La cerimonia per la celebrazione del 76 Anniversario della liberazione

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il Presidente del Consiglio Mario Draghi,all’Altare della Patria in occasione della ricorrenza del 76° anniversario della Liberazione
(foto di F. Ammendola – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

C o m u n i c a t o

Si è svolta questa mattina al Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la celebrazione del 76° anniversario della Liberazione.
La cerimonia, condotta dall’attrice Greta Scarano, è stata aperta dall’esecuzione dell’Inno d’Italia da parte dei Maestri Daniele di Bonaventura e Marcello Peghin e dalla proiezione di un filmato realizzato da Rai Cultura-Rai Storia.
Lo storico prof. Emilio Gentile ha svolto una riflessione sul significato storico e politico del 25 Aprile.
La conduttrice ha letto la poesia “Aprile 1945″, di Dino Buzzati, ” e la testimonianza di Virginia Macerelli, unica sopravvissuta all’eccidio, del novembre 1943, di Pietransieri in Abruzzo, e un brano di Enzo Petrini tratto da i “Quaderni del ribelle”.
E’ stato proiettato un estratto del documentario Rai “La donna nella Resistenza” realizzato, nel 1965, da Liliana Cavani e eseguiti dai Maestri di Bonaventura e Peghin i brani musicali “Reminiscenze ” e “Bella ciao”.
La cerimonia si è conclusa con il discorso del Presidente della Repubblica.
Erano presenti i Presidenti del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Casellati, della Camera dei Deputati, Roberto Fico, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, il Presidente della Corte Costituzionale, Giancarlo Coraggio, il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, e i rappresentanti dell’ANPI e delle Associazioni Combattentistiche e Partigiane e d’Arma.
In precedenza il Capo dello Stato e il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, si sono collegati in videoconferenza dal Quirinale con le scuole vincitrici del concorso nazionale “Uguaglianza e pari dignità sociale, conquiste della democrazia”.

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della deposizione di una corona d’alloro all’Altare della Patria, nella ricorrenza del 76° anniversario della Liberazione
Prima della cerimonia il Presidente Mattarella ha deposto una corona sulla Tomba del Milite Ignoto all’Altare della Patria e si è recato al Parco XVII aprile 1944 dove ha deposto una corona sul monumento che ricorda le vittime del rastrellamento del Quadraro.

 

 Roma, 25/04/2021

Oggi 74 anniversario del ritorno dell’Italia alla Libertà dopo una guerra combattuta a fianco di Hitler

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74 anniversario per la Festa della Liberazione . Mattarella ha aggiunto altri punti essenziali della giornata.”Festeggiare il 25 aprile – giorno anche di San Marco – significa celebrare il ritorno dell’Italia alla libertà e alla democrazia, dopo vent’anni di dittatura, di privazione delle libertà fondamentali, di oppressione e di persecuzioni. Significa ricordare la fine di una guerra ingiusta, tragicamente combattuta a fianco di Hitler. Una guerra scatenata per affermare tirannide, volontà di dominio, superiorità della razza, sterminio sistematico“.

“Se oggi, in tanti, ci troviamo qui e in tutte le piazza italiane è perché non possiamo, e non vogliamo, dimenticare il sacrificio di migliaia di italiani, caduti per assicurare la libertà di tutti gli altri. La libertà nostra e delle future generazioni”, ha spiegato il Capo dello Stato. “Sono particolarmente lieto di essere a Vittorio Veneto, per celebrare qui la Festa della Liberazione, in questo luogo caro all’Italia, che vide i nostri soldati segnare la conclusione vittoriosa della Prima guerra mondiale, sancendo così il compimento dell’unità territoriale italiana – ha aggiunto Mattarella -. Unità territoriale che corrispondeva all’unità morale e spirituale dell’Italia, all’aspirazione a una Patria libera e indipendente”.

Oggi tutti quei soldati del 99, cavalieri di Vittorio Veneto, non ci sono più. Di loro ammiriamo le medagliette al valore ereditate dai nostri valorosi nonni combattenti ...