Non ancora garantita la dignità di Ilaria Salis , trascinata in Tribunale in catene come una schiava d’antica storia

 

Ilaria Salis, si muove la premier Meloni. La telefonata a Orbán

 

 

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni interviene telefonicamente col  primo ministro ungherese Victor Orban sul caso di Ilaria Salis. La 39enne cittadina italiana, sotto processo a Budapest, nella giornata di lunedì – come si sa- è stata trascinata nell’aula di tribunale con manette a mani e piedi. Come una vera schiava d’antica storia.

 Il presidente del Consiglio,  si apprende, ha altresì, nel pieno rispetto dell’indipendenza e dell’autonomia della magistratura ungherese, ha posto in luce al  primo ministro Orban il caso di Salis, dopo la diplomazia già avviata  dal 22 gennaio del vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani con il suo omologo ungherese Peter Szijjarto.   

Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani  ha affermato :”La presidente Meloni ha raggiunto al telefono Orban per chiedere rassicurazioni sulle condizioni della nostra connazionale. Ma voglio ricordare che prima ancora aveva agito il ministro degli Esteri Tajani, avevamo convocato l’ambasciatore ungherese sempre per chiedere rassicurazioni sulle condizioni di detenzione della Salis. Abbiamo invocato il rispetto delle leggi internazionali ed europee in questa materia. Continuiamo a seguire gli sviluppi della situazione”…

“. Quello che è certo, è che, per quanto possano essere gravi le contestazioni di natura penale mosse dell’Ungheria alla nostra concittadina, la dignità delle persone deve essere sempre garantita, soprattutto se si appartiene a un Paese europeo”

 

Napoli: fermati due giovani bulli rapinatori

Risultati immagini per immagini di carabinieri con macchina

Una banda di giovanissimi, circa una decina hanno rapinato due giovani di Pomigliano d’Arco di Napoli, e rapinati di uno smartphone. Il fatto è avvenuto nella Villa Comunale di Pomigliano d’Arco. Le due vittime si sono rivolte ai Carabinieri di Castello di Cisterna che, intervenuti sul posto, hanno ricostruito i fatti e raccolto le testimonianze.

Rintracciati successivamente due componenti della banda e fermato per rapina un 15enne incensurato del luogo e bloccando un 13enne, dunque non imputabile, di Somma Vesuviana. Il primo è stato scoperto  ancora in possesso di una catena con la quale aveva minacciato e picchiato i due ragazzi.

 I due giovani aggrediti sono stati trasportati all’ospedale di Nola, medicati e dimessi. Entrambi hanno riportato contusioni al volto e all’addome. Sono in corso le indagini dei Carabinieri volte a identificare gli altri componenti del gruppo, mentre il 15enne è stato accompagnato al centro di prima accoglienza dei Colli Aminei.