Beni confiscati,Catania terreni agricoli-30 ettari – affidati in gestione ad associazioni “Antimafia” che hanno presentato progetto di valorizzazione

 

2,769,383 Foto Paesaggio Sole, Immagini e Vettoriali

 

 

L’Amministrazione Comunale di Catania  informa di aver  affidato in comodato d’uso gratuito per sei anni, rinnovabili, quattro lotti di vasti terreni agricoli confiscati alla mafia, situati nella piana di Catania, da utilizzare a scopi sociali. Complessivamente circa 30 ettari che lo Stato ha tolto alla criminalità organizzata e, ora, finalmente, restituiti alla collettività. Due lotti riguardano agrumeti in contrada Jungetto, altri due, invece, riguardano terreni seminativi nella contrada Aragona-Caldara.

Il primo progetto aggiudicatario è “Agrumeto Girolamo Rosano – Terre confiscate alla mafia”, presentato per i lotti 1 e 2. Si tratta di un aranceto, di 5 ettari e mezzo complessivi, a ridosso del carcere di Bicocca, confiscato a cosche criminali. Il progetto di gestione è promosso da AIAB Sicilia (Associazione italiana agricoltura biologica), insieme a una rete di sostegno composta da I Siciliani giovani, Arci Catania, ASAEC Associazione antiestorsione Libero Grassi, Cooperativa Sociale Sud Sud. Il secondo progetto ammesso alla gestione per i lotti 3 e 4 è “Terre di Soumaila – confiscate alla mafia”, presentato dall’associazione Cento Passi Ancora, insieme a una rete di sostegno composta da Rete per la Terra e Altragricoltura. Si tratta di circa 25 ettari di terreno seminativo pianeggiante a ridosso del MAAS.

Il Sindaco Pogliese: “Un ulteriore importantissimo passo in avanti, che consentirà di valorizzare terreni agricoli che produrranno, da destinare a scopi sociali. Non sfugge l’alto valore anche simbolico e pedagogico che questo rappresenta per le istituzioni; Catania ha subito troppi danni dalla mafia e, questi altri quattro beni immobili agricoli assegnati, sono anche un concreto segnale di sostegno alle organizzazioni sociali che vogliono proficuamente gestire queste spazi, che da fonti di reddito per le cosche mafiose, diventano strumenti di valorizzazione del lavoro della terra. In tempi record abbiamo completato anche questa nuova procedura di assegnazione in maniera rapida e trasparente di beni confiscati e per questo, ha aggiunto il primo cittadino, ringrazio l’assessore Michele Cristaldi, a cui, nei mesi scorsi, ho affidato la delega dei beni confiscati alla mafia, per accelerare, come in effetti sta avvenendo, sulla concessione degli immobili, dapprima in mano ai mafiosi, adesso restituiti alla collettività”.

All’affidamento di beni confiscati alla criminalità organizzata, per almeno sei anni, possono concorrere comunità anche giovanili, organizzazioni di volontariato, comunità terapeutiche e centri di recupero e cura di tossicodipendenti, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, nonché, associazioni di protezione ambientale riconosciute. “Sul tema dei beni confiscati alla mafia, ha detto l’assessore ai beni confiscati, Michele Cristaldi, stiamo dimostrando di mantenere l’impegno assunto per accelerare la cessione di immobili, in questo caso terreni agricoli, a scopi sociali, grazie all’impegno e alla dedizione dell’architetto Giuseppe Catalano e del direttore del patrimonio Maurizio Trainiti. Sono beni che rappresentano la vittoria dello Stato sulla criminalità organizzata e, restituendoli alla società civile, i cittadini, tramite le associazioni aggiudicatarie, ne ritornano legittimamente in possesso. A brevissimo completeremo le procedure per affidare ai servizi sociali comunali 4 immobili confiscati alla mafia per destinare ad alloggi-rifugi di emergenza”.

Nelle confezioni di vendita, a scopi sociali, dei prodotti derivanti dalla coltivazione dei terreni verrà inserita la dicitura: “Prodotti provenienti dalle terre del Comune di Catania confiscate alla mafia”..

Catania Mare, Festa della Repubblica con la Spiaggia libera del Comune di Catania n.3

spiaggia libera n. 3 Etna

Foto Ufficio Stampa Comune di Catania (N.m.)

Comincia oggi mercoledì 2 giugno, festa della Repubblica, l’estate dei catanesi, a ingresso gratuito, nell’arenile comunale della plaia. Con largo anticipo rispetto agli anni scorsi e con aggiuntivi servizi funzionali, ad aprire i battenti sarà la spiaggia libera numero 3,  denominata “Stromboli”.

Stabilendo un vero e proprio record per la città di Catania, i primi millecinquecento metri di spiaggia pubblica attrezzata e degli annessi parcheggi e servizio bar saranno operativi per accogliere bagnanti e patiti della tintarella, in virtù dell’ ’aggiudicazione della gara d’appalto, quinquennale, esitata nei giorni scorsi dall’Amministrazione Comunale. Una procedura innovativa per il bando delle spiagge libere, con un sistema a punti sulla base di servizi aggiuntivi a quelli fondamentali, promossa dalla giunta Pogliese, su proposta dell’assessore al mare Michele Cristaldi. 

Grazie a questo nuovo approccio amministrativo, nelle tre spiagge libere vi saranno facilitazioni per l’accesso dei diversamente abili alle strutture balneari, attività di animazione per adulti e bambini, adeguamento delle strutture esistenti, sensibilizzazione alla raccolta differenziata dei rifiuti, aree di sgambettamento per cani, ma anche altri servizi completamente nuovi, come il wifi sugli spazi sabbiosi per l’accesso alla balneazione, approntati rispettando gli obblighi del distanziamento anticovid. L’apertura anticipata della spiaggia libera n.3, quasi alla fine del viale Kennedy, nei pressi della zona di San Francesco La Rena, rappresenta l’anteprima di un’offerta rinnovata e migliorata grazie al sistema di aggiudicazione di valutazione del rapporto qualità/prezzo e dunque con l’obbligo a eseguire tutti i nuovi servizi richiesti dal Comune; l’azienda appaltatrice Stella Polare Srl di Catania, gestirà i cinque mila metri complessivi delle tre spiagge libere, sino a tutto il 2025, senza costi per le casse pubbliche, che anzi introiteranno gli oneri concessori previsti dal bando.  Obiettivo dell’Amministrazione Comunale è avviare entro pochi giorni anche nelle altre due strutture comunali i servizi di spiaggia libera gratuita: la  numero due “Vulcano” e successivamente la numero uno “Etna” in modo che prima del 15 giugno siano tutte operative e funzionali.  

Grazie all’impegno dell’assessore Cristaldi, dei dirigenti e dei funzionari preposti -ha spiegato il sindaco Salvo Pogliese – abbiamo superato le improvvisazioni del passato -ha aggiunto il primo cittadino- abbiamo migliorato i servizi per il mare cittadino, con accesso gratuito e prestazioni adeguate a chi vuole godere con tutti i confort del nostro litorale sabbioso. Per cinque anni non vi sarà bisogno di alcuna procedura di affidamento, che nel passato ha ritardato l’apertura delle nostre spiagge libere, per consentire a tutti di godere del nostro splendido litorale con strutture e servizi qualificati e soprattutto con tempi certi di apertura, come mai accaduto prima. Già lo scorso anno eravamo riusciti a offrire servizi ottimali,  ma miglioriamo ancora di più grazie a modalità di trasparenza e valutazioni di merito oggettivo, per garantire la funzionalità per l’accesso libero a gratuito al mare del nostro litorale sabbioso”.

Seppur con le tante incognite connesse al Covid – ha spiegato l’assessore Cristaldi – ci siamo mossi per tempo e con una prospettiva di lungo termine, secondo un preciso indirizzo del sindaco Pogliese,  con nuovi meccanismi di affidamento, per aumentare ancora di più i servizi e le funzionalità delle nostre spiagge libere comunali. Già lo scorso anno, nonostante le particolari difficoltà organizzative per via delle prescrizioni anti contagio le nostre spiagge libere sono state portate a modello in tutta la Sicilia,  con servizi aggiuntivi a quelli tradizionali di bagni, docce e salvataggio, che nulla hanno da invidiare agli stabilimenti balneari a pagamento”.

Cristaldi ha anche reso noto che nei giorni scorsi, ignoti, nottetempo hanno tranciati i cavi dell’alimentazione della corrente elettrica della spiaggia libera n.3 “Stromboli” che mercoledì aprirà i battenti, causando un guasto che è stato immediatamente riparato; sull’episodio i rappresentanti della ditta appaltatrice hanno sporto denunzia all’Arma dei Carabinieri.

Giovedì mattina, inoltre, sul lungomare di roccia lavica, avranno inizio i lavori per realizzare l’accesso per i disabili nel borgo di San Giovanni Li Cuti. Anche questa struttura, verrà realizzata con un nuovo sistema che ne aumenta la sicurezza e gli spazi per i meno fortunati.

Legalità,il Sindaco Pogliese riceve il nuovo Questore Vito Calvino

 

elefanti

Foto Uf.Stampa Ct

Il sindaco Salvo Pogliese ha ricevuto, a Palazzo degli Elefanti, il nuovo questore di Catania, Vito Calvino, per un primo confronto sulle questioni legate alla sicurezza della Città.

Il primo cittadino ha evidenziato l’esigenza dei controlli preventivi e repressivi in tutta la Città, su cui le forze dell’ordine sono quotidianamente impegnate a tutela e garanzia dei cittadini.

“Sono molto contento – ha detto il sindaco Pogliese – di poter continuare un proficuo rapporto di collaborazione, grazie alla grande disponibilità mostrata dal questore Calvino, che conosce, già, la realtà catanese con le sue problematiche e le sue potenzialità. Gli auguriamo buon lavoro, consapevoli che la guida della Questura di Catania sia una sfida professionalmente stimolante”.

“Posso assicurare, ha detto da parte sua il nuovo questore, il massimo livello di attenzione per il territorio. L’azione della Polizia di Stato sarà tanto più efficace quanto più forte sarà la sinergia con le altre istituzioni, l’amministrazione comunale e la città tutta”.

A conclusione del primo confronto istituzionale, il sindaco Pogliese, nel salone Bellini, ha fatto omaggio, dell’Elefantino d’argento, al dottore Calvino, quale augurio di buon lavoro.

Beni confiscati alla Mafia a Catania: un immobile in passato della criminalità diverrà centro di socialità

immobile via Anapo

Foto Ufficio Stampa Comune di Catania

Un immobile al piano terra di via Anapo 12, nella zona Rotolo-Ognina, in passato in mano alla criminalità organizzata .informa il Comune di Catania – diverrà centro di socialità autonomamente gestito gratuitamente per sei anni, rinnovabili per lo stesso periodo, dall’associazione di volontariato “Insieme per la vita”, che promuove educazione alla legalità, attività di animazione socio-educativa e ambientale, aggiudicataria del concorso a evidenza pubblica con valutazione a punti del progetto di utilizzo a fini sociali del bene confiscato.

E’ l’esito del bando pubblico per l’affidamento del bene confiscato a Cosa Nostra, promosso dall’Amministrazione Comunale a cui hanno partecipato sette soggetti del privato sociale con specifici progetti per favorire lo sviluppo di attività socialmente rilevanti del bene confiscato alle cosche malavitose.

La commissione tecnica per l’aggiudicazione era  composta dal direttore comunale del Patrimonio Maurizio Trainiti, dal responsabile comunale dei servizi sociali Francesco Gullotta e dal viceprefetto Rosaria Maria Grazia Giuffrè, in qualità di esperto esterno.

Gli avvisi pubblici sono stati redatti sulla base del regolamento comunale approvato dal consiglio comunale nel 2014: fino ad oggi, un solo immobile era stato messo a bando e aggiudicato.

Restituiamo alla fruizione pubblica – hanno detto il sindaco Salvo Pogliese e l’assessore ai beni confiscati alla mafia Michele Cristaldi – un bene che era stato sottratto alla società con la violenza del crimine organizzato. Stiamo accelerando su questo fronte della concessione degli immobili al privato sociale e restituirli alla collettività in maniera trasparente. E per questo già, nei prossimi giorni – hanno annunciato il sindaco e l’assessore al ramo – saranno pubblicati altri bandi per assegnare altri beni immobili confiscati alla mafia. Sul tema dei beni confiscati alla mafia non possiamo venir meno al nostro impegno, perché è una battaglia dal grande valore simbolico che rappresenta la vittoria dello Stato sulla criminalità organizzata”.

Il bando per assegnare un altro immobile, in via delle Calcare, a San Cristoforo, è invece andato deserto e verrà ripubblicato tra pochi giorni, insieme ad alcuni appezzamenti di terreno coltivati ad agrumeti, per l’aggiudicazione alle organizzazioni del privato sociale, in possesso dei requisiti richiesti dalla legge e dal regolamento comunale.

All’affidamento di beni confiscati alla criminalità organizzata possono concorrere comunità, anche giovanili, organizzazioni di volontariato, comunità terapeutiche e centri di recupero e cura di tossicodipendenti, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza , nonché associazioni di protezione ambientale riconosciute.

 

 

“Un sorriso in mezzo al mare”, disabili in carrozzina

PORTO

Sabato 10 aprile alle ore 9,45 nella banchina del porto di Catania, alla presenza del sindaco Salvo Pogliese e dell’assessore al mare Michele Cristaldi, prenderà avvio il progetto ”Un sorriso in mezzo al mare”, patrocinato dal Comune di Catania e realizzato grazie al contributo del Movimento Cristiano Lavoratori di Catania e all’associazione l’ Angelo Federico onlus.

Dieci ragazzi disabili, insieme agli accompagnatori, con due imbarcazioni confiscate per trasporto illegale di migranti concesse dalla Lega navale di Catania, effettueranno una breve traversata a mare lungo la costa catanese, con una sosta nel porto turistico “Rossi” nella zona Caito nei pressi di piazza Europa.

L’ auspicio dell’associazione l’Angelo Federico Onlus è che questa iniziativa sensibilizzi per la realizzazione di imbarcazioni italiane che consentano l’accesso ai disabili direttamente con la carrozzina.

CATANIA: UNA CITTA’ PROSTRATA E SERVILE CON IMPIEGATI DIRIGENTI CHE SI AUTOAPPLAUDONO

PERSONE E DIRIGENTI SENZA PIU’ VERGOGNA

Insurance Trade | Consap contro il furto d'identità

Archivi Sud Libertà

DI   RAFFAELE LANZA

Il coro è unanime, la conclusione è univoca: il Comune di Catania non è più, da molto tempo, l’organo deliberante o l’ente di intenzioni collettive, è soltanto l’arena in cui si combatte per l’ottenimento di vantaggi da parte di piccoli gruppi o addirittura di singoli. Non è la sede in cui si difendono interessi generali: nel Comune l’interesse generale è fuori d’ogni attenzione     Una frattura incolmabile  o difficilmente colmabile è aperta da tempo fra i rappresentanti politici e i rappresentati  .

Catania per la classe dirigenziale devota a quella politica è diventata una città prostrata, servile. Che vergogna dichiararsi dirigenti e darsi alle ruberie.  Gli atti parlano chiaro. I ladri sono in mezzo a noi, travestiti di “onestà” e di potere nell’assegnazione di incarichi da spartire.  I  consiglieri che non denunciano sarebbero da bruciare vivi per la responsabilità che hanno e il tracollo che i catanesi subiscono.

    I soldi pubblici vengono divorati  intanto    di nascosto -l’ultimo atto di accusa della Procura parla in maniera inequivocabile e chiarissimo:    Dove sono finiti i 981.303,12 mila euro?     Danno erariale forte ma non può passare inosservato come nulla fosse.   Oltre all’ex Sindaco Enzo Bianco – e l’attuale che ha inviato una nota stampa a titolo di difesa la citazione in giudizio coinvolge Giuseppe Romano e Francesca Paola Gargano (nella qualità di commissari straordinari), Francesca Ganci (direttore generale), Ignazio Baglieri (segretario generale). E ancora: i componenti dell’Organismo indipendente di valutazione Roberto Cosio, Santa Strano, Renato D’Amico, Concetta Silvestra Furia. Giuseppina Burtone, Alfredo Lanaia, Diane Litrico (dirigente del servizio Affari generali e Risorse umane).

    Secondo la Procura erariale, nelle annualità considerate sono state rilevate “plurime criticità nel ciclo di gestione della performance, tali da determinare la violazione del principio di necessaria correlazione tra l’erogazione di premi e i risultati raggiunti, e rendere, dunque, ingiustificata, l’attribuzione dell’indennità di risultato ai dirigenti”, 8 nel 2014, 10 nel 2015, 7 nel 2016 e 7 nel 2017.
    “In molti casi- spiegano i magistrati della Procura contabile – gli obiettivi assegnati ai dirigenti sono risultati generici e riferibili all’ordinaria attività dell’ente, in contrasto con la finalità di incentivazione del merito, oltre che identicamente riproposti nelle diverse annualità e talvolta già ricompresi in un diverso obiettivo o già raggiunti prima dell’approvazione del Piano della performance. Inoltre, nelle annualità 2016 e 2017 è stata riscontrata l’assoluta assenza di predeterminazione degli obiettivi, poiché nel 2016 il Piano provvisorio degli obiettivi è stato approvato solamente a novembre, mentre nel 2017 non risulta l’approvazione di alcun Piano degli obiettivi, né definitivo né provvisorio. Infine, in tutte le annualità considerate è sempre stato erogato l’intero fondo per la dirigenza, anche quando gli obiettivi assegnati non erano stati integralmente raggiunti”. 
   Nell’atto di citazione, disposto dalla Procura regionale della Corte dei conti su accertamenti espletati dal Nucleo di Polizia economico finanziaria (Pef) di Catania, viene riportata “la quota di danno imputata a ciascuno dei responsabili”: Giuseppe Romano 89.840,88 euro; Francesca Paola Gargano 58.094,49 euro; Vincenzo Bianco 144.184,46 euro; Salvatore Domenico Antonio Pogliese 18.798,05 euro; Francesca Ganci 147.935,38 euro; Ignazio Baglieri 148.210,46 euro; Vincenzo Cosio 70.035,63 euro; Santa Strano 70.035,63 euro; Renato D’Amico 70.035,63 euro; Concetta Silvestra Furia 18.798,05 euro; Giuseppina Burtone 18.798,05 euro; Alfredo Lanaia 18.798,05 euro; Diane Litrico 107.738,35 euro.

“Tutti gli invitati – si  evince nel  documento – con eccezione di Vincenzo Bianco, si sono avvalsi delle facoltà difensive preprocessuali presentando le proprie deduzioni. Nessuno ha chiesto di essere sentito personalmente”. Le deduzioni difensive, secondo la Procura, presentano argomentazioni parzialmente sovrapponibili come “innanzitutto l’intervenuta prescrizione del diritto al risarcimento del danno” e che “i dirigenti sono legittimati passivi nel presente procedimento, avendo partecipato al processo di individuazione degli obiettivi e di valutazione della performance”.

La Procura rileva anche che “successivamente alla notifica dell’invito a dedurre, con decreto del 23 luglio del 2020 il sindaco metropolitano” in carica, Salvo Pogliese, “sia stato adottato un ‘Atto di indirizzo per ripetizione somme ai dirigenti'”, cioè la restituzione all’Ente dei soldi, e sia stata “richiesta all’assessorato delle Autonomie Locali della Regione Siciliana la nomina di un Commissario ad acta per l’adozione dei provvedimenti conseguenti, considerato che tutti i dirigenti dell’Ente si trovano in posizione di conflitto di interessi”. Ma per la Procura “nonostante ciò, il danno rimane attuale e concreto fino all’ntegrale recupero ed effettivo incameramento delle somme contestate.   Vale a dire: prima passate ai fatti, signori dirigenti, restituite il malloppo, poi vedremo.

“Una panchina rossa”a Catania contro ogni forma di violenza

 

Catania, 8 marzo ore 10.00: l’iniziativa di Confindustria e Ance Catania, col patrocinio del Comune

IMPRESE AL FIANCO DELLE DONNE CONTRO OGNI FORMA DI VIOLENZA

In Viale Vittorio Veneto una panchina rossa per non dimenticare le vittime dei femminicidi

 

 

 

CATANIA –

Una panchina rossa dedicata a tutte le vittime di violenza. Così Confindustria – con il suo Comitato imprenditoria femminile – e Ance Catania, hanno deciso di celebrare la “Giornata internazionale per i diritti delle donne”.

L’8 marzo sarà dunque un giorno dedicato alla sensibilizzazione della collettività sul fenomeno del femminicidio e della violenza di genere, che continua purtroppo a occupare le pagine delle cronache, ancor più alla luce dei recenti e preoccupanti dati registrati durante la pandemia.

Lunedì alle ore 10.00, davanti la sede degli industriali e dei costruttori di Catania – viale Vittorio Veneto 109 – si terrà l’iniziativa patrocinata dal Comune di Catania, a cui parteciperanno il sindaco di Catania Salvo Pogliese, l’assessore comunale alla Cultura e Pari Opportunità Barbara Mirabella, il presidente di Confindustria Antonello Biriaco, quello di Ance Rosario Fresta e la giornalista Flaminia Belfiore. Dopo i saluti verrà svelata la panchina tinta di rosso, ormai simbolo della lotta alla violenza sulle donne.

Concluderà gli interventi la presidente del Centro Antiviolenza Thamaia Anna Agosta, che insieme ai volontari della onlus offre ogni giorno supporto a donne maltrattate, vittime di abusi fisici e psicologici.

Sarà possibile partecipare all’evento anche seguendo la diretta Facebook, che verrà trasmessa sulle pagine ufficiali di Confindustria Catania e Ance Catania a partire dalle ore 10.00.

Cultura e spettacoli: Comune di Catania, eventi in streaming dal 18 al 31 dicembre

Pal Cultura
Foto Ufficio Stampa Comune di Catania

Promuovere spettacoli teatrali ed eventi culturali per valorizzare l’arte e i monumenti cittadini e incentivarne la fruizione turistica digitale e da remoto in un periodo gravato dal perdurare dell’emergenza Covid-19.

E’ questo l’obiettivo che l’Amministrazione comunale intende raggiungere con l’Avviso per la presentazione di istanze a sostegno della realizzazione di manifestazioni turistiche e culturali, scadenza 12 dicembre, pubblicato online sul sito istituzionale 

Si tratta di un’indagine di mercato a scopo esplorativo per la ricerca di enti di produzione teatrale interessati alla realizzazione del progetto messo a punto dall’assessorato alla Cultura, retto da Barbara Mirabella, con la direzione guidata da Paolo Di Caro, nell’ambito della rimodulazione delle attività co-finanziate dalla Regione Siciliana anche su input dell’assessore ai Beni Culturali Alberto Samonà, rimodulazione resa possibile grazie alla recente nota dell’Assessorato regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, retto da Manlio Messina.

Gli spettacoli previsti, volti anche a valorizzare testi e opere di illustri scrittori catanesi, si svolgeranno nel periodo compreso tra il 18 e il 31 dicembre 2020, in assenza di pubblico, in siti di rilevanza turistica e culturale, anche all’aperto, associati alle rappresentazioni proposte e individuati di concerto con il Comune. Gli eventi saranno contestualmente ripresi e messi in onda in streaming attraverso i canali social dell’Amministrazione, dell’Assessorato alla Cultura e degli stakeholder, restando online e fruibili anche nei periodi successivi.

Gli operatori economici del settore interessati, non pubblici, afferenti al campo professionistico e qualificati come enti di produzione teatrale (attività desumibili da statuto e/o iscrizione Cciaa), con sede legale a Catania, possono presentare proposte artistiche, in pacchetto unico, comprensive dei servizi indispensabili e complementari alla realizzazione dello spettacolo, secondo le modalità indicate nell’avviso, entro le ore 12 del 12 dicembre 2020.

Alla realizzazione, promozione e valorizzazione degli spettacoli, perché sia garantita la loro massima diffusione e la promozione turistica della città, in ambito nazionale e internazionale, sarà destinato anche un budget per produzione e post-produzione di clip video e l’acquisto di spazi sponsorizzati sui maggiori canali media di arte e turismo, oltre che su varie piattaforme. Le produzioni consentiranno anche l’acquisizione definitiva e proprietaria di una rassegna di video digitali, che resteranno come patrimonio della città di Catania quali vettori di promozione turistica e dei luoghi della cultura, attraverso gli strumenti della rappresentazione artistico-teatrale.

Le nuove modalità di realizzazione e fruizione degli spettacoli, fortemente volute dall’Amministrazione comunale, sempre nel rispetto delle finalità turistiche previste dall’avviso regionale, confermano il massimo impegno nel mantenere un ruolo di dialogo con gli operatori che sostengono la promozione della cultura, lo sviluppo sociale, la crescita turistica del territorio e il senso di appartenenza dei cittadini, ancor più nel periodo di grave difficoltà causato dal perdurare dell’emergenza sanitaria con restrizioni e divieti pesanti per tutte le importanti attività legate allo spettacolo dal vivo.

 

 

 

 

Sanzioni e sequestri agli operatori ambulanti da parte degli ispettori di polizia del Comune etneo

 

Viale Rapisardi

 

Scattano le sanzioni nella città di Catania per l’osservanza   delle disposizioni anti COVID-19 e delle norme commerciali per la tutela del consumatore e della libera concorrenza.     Il Comune etneo con  gli ispettori della Polizia Commerciale ha elevato sanzioni a cinque operatori ambulanti presenti sul viale Mario Rapisardi e in Piazza Eroi d’Ungheria della città etnea, sanzionandone quattro, che avevano posto in vendita prodotti ortofrutticoli, seppur privi di requisiti professionali, autorizzazione alla vendita e all’occupazione di suolo pubblico.

A questi abusivi – informa il Comune – sono state elevate sanzioni per un importo totale di 10.500,00 euro, con il sequestro di tutti i prodotti  successivamente devoluti in beneficenza. Due venditori tra questi sono stati sanzionati anche ai sensi della normativa sul COVID-19 per mancato uso di mascherina protettiva con una multa di 400,00 euro ciascuno. I controlli hanno riguardato anche un quinto venditore ambulante, commerciante di prodotti casalinghi, che, in possesso di autorizzazione alla vendita in forma itinerante, aveva trasformato la propria attività in sede fissa, occupando con la propria merce anche il suolo pubblico. Per tale motivo è stato sanzionato con due verbali amministrativi, di importo totale pari a 480,00 euro e con il sequestro di tutta la merce esposta abusivamente.

Nella zona della Circonvallazione, in viale Antoniotto Usodimare, la Polizia Municipale ha sanzionato un venditore ambulante di prodotti ortofrutticoli  risultato sprovvisto di ogni autorizzazione amministrativa al commercio. Tutta la merce è stata posta sotto sequestro, per poi essere devoluta in beneficenza; comminate sanzioni per  3.500,00 euro.

 

Disco verde alla gara d’appalto settennale per la raccolta rifiuti

 

sala
Foto Ufficio Stampa Comune di Catania

Il Consiglio Comunale, presieduto da Giuseppe Castiglione ha approvato la delibera sull’affidamento, con durata settennale, tramite il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani differenziati e indifferenziati, compresi quelli assimilati, e altri servizi di igiene pubblica, per un ammontare di 353 milioni di euro.

Secondo l’impostazione del bando, -comunica l’Ufficio Stampa del Comune -l’Area di raccolta ottimale  della Città di Catania viene suddivisa in tre macro lotti: zona Nord, zona Centro, zona Sud recependo le sollecitazione dell’Anac a suddividere l’assegnazione dell’appalto in più parti anziché in un unico lotto. Con questo pronunciamento del consiglio comunale, si potrà procedere alla pubblicazione della nuova gara settennale che rivoluzionerà la raccolta dei rifiuti introducendo il sistema del porta a porta in tutto il territorio cittadino superando quello basato sui cassonetti, che nella prassi ha rappresentato un  incentivo all’abbandono illecito dei rifiuti indifferenziati non solo dei catanesi ma anche da parte di chi risiede nei numerosi comuni limitrofi, facendo lievitare il costo della raccolta e di conseguenza della Tari. In aula la delibera sul nuovo sistema di raccolta dei rifiuti, approntata dai tecnici della Società per la regolamentazione della Raccolta Rifiuti(Srr) dopo un lungo approfondimento seguito alla gara settennale, andata deserta dello scorso febbraio,  è stata illustrata dall’assessore all’ecologia Fabio Cantarella.

Sin dall’inizio del mandato –ha commentato a conclusione dei lavori dell’assemblea cittadina- l’obiettivo dell’amministrazione comunale guidata da Salvo Pogliese è stato proprio quello di tagliare gli enormi costi di discarica dovuti all’indifferenziata e abbassare il valore della Tari che purtroppo è ancora frutto di alcuni errori del passato. Sono state settimane intense nel corso delle quali abbiamo messo tutto noi stessi per predisporre tramite la Srr, con le poche risorse tecniche a disposizione, il migliore appalto possibile. Che il buon Dio ci aiuti a portare a casa quest’altro importantissimo risultato, nell’interesse della città e dei catanesi. E grazie a chi ha tanto lavorato e ai consiglieri che col loro voto hanno condiviso con l’amministrazione comunale questo importante, coraggioso e rivoluzionario percorso. Un grazie va anche agli astenuti perché nonostante le loro ragioni, condivisibili o meno che siano, hanno comunque deciso di anteporre a queste ultime, l’interesse pubblico”.

In tempi brevissimi la SRR trasmetterà gli atti di gara all’Urega per la pubblicazione del bando di evidenza pubblica di livello europeo.

 

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