Meloni: “La vera svolta culturale ci viene offerta dal Pnrr dell’Ue”-Il prossimo anno Economia italiana al ribasso”

 

La destra della Meloni percepita come nuova - L'Editoriale, italia

 

Roma,

Nella sostanza la relazione del Presidente del consiglio ,oggi alle 11, alla Camera, come pubblicato dal nostro Quotidiano, si è soffermata sul  ruolo italiano nella Ue..    Sul puntoMeloni ha ricordato che l’Italia è a pieno titolo parte dell’Occidente e del suo sistema di alleanze. Stato fondatore dell’Unione Europea, dell’Eurozona e dell’Alleanza Atlantica, membro del G7 e ancor prima di tutto questo, culla, insieme alla Grecia, della civiltà occidentale e del suo sistema di valori fondato sulla libertà, l’uguaglianza e la democrazia; frutti preziosi che scaturiscono dalle radici classiche e giudaico cristiane dell’Europa. Noi siamo gli eredi di San Benedetto, un italiano, patrono principale dell’intera Europa”.
“Negli ultimi giorni in parecchi hanno detto di voler vigilare sul nostro Paese, direi che possono spendere meglio il loro tempo. In quest’aula ci sono valide e battagliere forze di opposizione in grado far sentire la loro voce senza soccorso esterno, mi auguro”. Chi sostiene di voler vigilare sull’Italia “manca di rispetto non a me o al mio governo ma al popolo italiano, che non ha lezioni da prendere da nessuno”.
“Ovviamente non mi sfuggono la curiosità e l’interesse per la postura che il Governo terrà verso le istituzioni europee. O ancora meglio, vorrei dire dentro le istituzioni europee. Perché è quello il luogo in cui l’Italia farà sentire forte la sua voce, come si conviene a una grande nazione fondatrice. Non per frenare o sabotare l’integrazione europea, come ho sentito dire in queste settimane, ma per contribuire ad indirizzarla verso una maggiore efficacia nella risposta alle crisi e alle minacce esterne e verso un approccio più vicino ai cittadini e alle imprese”…

 – “Il contesto nel quale si troverà ad agire il governo è molto complicato, forse il più difficile dal secondo dopoguerra ad oggi. Le tensioni geopolitiche e la crisi energetica frenano la auspicata ripresa economica post-pandemia”. “Le previsioni macroeconomiche per il 2023 indicano un marcato rallentamento dell’economia italiana, europea e mondiale, in un clima per di più di assoluta incertezza. La Banca Centrale Europea nel mese di settembre ha rivisto le previsioni di crescita 2023 per l’area euro, con un taglio di ben 1,2 punti percentuali rispetto alle previsioni del mese di giugno, prevedendo una crescita di appena lo 0,9%. Rallentamento e revisioni al ribasso che riguardano anche l’andamento dell’economia italiana per il prossimo anno. Nell’ultima Nota di aggiornamento al Def, la previsione di crescita del PIL per il 2023 si ferma allo 0,6%, esattamente un quarto del 2,4% previsto nel Documento di economia e finanza di aprile. E le previsioni del MEF sono addirittura ottimistiche rispetto a quelle più recenti del Fondo Monetario Internazionale, secondo le quali per l’economia italiana il 2023 sarà un anno di recessione: meno 0,2%, il peggior risultato tra le principali economie mondiali, dopo quello della Germania. E non si tratta purtroppo di una congiuntura isolata”, 

“Crescita bassa o nulla, quindi, accompagnata dall’impennata dell’inflazione che ha superato il 9% nell’area euro e ha indotto la BCE, al pari di altre banche centrali, per la prima volta dopo 11 anni, a rialzare i tassi di interesse. Una decisione da molti reputata azzardata e che rischia di ripercuotersi sul credito bancario a famiglie e imprese, e che si somma a quella già assunta dalla stessa Banca centrale di porre fine, a partire dal 1° luglio 2022, al programma di acquisto di titoli a reddito fisso sul mercato aperto, creando una difficoltà aggiuntiva a quegli Stati membri che hanno un elevato debito pubblico”.

PNRR – “Il Pnrr è un’opportunità straordinaria di ammodernare l’Italia: abbiamo tutti il dovere di sfruttarla al meglio. La sfida è complessa a causa dei limiti strutturali e burocratici che da sempre rendono difficoltoso per l’Italia riuscire ad utilizzare interamente persino i fondi europei della programmazione ordinaria”.

“Basti pensare che la Nota di aggiornamento al Def 2022 ha ridotto la spesa pubblica attivata dal Pnrr a 15 miliardi rispetto ai 29,4 miliardi previsti nel Def dell’aprile scorso. Il rispetto delle scadenze future richiederà ancora più attenzione considerato che finora si sono per lo più rendicontate opere già avviate in passato, cosa che non si potrà continuare a fare nei prossimi anni. Spenderemo al meglio i 68,9 miliardi a fondo perduto e i 122,6 miliardi concessi a prestito all’Italia dal Next Generation EU”, aggiunge.

“Senza ritardi e senza sprechi, e concordando con la Commissione europea gli aggiustamenti necessari per ottimizzare la spesa, alla luce soprattutto del rincaro dei prezzi delle materie prime e della crisi energetica. Perché queste materie si affrontano con un approccio pragmatico, non ideologico”, E “il Pnrr non si deve intendere soltanto come un grande piano di spesa pubblica, ma come l’opportunità di compiere una vera svolta culturale”.

Joe Biden si presenta come il candidato che potrà guidare l’America

Usa, costante il vantaggio di Joe Biden su Donald Trump ...

 Nel discorso con cui la notte scorsa ha accettato la nomination alla Casa Bianca e chiuso la convention democratica, Joe Biden  si è presentato come il candidato che potrà riunire il Paese e guidarlo fuori dall’epidemia di Covid, dalla crisi economica e dalle tensioni razziali.

L’attuale presidente ha suscitato la rabbia americana per troppo tempo, troppa rabbia, troppa divisione – ha detto -, vi prometto che se mi affiderete la presidenza, susciterò il meglio da voi non il peggio. Guiderò nella luce, non nelle tenebre. E’ arrivato il momento per noi, come popolo, riunirci. E non sbagliatevi, noi possiamo superare e supereremo questa stagione buia in America. Noi sceglieremo – ha concluso – la speranza sulla paura, i fatti sulla finzione, la giustizia sul privilegio”.

“Per quanto io sia il candidato democratico – ha detto ancora con un forte messaggio bipartisan – io sarò il presidente degli americani. Lavorerò per quelli che mi sostengono, e con lo stesso impegno per quelli che non mi sostengono, questo è il lavoro del presidente, rappresentarci tutti, non solo la propria base o il proprio partito”.

Trump totalmente incapace”, Obama e Biden sulla gestione dell ...

Poi l’accusa a Trump, ‘reo’ di “non avere dopo tutto questo tempo un piano” contro il Covid 19; “Il presidente continua a dirci che il virus scomparirà, continua ad aspettare il miracolo. Ma il miracolo non viene. La nostra economia è a pezzi, con le comunità afroamericane, ispaniche, asio americane e nativo americane che hanno il maggior peso”.

Bene, io ho questo piano – ha aggiunto nel suo discorso la notte scorsa alla convention – se sarò il vostro presidente in un giorno renderò operativa la strategia nazionale che ho presentato sin da marzo. Svilupperemo e distribuiremo i test rapidi a risultati immediati – ha continuato – produrremo equipaggiamento medico e di protezione di cui abbiamo bisogno”.

“Lo produrremo qui in America – ha aggiunto, sfidando Trump sul suo stesso terreno dell’America First – così non saremo più nelle mani della Cina o altri Paesi stranieri per proteggere la nostra gente”.

Altra promessa di Biden : imporre “un obbligo nazionale all’uso della mascherina”, cosa che Trump in questi mesi non ha mai voluto fare. “In breve, faremo quello che si sarebbe dovuto fare sin dall’inizio. …”