Agrigento- Uomo violento aggredisce la moglie davanti ai figli. Denunciato ed allontanato dalla casa familiare

 

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AGRIGENTO
I Carabinieri della Tenenza di Ribera – comunica il Comando -sono intervenuti presso l’abitazione di una casalinga di 32 anni a seguito dell’ennesima lite violenta con il marito. I militari giunti sul posto hanno ricostruito l’episodio accertando che poco prima l’uomo, un autista 30enne, con precedenti di polizia, aveva tentato di aggredire la donna. I due figli minori della coppia non hanno esitato a frapporsi tra i due litiganti a difesa della madre, evitando che la lite degenerasse.
La donna, nella denuncia proposta nei confronti del marito, descriveva una situazione vessatoria che si protraeva dal 2012, costretta a subire minacce e aggressioni da parte del marito particolarmente violento. L’uomo è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica del Tribunale di Agrigento ed allontanato  in via precauzionale dalla casa familiare.

Il Gip libera Carola, ha salvato vite umane,(soddisfazione dell’Ue), gli imbecilli invece vogliono allontanarla dall’Italia

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Fibrillazione al Viminale dopo la decisione del Gip di Agrigento, Alessandra Vella, di non convalidare  l’arresto della comandante della Sea Watche escludendo il reato di resistenza e violenza a nave da guerra. Secondo il Gip il reato di resistenza a pubblico ufficiale sarebbe stato giustificato da una “scriminante” legata all’avere agito “all’adempimento di un dovere”, quello di salvare vite umane in mare. Da stasera la donna tornerà quindi libera perché cessa, anzi risulterebbe arbitraria la misura degli arresti domiciliari.
La decisione di attraccare a Lampedusa -avverte la magistratura -non sarebbe stata “strumentale, ma obbligatoria” perché i porti della Libia e della Tunisia non sono stati ritenuti porti sicuri. Di altro avviso la Procura secondo cui non c’era “lo stato di necessità”. Inoltre, per la Procura l’impatto tra la nave Sea watch e la vedetta della Gdf è stato “volontario”, come rivelato i dal Procuratore Luigi Patronaggio al termine dell’udienza di convalida. “E’ stata valutata negativamente, in maniera volontaria, la manovra effettuata con i motori laterali della Sea Watch che ha prodotto lo schiacciamento della motovedetta della Guardia di finanza verso la banchina.

Questo atto è stato ritenuto, da noi, fatto con coscienza e volontà”, ha detto. Carol Rackete è libera ma accusata per i reati 1100 del codice della navigazione, cioè resistenza a nave da guerra, e l’articolo 337 del codice penale, cioè resistenza a pubblico ufficiale. .La motivazione del Gip è comunque prevalente: Carola ha agito per salvare vite umane. Va rispettata dunque. Tutto il resto che si sta confezionando contro questa guerriera è roba da imbecilli. Il prefetto di Agrigento ha disposto nei confronti di Rackete un provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale con accompagnamento alla frontiera. Il provvedimento dovrà essere convalidato dall’autorità giudiziaria. Anche qui sussistono dubbi e perplessità sulla liceità del provvedimento prefettizio. Senza dubbio fuori luogo e non più pertinente. Che indecenza…!

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