La resa di Mariupol: ” Ci hanno chiesto di non continuare a combattere”, dicono i combattenti ucraini

 

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I COMBATTENTI UCRAINI PRESI IN OSTAGGIO DAI RUSSI NON SI SA QUALE DESTINO LI ATTENDA…

 

La Russia ha annunciato di aver preso il controllo dell’acciaieria Azovstal a Mariupol.

Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha riferito al presidente Vladimir Putin del completamento dell’operazione e della completa liberazione dello stabilimento dai militanti ucraini, con la resa degli ultimi 531 difensori dell’impianto. “Le strutture sotterranee di Azovstal dove si nascondevano i militanti sono ora sotto il pieno controllo delle forze armate russe”, ha detto il ministero in una nota, aggiungendo che in totale 2.439 combattenti ucraini si sono arresi. “L’ultimo gruppo di 531 militanti si è arreso oggi”   .    Adesso risulta incerto il loro destino compreso quello del comandante del battaglione ucraino trasferito a parte a Mosca.

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Altra notte di feroci combattimenti .L’esercito della Russia è “pronto a garantire” l’uscita “sicura” dei civili ancora bloccati nell’acciaieria Azovstal, a Mariupol. Lo ha assicurato il presidente russo, Vladimir Putin, nel corso di un colloquio telefonico con il primo ministro israeliano, Naftali Bennett, che segue le tensioni tra i governi dei due Paesi provocate dalle frasi del ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, sulle origini ebraiche di Hitler.

Secondo il Cremlino, durante il colloquio c’è stato un intenso scambio di opinioni sulla situazione in Ucraina. “Particolare attenzione è stata riservata agli aspetti umanitari, tra cui l’evacuazione dei civili dal territorio dello stabilimento Azovstal, bloccati da militanti di formazioni nazionaliste, effettuata in collaborazione con rappresentanti dell’Onu e del Comitato internazionale della Croce Rossa”

Stando alla nota, Putin ha auspicato che le autorità di Kiev “diano l’ordine” ai combattenti ancora asserragliati nell’acciaieria di “deporre le armi”.

Le forze russe stanno “cercando di distruggere” i soldati ucraini rimasti asserragliati nell’acciaieria Azovstal di Mariupol, ha affermato  il comandante del battaglione di Azov, Denis Prokopenko. “La situazione è estremamente difficile ma continuiamo a eseguire l’ordine di mantenere la difesa”

Diversa la versione fornita dal Cremlino. Interrogato da giornalisti, che gli chiedevano se corrispondessero al vero le notizie secondo cui i militari avrebbero fatto irruzione nell’impianto, il portavoce della presidenza Dmitry Peskov ha risposto: “Siete testimoni, il presidente ha dato ordine di astenersi da un assalto. Nessun altro ordine è stato annunciato e i corridoi umanitari stanno funzionando oggi”.

Il consigliere presidenziale ucraino, Oleksiy Arestovych, ha sottolineato invece che le forze ucraine asserragliate nell’Azovastal hanno respinto l’assalto dei russi e che “ci sono combattimenti in corso”. “Possiamo dire che ieri le truppe russe sono entrate nel complesso dell’Azovstal e sono state respinte dalle nostre forze di difesa” Oltre duemila missili sono stati lanciati contro gli ucraini..

Putin non vuole la pace ma la guerra totale-Intanto 46 persone hanno lasciato Mariupol nei pressi dell’acciaieria Azovstal

 

E’ in corso un’operazione delle Nazioni Unite per evacuare i civili dall’impianto Azovstal, a Mariupol. Lo ha confermato un portavoce dell’Onu, dopo che ieri alcuni funzionari erano arrivati nell’acciaieria per coordinare l’operazione insieme a Ucraina, Russia e Comitato internazionale della Croce rossa.

La battaglia di Mariupol, distrutta e affamata dall'assedio russo - Pierre  Haski - Internazionale
Oggi era possibile una nuova evacuazione  secondo le  autorità della città,  i residenti che vogliano lasciare Mariupol per andare a Zaporizhzhia si sarebbero dovuti presentare alle 16 ora locale, le 15 in Italia, al Port City Mall. 

Intanto due gruppi di civili – per un totale di 46 persone – hanno lasciato gli edifici residenziali nei pressi dell’acciaieria Azovstal secondo il ministero della Difesa russo, secondo cui 25 persone sono state evacuate ieri pomeriggio ed altre 21 ieri sera. A tutti sono stati forniti cibo, cure mediche ed una sistemazione.

Secondo il sindaco di Mariupol, Vadym Boychenko, nell’impianto restano ancora un migliaio di civili, alcuni dei quali “sono tra la vita e la morte”.

Un barlume di speranza”. Così un consigliere del ministero della Difesa ucraino ha definito l’evacuazione dall’area dell’acciaieria Azovstal. “Sono naturalmente piccoli numeri – ha detto Yuri Sak alla Bbc – perché ci sono oltre mille civili ancora intrappolati nell’acciaieria e anche 500 soldati feriti che hanno bisogno di essere evacuati per ricevere la necessaria assistenza medica. La situazione, mentre c’è un barlume di speranza, continua a essere estremamente difficile“.