Risveglio dell’Etna ed abbondante emissione di cenere in direzione SUD

 

Cenere dell'Etna nell'atmosfera: chiuso l'aeroporto di Reggio Calabria |  BlogSicilia - Ultime notizie dalla Sicilia

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Capricci improvvisi natalizi del vulcano Etna.  La Sac, la società che gestisce lo scalo etneo ha comunicato di avere chiuso lo spazio aereo e dunque al momento Fontanarossa è inibito al traffico. Nessun volo, quindi, potrà atterrare o decollare. Per informazioni sui voli dirottati o cancellati, la Sac invita a rivolgersi alle compagnie aeree o verificare la situazione in tempo reale sul sito dell’aeroporto.

L’Etna ha ripreso vigorosamente la sua attività poco dopo mezzogiorno con l’attività esplosiva che era già stata osservata ieri sera al cratere di Sud-Est. Si sta verificando una abbondante emissione di cenere che, sulla base dei modelli previsionali si disperde in direzione Sud. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, ha anche aggiunto che sta proseguendo il trend di incremento dell’ampiezza media del tremore vulcanico entro l’intervallo dei valori alti.

L’attività infrasonica si mantiene bassa. Le reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo non hanno registrato variazioni significative dall’ultimo aggiornamento. Dal vulcano si leva un’alta colonna di cenere vulcanica alta diversi chilometri e già visibile nei paesi turistici come Nicolosi..

 

Etna anche oggi in eruzione Spettacolo con cenere , lapilli e fessura eruttiva colma di lava

 

Ist.naz.di Geofisica-Video

 

Spettacolo Etna che continua.    Il vulcano coperto di neve, di nuovo in eruzione anche ieri sera e questa mattina con l’attività esplosiva al cratere di Sud-Est che è stata d’intensità variabile e al momento appare visibile sul vulcano un lungo cono di fumo e cenere L’emissione di cenere  ha provocato la caduta di terra nera su Catania e molti comuni dell’Hinterland. L’’aeroporto Fontanarossa  comunica comunque che lo scalo aereo funziona regolarmente..

L’Ingv – l’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia – ha registrato, per quanto riguarda l’attività effusiva, come la colata lavica prodotta dalla fessura di Sud sia inattiva, mentre la colata proveniente dalla fessura di Sud-Ovest al momento sia meno alimentata. Si apprende anche dall’analisi tecnica e più dettagliata delle immagini televisive si sono osservati tre flussi piroclastici che si sono sviluppati, due in concomitanza con l’apertura della fessura eruttiva dalla quale fuoriesce un fiume di lava.

STROMBOLI: IN AUMENTO I SEGNALI SISMICI

 

 

Risultati immagini per foto dello stromboli

 

STROMBOLI –

Adesso gli abitanti dell’isola, dopo la grande paura, hanno il problema di raccogliere la cenere laddove si è depositata ed infiltrata. Secondo la Protezione civile  l’attività parossistica sarebbe di intensità leggermente inferiore a quella registrata mercoledì poco dopo mezzogiorno….

Non si segnalano danni e la situazione viene definita «sotto controllo». Anche l’Osservatorio etneo dell’Istituto di geofisica e vulcanologia (Ingv) sta monitorando l’evolversi della situazione del vulcano, attraverso la propria rete di controllo installata sull’isola.

«Alle 22:43 – un comunicato  dell’Ingv – si è verificata una sequenza esplosiva dall’area centro-meridionale. Per quanto riguarda l’attività sismica contestualmente è stato osservato un aumento dell’ampiezza e della frequenza dei segnali sismici associati alla sequenza esplosiva. L’ampiezza del tremore ha mostrato un repentino incremento e attualmente oscilla su valori medio-alti. Un’ulteriore esplosione di minore intensità è stata registrata alle ore 23:29».

La fuoriuscita di lapilli e altro materiale incandescente -si apprende anche – ha provocato un incendio sulla zona sommitale del vulcano e in contrada Forgia Vecchia, sul versante dell’abitato di Stromboli.

Altri piccoli focolai si registrano nella zona di Ginostra, dove parte della popolazione per proteggersi dal  materiale vulcanico si è radunata nella chiesetta della minuscola frazione raggiungibile solo via mare.

Ricorderemo che proprio a Ginostra  il 3 luglio scorso l’escursionista Massimo Imbesi, 35 anni di Milazzo, perse la vita,colto di sorpresa dall’esplosione mentre era su un sentiero insieme a un amico che si era invece salvato.

La colata lavica alimentata dall’eruzione scende invece lungo la sciara del fuoco, il canale naturale sul versante occidentale del vulcano dal quale il fiume rovente raggiunge il mare senza provocare danni. La paura ha colpito anche gli abitanti della Sicilia per la temuta immaginaria esplosione del vulcano che avrebbe provocato un cataclisma/tsunami di spaventose proporzioni.