PERCHE’ I CITTADINI FANNO TANTE DONAZIONI SPONTANEE E I PARLAMENTARI NON “RINUNCIANO A PARTE DELLO STIPENDIO”?

l'Antipatico: aprile 2008
Foto Ag.

di     Raffaele Lanza

Con la pandemia che ormai si sta drammaticamente diffondendo in tutto il mondo, è partita anche una sorta di gara di solidarietà per aiutare le strutture ospedaliere, i sofferenti deboli  e la Protezione Civile a fronteggiare la diffusione del virus.

I cittadini italiani hanno donato circa 115 milioni di euro, attraverso la raccolta organizzata dalla Protezione Civile, per affrontare l’emergenza Coronavirus. Altre raccolte spontanee sono state avviate per iniziativa di singoli cittadini e di associazioni, anche a livello locale. Come sapete l’Italia si sta dotando di milioni e milioni di mascherine, di nuovi macchinari per supportare la respirazione dei pazienti colpiti dal virus e di ulteriori posti in terapia intensiva, dove mettere quei respiratori a disposizione di chi ne ha bisogno. 

Il governo e lo Stato tutto stanno facendo la loro parte con risorse e mezzi senza precedenti, i cittadini nella stragrande maggioranza dei casi stanno rispettando le regole fortemente restrittive che ci siamo dovuti dare e fanno donazioni, il Parlamento sta lavorando per perfezionare e approvare i provvedimenti urgenti che sono stati varati. Ma manca qualcosa: se i cittadini hanno raccolto così tanti soldi, cosa aspettano i parlamentari a fare lo stesso rinunciando a una parte del loro stipendio? 

Parlamentari e ministri della Bulgaria hanno deciso di donare il loro stipendio al sistema sanitario pubblico, finché rimarranno in vigore le misure di contenimento contro il nuovo coronavirus. 

Quello che in Italia fanno gli eletti del MoVimento 5 Stelle dal 2013 possono farlo anche quelli delle altre forze politiche per tutta questa legislatura. Raccogliamo 60 milioni l’anno e destiniamoli agli ospedali, alla sanità in generale, al sostegno economico di cittadini e imprese che devono resistere e riprendersi durante e dopo questa emergenza.

Ci sono tante possibili destinazioni per questi fondi, sarà un piacevole problema scegliere quali privilegiare. Ma adesso dobbiamo prendere una decisione tutti insieme alla Camera e al Senato: diamo quasi 200 milioni in tre anni alla causa collettiva italiana.

Sarà gratificante per chi decide di compiere questo gesto e per chi ne trarrà un beneficio.”

 

Fin qui il Comunicato del M5S

Francamente abbiamo notizia che tutti i partiti italiani  hanno messo in atto delle raccolte fondi, alcuni  hanno scelto di devolvere una parte del loro stipendio alla causa.  Non elenchiamo i gruppi politici perchè la beneficenza non deve avere un nome ma un cuore.  Ma la domanda spontanea che il cittadino si pone è un ‘altra, un po’ diversa anche dal Comunicato/articolo dei 5 Stelle: Si sta facendo abbastanza fra i politici, deputati oppure si tratta delle solite azioni buone esteriori?

Sappiamo che la donazione dei pentastellati corrisponde a 3 milioni di euro derivanti dai tagli agli stipendi alla Protezione civile. Il partito democratico tramite gli esponenti onli Delrio e Marcucci hanno avviato una sottoscrizione con donazioni a partire da 1000 euro. Fratelli d’Italia devolve -comunicato social – l’indennità parlamentare di marzo
Sul conto corrente della Protezione civile figurano anche le donazioni di Silvio Berlusconi (10 milioni di euro per la realizzazione del “reparto di 400 posti di terapia intensiva alla Fiera di Milano), l’imprenditore Della Valle con 5 milioni di euro da consegnare alle famiglie dei medici ed infermieri caduti sul campo per il coronavirus ,  Antonio Tajani che ha deciso di devolvere la sua indennità da parlamentare europeo del mese di marzo alla città di Fondi alla quale è “legato da molti anni”        Non tutti-in ogni caso- si sono tagliati lo stipendio parlamentare e sarebbe interessante, in caso positivo, saperlo per dare “a Cesare quel che è di Cesare”

 

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