Ucraina, stanno arrivando 48 caccia F-16, per recuperare i territori occupati dall’aggressore russo

 

I promessi caccia F-16  possono forse fare la differenza nella guerra contro la  Russia. I vertici di  Kiev: “Quattro squadroni di caccia F-16 -48 aerei – sono esattamente ciò di cui abbiamo bisogno per liberare il nostro Paese dall’aggressore”

F16 decolla da Aviano, e scompare
F-16 caccia statunitensi
Il governo ucraino spera di assicurarsi presto i caccia- F16 di produzione statunitense, che costituirebbero un significativo aggiornamento dell’aviazione di Kiev e sarebbero determinanti per sconfiggere la Russia. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, da tempo ripete che la consegna degli F-16 potrebbe inviare anche un segnale forte e forse si potrebbero recuperare i territori occupati dai russi.

La fornitura di caccia F-16 chiama in causa soprattutto gli Usa. I caccia, magari forniti da paesi che hanno acquistato i velivoli da Washington, non sarebbero “l’arma miracolosa”, secondo il capo degli Stati Maggiori Riuniti, Mark Milley, intervenendo ad un incontro del gruppo internazionale che coordina gli aiuti militari all’Ucraina. Zelenski infine respinge l’idea di pace della Cina, di una tregua in cambio dei territori invasi dai militari russi.  L’Ucraina si riprenderà ciò che le è stato tolto dall’aggressore aggiunge il leader ucraino

Lo Stato maggiore dell’Esercito invita a “prontezza ed addestramento” nel sistema d’armi e “maggiore attenzione” ai congedi anticipati

 

Leopard 1 - Wikipedia

 

 

Fa discutere la lettera che lo Stato maggiore dell’Esercito ha inviato ai comandi di vertice su personale, addestramento, impiego e sistemi d’arma in vista delle evoluzioni sullo scacchiere internazionale, “a seguito dei noti eventi” e “con effetto immediato”.

“Porre particolare attenzione nel valutare le domande di “congedo anticipato”, “in quanto in un momento caratterizzato dall’intensificarsi delle tensioni geopolitiche, deve essere effettuato ogni possibile sforzo affinché le capacità pregiate possano essere disponibili”.

Nella circolare si precisa che “il personale in ferma prefissata dovrà alimentare prioritariamente i reparti che esprimono unità in prontezza nei prossimi due anni e che tutte le unità in prontezza devono essere alimentate al 100% con personale ready to move, senza vincoli di impiego operativo, anche ricorrendo all’istituto del ‘comando’. Tale linea d’azione rappresenta una priorità”.

Tutte le attività addestrative, anche quelle dei minori livelli ordinativi, dovranno essere orientate al warfighting. In merito, viene disposto il rinvio di tutte le esercitazioni che non siano specificamente indirizzate al mantenimento delle capacità operative rivolte alla prima e seconda missione. Ciascun reggimento di artiglieria deve essere addestrato a operare sia nel ruolo di supporto diretto che in quello di supporto generale”.

“Si rende necessario valutare la possibilità di affiliazione addestrativa/operativa dei battaglioni delle trasmissioni alle Grandi Unità. Occorre garantire maggiore omogeneità delle forze che contribuiscono alla condotta di operazioni, evitando per quanto possibile il frazionamento delle unità. Devono porsi in essere le attività necessarie ad accelerare la disponibilità operativa del 52 reggimento artiglieria ‘Torino’, dando priorità alle batterie semoventi, anche utilizzando le potenzialità formative/addestrative dell’8 rgt.art.ter. Pasubio”.

Quanto ai sistemi d’arma, la circolare del generale Pisciotta raccomanda di “provvedere affinché siano raggiunti e mantenuti i massimi livelli di efficienza di tutti i mezzi cingolati, gli elicotteri (con focus sulle piattaforme dotate di sistemi di autodifesa) e i sistemi d’arma dell’artiglieria”.

 

Le tigri del Circo azzannano – e non lasciano scampo- l’esperto domatore del Circo Orfei

Ettore Weber durante uno spettacolo in un fermo immagine di un video di YouTube (Ansa)

Cosa sia passato per la testa alle tigri del circo resta un mistero della natura.Aggredito e azzannato da una sola tigre, in un secondo momento se ne sono aggiunte altre tre.  Ettore Weber, addestratore esperto e domatore di 61 anni del circo Marina Orfei Circus, a Triggiano, in provincia di Bari non è sopravvissuto alle gravissime ferite riportate.    Ferite profonde che non perdonano nessuno .. Anche per il domatore non c’è stato nulla da fare. Forse un movimento inaspettato, ha mandato in tilt le tigri .

La tragedia è avvenuta durante un addestramento e non durante uno spettacolo. Il circo era stato montato a metà giugno in un’area a ridosso del centro commerciale Bariblu. Erano previsti spettacoli fino al 14 luglio.Lo spettacolo si chiamava “Animal Park”.Si apprende che immediato è stato l’intervento in suo soccorso da parte di altri addetti del circo ma le ferite e lacerazioni provocategli dalle tigri non lasciano scampo, rendendo vano anche l’intervento del 118.

Nell’ambiente Weber era un domatore molto esperto …Le tigri quindi possono, per una qualsiasi causa sconosciuta, rivoltarsi anche contro il proprietario e/o domatore,.   L’allarme è esteso ai circhi di tutto il mondo.