Rivelazione di segreti d’ufficio della Riscossione: indagate sei persone, anche funzionari infedeli

 

Riscossione, favori agli amici degli amici«Pagavano 50 euro per ogni favore»

 

La Procura di Catania ha rinviato a giudizio per rivelazione di segreti d’ufficio  sei persone indagate a vario titolo di concorso in corruzione continuata, accesso abusivo ad un sistema informatico . I sei sono destinatari di un provvedimento cautelare emesso dal gip del Tribunale di Catania. L’inchiesta, denominata Gancio, è stata condotta dal Nucleo della Guardia di finanza di Catania

Hanno ricevuto il provvedimento degli arresti domiciliari  l’avvocato Sergio Rizzo, 75 anni, ex dirigente in pensione della Serit, il figlio Settimo Daniele Rizzo di 44 anni, Claudio Bizzini, 66 anni, ex dipendente di Riscossione Sicilia anche lui pensionato. Sospesi dal servizio invece tre funzionari di Riscossione Sicilia. Si tratta di Rosario Malizia, 54 anni, addetto al settore contabilità versamenti e rendicontazione a Messina, Giovanni Musmeci, 62 anni, responsabilie delle procedure esecutive a Catania e Matilde Giordanella di 57 anni, addetta al settore notifiche a Catania.

Secondo gli inquirenti l’avvocato Sergio Rizzo era la mente dell’associazione che aveva mantenuto i rapporti all’interno dell’ufficio  E i dipendenti infedeli ottenevano 50 euro per ogni accesso indebito al sistema per dare l’informazione fiscale debitoria di ogni contribuente, specie per le persone titolari delle cartelle esattoriali. Si è scoperto che l’avvocato Rizzo “ringraziava” i dipendenti infedeli anche con altre regalie, come la forniture dell’impianto di climatizzazione per il B&B avviato da un familiare di Rosario Malizia e altri favori di non poco conto