Sentenza Tar sulle Zone a protezione speciale di Messina: nota polemica congiunta degli Assessori comunali Musolino e Mondello

 

In merito alla sentenza del Tar n.814 del 15 marzo scorso in materia di ZPS, gli Assessori Dafne Musolino e Salvatore Mondello del Comune di Messina scrivono in una nota -Comunicato Stampa- quanto segue:(naturalmente lo spazio di Sud Libertà è aperto a tutti):

il professore Saitta già Vicesindaco di Messina, che nulla ha fatto per risolvere la questione dei vincoli di tutela ambientale per il rispetto delle Zone a Protezione Speciale, ‘celebra la vittoria di Pirro’.
La questione della tutela ambientale verrà risolta dall’Amministrazione De Luca che è l’unica ad avere realmente avviato gli studi necessari per consentire al Comune di dotarsi degli strumenti di pianificazione urbanistica che sono stati richiesti già dal 2008, quando Sindaco era l’on.le Genovese e Vicesindaco proprio il prof. Saitta.

In questo articolato procedimento che continua ad andare avanti ancora oggi, nonostante tutti gli ostacoli che ci sono stati frapposti anche in modo arbitrario e illegittimo, il TAR ha finalmente reso una corretta applicazione dei principi normativi che non consentono, e non hanno mai consentito, alla Regione di imporre al Comune la sospensione sui procedimenti di valutazione di incidenza.

Cantare vittoria – proseguono i due Assessori – per una sentenza che di fatto certifica che dal 2008, cioè da quando Saitta era Vicesindaco, la ZPS nella dorsale Curcuraci-Area dello Stretto di Messina significa fingere di non conoscere di avere contribuito a creare il problema che questa Amministrazione sta cercando di risolvere, e costituisce altresì espressione di una inopportuna commistione e sovrapposizione del ruolo politico e di quello professionale che avrebbe imposto invece un atteggiamento più moderato sulla vicenda in oggetto. Noi andiamo avanti nel percorso avviato fin dal primo giorno del nostro insediamento, e ci auguriamo che la Regione intenda finalmente dare corretta attuazione dei suoi doveri e compiti istituzionali, che non prevedono – conclude il documento – come ha chiaramente motivato il TAR, la possibilità di sospendere senza termini di tempo le procedure di valutazione, ma che al contrario impongono agli uffici regionali il dovere di valutare in tempi rapidi, e senza pregiudizi e/o riserve mentali, i documenti che vengono trasmessi dal Comune per risolvere, dopo oltre 13 anni, l’annosa questione della ZPS a Messina”.