Raid aereo dell’India in Pakistan: abbattuti due caccia, sale la tensione tra i due Paesi

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Due caccia indiani che erano entrati nel  spazio aereo del Pakistan  nel Kashmir, regione a maggioranza musulmana,  sono stati abbattuti , un pilota che si era paracadutato a terra è stato subito arrestato.  L’incursione aerea -secondo alcuni osservatori- è avvenuta nella zona di Balakot, nella provincia di Khyber Pakhtunkhwa in Pakistan.

Attualmente la regione è controllata per due terzi dall’India, in piccola parte dalla Cina, mentre il restante territorio è sotto il controllo del Pakistan.

Islamabad vorrebbe riprendere il controllo di tutto il Kashmir sia per motivi religiosi sia per usufruire delle sue riserve idriche.

Vi è molta tensione tra i due paesi, già tesi dopo l’attacco suicida avvenuto nella regione a maggioranza musulmana del Kashmir, nel nord dell’India, in cui sono rimasti uccisi 42 agenti indiani

È la prima volta dal 1971, anno dell’indipendenza del Pakistan, che l’India viola lo spazio aereo dello Stato vicino per compiere un attacco aereo sul suo territorio.

Secondo un comunicato  delle forze armate pakistane, il generale Asif Ghafoor ha riferito che  aerei da guerra indiani avevano oltrepassato la Linea di controllo (LoC) che divide il Kashmir sotto l’amministrazione indiana da quello controllato da Islamabad. Ghafoor ha pure affermato che uno dei caccia abbattuti è precipitato nella zona pakistana, mentre l’altro in quella indiana. Un pilota indiano è stato arrestato dai militari pakistani, mentre altri due si trovano ancora nell’area.

Un altro  comunicato del ministero degli Esteri pakistano parla invece di intenzioni pacifiche e di raid preventivo : “l’unico scopo dell’azione militare era dimostrare il nostro diritto, la nostra volontà e capacità di auto difesa“.   Il  Pakistan “non intende” arrivare ad un escalation della situazione, ma è “pienamente preparato, se costretto”.    Preoccupata la popolazione che segue con attenzione questi eventi.

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