Napoli, intervento di un assessore e del Garante dei detenuti sulla (triste) condizione delle persone nelle carceri

 

 

Pagano-Ioia  a seguito dei gravi fatti verificatisi nel carcere di Santa Maria Capua Vetere -Riflessione su Amnistia ed Indulto da tempo non applicati

L’assessore al Lavoro con delega alle persone detenute,del Comune di Napoli, Giovanni Pagano, e il Garante dei detenuti Pietro Ioia, hanno  emesso il comunicato stampa congiunto che appresso pubblichiamo:

Gli episodi di violenza che si sono verificati nel carcere di Santa Maria Capua Vetere hanno fatto emergere con chiarezza l’esigenza di un reale e profondo ripensamento dell’istituzione carceraria” 

“In Italia rimangono ancora sottotraccia, sospese e trascurate, questioni di cruciale importanza: l’assenza di tutela dei diritti delle persone detenute, il sovraffollamento, la tendenza alla repressione – anche violenta – piuttosto che alla rieducazione, sono solo alcuni aspetti che mostrano la crisi profonda che il carcere sta vivendo e il totale svuotamento delle funzioni della pena” continua il Garante dei detenuti, Pietro Ioia.

“L’unica via d’uscita da queste criticità è l’assunzione di un approccio strutturalmente diverso da quello corrente, che riporti in primo piano la riflessione su amnistia e indulto, previsti costituzionalmente ma da tempo non applicati, i quali costituirebbero – insieme alla giustizia riparativa – una soluzione reale al sovraffollamento e alla recidiva. È necessario, inoltre, affrontare il problema della carenza di personale penitenziario (tra cui i magistrati di sorveglianza) e quello dell’assenza di sostegno psicologico per questo tipo di lavoratori. ” Le vicende di Santa Maria Capua Vetere rappresentano una delle pagine più nere della storia del nostro Paese e, a nostro avviso, non sono la mera conseguenza dell’agito di alcune /mele marce/, come è stato detto in queste settimane: l’orribile mattanza samaritana è il riflesso di un sistema malato e ciò impone un ripensamento radicale e non più rinviabile, di tutta la realtà penitenziaria” concludono l’assessore Giovanni Pagano e il Garante dei detenuti Pietro Ioia.