Due ragazze spingono al suicidio un docente del liceo Vico di Napoli per “l’accusa (ancora da accertare) di abusi sessuali”

Quarto, i carabinieri sul luogo della tragedia (Newfotosud, Renato Esposito)

Il professore del liceo ginnasio ‘Giambattista Vico’ di Napoli che da mercoledì scorso si trovava agli arresti domiciliari con l’accusa di aver avuto rapporti sessuali con due studentesse all’epoca dei fatti minori di 16 anni, si è tolta la vita.

Il docente di Matematica Vincenzo Auricchio di 53 anni si è ucciso con un colpo di pistola al petto nella sua casa nel centro di Quarto Flegreo, popoloso centro alle porte del capoluogo campano.       Sul delicato caso si era aperto un procedimento penale e le indagini coordinate dal pool fasce deboli sulle chat tra l’uomo e le due ragazze.

L’inchiesta scattata a seguito della denuncia presentata dai genitori di una delle due ragazze coinvolte.   La vicenda aveva causato anche  un’ispezione dell’Ufficio scolastico regionale della Campania. Non si sa ad oggi se la denuncia fosse infondata o se le ragazze avessero per prima provocato il docente incoraggiandolo – come spesso avviene in tali episodi-  con un a relazione.   Sul posto è andato il pm di turno Gennaro Damiano. Non si sa ancora come il professore suicida sia venuto in possesso dell’arma.

 Il direttore dell’ufficio scolastico regionale della Campania, Luisa Franzese, sul suicidio del docente, così si è espresso:”.«Che brutta cosa, non mi va di rilasciare alcuna dichiarazione».   Il docente , probabilmente depresso , per le gravi conseguenze del dubbio episodio, in un momento di sconforto, ha pensato di farla finita.

 

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Quando un’accusa ingiusta-come spesso avviene in questi casi- possa rovinare e spegnere la vita di una persona affermata

 

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