Esplosione in un appartamento a Napoli causa il decesso di due coniugi anziani

 

foto (ufficio stampa) Vigili del fuoco 

 

 

Napoli,

Esplosione e successivo incendio, la notte scorsa, in un appartamento a Torre del Greco, in provincia di Napoli. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco che, nella vicina abitazione, interessata dal crollo di una parete, hanno trovato i corpi  senza vita di due anziani coniugi. Secondo i primi accertamenti, sarebbe stata una probabile fuga di gas  che ha ucciso i due anziani   Indagini sono in corso.
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Truffe agli anziani: telefonare subito al 112

 

A seguito di alcune telefonate giunte al 112 dei Carabinieri da parte di anziani che segnalavano tentativi di truffe nei loro confronti, venivano inviate pattuglie in abiti civili sulle zone interessate. Una pattuglia del nucleo investigativo individuava un possibile truffatore in zona Voltri, seguendolo. L’uomo, italiano 30enne, si recava effettivamente presso un condominio dove una signora anziana 83enne gli consegnava un pacco.

I militari intervenivano bloccando l’uomo che si era fatto consegnare 1650 euro in contanti più monili in oro. L’anziana veniva chiamata da un fantomatico giudice che la avvisava che il figlio si era reso responsabile di un incidente stradale per cui doveva immediatamente pagare una cauzione.

Placet dell’AIFA alla terza dose del vaccino-antiCovid. In fermento la classe politica italiana

Foto Ospedale sala operatoria, immagini Ospedale sala operatoria da  scaricare | Foto stock - Depositphotos

 

Sì alla terza dose di vaccino contro il coronavirus, si partirà  con i soggetti immunodepressi. La Commissione tecnico scientifica (Cts) dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa)  ha fornito il placet tanto atteso per la terza dose di vaccino anti-Covid,   Adesso scatta anche la fantasia dei politici italiani

. Si partirà a fine settembre con i pazienti immunodepressi (ad esempio i trapiantati, chi è in terapia oncologica o in trattamento per sclerosi multipla), ma il ‘booster’ riguarderà anche gli anziani in Rsa e gli operatori sanitari più a rischio di esposizione al contagio insiene ad altre categorie che verranno adesso individuate.

Arrestati stamane dai Carabinieri di Agrigento i tre malfattori che assaltarono la casa di tre anziani

 

Rapina in banca a Lavello, arrestato un 26enne di Cerignola - Basilicata24

 

Finalmente arrestati  dopo minuziose indagini i malavitosi che la  mattina del 18 maggio 2020, in tre, nelle campagne di Racalmuto (AG),  assaltarono l’abitazione di tre anziani (2 ultrasettantenni ed 1 ultraottantenne) fratelli, 2 uomini ed 1 donna, sorprendendoli mentre lavoravano nel piccolo orto di casa.

Furono lunghi minuti di terrore per le vittime, malmenate e sopraffatte. “…Ti rompo il collo…” dissero i criminali alla povera signora Maria mentre la picchiavano e la rinchiudevano insieme ai fratelli in uno sgabuzzino.

In casa i malfattori si impossessarono di 50.000 euro in contanti, di alcune monete antiche di pregio numismatico e rilevante valore economico e di numerosi monili preziosi, praticamente i risparmi di una vita.

All’alba di oggi i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Agrigento e del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Canicattì hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa su richiesta della Procura della Repubblica di Agrigento dal GIP presso il Tribunale, traendo in arresto 4 pregiudicati di Palma di Montechiaro – A.M. cl.’71, A.M. cl.’73, E.M. cl.’82 e C.M. cl.’82 – responsabili del grave delitto.

Già la mattina del 18 maggio i Carabinieri, accorsi presso l’abitazione delle vittime, avevano raccolto durante il sopralluogo le prime tracce lasciate dai malfattori, ricostruendo come vi fosse un complice – il 4° uomo – ad aspettarli in auto lungo la strada.

Le indagini registravano però una rapida svolta quando i Carabinieri della Stazione di Racalmuto, profondi conoscitori del territorio, ricevevano proprio dalla comunità l’informazione circostanziata di un’auto (qualcuno aveva anche annotato il numero di targa) con 4 forestieri a bordo che, nei giorni precedenti, si aggirava in quelle campagne.

I militari del Nucleo Investigativo di Agrigento e del NOR di Canicattì accertavano rapidamente come a bordo dell’auto segnalata fossero solite viaggiare 2 coppie di fratelli (imparentate tra loro), composte da pericolosi pregiudicati palmesi con precedenti penali per delitti contro la persona ed il patrimonio. I militari annotavano anche che uno di loro, sul social network Facebook, mostra la propria foto profilo con la scritta ” IL BOSS.”

Le febbrili indagini, svolte con l’ausilio di attività tecniche, documentavano gli elementi gravemente indizianti della responsabilità dei 4 sospettati nel delitto: le tracce dei loro telefoni cellulari, le immagini riprese dalle telecamere poste lungo il percorso compiuto in andata e ritorno da Palma di Montechiaro a Racalmuto nelle prime ore del 18 maggio, primo giorno post lockdown (realisticamente con la fretta di compiere quel colpo deciso da tempo ma rimandato a causa delle restrizioni imposte dall’Autorità per contrastare il diffondersi della pandemia di covid-19) e le conversazioni nel corso delle quali gli indagati si vantavano di possedere ingenti somme di denaro contante da spendere, componevano il solido quadro probatorio che, riferito alla Procura della Repubblica di Agrigento, convinceva il Giudice per le Indagini Preliminari ad emettere il provvedimento restrittivo, valutando che per infrenare questi indagati, considerate le condotte accertate e la loro tracotante pericolosità, non può esservi altra misura cautelare che la detenzione in carcere.

I militari, nel corso delle perquisizioni domiciliari effettuate stamattina durante gli arresti, hanno ritrovato parte della refurtiva.

Ma le indagini a carico di questo gruppo criminale non sono concluse: 15 giorni fa i Carabinieri della Stazione di Comitini, durante i diuturni servizi di controllo del territorio, avevano fermato proprio questi 4 indagati mentre, a bordo della solita auto, si aggiravano in quelle contrade. Il coordinamento con la Compagnia di Canicattì consentiva di richiedere alla Questura di Agrigento l’emissione a loro carico del foglio di via obbligatorio, nella considerazione però che quei quattro malavitosi, probabilmente, stavano studiando un altro colpo in trasferta, sventato sul nascere questa mattina dai Carabinieri.

VILLAFRATI,FOCOLAIO CORONAVIRUS IN SICILIA

 

Le strade di Villafrati

Circoscritta la casa di riposo di Villafrati, piccolo centro del palermitano, dove  sessantotto anziani sono stati  contagiati dal coronavirus.., nove sono stati ricoverati al Policlinico, gli altri in quarantena. Questa porzione di  territorio di tre mila abitanti  diventa ‘zona rossa’.   Gli anziani non potranno più ricevere visite dei loro familiari.. I Carabinieri controllano i varchi e le uscite del paese.

Conferma il sindaco di Villafrati Francesco Agnello. Nei giorni scorsi un ospite della casa di riposo -Villa Delle Palme -di 90 anni era deceduto nell’ospedale di Partinico. “Riusciremo a superare la drammaticità del momento”, avverte il primo cittadino. “I nostri concittadini hanno eseguito l’autoisolamento senza essere obbligati, e lo saremo ancora di più adesso “..

Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, sentito il primo cittadino, ha già firmato l’ordinanza. “Fino al 15 aprile, nel piccolo centro palermitano ci sarà il divieto di accesso e di allontanamento dal territorio comunale e la sospensione di ogni attività degli uffici pubblici, ad eccezione dei servizi essenziali e di pubblica utilità —  – Potranno entrare e uscire dal paese solo gli operatori sanitari e socio-sanitari, il personale impegnato nell’assistenza alle attività inerenti l’emergenza, nonché esclusivamente per la fornitura delle attività essenziali del territorio comunale”.

In Sicilia il virus avanza e fa vittime. Il provvedimento si è reso necessario, “per evitare il diffondersi del contagio del Covid-19, dopo che gli uffici dell’Asp hanno segnalato all’interno di una Residenza sanitaria assistita ben 62 casi di positività -saliti a 68 oggi-al Coronavirus”. Ieri sera altri due comuni siciliani sono stati dichiarati ‘zona rossa’, Salemi nel trapanese e Agira, nell’ennese.