PAPA FRANCESCO IN MADAGASCAR: “LA REALTA’ PUO’ ESSERE CAMBIATA, GIOVANI COSTRUITEVI UN FUTURO..”

 

Il coro accoglie papa Francesco all'arrivo alla Nunziatura Apostolica in Madagascar (pool Aigav)

Ag.

 

Papa Francesco  lancia nell’isola del Madagascar, quasi tutti in povertà qui, un invito ad essere forti . “Attraverso di voi il futuro entra nel Madagascar e nella Chiesa?”. La realtà, anche la più difficile, può essere cambiata. “È vero – premette il Pontefice- – che c’è il rischio per voi di pensare: ‘E’ così, niente può cambiare e nessuno ci può far nulla’. Soprattutto quando non si dispone del minimo necessario per combattere giorno per giorno; quando le effettive opportunità di studiare non sono sufficienti; o per coloro che si rendono conto che il loro futuro è bloccato a causa della mancanza di lavoro, della precarietà, delle ingiustizie sociali e che quindi sono tentati di arrendersi”. Ma non è così. Il Papa ricorda che il Signore chiama ognuno per nome “non per farci correre dietro a delle illusioni, ma per trasformare ognuno di noi in discepoli-missionari qui e ora”. Egli “ci chiede di non avere paura di sporcarsi le mani”.
Non ci manda da soli, in prima linea, però. “Siamo invitati a scoprire il volto di Gesù nei volti degli altri. Mai isolarsi”. E così il Papa chiede a ognuno dei giovani presenti: “Il Signore può contare su di te? La Chiesa può contare su di te? Il Madagascar può contare su di te?”.
Infine il Papa affida i giovani a Maria. “Siamo una grande famiglia. abbiamo una madre”. “Quella ragazza che ha detto sì senza giri di parole – ricorda il Papa – oggi è la madre che veglia sui suoi figli che camminano nella vita spesso stanchi, bisognosi, ma che desiderano che la luce della speranza non si spenga”. “Questo vogliamo per il Madagascar: per ciascuno di voi e per i vostri amici: che la luce della speranza non si spenga”, conclude il Pontefice.

AI VESCOVI: I POVERI SONO I PRIMI DESTINATARI DEL VANGELO

I poveri sono i destinatari privilegiati del Vangelo. È questa una delle raccomandazioni del Papa, consegnate ai vescovi del Madagascar durante l’incontro nella Cattedrale di Andohalo ad Antananarivo. Dopo l’intensa mattinata, durante la quale aveva rivolto un appello contro la deforestazione e a favore dello sviluppo sostenibile, Francesco, , ha messo sotto i riflettori il dovere di una attenzione particolare agli ultimi nella pastorale della Chiesa cattolica locale. “L’annuncio del Vangelo – ha detto – include la vostra preoccupazione per tutte le forme di povertà: non solo assicurare a tutti il cibo, o un decoroso sostentamento, ma che possano avere prosperità nei suoi molteplici aspetti. Questo implica educazione, accesso all’assistenza sanitaria, e specialmente lavoro, perché nel lavoro libero, creativo, partecipativo e solidale, l’essere umano esprime e accresce la dignità della propria vita. Il giusto salario permette l’accesso adeguato agli altri beni che sono destinati all’uso comune”.

Ed ancora:  “dobbiamo essere i primi nella scelta di proclamare il Vangelo ai poveri: ‘Non devono restare dubbi né sussistono spiegazioni che indeboliscano questo messaggio tanto chiaro. Oggi e sempre, i poveri sono i destinatari privilegiati del Vangelo, e l’evangelizzazione rivolta gratuitamente ad essi è segno del Regno che Gesù è venuto a portare. Occorre affermare senza giri di parole che esiste un vincolo inseparabile tra la nostra fede e i poveri. Non lasciamoli mai soli’ (ibid., 48). In altre parole, abbiamo un dovere particolare di vicinanza e di protezione verso i poveri, gli emarginati e i piccoli, verso i bambini e le persone più vulnerabili, vittime di sfruttamento e di abusi”.
Il Papa ha concluso: “Sono vittime della cultura dello scarto che oggi è entrata nei programi della società. Scarto della vita nascente e della vita morente, di cui si affretta la dipartita”.

VIDEO VISITA PAPA FRANCESCO IN MADAGASCAR

 

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