Un Premio alla memoria di Carlotta Reitano, scomparsa recentemente, ideato dal marito presidente Ordine Architetti

Premio Nazionale Carlotta Reitano
Nella foto l’arch.Carlotta Reitano recentemente scomparsa

Valorizzare l’architettura italiana nel ricordo di chi ha speso la propria vita per l’architettura, lasciando un segno indelebile. È questo lo spirito che anima la prima edizione del Premio Nazionale “CarlottaxARCHITETTURA”, «organizzato per valorizzare i progetti e i professionisti che meglio hanno saputo raccogliere le sfide contemporanee attraverso un approccio etico e innovativo, promuovendo, diffondendo e salvaguardando la cultura e il territorio», commenta il presidente della Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Catania Veronica Leone, che ha promosso l’iniziativa insieme al Comune di Catania – assessorato alla Cultura.

Il Premio è stato ideato in memoria di Carlotta Reitano – scomparsa improvvisamente e prematuramente, all’età di 58 anni, lo scorso settembre – che per tantissimi anni ha ricoperto il ruolo di consigliere dell’Ordine etneo ed è stata anche primo Presidente donna della Fondazione dal 2009 al 2013, dando l’avvio a iniziative che ancora oggi sono centrali nel panorama degli eventi cittadini. «Energica, sorridente e tenace, sempre impegnata nel sociale e in prima linea in ambito professionale – commenta l’assessore alla Cultura del capoluogo etneo Barbara Mirabella – ha lasciato in chi l’ha conosciuta un sentimento di stima, rispetto, ma soprattutto una positività contagiosa». Così vuole ricordarla chi ha incrociato il suo cammino, attraverso la sua visione di architettura, quale disciplina che trasforma nel tempo ciò che ci sta intorno e che dialoga con tutti, misurandosi con i grandi temi del nuovo secolo: la globalizzazione, la riduzione delle risorse naturali, lo sviluppo sostenibile, l’integrazione delle civiltà, la convivenza e la sicurezza».

Il Premio – che vede tra i partner l’Ail (Associazione contro leucemie, linfomi e mielomi),  l’Agenzia I Press  altro– è stato fortemente voluto dalla famiglia Amaro-Reitano: «L’evento si svolgerà con cadenza annuale il 17 Marzo, giorno del compleanno di Carlotta – dicono Alessandro Amaro, marito dell’arch. Reitano e presidente dell’Ordine di Catania, e il figlio Carlo – e premierà la migliore opera di architettura, tra le tre categorie previste (opere di architettura, di restauro o recupero, di interni o design), realizzata sul territorio nazionale, oltre a due menzioni d’onore: l’obiettivo per il futuro è che questo Premio si ampli alla partecipazione Internazionale.  Carlotta vivrà attraverso la sua più grande passione: l’architettura».

«Vogliamo ricordare “l’irriverente leonessa degli architetti etnei”, per il suo coraggio, la sua determinazione, il suo entusiasmo, la sua grinta, e infine la sua generosità – sottolinea il past president dell’Ordine Luigi Longhitano, grande amico e compagno di viaggio durante l’attività ordinistica – senza ipocrisie culturali, da Presidente della Fondazione, ha voluto fortemente l’avvio della stagione dei workshop di architettura, la valorizzazione dei giovani architetti, la contaminazione tra il mondo accademico, le professioni, l’imprenditoria e la politica, per realizzare opportunità di confronto sui temi dell’architettura contemporanea».

Tre sono i ricordi che sostanziano il tema del premio e che appartengono alla memoria di Carlotta. Il primo è il dibattito che scaturì dal V Congresso degli Architetti Italiani (Torino, 1999), dove il manifesto conclusivo divenne la risoluzione sull’architettura del Consiglio d’Europa: la parola d’ordine rilanciata fu “democrazia urbana”. Il secondo è la promozione del premio “Abitare il Mediterraneo”, già istituito nel IV Congresso degli Architetti di Sicilia, tenutosi a Catania nell’aprile del 2007, e presentato al XXIII World Congress of Architecture, organizzato dall’UIA (Torino, 2008), centrato sullo slogan ‘Transmitting Architecture”. E sul concetto “Trasmettere Architetture” si fonda il terzo ricordo di Carlotta, che già nel marzo del 2009, appena eletta alla guida della Fondazione, organizzò “Comunicare Architettura”, una mostra itinerante per promuovere l’attività dei giovani professionisti e la diffusione della cultura architettonica contemporanea e sostenibile fra la gente.

CATANIA: L’ARCHITETTURA INTERNAZIONALE STELLA POLARE PER IL NUOVO PRG

Architettura, confronto con altre città come stimolo al Prg di Catania

Anteprima allegato

Da oggi  al 6 ottobre al Palazzo della Cultura: “Shaping Better Cities”

 

IN MOSTRA A CATANIA I PROGETTI DELLO STUDIO ARUP

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Foto Archivio Sud Libertà

 

CATANIA –

L’architettura internazionale torna a Catania portando testimonianza dei più interessanti interventi di pianificazione e rigenerazione urbana in capitali e città europee. Lunedì 23 settembre sarà infatti inaugurata, al Palazzo della Cultura (via Vittorio Emanuele II, 121), Shaping Better Cities”, la mostra dei progetti dello studio Arup Italia, leader nel settore del design con lavori finanziati in più di 160 Paesi.

L’esposizione, visitabile fino al 6 ottobre, è il nuovo appuntamento con l’architettura internazionale che l’Ordine e la Fondazione degli Architetti PPC di Catania organizzano con cadenza biennale.L’ evento è  patrocinato dal Comune di Catania e dal Consiglio Nazionale degli Architetti PPC ...

Il presidente dell’Ordine di Torino Massimo Giuntoli e il consigliere Alessandra Siviero saranno presenti oggi a Catania, per raccontare la loro esperienza di urbanistica partecipata «Architettiamo la città».

Architettura Catania: premiato un intervento sul lungomare etneo

 

V edizione del concorso d’idee, al Convitto Cutelli la cerimonia di consegna

PREMIO D’ARCHITETTURA 2019 TARGATO ANCE CATANIA: 

 Vince il progetto dell’arch. Roberta Sinesio: in Piazza Nettuno una terrazza ciclo-pedonale in pietra lavica per avvicinarsi allo Jonio. Soluzione che coniuga le due anime etnee, Vulcano e Mare

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Foto Archivio Sud Libertà

CATANIA

La quinta edizione del “Premio d’Architettura” organizzato dall’Ance di Catania ha dato un nuovo e significativo contributo al capoluogo etneo, premiando idee progettuali per la riqualificazione e il recupero paesaggistico della “Terrazza dello Jonio”, Piazza Nettuno, luogo amato da catanesi e turisti, punto cruciale del waterfront cittadino. «Il cambiamento della nostra città va stimolato e sostenuto concretamente, interrompendo quel sonno che da oltre quattro decenni paralizza il volto urbano e architettonico della città», ha affermato il presidente dei Costruttori etnei Giuseppe Piana, che ha fortemente voluto il ritorno del concorso d’idee nato dieci anni fa per volontà dell’allora presidente Andrea Vecchio.

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Ieri sera (18 luglio), nella scenografica cornice del chiostro del Convitto Cutelli, il palco della cerimonia di premiazione ha ospitato diversi professionisti che hanno scritto gli ultimi cento anni di storia dell’edilizia catanese. Architetti, ingegneri, docenti universitari, rappresentanti delle istituzioni, funzionari pubblici, tutti concordi nel lanciare il grido d’allarme per l’immobilismo che tiene nella morsa il settore catanese delle costruzioni, e di conseguenza anche lo sviluppo socio-economico della città.

In platea, in prima fila, l’ospite d’onore della serata: il presidente nazionale dell’Ance Gabriele Buia, che durante il suo intervento ha spronato imprese e professionisti «a continuare con la ferma volontà di stimolare l’adozione di nuovi e più snelli strumenti urbanistici aderenti alle necessità del territorio, attuando alleanze strategiche e lavorando con obiettivi comuni».

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Una sfida che Catania può vincere grazie alla capacità straordinaria della filiera – Ordini professionali, associazioni di categoria, enti pubblici – di saper fare squadra, come testimoniato dal Comitato esecutivo del Premio composto da Giuseppe Piana (presidente Ance), Biagio Bisignani(direttore Uffici comunali Urbanistica e Lavori Pubblici), Luigi Longhitano e Carmelo Maria Grasso (rappresentati storici delle professioni, già alla guida degli Ordini, rispettivamente, degli Architetti e degli Ingegneri)

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È stata quindi una scelta fortemente simbolica quella di chiamare per ultimi sul palco i primi e giovani tre classificati del concorso d’idee, per voler sottolineare “il passaggio di testimone” e di speranze alle nuove generazioni che disegnano la città del futuro. Roberta Sinesio, 27 anni, si è aggiudicata il primo Premio di cinquemila euro con un progetto «innovativo nel rapporto tra città e natura» per la sua «reinterpretazione in chiave contemporanea degli aspetti naturalistici e materici attraverso l’uso della pietra lavica. La progettista ha concepito un «interessante percorso ciclopedonale che definisce un tracciato sulla scogliera», un’idea che «nel valorizzare i beni tutelati ha reso compatibile l’intervento con la qualità paesaggistica» e che ha dato una risposta fattiva alla domanda “Cosa rende il lungomare di Catania un vero lungomare?”.

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Valorizziamo lo spazio urbano: concorso dell’Ance

Concorso d’idee rivolto ad architetti e ingegneri italiani e stranieri

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Foto d’Archivio-Sud Libertà (Berlino)

PREMIO D’ARCHITETTURA ANCE CATANIA”: PUBBLICATO BANDO PER LA RIQUALIFICAZIONE DELLA “TERRAZZA DELLO IONIO

Adesioni entro il 4 luglio, tema della V edizione: «Disegniamo la città del futuro»

CATANIA –

La “Terrazza dello Ionio”, ovvero Piazza Nettuno a Catania. Riparte da qui il “Premio d’Architettura” voluto da Ance Catania, il concorso d’idee per la progettazione di un’opera di riqualificazione e recupero paesaggistico all’interno del capoluogo etneo. La nuova e quinta edizione propone il tema “Disegniamo la città del futuro”, individuando quell’area del Lungomare – definita dalle vie Artale d’Alagona, Del Tritone e Del Rotolo – come oggetto di appassionata sfida tra i professionisti partecipanti chiamati a concepire un progetto compatibile, congruo e coerente, ma anche come spazio urbano, tra i più amati dai cittadini, da ravvivare e valorizzare.

Il bando  è rivolto ad architetti e ingegneri del territorio nazionale e internazionale, che potranno aderire secondo le modalità indicate e i requisiti richiesti, entro 60 giorni dalla pubblicazione, avvenuta ieri 6 maggio 2019, e dunque entro il 4 luglio.

«Il concorso si prefigge diversi obiettivi: dal punto di vista urbano mira a eliminare i punti di debolezza dell’area attuale, e a promuovere il concetto di un futuro architettonico a volume zero; da quello politico e da quello sociale intende aprire il dibattito sulle prospettive di sviluppo della città, rilanciando la centralità del ruolo svolto dall’architettura», ha affermato il presidente dell’Ance Catania Giuseppe Piana, componente del comitato esecutivo del Premio insieme Luigi Longhitano, Carmelo Maria Grasso e Biagio Bisignani.

 

 

Il concorso prevede l’assegnazione di 5mila euro al primo classificato, di 3mila euro al secondo e di 1.500 euro al terzo. I premi verranno assegnati – durante una cerimonia dedicata – da una giuria qualificata, composta dai rappresentanti degli enti organizzatori: Ance nazionale e Ance Catania, Regione Siciliana – Assessorato Beni Culturali e Soprintendenza di Catania, Comune di Catania, Consigli Nazionali degli Architetti e degli Ingegneri e rispettivi Ordini territoriali, Collegio etneo dei Geometri.

Tutti i progetti in concorso saranno pubblicati nell’apposito catalogo dell’edizione del Premio; in particolare, quello vincitore sarà inserito anche all’interno della rivista “L’industria delle costruzioni” di Edilstampa.

«L’auspicio – conclude il presidente Piana – è che le idee progettuali di qualità, nel pieno rispetto dei diversi vincoli normativi esistenti nei luoghi e della conformità degli interventi, siano preziosi elementi utili con cui l’Amministrazione competente può dare nuovi input al governo del territorio»

 

CATANIA: SVELARE L’IDENTITA’ DEI LUOGHI PER COSTRUIRE LA CITTA’ DEL FUTURO

A CATANIA IL WORKSHOP D’ARCHITETTURA «LAYER ZERO 2018»

 

Dall’8 al 15 dicembre professionisti e studenti italiani e stranieri al lavoro nelle aree Ognina/Cannizzaro, Centro storico/Civita, Plaia/Zia Lisa

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CATANIA –

Eliminare per riconfigurare, togliere per ordinare, svelare l’identità dei luoghi, svegliare il senso di appartenenza. Catania “città aperta” come luogo di internazionalità e socialità, crocevia di visioni e progetti per costruire la città di domani. Su queste premesse parte la nuova edizione dell’International Architecture Workshop organizzato, in formula biennale, dall’Ordine e dalla Fondazione degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Catania, con il supporto del Comitato tecnico-scientifico e del Coordinamento Giovani Architetti (CoGA), e con il patrocinio di: Consiglio Nazionale Architetti PPC, Fondazione Renzo Piano, Soprintendenza regionale ai Beni culturali e ambientali, Comune e Università di Catania, Ordine e Fondazione etnei degli Ingegneri, Ance Catania, InArch Sicilia, Inbar (Istituto nazionale di Bioarchitettura), Inu (Istituto nazionale di Urbanistica); e con la partnership di The Plan.

 

«Layer Zero 2018» è il titolo di questa importante iniziativa giunta alla sua sesta edizione, e si focalizzerà sulla reinterpretazione del territorio etneo attraverso una modalità di approccio inedita: la sottrazione, l’azione del togliere, dell’alleggerire; un modus operandi che parte dalla rimozione di elementi o parti di città che alterano la percezione degli spazi vissuti, per arrivare alla riconfigurazione di nuovi spazi da restituire alla città e, dunque, alla socialità.

Al workshop – in programma al Palazzo della Cultura di Catania dall’8 al 15 dicembre 2018 – parteciperanno giovani professionisti, laureati, dottorandi e studenti di Architettura, Design, Ingegneria Edile, dei paesi dell’Unione Europea e di tutte le altre nazioni. Si lavorerà all’interno di gruppi di progetto per mettere a punto proposte progettuali mirate a restituire una nuova configurazione di tre zone che rappresentano i principali accessi alla città etnea: Ognina/Cannizzaro, Centro storico/Civita, Plaia/Zia Lisa. Ciascun gruppo sarà guidato da un visiting architect proveniente da studi d’architettura internazionali: Arup, Gianluca Peluffo&Partners ed Elisabetta Gabrielli di Archiground.