Covid :nuovi -preziosi -servizi di supporto per i cittadini di Aci Sant’Antonio

 

 

IL SINDACO  CARUSO : “STIAMO METTENDO IN CAMPO TUTTE LE RISORSE A DISPOSIZIONE , ANCHE CON I VOLONTARI,PER STARE VICINO A CHI SOFFRE MAGGIORMENTE IN QUESTA EMERGENZA”

 

Come nella fase del lockdown, che ha visto amministratori, dipendenti del Comune, esercenti e numerosi volontari in prima linea per dare un aiuto a chi si trovava in forte difficoltà a causa dell’emergenza, anche in questa cosiddetta ‘seconda ondata’ l’Amministrazione comunale si è attivata per far partire dei servizi di supporto.
È stato riattivato il ‘Servizio a domicilio gratuito’, con un elenco costantemente aggiornato sul web per la cittadinanza al quale gli
esercenti possono chiedere di aderire semplicemente inviando una mail   emergenzacoronavirus@comuneacisantantonio.gov.it, ed è stato istituito il servizio ‘La spesa a casa’ rivolto a chi è costretto nel proprio domicilio ed è impossibilitato a reperire necessari approvvigionamenti (in questo caso a scrivere alla mail sopra indicata dovranno essere gli stessi cittadini, che potranno anche chiamare lo 095.7921210 o l’800.965.510, il numero verde nazionale della Croce Rossa i cui
volontari locali, come già avvenuto in diverse occasioni, garantiranno il servizio recandosi al domicilio indicato, prelevando la lista dell’occorrente e la cifra per l’acquisto, comprando la merce e consegnandola).

Riattivato anche ‘La spesa che non pesa’, cioè la raccolta di beni presso gli esercizi aderenti di Aci Sant’Antonio (che espongono la relativa locandina), esercizi nei quali sempre con la collaborazione dei volontari di Croce Rossa facenti capo al Comitato di Acireale potrà essere riempito il ‘carrello solidale’.

 

 

Ma di più.Riattivato anche il servizio di supporto per ragazzi, genitori e per la cittadinanza tutta a cura del Garante per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza: ‘In ascolto’, servizio erogato attraverso telefono o Skype e che potrà essere richiesto attraverso il QR Code indicato sui canali web dell’Ente o scrivendo a garanteinfanzia@comuneacisantantonio.gov.it. 

Roghi ad Aci Sant'Antonio, il sindaco Caruso: "Allarmante ipotesi di dolo"  - Giornale di Sicilia
È chiaro che è necessario stare vicino a chi soffre maggiormente quest’emergenza – ha dichiarato il Sindaco, Santo Caruso – e per quanto nelle nostre possibilità stiamo cercando di mettere in campo tutte le risorse a disposizione, con il prezioso supporto dei volontari locali che si stanno rivelando, ancora una volta, preziosissimi, e che ringrazio per quanto ci permettono di fare”.

Percorso del Rito della Luce, ai piedi della Piramide: Antonio Presti, ascolto del silenzio

 

L’ANIMAVIRUS, ANTITODO PER RIGENERARE STUPORE E MERAVIGLIA

L’evento culturale di Antonio Presti alla Piramide 38° Parallelo quest’anno si nutrirà di un altro respiro

Comune di Motta d’Affermo, Pettineo, Tusa, Castel di Lucio, Mistretta, S. Stefano di Camastra, Reitano

 

Antonio Presti: «In questo presente abbiamo bisogno di riprenderci la gioia di vivere, espropriata dalla dittatura della paura e da quell’imperialismo consumistico che concorre a generare depressione spirituale. Il viaggio simbolico all’interno della Piramide, il cammino dall’oscurità alla luce, consegna Bellezza e Conoscenza, restituendo così valore al futuro»

 

Il Rito della Luce, percorso di Bellezza e Conoscenza della Fondazione Antonio Presti – Fiumara d’Arte, uno degli eventi più attesi in Sicilia in occasione del solstizio d’estate, quest’anno non si svolgerà a causa dell’emergenza sanitaria.

La Piramide suonerà come un monito all’Ascolto del Silenzio.  «L’armonia universale è il soffio che avvolge tutti: il Silenzio non va inteso come assenza di suono, ma come luogo e tempo impercettibile che distanzia parole, note, battiti del cuore, fasi del respiro – spiega il mecenate Antonio Presti – solo nel dono silenzioso dell’ascolto è possibile nutrirsi della Conoscenza, la vera ricchezza che aumenta nella sua condivisione. È il tempo del ringraziamento. La vita echeggia in questa contemporaneità sospesa, immobilizzata e contagiata dall’emergenza. Ciò che ci viene negato acquista oggi ancora più valore: lo spirito della comunità; i legami sociali e familiari; la libertà dell’individuo; l’educazione delle scuole; la cultura che permea gli spazi sopravvissuti alle tecnologie invadenti; la spiritualità che inonda l’universo e il genius loci di quei luoghi che abbiamo sempre vissuto con la superficialità dei tempi e mai con proiezione interiore. Ecco la nuova equazione etica per fronteggiare uno dei più grandi allarmi della società: quel batterio invisibile che distrugge l’anima in nome dell’asfittica logica che ha prosciugato la modernità».

Il percorso del Rito della Luce, ai piedi della Piramide – 38° parallelo (Contrada Belvedere – Motta d’Affermo), che da 10 anni si nutre di un fuoco primordiale ed eterno, quest’anno non sarà quel momento di condivisione collettiva che puntualmente radunava migliaia di persone, artisti, poeti, musicisti, performer e filosofi, provenienti da ogni parte del mondo. Sarà piuttosto un momento di raccoglimento e di autoriflessione nel rispetto delle regole dettate dal Covid19.

 

 

«L’animavirus sarà l’antidoto contro la svuotante cultura dell’attimo fuggente. Contro la radioattività che ha contaminato un presente senza futuro. Al moto centrifugo degli anni passati si sostituisce quello centripeto di quest’anno, volto alla meditazione individuale, alla riflessione profonda di ciascuno su quest’importante momento di passaggio – continua Presti, presidente della Fondazione Fiumara d’Arte e artista del Rito che da anni restituisce al pubblico la via dello stupore – Ritrovare relazioni autentiche senza mummificarsi nella superficialità dell’Avere, era ormai urgenza, impellenza, una strada per la sopravvivenza. Profitto contro salute. Il virus forse sta ristabilendo le priorità? E come un mantra sta restituendo sacralità e nuova devozione?

 

 

Quella Grande Madre che chiedeva carezze all’anima non ha avuto ascolto per troppo tempo, manifestando in tutti modi la sua vulnerabilità. L’uomo dell’egoismo, l’uomo del denaro, l’umanità del consumo, dell’apparire, dell’ignoranza, non ha ascoltato tutto ciò perché era collegato al filo dell’egocentricità e dell’apparire, anestetizzando il valore dell’Essere. L’universo reclama più che mai il rispetto del silenzio. Ognuno potrà usufruire della bellezza, della luce e del suo rito di passaggio, e trarne i propri benefici, ridonando un respiro vitale alla propria anima, oggi più che mai a corto di ossigeno e narcotizzata dal mondo tecnologico. Non ci saranno artisti e performer a nutrire la giornata del solstizio d’estate, ma solo la Piramide, spazio dell’umanità. In questo momento c’è necessità, in nome dell’ascolto, di rigenerare la parola con la voce dell’anima. È tempo di rallentare, è tempo di ascoltare, è tempo di ringraziare. L’animavirus è in mezzo a noi. Quando i nostri occhi si ricollegheranno al cuore, riacquisteremo la visione del mondo universale. Solo allora tutti potremo assistere alla manifestazione della Bellezza. Solo in quell’attimo di stupore e meraviglia la Piramide 38° Parallelo consegnerà la luce e la sua visione: l’apparire dell’invisibile».

 

PAPA FRANCESCO:”IL CRISTIANO NON SI DEVE NASCONDERE NELLA SICUREZZA DEL PROPRIO RECINTO”

 

Il Papa oggi rilancia due immagini, il sale e la luce, prima di pronunciare i forti appelli per la Siria 

Il discepolo è dunque chiamato a tenere lontani dalla società i pericoli, i germi corrosivi che inquinano la vita delle persone. Si tratta di resistere al degrado morale, al peccato, testimoniando i valori dell’onestà e della fraternità, senza cedere alle lusinghe mondane dell’arrivismo, del potere, della ricchezza.

E’ sale, prosegue il Papa, quel discepolo che “nonostante i fallimenti quotidiani” si rialza, ricomincia ogni volta con pazienza, cercando il dialogo e l’incontro. E’ sale, ancora, chi non desidera consenso e plauso ma, fedele agli insegnamenti di Cristo che non è venuto per essere servito ma per servire, si sforza di essere “una presenza umile e costruttiva”.

Proprio del cristiano è poi essere luce, sull’esempio di Gesù, per disperdere le tenebre che ancora avvolgono il mondo e i cuori di tante persone. Una irradiazione – sostiene Francesco – che deve scaturire dalle opere più che dalle parole e che sappia innanzitutto indirizzare l’altro a fare esperienza della bontà e della misericordia di Cristo.

Il discepolo di Gesù è luce quando sa vivere la propria fede al di fuori di spazi ristretti, quando contribuisce a eliminare i pregiudizi, le calunnie, e a far entrare la luce della verità nelle situazioni viziate dall’ipocrisia e dalla menzogna.

ASCOLTO DEGLI ULTIMI

L’appello universale è perciò a non avere paura di vivere nel mondo, anche se in esso a volte si riscontrano condizioni di conflitto e di peccato ma ad essere strumenti di Gesù perché la luce arrivi a tutti.

Di fronte alla violenza, all’ingiustizia, e all’oppressione, il cristiano non può chiudersi in sé stesso o nascondersi nella sicurezza del proprio recinto; anche la Chiesa non può chiudersi in sé stessa, non può abbandonare la sua missione di evangelizzazione e di servizio. Gesù, nell’Ultima Cena, chiese al Padre di non togliere i discepoli dal mondo, di lasciarceli, lì, nel mondo, ma di custodirli dallo spirito del mondo. La Chiesa si spende con generosità e tenerezza per i piccoli e i poveriquesto non è lo spirito del mondo, questo è la sua luce e il sale; la Chiesa ascolta il grido degli ultimi e degli esclusi, perché è consapevole di essere una comunità pellegrina chiamata a prolungare nella storia la presenza salvifica di Gesù Cristo.