“Liberi e eguali”: la nuova idea politica con Grasso: “Desidero far alzare la testa ai cittadini…”

 

Accolto da un grande applauso all’arrivo all’Atlantico, Grasso spiega alla platea le motivazioni dell’addio al Partito democratico: “Dare le dimissioni dal gruppo Pd” è stata una “scelta che ha fatto rumore. Ho ricevuto tante telefonate. Mi hanno offerto seggi sicuri, mi hanno consigliato di star fremo un giro, mi hanno chiesto di far la riserva della Repubblica. Mi dispiace questi calcoli non fanno per me”.

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Essere presidente del Senato è un onore incredibile – aggiunge -. Sin dall’inizio ho rivendicato il diritto di parola. L’imparzialità non prevede la rinuncia alle proprie idee politiche”. Ma “non aspettatevi da me, neanche in campagna elettorale – promette -, fiumi di parole. Altri sono bravissimi in questo, suggestionano con le parole. Io parlerò di cose concrete: noi faremo proposte serie. Le fake news – ironizza – le lasciamo ad altri…”.

“Il nostro – sottolinea Grasso – è un progetto più grande di come finora lo hanno raccontato e se ne accorgeranno presto. Non facciamo scoraggiare di chi parla di rischi di sistema, favori ai populismi, voto utile. L’unico voto utile è chi costruisce speranze portando in Parlamento i bisogni e le richieste della metà d’Italia che non vota. E’ questo il voto utile“.

“Noi possiamo cambiare questo Paese con umiltà, con proposte serie – continua -. In questi mesi ho incontrato tante persone con la testa china, rassegnata agli scandali, che non crede più alle istituzioni e ai partiti. Il nostro compito è far alzare la testa a questi cittadini”.

“Ho scelto ottimi compagni di viaggio, ma tanti altri arriveranno. Il nostro progetto è aperto. Costruiremo una nuova alleanza tra cittadinanza attiva, sindacati, forze intermedie” dice Grasso. E “non può avere successo un uomo solo al comando circondato da tanti ‘yes man’ e io – conclude – non voglio esserlo”.

Sala strapiena, tanti in fila fuori prima della partenza. Ad alternarsi sul palco, dove campeggia lo slogan ‘Una nuova proposta’, Roberto Speranza di Mdp, Nicola Fratoiani di Sinistra Italiana e Pippo Civati di Possibile.

In platea tanti dirigenti a partire da Massimo D’Alema e Pier Luigi Bersani, che sottolinea: “La sinistra ci dev’essere. Per combattere la destra regressiva bisogna rimettere nel campo le forze di sinistra e del centrosinistra che sono nel bosco. E’ stata sottovalutata questa destra. Bisogna tenere in alto la bandiera dei nostri valori contro le destre regressive”.

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