Risveglio dell’Etna ed abbondante emissione di cenere in direzione SUD

 

Cenere dell'Etna nell'atmosfera: chiuso l'aeroporto di Reggio Calabria |  BlogSicilia - Ultime notizie dalla Sicilia

Archivio Sud Libertà

Capricci improvvisi natalizi del vulcano Etna.  La Sac, la società che gestisce lo scalo etneo ha comunicato di avere chiuso lo spazio aereo e dunque al momento Fontanarossa è inibito al traffico. Nessun volo, quindi, potrà atterrare o decollare. Per informazioni sui voli dirottati o cancellati, la Sac invita a rivolgersi alle compagnie aeree o verificare la situazione in tempo reale sul sito dell’aeroporto.

L’Etna ha ripreso vigorosamente la sua attività poco dopo mezzogiorno con l’attività esplosiva che era già stata osservata ieri sera al cratere di Sud-Est. Si sta verificando una abbondante emissione di cenere che, sulla base dei modelli previsionali si disperde in direzione Sud. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, ha anche aggiunto che sta proseguendo il trend di incremento dell’ampiezza media del tremore vulcanico entro l’intervallo dei valori alti.

L’attività infrasonica si mantiene bassa. Le reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo non hanno registrato variazioni significative dall’ultimo aggiornamento. Dal vulcano si leva un’alta colonna di cenere vulcanica alta diversi chilometri e già visibile nei paesi turistici come Nicolosi..

 

Indagini georadar in alcune Gallerie Autostrada 18 Messina-Catania- Chiusi alcuni tratti

Al fine di garantire la sicurezza nella percorrenza delle autostrade, il CAS ha reso noto con la trasmissione dell’ordinanza n.39 del 06.04.2021 che da stanotte e sino alle prime ore di venerdì 9, saranno eseguite indagini georadar e approfonditi monitoraggi strutturali su varie gallerie della A18 Messina-Catania e sulla tangenziale autostradale di Messina. Pertanto, per consentire lo svolgimento delle attività alcuni tratti autostradali rimarranno chiusi al transito per alcune ore.
Il cronoprogramma degli interventi prevede:

dalle ore 23 di oggi, mercoledì 7 e sino alle 01 di domani, giovedì 8, per verifiche all’interno delle Gallerie San Giovanni e Perara, in direzione Palermo, sarà chiuso al traffico veicolare il tratto autostradale della A20 Messina-Palermo (Tangenziale di Messina) compreso tra gli svincoli di San Filippo e Messina Centro; pertanto, per tutti i veicoli in transito in direzione Palermo è istituita l’uscita obbligatoria allo svincolo di San Filippo e rientro allo svincolo di Messina Centro; conseguentemente, per lo stesso motivo, lo svincolo di San Filippo e quello di Messina Gazzi rimarranno chiusi in ingresso, ma solo limitatamente per chi si muove in direzione Palermo;
dalle 01 alle 02 di domani, giovedì 8, la chiusura al traffico veicolare interesserà il tratto autostradale compreso tra gli svincoli di Boccetta e Milazzo, direzione Palermo per l’esecuzione delle indagini sulla galleria Baglio, e conseguentemente l’istituzione dell’uscita obbligatoria allo svincolo di Boccetta e rientro allo svincolo di Milazzo, per tutti i veicoli in transito in direzione Palermo; nella medesima fascia oraria 01-02 di giovedì 8 e per lo stesso motivo, lo svincolo di Messina Boccetta e quello di Giostra Annunziata rimarranno chiusi in ingresso, ma solo limitatamente per chi si muove in direzione Palermo;
dalle 23 di domani, giovedì 8 e sino alle 04 di venerdì 9, per l’esecuzione delle indagini sulle gallerie Telegrafo e Scoppo, sarà chiuso al traffico veicolare, in direzione Catania, il tratto autostradale compreso tra gli svincoli di Rometta e Boccetta, pertanto sarà istituita l’uscita obbligatoria allo svincolo di Rometta con rientro a quello di Boccetta; conseguentemente, per lo stesso motivo, gli svincoli di Rometta, Villafranca e Giostra Annunziata rimarranno chiusi in ingresso, ma solo limitatamente per chi si muove in direzione Catania.

Infine, per le verifiche sulla galleria Peraratra le ore 04 e le 06 di venerdì 9, i mezzi che attraversano la tangenziale in direzione Catania dovranno osservare l’uscita obbligatoria allo svincolo di Messina Centro con rientro a quello di Messina Gazzi; conseguentemente, nella stessa fascia oraria e per lo stesso motivo, lo svincolo di Messina Centro rimarrà chiuso in ingresso, ma solo limitatamente per i veicoli in transito in direzione Catania.

Quando il Covid diventa strumento di consenso : il Sindaco Orlando chiude le scuole dell’obbligo, la Regione siciliana contesta vibratamente

Dichiarazione del sindaco Orlando sulla sospensione dell'ordinanza del  Presidente della Regione | Quattrocanti.it

 

Ogni amministratore in Italia agisce per conto suo o della politica che rappresenta il partito che lo sostiene. Non è passata indolore la decisione del  sindaco di Palermo Leoluca Orlando (nella foto sopra) di  chiudere le scuole dell’obbligo da lunedì a Palermo  Una decisione legata- come spesso avviene in questo periodo per i sindaci comunali – all’omessa comunicazione o conoscenza dei dati Covid da parte delle autorità sanitarie

Si sa che oggi la lotta al Covid rappresenta un ampio consenso per un politico e se il governo nazionale pone la Sicilia in zona arancione su basi scientifiche, la Regione siciliana contesta tale assegnazione su base politica
.Ma la motivazione tecnica è, secondo Orlando, legata invece alla necessità di avere a disposizione informazioni esatte da parte delle Asl, giorno dopo giorno, momento dopo momento  visto che in Sicilia si alza il numero dei decessi.

Pubblichiamo l’Ordinanza di Orlando: “Preso atto del mancato invio di notizie circa lo stato delle strutture ospedaliere in città e della tenuta del sistema sanitario complessivamente a livello regionale, con possibile ricaduta gravissima sulle condizioni di sicurezza dei cittadini –– e preso atto del considerevole aumento dei contagi in tutta la Regione oltre che nella città e nell’area metropolitana di Palermo, ho deciso a malincuore di disporre a partire da lunedì prossimo la chiusura di tutte le scuole dell’obbligo della città”.

PD, mozione di “sfiducia” per l'assessore Ruggero Razza -

Decisione contestata vibratamente sia dalla maggioranza in Consiglio comunale che dall’assessore alla Salute Razza( nella foto sopra)che replica così : “”ogni  giorno il loro sindaco partecipa ad un vertice in Prefettura con Asp e commissario per l’emergenza, quindi quotidianamente viene reso edotto sulla situazione sanitaria e sull’attuazione del piano ospedaliero. Se ha particolari richieste ulteriori le ponga in quella sede. Non ha compreso il sindaco che non è tempo di istituzioni contro istituzioni. Ho dato mandato al commissario Covid di prendere ancora una volta contatto con il Comune, così non ci saranno più fraintendimenti. Già una volta ha dovuto prendere tardivamente atto che l’Asp invia ogni giorno i dati sui contagi, non pensa serva alimentare paure quando basta semplicemente alzare il telefono”.

 

Svolta Whirpool: sediamoci ad un tavolo di confronto con il governo per garantire il futuro a Napoli e a 400 dipendenti”

 

          “Stop  ai licenziamenti”

NAPOLI,

Decisione della società Whirlpool Emea all’ultimo minuto: l’azienda comunica di essere pronta a ritirare la procedura di trasferimento del ramo d’azienda, a non procedere con il licenziamento collettivo dei dipendenti di Napoli e a continuare la produzione delle lavatrici. La decisione, , condivisa con il Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, è stata presa con l’obiettivo di «ripristinare un clima costruttivo nella trattativa con il governo e con le organizzazioni sindacali».

Whirlpool Emea ritiene, infatti, che le attuali tensioni siano «controproducenti nella ricerca di una soluzione condivisa, a fronte di una situazione di mercato che rende insostenibile il sito e che necessita di una soluzione a lungo termine». Whirlpool è convinta che, con maggior tempo a disposizione, si possa ristabilire un dialogo costruttivo e raggiungere una soluzione condivisa per garantire un futuro sostenibile nel lungo termine allo stabilimento di Napoli e ai suoi 400 dipendenti. Alla luce di questo nuovo e importante sviluppo, conclude l’azienda, nei prossimi giorni ripartirà il tavolo di confronto con tutte le parti coinvolte.

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Patuanelli: “Proviamo a trovare una soluzione industriale..”

«È un primo passo che ci consente di sederci a un tavolo per risolvere definitivamente i problemi di quello stabilimento. Su questa vertenza il Governo ci ha messo la faccia. Abbiamo ottenuto un importante risultato. Ora ci sono le condizioni – ha detto ancora Patuanelli – per sederci a un tavolo con le parti sociali per provare a trovare una soluzione industriale anche con un impegno del Governo per lo stabilimento. Era un primo passo fondamentale altrimenti la procedura di cessione avrebbe comportato o la cessione a un’altra attività industriale che era difficile da accettare o a una procedura di licenziamento collettivo. L’abbiamo ottenuto – ha concluso – grazie all’impegno dei lavoratori, alla loro compattezza e alla loro manifesta volontà di lavorare in quello stabilimento. È un primo passo ma era fondamentale farlo».

 

La vergogna dei guadagni di Fabio Fazio: chiusura anticipata delle sue trasmissioni

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di R.Lanza

La direzione Rai ha finalmente preso una decisione: stop alle trasmissioni “fallimentari” del superpagato conduttore Fabio Fazio.   L’uomo che aveva creato problemi di concorrenza e di immagine a Giletti costringendo quest’ultimo a dirottare verso altri lidi, adesso è finito lui sulla graticola. Chi la fa l’aspetti dive un antico proverbio ed ecco che è venuto il turno di Fabio Fazio. 

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Si apprende un comunicato formulato dallo stesso conduttore: ” “Prima di iniziare solo un avviso al nostro pubblico, per tutti coloro che ci seguono al lunedì con Che Fuori Tempo Che Fa, vorrei ricordavi che domani sarà la nostra ultima puntata di Che Fuori Tempo Che Fa del lunedì. Ci è stato comunicato che le ultime tre previste non andranno in onda e quindi per tutti gli appassionati di Maurizio Crozza, del Mago Forest, di Raul Cremona, di tutti noi e di Max Pezzali vi aspetto domani sera e grazie per essere stati con noi quest’anno: più del 13% e un milione e mezzo di telespettatori di media. Grazie molte”.

Infine vorremmo dire un appunto alla commissione vigilanza Rai: “E’ una vergogna agire con tanto ritardo e offrire compensi d’oro a un conduttore che svolge lavoro ordinario come tanti altri giornalisti che lavorano in silenzio sottopagati e spesso pure non pagati dal giornale dove sono in servizio. Fine della storia. Si sono aperti gli occhi, era ora…

Parola d’ordine: fermare l’Islam politicizzato ed estremista

CHIUDIAMO LE MOSCHEE ANCHE IN ITALIA ?     

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NEANCHE IN ITALIA C’E’ SPAZIO PER L’ISLAM POLITICIZZATO”.

Sette moschee sono state chiuse in Austria e le autorità stanno valutando l’espulsione di decine di religiosi musulmani dal paese. La decisione è stata annunciata oggi dal governo di Vienna, secondo il quale la scelta è stata dettata dalla necessità di fermare l’Islam politicizzato ed estremista. La decisione coinvolge una moschea gestita da un’organizzazione di estrema destra turca a Vienna e sei gestite dalla comunità religiosa araba, ha reso noto il cancelliere Sebastian Kurz in una conferenza stampa. “Non c’è spazio nel nostro paese per le società parallele, l’Islam politicizzato e le tendenze radicali“, ha dichiarato.     Adesso il problema di chiudere gli spazi religiosi ai musulmani viene valutato in tutta Europa al fine di fermare la diffusione del terrorismo islamico.  Anche in Italia. Qui è,vero, tutto è sotto controllo ma non c’è spazio per l’Islam politicizzato.  Salvini,vicepremier lo dice a chiare lettere: Fuori dall’Italia chi è clandestino e chi usa il credo religioso per formare basi di praticantado terroristico...”

Misure, quelle prese dal governo austriaco, definite “anti-islamiche” e “razziste” dal portavoce della presidenza turca, Ibrahim Kalin. L’Austria potrebbe infatti espellere potenzialmente fino a 60 imam dell’Atib (Austria Turkey Islamic Union), organizzazione che gestisce diverse moschee turche nel Paese e che, come riporta il sito del quotidiano ‘Sabah’, è finanziata dal Direttorio per gli Affari religiosi, noto in turco come Diyane

“La decisione dell’Austria di chiudere sette moschee ed espellere gli imam con una scusa patetica è un riflesso dell’ondata populista anti-islamica, razzista e discriminatoria in questo paese”, ha dichiarato Kalin sul proprio account Twitter.