Putin “disponibile a negoziare” ma gli Usa lo ritengono imprevedibile ed ancora non in buonafede

 

Il presidente russo Vladimir Putin è “disponibile a negoziare” e la crisi tra Ucraina e Russia, con il rischio concreto di una guerra in base alle ultime news, è solo una parte delle più ampie preoccupazioni di Mosca sulla sicurezza. afferma il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, parlando con la Cnn, al termine di una giornata iniziata con il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov che riferiva di aver detto a Putin che esistono “chance” per un dialogo diplomatico con l’Occidente.

Russia: il trionfo di Putin - RSI Radiotelevisione svizzera
Putin: nelle sue mani il destino dell’Ucraina e dell’Europa
Prima di tutto – ha sottolineato Peskov – Putin ha sempre chiesto negoziati e diplomazia. Ed è stato lui ad aver avviato la questione delle garanzie di sicurezza per la Federazione russa. L’Ucraina è solo una parte del problema, è una parte del più grande problema delle garanzie di sicurezza per la Russia e naturalmente il presidente Putin è disponibile a negoziare”.
Ancora fra l’altro l’Ucraina non fa parte dell’alleanza europea e questa “indipendenza provvisoria” sembra aver calmato gli spiriti  di invasione del territorio ucraino.. E’ questa la leva migliore sulla quale agisce la diplomazia mondiale.

Siamo in una fase in cui un’invasione potrebbe iniziare in qualsiasi momento”, ha detto nelle stesse ora la vice portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, ribadendo che “il percorso della diplomazia resta disponibile…ma abbiamo chiare le prospettive sul terreno”, con oltre 100mila soldati russi ammassati ai confini ucraini.

Gli Stati Uniti hanno chiuso l’ambasciata a Kiev e “trasferiscono provvisoriamente” a Leopoli i diplomatici rimasti dopo l’avviso al rimpatrio di tutto il personale non essenziale denunciando, come ha fatto il segretario di Stato, Antony Bliken, “l’accelerazione drammatica del rafforzamento delle forze russe”.

“Ho ordinato queste misure per una ragione, per la sicurezza del nostro staff. Sollecitiamo con forza i cittadini americani che ancora rimangono in Ucraina a lasciare il Paese immediatamente”, ha aggiunto Blinken ribadendo che “la strada per la diplomazia rimanere aperta se la Russia sceglie di impegnarsi in buona fede”.

Non abbiamo visto nessun segno tangibile, nessun segno reale di de-escalation”, ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano, Ned Price, parlando degli ultimi sviluppi della crisi ucraina.