La protesta dei trattori agricoli: vicini a Bruxelles, “si rischia una grave crisi alimentare, forse mangeremo davvero cavallette e vermi”….

 

 

 

La marcia dei trattori   sta petr approdare    a Bruxelles…

. La rabbia degli agricoltori nostrani si è accresciuta in seguito a quella scoppiata in Germania   sui tagli ai sussidi agricoli da parte del governo di Olaf Scholz.

Da inizio gennaio infatti, trattori e autotrasportatori invadono le principali città e arterie italiane e tedesche per manifestare la propria rabbia nei confronti dell’aumento del prezzo del carburante, del carovita, delle tasse e della svendita dei terreni.

Nelle ultime settimane il malcontento ha contagiato anche i Paesi Bassi e la Francia dove, a Palmiers, una donna di 35 anni è stata addirittura uccisa da un auto che si è lanciata sulla folla di manifestanti. Feriti gravemente anche la figlia di 14 anni e il marito.

Nel caso italiano, la protesta mette al centro l’inefficienza dei sindacati (Coldiretti e Confagricoltura in primis) che spalleggiano il governo Meloni e si arricchiscono alle spalle dei lavoratori; le politiche agricole europee – dalle importazioni di cibi extracomunitari senza controllo sul piano sanitario e ambientale – alle innovazioni green (i cosiddetti “novel food”) che a breve dovrebbero entrare in commercio: la carne coltivata in laboratorio (creata a partire da cellule staminali di animali vivi) le farine di insetti, gli innumerevoli fermentati.

Coro unanime della protesta è anche quella di non avere più rappresentanze sindacali. Le grandi confederazioni agricole  hanno tradito gli agricoltori.    I metodi dei sindacati del settore erano di alleanza governativa ed incapacità pura          .” Si rischia – dicono qui – una gravissima crisi alimentare a meno che non cominceremo a mangiare cavallette, vermi e carne sintetica.

. Nel frattempo a Bruxelles si continua a discutere: l’Italia insieme alla Francia e all’Austria, con il sostegno delle delegazioni ceca, cipriota, greca, ungherese, lussemburghese, maltese, rumena, lituana e slovacca, ha appena firmato il “modello agricolo europeo” per portare all’attenzione del Consiglio Agricoltura e Pesca la forte opposizione al cibo coltivato in laboratorio.

Il documento è intitolato “Il ruolo della Pac nel salvaguardare una produzione alimentare di qualità e primaria basata sull’agricoltura” ma in realtà riguarda il tentativo delle delegazioni di contrastare queste “nuove pratiche che includono la produzione di carne con la tecnologia delle cellule staminali, che richiede tessuti di animali vivi”.

I ministri vogliono in sostanza che la Commissione europea avvii una consultazione pubblica sulla questione e una vera e propria valutazione d’impatto prima di autorizzare qualunque tipo di vendita. “Lo sviluppo di questa nuova produzione di alimenti coltivati in laboratorio solleva molte questioni che devono essere discusse a fondo tra gli Stati membri, la Commissione, le parti interessate e il pubblico in generale” …..

 

 

Zelenski: “Prospettive di sblocco del grano per far fronte alla crisi alimentare”

La strategia social di Zelensky e del suo sceneggiatore di fiducia

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dando notizia del colloquio telefonico avuto con il premier italiano, da lui anticipato nella conferenza stampa di ieri seguita alla conversazione avuta con il presidente russo Vladimir Putin, ha affermato:

Ho informato” il premier Mario Draghi della “situazione sulla linea dei fronte: ci aspettiamo altro sostegno per la difesa dai nostri partner, ho sollevato il tema del rifornimento di carburante”…..

Nella telefonata con il premier italiano si è discusso dei “modi per impedire una crisi alimentare, in particolare del grano ,dobbiamo sbloccare i porti insieme“.

 – “Il colloquio si è focalizzato sugli ultimi sviluppi della situazione sul terreno con particolare riguardo alle regioni orientali del Paese”, informa Palazzo Chigi. Draghi ha assicurato “il sostegno del governo italiano all’Ucraina in coordinamento con il resto dell’Unione Europea. I due Presidenti hanno inoltre discusso delle prospettive di sblocco delle esportazioni di grano dall’Ucraina per far fronte alla crisi alimentare che minaccia i Paesi più poveri del mondo.

Il Presidente Zelensky ha espresso apprezzamento per l’impegno da parte del governo italiano e ha concordato con il Presidente Draghi di continuare a confrontarsi sulle possibili soluzioni e che l’Ucraina in un eventuale progetto di pace non ha alcuna intenzione di cedere territori alla Russia….”“.