Maltempo e danni in Sicilia. Il Sindaco Caruso che ad Aci Sant’Antonio ha avuto ingenti danni ha chiesto lo stato di calamità naturale

 

 

Chiesto stato di calamità naturale. Caruso: “Visionate situazioni drammatiche, attendiamo l’arrivo degli aiuti”

Passata la fase di maltempo che ha investito la Sicilia fra la serata di  ieri, martedì 16 novembre, e la mattinata di oggi, nel Comune di Aci Sant’Antonio si contano gli ingenti danni.Oltre al manto stradale divelto in molti punti e agli allagamenti, sono state tante le segnalazioni giunte dai cittadini, spesso corredate da immagini molto eloquenti, il che, alla luce di quanto accaduto già a partire dallo scorso 25 ottobre, ha spinto l’Amministrazione Comunale a richiedere lo stato di calamità naturale.

La grandine accumulatasi sulle strade
Le violentissime perturbazioni atmosferiche, con piogge di elevate intensità miste a grandine e raffiche di vento, hanno provocato notevoli ed ingenti danni non solo alle strutture pubbliche (strade, caditoie, servizi pubblici, pubblica illuminazione) ma anche a quelle private, danni anche alle attività commerciali e all’agricoltura (terreni, vivai,serre, capannoni agricoli), nonché agli automezzi in transito, si legge nella richiesta avanzata dal Sindaco, Santo Caruso, che specifica poi: “La situazione è particolarmente acuita dalla presenza dei torrenti, dove le grate di deflusso delle acque all’interno degli alvei si sono otturate a causa dei detriti trasportati dalle abbondanti acque, riversandosi nelle strade e allagando le zone sottostanti. Davvero devastante l’evento per le strade del territorio e la viabilità, con gravi disagi e pericoli per la popolazione. Parecchi danni, in aggiunta a quelli di fine ottobre, all’impianto di Pubblica Illuminazione in diverse vie del territorio, con un malfunzionamento dell’impianto che ha accentuato i pericoli alla viabilità stradale soprattutto nelle ore notturne”.

 

Strade divelte
Ponendo sotto i riflettori i danni nei pressi dei torrenti e nelle scuole, poi, è stato fatto presente che la conta è, purtroppo, ancora in corso. Già dalla serata di ieri ci arrivavano drammatiche segnalazioni per i danni causati tanto dall’acqua quanto dalla grandine – ha spiegato il primo cittadino – e sapevamo che le ore seguenti, fino almeno alla mattinata di oggi, sarebbero state critiche. Ho firmato l’Ordinanza di chiusura delle scuole, disponendo un controllo delle strutture, nonostante la fase fosse di preallarme con allerta arancione non ci obbligasse a farlo, e dalle prime ore di stamattina ho assistito, con itecnici degli uffici, i Vigili Urbani e i volontari della Protezione Civile, alla furie della tempesta sul territorio santantonese. Abbiamo visionato i danni rendendoci conto della devastazione su molte aree, e di conseguenza abbiamo deciso di avanzare richiesta di stato di calamità. Adesso mi auguro che dalla Regione arrivino gli aiuti”.