SUD LIBERTA’: PREPARARSI AD ASSISTERE ALLA “TRANCE MEDIANICA” NELLA SEDUTA SPIRITICA

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di Raffaele Lanza

Appunti e studi sulla “trance medianica” prima di entrare in una Seduta spiritica con un Medium , un Sacerdote esorcista della Provincia etnea, e altri “credenti”

Abbiamo parlato dell’interesse culturale di partecipare con un medium ad una seduta spiritica. Il mezzo in virtù del quale il medium riesce a mettersi in comunicazione con il mondo degli spiriti è uno stato alterato della sua coscienza che viene chiamato trance medianica.  Significa passaggio tra due o più diverse condizioni psicologiche.   E’ una circostanza di mutamento psicologico, quindi di estasi se essa risulterà positiva perchè il medium predisporrà la sua mente e condizionerà il suo corpo fisico a recepire le sollecitazioni degli spiriti.

 

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Secondo gli spiritisti ed alcuni esperti sacerdoti la trance è la condizione indispensabile per consentire all’energia che viene identificata come spirito o entità disincarnata, di entrare in rapporto diretto con il mondo dei defunti. Apprendiamo che anche senza l’intervento in trance di un sensitivo è possibile comunicare con l’altro mondo..   Il medium dà alla circostanza solo un significato più plausibile vista l’esperienza professionale e motivi ulteriori di indagini e riflessione.

Abbiamo anche detto che stiamo selezionando un medium professionista o capace che garantisce l’ingresso in seduta- assieme ad un sacerdote almeno- lo stato di trance.  Cioè: il medium si lamenta, compie movimenti a scatti e inconsulti, emette gemiti, rantoli e borbottii; palesa una condizione di disagio e persino di sofferenza.    In alcuni casi lo stato di trance si impossessa del medium con forme e modalità del tutto inevidenti.  Gli studiosi sostengono che lo stato di trance abbia molti aspetti in comune con il sonno sunnambolico e , in particolare con quello ipnotico. 

A dispetto però di tali affinità, i due stati alterati di coscienza mostrano discrepanze e diversità che nettamente li differenziano fra di loro. Secondo lo studio che abbiamo condotto finora con l’aiuto di diversi sacerdoti possiamo affermare che mentre il sonno ipnotico per lo più viene indotto da un ipnotizzatore o, talora è autoindotto con un processo abbastanza lungo che raramente conduce a uno stato di completa incoscienza, la trance è sempre autoindotta e può raggiungere l’incoscienza totale.     A differenza dell’ipnosi sembra che la trance attraversi quaisi sempre uno stadio apparentemente doloroso, in particolare la trance profonda durante la quale il soggetto geme e si agita con movimenti convulsi. 

E’ noto pure che la trance conduce spesso ad un mutamento più o meno completo della personalità del soggetto,che senza alcuna suggestione si comporta come se attraverso dei lui si manifestassero altre personalità, talora dotate di facoltà di chiaroveggenza, retrocognizione e precognizione.

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l’Angelo caduto

Fondamentalmente possiamo dunque identificare due gradi. Trance leggera.  Il medium entra in uno stato alterato di coscienza che si potrebbe definire superficiale e riesce a mantenere la sensazione della propria personalità e del proprio stato.  Trance profonda.   Il medium va incontro ad alterazioni e modificazioni molto consistenti e palesi che lo portano quasi a subire una metamorfosi psicologica e caratteriale.

                                                                                                                                                                                                                   (Continua)

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