulla scena dell’attacco alla ricerca dei responsabili dell’attentato.

l presidente Vladimir Putin, subito informato, si esprime attraverso le parole del portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov: “Il presidente -dice Peskov – viene costantemente informato da tutti i servizi competenti di quanto sta accadendo e delle misure che sono state adottate. Il presidente ha già dato tutte le istruzioni necessarie“.

Afferma Zakharova. “Gli Stati e altre Nazioni devono condannare tutti l’attentatoSe gli Stati Uniti o qualsiasi altro paese hanno prove affidabili , dovrebbero immediatamente condividerle con la parte russa. Se non ci sono tali prove, allora né la Casa Bianca né nessun altro è in grado di postulare l’innocenza di qualcuno”.

Ucraina: “Noi non c’entriamo”

L’Ucraina non ha nulla a che vedere con l’attacco terroristico alla Crocus” City Hall a Mosca, dice il Consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.

L’intelligence militare ucraina si spinge oltre, affermando che l’attacco sarebbe una provocazione organizzata dal regime di Putin, che la comunità internazionale aveva anticipato.

Aggiornamento
Si apprende che è’ di 133 morti adesso  il bilancio, ancora provvisorio, dell’attentato terroristico alla sala concerti Crocus alla periferia di Mosca.       La comunicazione proviene dal  Comitato investigativo russo, citato dalla Tass, mentre prosegue il lavoro dei soccorritori fra le macerie dell’edificio            I feriti sono 107 di cui tre bambini, due dei quali in condizioni critiche

 

Adesso il Consiglio di sicurezza dell’Onu richiede con una risoluzione il “cessate il fuoco” a Gaza e il rilascio degli ostaggi

 

 

Gli Stati Uniti hanno diffuso una bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu che chiede un “cessate il fuoco immediato legato al rilascio degli ostaggi” nella Striscia di Gaza.  Il Segretario di Stato Antony Blinken, nel corso del suo sesto tour in Medio Oriente ha diffuso una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. “Bene, in effetti, abbiamo una risoluzione che abbiamo presentato proprio ora davanti al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che chiede un cessate il fuoco immediato legato al rilascio degli ostaggi, e speriamo vivamente che i paesi lo sostengano”, ha affermato Blinken.

“Penso che ciò manderebbe un messaggio forte, un segnale forte”, ha commentato il capo della diplomazia saudita all’emittente televisiva “al Hadath” durante una visita in Arabia Saudita per discutere della guerra tra Israele e Hamas, scatenata dal devastante attacco del gruppo terroristico del 7 ottobre.
 Durante la guerra durata cinque mesi, ha posto il veto su tre progetti di risoluzione, due dei quali avrebbero richiesto un cessate il fuoco immediato. Tale azione del consiglio -secondo gli Stati Uniti- avrebbe potuto mettere in forse gli sforzi di Stati Uniti, Egitto e Qatar per mediare una pausa nella guerra e il rilascio degli ostaggi.
Blinken ha affermato che ciò che sta accadendo nel Mar Rosso è un problema internazionale, non solo americano, sottolineando che continuano le pressioni sull’Iran affinchè usi la sua influenza sugli Houthi per fermare gli attacchi nel Mar Rosso. .
La tendenza generale è che siamo vicini al raggiungimento di un accordo di scambio tra Israele e Hamas..
Blinken è atteso oggi al Cairo per discutere con il presidente Abdel Fattah al Sisi della crisi di Gaza e di come arrivare ad una tregua. Il viaggio del capo della diplomazia Usa in Egitto è la seconda tappa del suo sesto tour in Medio Oriente che lo vedrà domani in Israele. Ieri Blinken è stato in Arabia Saudita dove è stato ricevuto dal principe ereditario Mohammed bin Salman a Jeddah. L’incontro ha visto discutere degli “sviluppi nella Striscia di Gaza e degli sforzi compiuti per fermare le operazioni militari e affrontare le loro ripercussioni sulla sicurezza e sul piano umanitario”, ha aggiunto. I due leader “hanno esaminato le relazioni bilaterali e le aree di cooperazione congiunta, oltre agli ultimi sviluppi regionali e internazionali”. In precedenza, il ministro degli Esteri saudita, il principe Faisal bin Farhan, e Blinken avevano discusso dell’”importanza di un cessate il fuoco immediato” a Gaza.
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