Netanyahu: “Cessate il fuoco? Richieste Hamas irrealistiche” Intanto altre 20 persone uccise e 155 ferite “dai bombardamenti israeliani”

(AP Photo/Ohad Zwigenberg, File)

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Tante e tante vittime ancora sulla Striscia di Gaza Il ministero della Sanità di Gaza afferma che almeno 20 persone sono state uccise e 155 ferite dai bombardamenti israeliani mentre ieri erano in attesa degli aiuti. L’esercito israeliano ha negato il suo intervento militare  e ha detto che sta indagando sull’incidente. Il bilancio delle vittime è destinato a aumentare poiché le vittime vengono ancora trasferite in ospedale, secondo Mohammad Ghrab, un medico del pronto soccorso dell’ospedale Al Shifa.

Secondo il ministero della Sanità la strage è “il risultato del fatto che le forze di occupazione israeliane hanno preso di mira un gruppo di cittadini in attesa di aiuti umanitari alla rotatoria ‘Kuwait’ a Gaza. Le squadre mediche non sono in grado di gestire il volume e il tipo di feriti che raggiungono gli ospedali nel nord di Gaza a causa delle deboli capacità mediche e di personale”, ha aggiunto il ministero.

La rotatoria del Kuwait a Gaza City è l’area in cui i camion degli aiuti distribuiscono cibo, attirando folle di persone alla disperata ricerca di aiuto per sopravvivere.   Si apprende che le  forze di difesa israeliane hanno negato di essere responsabili dell’attacco, “Le notizie secondo cui l’Idf ha attaccato decine di abitanti di Gaza in un punto di distribuzione degli aiuti sono false”.

Secondo alcuni testimoni  l’area è stata colpita da quello che secondo loro sembrava un fuoco di carri armati o di artiglieria. Il portavoce della difesa civile di Gaza, Mahmoud Basal, ieri ha accusato Israele di essere dietro l’attacco in una dichiarazione. “Le forze di occupazione israeliane stanno ancora praticando la politica di uccidere cittadini innocenti in attesa di aiuti umanitari a causa della carestia che si sta verificando nel nord della Striscia di Gaza”,

Netanyahu: “Cessate il fuoco? Richieste Hamas irrealistiche”

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che Hamas “continua a proporre richieste irrealistiche” per una tregua tra Israele e Hamas durante il mese sacro islamico del Ramadan.

Israele ha accettato un cessate il fuoco di sei settimane in cambio del rilascio di alcuni dei suoi prigionieri detenuti da Hamas a Gaza. Ma l’organizzazione islamista ha insistito che sarà necessario solo un accordo che preveda un “cessate il fuoco permanente” e il ritiro completo delle truppe israeliane.

Nuove sanzioni del Dipartimento americano contro  coloni in Cisgiordania

Intanto il Dipartimento di Stato americano ha annunciato nuove sanzioni contro tre coloni israeliani e due fattorie nella Cisgiordania occupata, poiché l’amministrazione prende di mira le minacce alla pace e alla sicurezza nell’area.

Le ultime sanzioni riflettono un ordine esecutivo firmato il mese scorso dal presidente Joe Biden volto a prendere di mira i coloni israeliani violenti in Cisgiordania che, secondo lui, minano la stabilità nell’area.

Il portavoce del Dipartimento di Stato Matt Miller ha affermato che “dai terribili attacchi terroristici contro Israele del 7 ottobre, la violenza in Cisgiordania è aumentata notevolmente”.

Il sindaco Trantino del Comune di Catania a Roma per il dissesto finanziario e risanamento del bilancio

Foto Uf.Stampa Comune di Catania

Catania

Proficua “Missione” romana per il Sindaco Enrico Trantino, accompagnato dall’Assessore Sergio Parisi, dal Segretario Generale del Comune Rossana Manno e una rappresentanza di dirigenti comunali.

Un lungo incontro si è svolto a Palazzo Chigi con il sottosegretario alla presidenza del consiglio dei Ministri Alfredo Mantovano e la sottosegretaria all’Interno con delega agli enti locali Wanda Ferro sui temi connessi all’adozione delle misure più idonee per concludere l’iter di risanamento del bilancio comunale e le procedure di dissesto finanziario del Comune, anche alla luce delle importanti norme contenute nella legge di bilancio per il 2024 recentemente licenziata dal Parlamento. Tra gli obiettivi principali la sicurezza cittadina con la prossima assunzione del Comune di cento vigili urbani. 

Al centro del confronto, anche la proposta rinnovata dal sindaco Trantino ai vertici di Anas di realizzare un percorso alternativo che congiunga la A-18 Messina-Catania alla Siracusa-Catania, con un bypass veloce esterno alla tangenziale che, com’è noto, vive una condizione di perenne congestione, abbandonando l’idea di realizzare una terza corsia che significherebbe chiuderla per diversi anni e intralciare il percorso con lavori di grande impatto nel contesto urbano. Nella stessa sede è stata anche ufficializzata la firma, a breve, del protocollo d’intesa tra il Comune di Catania con Rfi, Sistemi Urbani e Trenitalia, per il nodo ferroviario del capoluogo e l’interramento della stazione centrale, con la possibilità per la Città di riconnettersi con il proprio mare.

La delegazione comunale guidata dal Sindaco ha incontrato anche il Ministro per la Coesione nazionale, Raffaele Fitto, e i dirigenti dello stesso Ministero, soffermandosi sia sui risultati lusinghieri raggiunti in termini di capacità di spesa con la programmazione 2014-2020, sia sul futuro dei fondi comunitari e la loro destinazione, a cominciare da quelli del Pnrr e dei Piani Urbanistici Integrati, ormai in dirittura d’arrivo per l’apertura dei cantieri.  

La giornata si è conclusa con l’incontro nella sede del Ministero della Cultura con il Ministro SanGiuliano, per parlare del futuro del Teatro Massimo Bellini con nuove modalità di sostegno finanziario statale, delle prospettive della Biblioteca Ursino Recupero e di importanti iniziative culturali previste per il 2024, proprio con il supporto del Ministero.

“Sono molto soddisfatto di questo ciclo di incontri romani -ha dichiarato il Sindaco Trantino – perché rafforza l’idea della vicinanza del governo nazionale di Giorgia Meloni alle problematiche che riguardano Catania e agli sforzi che stiamo compiendo per risolverli. Insieme all’Assessore Parisi e ai dirigenti comunali ci siamo confrontati con Ministri, Sottosegretari e Dirigenti generali sia sul passato, dal dissesto ai risultati ottenuti attraverso i fondi comunitari, ma soprattutto del futuro, mettendo sul piatto progetti destinati a cambiare in meglio la Città dal punto di vista sociale e culturale. L’entusiasmo e la disponibilità che abbiamo raccolto –ha proseguito Trantino- ci dà la forza per proseguire sulla strada del risanamento e della programmazione della rinascita di Catania”.
 

La disparità tra Nord e Sud, i poveri -3 milioni di famiglie- risiedono di più al Sud- Cosa prevede la Manovra 2024

 

Il numero dei poveri in Italia negli ultimi dieci anni è triplicato

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Sappiamo che in Italia, una persona su dieci vive in condizione di «povertà assoluta»: è il 9,4 % della popolazione. Tale dato, attestato dall’Istat, indica che i “poveri” superano i 5 milioni e mezzo di persone.

Negli ultimi dieci anni, il tasso di minori in povertà assoluta è quasi triplicato, raggiungendo il 14,2 % (quasi 1,4 milioni di persone). Inoltre, sono più di 3 milioni le lavoratrici e i lavoratori che vivono nell’indigenza, sebbene abbiano un’occupazione (la disoccupazione giovanile è al 22 %, quella delle donne è al 10,2 %).

Se si osserva il dilemma dell’esclusione sociale, ovvero le famiglie che hanno difficoltà a procurarsi beni e servizi essenziali, le persone in difficoltà aumentano in gran numero. Nel 2022, la crescita del Pil si è attestata in discesa (+3,7 % a fronte del +7 % del 2021) e l’inflazione al consumo ha raggiunto i suoi massimi livelli da quasi trent’anni. I contraccolpi economici e sociali conseguenti alla pandemia da Covid-19 ed agli avvenimenti internazionali continuano a produrre conseguenze, soprattutto a carico dei soggetti fragili, accentuando le disparità economiche tra le famiglie benestanti e le meno abbienti, e tra Nord e Sud. Su due milioni di famiglie povere, circa 775mila risiedono al Sud; inoltre, su 5,6 milioni di individui in condizioni di povertà, 2,3 milioni si trovano al meridione.

 

La manovra 2024 che approda lunedì in Consiglio dei ministri si presenta con diversi temi posti all’attenzione del pubblico.Cuneo, taglio aliquote, famiglie, settore Sanità. Lunedì il Cdm varerà il documento programmatico di bilancio, incluso lo schema della manovra da trasmettere alla Commissione Ue e al Parlamento; l’articolato della Finanziaria vera e propria approderà alla Camera entro fine mese per iniziare l’esame e poi il passaggio al Senato.

Con il  Bilancio in Cdm dovrebbero essere varati anche due decreti legislativi in materia fiscale, primo passo della riforma fiscale: un dlgs sulle aliquote Irpef e le misure per le imprese e un secondo provvedimento sulla global tax.

Conferma cuneo, fino a 100 euro in busta paga
Ricorrendo alla leva dell’extra-deficit, il governo finanzierà il taglio del cuneo fiscale anche per il 2024 per 14 milioni di lavoratori. La misura, avviata dai governi precedenti prevede una riduzione di 6 punti delle tasse sul lavoro per i redditi fino a 35mila euro e fino a 7 punti per quelli entro i 25mila euro, riconoscendo in busta paga fino a 100 euro in più.

Global tax e taglia tasse in Dlgs-Altre misure di carattere fiscale dovrebbero essere contenute in due dlgs che rappresentano il primo step della riforma fiscale. Il primo decreto accorperebbe le prime due aliquote Irpef portando l’aliquota minima del 23% dai redditi fino a 15mila euro a quelli fino a da 28mila euro lordi all’anno. L’intervento verrebbe finanziato con una riduzione delle deduzioni/detrazioni fiscali, attraverso un taglio orizzontale della soglia di accesso portandola a 120mila euro, visto la difficoltà a depennare tout court certi ‘sconti’. Questo snellimento della platea produrrebbe 1 mld di risorse.

Mini-Ires imprese che assumono
Taglio Ires ridotta dal 24% al 15% per le imprese che assumo. Un secondo dlgs dovrebbe recepire l’accordo per la global minimum tax internazionale per contrastare l’elusione fiscale delle multinazionali, high tech in testa (gettito atteso sui 2 mld) e un pacchetto di norme per attrarre gli investimenti con 5 anni di incentivi fiscali per le imprese che riportano le attività in Italia.

Contrasto denatalità
lotta alla denatalità. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha parlato di misure a sostegno delle famiglie, con redditi medi e bassi, con più di due figli. Si ragiona anche a misure per aiutare le mamme a conciliare lavoro e famiglia.

Pubblica amministrazione e Sanità
Previsto  il rinnovo del contratto ma le risorse forse sono  esigue. Entro fine anno dovrebbe arrivare il cosiddetto decreto Anticipi per la rivalutazione delle pensioni e aumento dello stipendio statali a dicembre con un dell’1,5% sulle retribuzioni. Nell’avvio del percorso per rinnovo dei contratti del pubblico impiego relativo al triennio 2022-2024 Giorgetti aveva detto che particolare attenzione riservata al personale medico-sanitario.

Pensioni
Il pacchetto pensioni a causa delle scarse risorse non prevede novità di rilievo prevedendo probabilmente solo la conferma anche per il 2024 di Quota 103 e dell’Ape sociale.

 

Bilancio, via libera ai dipartimenti regionali per liquidare pagamenti fino a dicembre 2022

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«A seguito della definizione del riaccertamento ordinario dei residui al 31 dicembre 2022, tutti i titolari della gestione della spesa della Regione, Dipartimenti e non solo, possono procedere all’emissione dei mandati di pagamento di propria competenza, con l’urgenza del caso derivante dal momento socio-economico che stiamo vivendo».

Lo comunica l’assessore all’Economia Marco Falcone, a seguito dell’invio di una noto firmata anche dal ragioniere generale Ignazio Tozzo, indirizzata a tutti dipartimenti regionali e uffici equiparati. La comunicazione segue l’approvazione del riaccertamento dei residui, avvenuta lunedì scorso da parte della Giunta Schifani, per una mole di spesa complessiva di circa 1,5 miliardi.

«Stiamo dando un deciso impulso alla spesa – afferma il presidente Renato Schifani – per avere sempre più le carte in regola, mantenere gli impegni e contribuire a migliorare il rapporto di fiducia fra cittadini e istituzioni».

«Confidiamo – aggiunge l’assessore Falcone – che i dipartimenti possano raggiungere entro i prossimi quindici giorni l’obiettivo di liquidare pagamenti pendenti per almeno un miliardo».

La Regione Sicilia approva la manovra finanziaria e il suo presidente (Schifani) si dice “certo di aver dato impulso all’occupazione e creato piu’ posti di lavoro..”

Sicilia, Campania e Calabria tra peggiori 10 in Ue per ...

Palermo,

Dichiara il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, annunciando disco verde  da parte del governo regionale del disegno di legge di Stabilità regionale, del bilancio previsione 2023 e del pluriennale 2023/2025. «Una manovra finanziaria asciutta e piena di contenuti inseriti con la piena condivisione degli assessori. Ci siamo confrontati e abbiamo lavorato in un ottimo clima. Una Legge di stabilità che, confermando l’impegno di questo governo a fare ordine nei conti della Regione, si pone l’obiettivo di dare un deciso impulso su tre ambiti strategici: l’occupazione, per creare più posti di lavoro e sostenere le imprese, la sanità, per dare nuova linfa alle strutture sul territorio, e il supporto agli enti locali per dare slancio alle progettazioni e cogliere nuove opportunità di finanziamento».  La Giunta ha anche approvato una norma di assestamento che garantisce il recepimento dell’accordo con il Governo nazionale che assegna 200 milioni di euro alla Sicilia per il ripiano degli aumenti sulla spesa sanitaria a carico della Regione.
«Abbiamo stanziato – spiega il Presidente  – le somme necessarie per garantire sgravi contributivi per chi assume,un’implementazione delle borse di studio per gli specializzandi di Medicina e la creazione di un Fondo di rotazione a favore dei Comuni affinché possano dare incarichi ai tecnici per la progettazione ed evitare che i fondi europei vadano in disimpegno. Stiamo lavorando anche sulla riduzione delle liste d’attesa, un tema complesso e delicato, ma prioritario. È uno strumento asciutto, ma pieno di contenuti concepito per dare risposte e difendere l’interesse della Sicilia e dei siciliani. Insomma – conclude Schifani – vogliamo dimostrare che stiamo facendo di tutto per dare il segno di una svolta concreta e vicina alle esigenze dei cittadini».
Nel ddl, composto da una decina di articoli, viene prevista anche l’assegnazione di risorse per mettere in sicurezza l’Arpa, così come richiesto dalla Corte dei conti, l’appostamento di quasi 250 milioni di euro per il settore della forestazione. E ancora, la proroga del trasporto gratuito sui mezzi pubblici per le forze armate e dell’ordine, ma anche per gli insegnanti e il personale sanitario.
Previsto inoltre l’aumento fino a 36 ore per il personale Asu in servizio al dipartimento dei Beni culturali: una norma che mira ad assicurare l’apertura al pubblico dei siti museali e archeologici durante tutto l’anno. Sgravi fino a 30 mila euro per chi assume dipendenti a tempo indeterminato.
«La manovra approvata oggi – aggiunge l’assessore all’Economia, Marco Falcone – da un lato garantisce l’equilibrio finanziario e i servizi essenziali, dall’altro utilizza la leva pubblica per fare spesa efficiente e creare condizioni di sviluppo nella nostra Isola, così come da programma del presidente Schifani».

Aumento pensioni: la Finanziaria del governo Meloni cambia la rivalutazione: i pensionati della Regione siciliana i più danneggiati

 

Nella  legge di bilancio 6 nuove fasce per la rivalutazione delle pensioni 2023-2024: ecco dettagli e importi

 

Riforma pensioni 2023: cosa dovrebbe fare il nuovo Governo? Alcuni punti  fondamentali - ScuolaInforma

Il testo comunicato dallo Staff della Presidenza del Consiglio  fornisce nuovi dettagli in materia di trattamenti pensionistici a partire dal 2023 ma non promette più di tanto ai pensionati della Regione siciliana che pensavano ad una boccata d’ossigeno con una recente Circolare del direttore del Fondo pensioni che riconosceva l’importo rivalutato  del 7,3 dell’assegno

Oltre al nuovo pensionamento anticipato con quota 103 (62 anni di età e 41 contributi previdenziali versati) e al bonus  contributivo  per chi , con questi requisiti resta al lavoro, la legge di bilancio all’art 56  prevede una  revisione del meccanismo di indicizzazione per il biennio 2023-2014, con

  •  una estensione  straordinaria  della percentuale per le pensioni minime ( nel 2022 il trattamento minimo è pari a 524,35 euro)  e
  • una  stretta alla perequazione delle pensioni piu alte.

La rivalutazione sarà infatti  riconosciuta  per l’intero importo (7,3% dell’assegno)   solo alle pensioni fino a 2100 euro mensili  mentre  si scende al  35% a chi percepisce importi oltre  5.250 euro circa.  Gli importi si intendono sempre lordi.

Rivalutazione pensioni 2023-2024: nuovi scaglioni

  1.  per i trattamenti pensionistici complessivamente pari o inferiori a quattro volte il trattamento minimo INPS (2100 euro lordi)  rivalutazione applicabile nella misura del 100 per cento del tasso ISTAT;
  2.  per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a quattro volte il trattamento minimo INPS e  pari o inferiori a cinque volte il trattamento minimo INPS una rivalutazione dell’80%
  3. per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a cinque volte il trattamento minimo INPS e pari o inferiori a sei volte ,  la percentuale di rivalutazione è del 55%
  4.  per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a sei volte il trattamento minimo INPS e pari o inferiori a otto volte , si applica nella misura del 50 per cento.
  5. nella misura del 40 per cento per i trattamenti pensionistici superiori a otto volte  e pari o inferiori a dieci volte il trattamento minimo INPS.
  6. nella misura del 35 per cento per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a dieci volte il trattamento minimo INPS.
scaglioni importo soglia * percentuale di applicazione del tasso di rivalutazione annuale (7,3% nel 2022)
pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo INPS fino a 2100 euro circa 100%
pensioni da 4 a 5 volte il minimo fino a 2620 euro 80%
pensioni da 5 a 6 volte il minimo fino a 3150 euro 55%
pensioni da 6 a 8 volte il minimo 4200 euro 50%
pensioni da 8 a 10 volte il minimo 5250 euro 40%
pensioni oltre 10 volte il minimo da 5250 euro in su 35%

* Si osserva che  tutti gli aumenti  sono attribuiti  alle pensioni anche oltre le soglie citate ma entro il  limite maggiorato con la quota di rivalutazione . Ad esempio il secondo scaglione (fino a 5 volte il minimo= 2620 euro circa)  la  rivalutazione all’80% si applica in realta fino alla soglia  maggiorata dell’80% del 7,3% (indice ISTAT 2022) dell’importo della pensione.

Aumenti pensioni minime

Per contrastare l’inflazione in corso  per le pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo INPS, è riconosciuto  un incremento di

  • 1,5 punti percentuali per l’anno 2023 e di
  •  2,7 punti percentuali per l’anno 2024

con riferimento al trattamento pensionistico lordo complessivo in pagamento per ciascuna delle mensilità da gennaio 2023 a dicembre 2024, ivi inclusa la tredicesima mensilità spettante.

Si tratta in pratica di aumenti delle pensioni minime

  • a 570 euro  nel 2023 e
  •  a 580 euro nel 2024

Questo incremento straordinario  non sarà rilevante per il riconoscimento di tutte le prestazioni collegate al reddito riconosciute ai pensionati. 

 

 

Emergenza bollette: intervento della Regione Sicilia

 

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Foto Reg. Sicilia  (Uff.Stampa)

 

Ventidue milioni di euro a favore degli enti locali siciliani per far fronte all’emergenza del caro bollette. ll via libera -comunica la Regione siciliana (Ufficio stampa) è arrivato dal governo Schifani, che ha varato un intervento finanziario straordinario, grazie a una ricognizione di risorse da parte dell’assessore all’Economia, Marco Falcone. La norma è inserita all’interno del disegno di legge di variazione di bilancio. Venti milioni di euro sono destinati ai Comuni e verranno ripartiti in base alla popolazione. Gli altri due milioni (divisi per il 40% in base alla popolazione e per il 60% in base al numero delle classi scolastiche) andranno alle ex Province, ai sei Liberi consorzi di Comuni e alle tre Città metropolitane.
«L’emergenza legata al caro bollette – evidenzia il presidente Schifani – sta affliggendo anche gli enti locali siciliani, il governo della Regione ha ritenuto di dover intervenire con questo stanziamento per far in modo che possano garantire la continuità dei servizi erogati ai cittadini».
 
«Abbiamo raggiunto – sottolinea l’assessore alle Autonomie locali Andrea Barbaro Messina – un traguardo importante, dando così la possibilità ai Comuni di alleviare il pesante fardello del pagamento delle bollette dell’energia elettrica. In questo momento è l’importo massimo che potevamo corrispondere. Le somme non sono state sottratte al fondo delle Autonomie locali, si tratta di risorse aggiuntive. Questo contributo straordinario permetterà di evitare ai Comuni il dissesto finanziario».

Bilancio della Regione siciliana, la Corte dei conti contesta le spese del precedente governo regionale

03/08/2020 - Corte dei Conti: responsabilità amministrativa ...

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Palermo,

Sotto la lente d’ingrandimento della Corte dei conti, il bilancio 2020 della Regione Siciliana. Negli uffici di Palazzo d’Orleans è giunta una relazione dei magistrati della Corte dei conti che contesta oltre un miliardo di spese effettuate sulla base del documento messo a punto dal precedente governo regionale.     Per i magistrati contabili, c’è la modalità di copertura del disavanzo della Regione con la decisione di rateizzarlo in dieci tranche anziché tre.

La strada fu scelta dal governo Musumeci in base all’accordo che sarebbe stato poi firmato con lo Stato e consentì di vincolare soltanto 461 milioni di euro a fronte di una rata complessiva di 1,3 miliardi. L’accordo con Roma arrivò, però, soltanto nel 2021 e ora la Corte dei conti contesta il bilancio in quanto, a suo avviso, avrebbe dovuto essere realizzato con le vecchie norme.

Tra le contestazioni dei magistrati contabili ci sarebbe anche il finanziamento delle autolinee pubbliche e private in forza di una legge poi dichiarata illegittima dalla Corte costituzionale. A questo punto la Regione potrà fornire entro metà novembre le sue controdeduzioni, poi saranno le sezioni riunite della Corte dei conti, a dicembre, a esprimersi con il giudizio di parifica che potrebbe costringere il nuovo governo a trovare circa 1,1 miliardi con una manovra.

“Afferma Cateno De Luca :   “. Il governo Musumeci, quello dalle carte in regola, ha approvato i bilanci senza tenere conto delle norme vigenti al momento dell’approvazione. Nel 2019 è stato proposto un bilancio in violazione del diritto di base. La Corte dei conti fa riferimento ad uno squilibrio di circa un miliardo ma noi sappiamo che in realtà il buco è molto più profondo……”

 

Consiglio Comunale di Catania, ok al bilancio 2021/23 e all’ adesione di ” Catania acque” alla Sidra

Sala Consiglio Comunale
Impegno del Consiglio comunale all’Ok del Bilancio- Foto Sala Consiglio-Sud Libertà

CATANIA

Dopo una lunga seduta, stanotte, poco dopo le ore 2,00, a conclusione di un lungo dibattito sui documenti contabili e le aziende partecipate, il consiglio comunale presieduto da Giuseppe Castiglione, riunito in presenza a palazzo degli elefanti e da remoto, ha adottato il bilancio di previsione 2021/2023 proposta dalla giunta Pogliese, che allinea gli strumenti finanziari al vigente esercizio, esattamente tre anni dopo la dichiarazione dello stato di dissesto.

Il preventivo delle finanze comunali,  insieme al Documento Unico di Programmazione, anch’esso licenziato dal consiglio, è stato illustrato in aula dal vicesindaco e assessore al bilancio Roberto Bonaccorsi che ha ribadito come “questo bilancio rappresenti la prosecuzione del rigoroso lavoro di razionalizzazione contenuto nell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato approvato dal Ministero dell’Interno, con cui l’Amministrazione Comunale si è impegnata ad attuare stringenti misure di risanamento nella spesa e nella programmazione finanziaria, con la correzione dei documenti contabili preesistenti al dissesto, con una prospettiva quinquennale quanto la durata della procedura stabilita dalla legge per gli enti in default”

Un fatto di straordinario rilevanza sociale e amministrativa –ha detto il sindaco Salvo Pogliese, che ha partecipato alla due giorni dei lavori dell’assemblea cittadina- che ci consente di proseguire nella nostra azione di rimettere ordine nell’impalcatura finanziaria del Comune, superando i vincoli di un dissesto che grazie a un certosino lavoro fondato su rigore e prudenza, dell’assessore Bonaccorsi, della ragioneria generale diretta da Clara Leonardi con il suo  gruppo di lavori di impiegati e funzionari, della commissione consiliare presieduta da Santi Bosco e tanti altri che hanno accompagnato questo serio lavoro di ricucitura che da tre anni e mezzo portiamo avanti con serietà e determinazione. Un risultato –ha proseguito il sindaco- che consente al Comune di guardare con più fiducia al domani. A cominciare dalla rigenerazione dell’apparato burocratico che ha bisogno di nuove energie con un migliaio di unità di personale da assumere a tempo indeterminato in ogni settore, tecnico e amministrativo, visto che l’attuale dotazione organica contare su appena duemila impiegati e un numero ridottissimo di dirigenti, molto meno della metà di quelli previsti dalla pianta organica, dando così la possibilità a tanti giovani di potersi esprimere con le proprie competenze nel servizio alla Città”.

Il bilancio di previsione del prossimo triennio, è  stato adottato congiuntamente a un emendamento tecnico dell’amministrazione comunale, predisposto alla luce delle sopravvenute iniziative  legislative del governo e del parlamento nazionale e regionale, norme per finanziare il disavanzo, che consentono al Comune di sbloccare finalmente i fondi comunitari  di cui l’Amministrazione è beneficiaria, variando alcune delle previsioni di spesa che correvano il rischio di rimanere inutilizzate.

“Posso annunciare con certezza –ha aggiunto il sindaco Pogliese- che il 2022 sarà l’anno delle realizzazioni con interventi nel settore delle opere pubbliche, delle infrastrutture e della mobilità di grandissima portata, a cui lavorano gli assessori Parisi, Trantino e Arcidiacono con le rispettive Direzioni comunali, con interventi di rigenerazione e riqualificazione urbana senza precedenti per Catania e che nei prossimi giorni illustreremo in dettaglio”.

Una lunga parte della seduta di ieri sera del consiglio comunale è stata impiegata per il dibattito sull’autorizzazione alla Sidra ad acquisire quote di partecipazione azionarie della “Catania acque” società pubblica costituita in vista dell’affidamento del servizio idrico integrato. Il presidente del consiglio comunale ha infatti reso nota una missiva dell’Ad di Sie e del socio industriale Hydro, arrivata poche ore prima della riunione del civico consesso, con sui si <> il consiglio comunale a deliberare l’ingresso della società partecipata Sidra spa  nella società Catania acque, di una sentenza del Cga del 13 dicembre scorso. Dopo un serrato confronto e una conferenza dei capigruppo consiliari, riunita intorno a mezzanotte alla presenza del sindaco Pogliese e della segretaria generale Rossana Manno, il consiglio ha deciso di proseguire i lavori e adottare, senza voti contrari dei presenti, l’atto di autorizzazione a partecipare alla società di gestione unica delle attività del Servizio idrico Integrato in tutti i Comuni dell’Ato Catania, che permettono di realizzare economie di scala e diminuire i costi per ciascun utente.

Stasera, mercoledì 29 dicembre, alle 19,30 nuova seduta del consiglio comunale per esaminare quattro decreti ingiuntivi emessi dal tribunale per somme dovute ad associazioni per il servizio di custodia e mantenimento dei cani randagi.  

 

Domani, 27, intensa attività deliberativa compreso Bilancio, al Comune di Messina

Sala Consiglio Comunale di Messina-SUD LIBERTA’

 

Per lunedì 27, alle ore 15, è stata indetta una nuova seduta di Consiglio comunale per proseguire l’attività deliberativa. I lavori d’Aula prevedono il seguente ordine del giorno: regolamento per la concessione in uso temporaneo delle sale e per la cura del decoro di Palazzo Zanca; nomina di due Consiglieri comunali all’interno del gruppo di coordinamento delle Società ai sensi dell’art. 17 del Regolamento sul sistema dei controlli interni; modifiche agli articoli 2, 3 e 7 del regolamento comunale per l’utilizzo del Palazzo della Cultura “Antonello da Messina” approvato con deliberazione di Consiglio comunale n. 124 del 10/07/2020; approvazione nuovo Statuto comunale; proposta di conferimento cittadinanza onoraria al Dipartimento Militare di Medicina Legale di Messina; cinque proposte di acquisizione al Patrimonio Comunale di manufatti abusivi.

Determinazioni conseguenti ai sensi dell’art. 31 comma 5 D.P.R. 380/01 e successive modificazioni e integrazioni come recepito dalla Legge regionale 16/2016; modifiche al vigente Regolamento del Consiglio comunale di Messina; approvazione del Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni del Patrimonio Immobiliare Comunale ai sensi della Legge 06.08.2008 n. 133; Rendiconto di Gestione Esercizio Finanziario 2020; DUP 2022-2024-Bilancio di Previsione Finanziario 2022-2024; costituzione Fondazione Missenion; revisione periodica delle partecipazioni pubbliche art. 20 D. Lgs. n. 175/2016 come modificato dal Decreto Legislativo 16 giugno 2017 n. 100 – ricognizione partecipazione possedute – individuazione azioni di razionalizzazione per l’anno 2020; approvazione Regolamento comunale di istituzione e disciplina del mercato dell’usato; e ventuno riconoscimenti di debiti fuori bilancio. Le dodici interrogazioni interessano il Pilone di Torre Faro, il Belvedere Cristo Re, la creazione di un Centro di accoglienza per mariti e padri separati, la richiesta di installazione di dissuasori in via Alfonso Giacomo Borelli, la viabilità nella S.S. 114 tratto via Adolfo Celi – mancanza di parcheggi per i residenti, il progetto di ampliamento delle strade di accesso ad Ortoliuzzo, l’emergenza abitativa, l’utilizzo della tassa di soggiorno, l’organizzazione di parcheggio in via Giuseppe Sciva, le condizioni di sicurezza ingresso scuola Cesareo, viabilità e isolamento zona Puntale Arena-Gravitelli e le condizioni del cortile esterno della scuola I.C. Mazzini in via Oratorio. Nella seduta di mercoledì 22 il Consiglio ha approvato, con otto voti favorevoli, tre astenuti e due contrari, il provvedimento di modifica dello statuto dell’Agenzia Comunale per il Risanamento e la riqualificazione urbana della città di Messina denominata A.RIS.ME’. L’Aula ha anche esitato favorevolmente il riconoscimento di un debito fuori bilancio.