INFERNO INDONESIA: NUMERO DEI MORTI (832)DESTINATO A CRESCERE, VILLAGGI SPAZZATI VIA, MORTE E DISPERAZIONE , ECCO QUEL CHE E’ RIMASTO

Una foto dello tsunami asiatico (Oceano Indiano, 26 dicembre 2004)

Si aggrava  il bilancio delle vittime dello tsunami  che ha colpito l’isola di Sulawesi in Indonesia

Il bilancio delle vittime (ancora provvisorio) dello tsunami e della serie di forti terremoti che hanno colpito venerdì l’isola di Sulawesi in Indonesia è salito a 832: lo hanno reso noto le autorità locali. Scosse magnitudo 6.0, 7.4 e 6.1 seguite da uno tsunami hanno devastato la provincia: le aree più colpite sono Palu, la capitale provinciale e il distretto di Donggala.
Il bilancio è destinato ad aumentare ulteriormente man mano che la situazione diventa più chiara e si cominciano ad identificare i corpi che vengono tutti portati via al fine di evitare infezioni e malattie. “Crediamo che il numero dei morti sia destinato a crescere dal momento che molti corpi sono ancora sotto le macerie e ci sono molte zone ancora da raggiungere“, ha detto il portavoce dell’agenzia per le emergenze nazionale.
La maggioranza delle vittime, 821, finora si sono registrate nella città di Palu, che ha 300mila abitanti, ed è completamente devastata. Centinaia di corpi sono stati trovati sulle spiagge e le autorità temono che ve ne siano ancora altri in mare. Un vero e proprio inferno.
Per i corpi identificati si procederà con la sepoltura di massa per ragioni sanitarie. A Palu non c’è elettricità, acqua potabile e carburante.

Il portavoce del ministero dell’informazione e della comunicazione ha dichiarato che il principale aeroporto della provincia è operativo, ma solo per gli aiuti umanitari.

                    VIDEO : LA DISPERAZIONE IN INDONESIA

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