La Rai sospende – per un avviso di garanzia al sindaco Lucano, una fiction con Beppe Fiorello. E’ protesta

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Fiorello:    ” e nessuno dei miei colleghi si fa sentire per quest’altro grave comportamento della RAI”

‘  ‘Tutto il mondo è Paese‘, la fiction targata Rai e ispirata alla figura di Mimmo Lucano, sindaco di Riace, che vede protagonista Beppe Fiorello è sospesa, non andrà in onda per volere della Rai. . L’attore siciliano, ha rivolto una vibrata protesta contro Viale Mazzini. “Non è la prima volta che una mia fiction viene bloccata – lamenta Beppe Fiorello – anni fa le foibe, il governo di allora non gradì, poi la storia di Graziella Campagna. L’allora min. della Giustizia si indignò. Ora Riace, bloccata perché narra una realtà e nessuno/a dei miei colleghi si fa sentire”.

Risponde la Rai  che in una nota precisa che “non esiste alcun blocco della messa in onda“. “La fiction – sottolinea Viale Mazzini – è stata semplicemente sospesa dal palinsesto in quanto, come da tempo è noto, al sindaco Lucano è stato recapitato un avviso di garanzia da parte della Procura di Locri per alcuni presunti reati collegati alla gestione del sistema di accoglienza. Non appena la magistratura comunicherà le sue decisioni finali in merito all’indagine, il Servizio Pubblico adotterà i provvedimenti conseguenti”.

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C’ è già una protesta politica . E’ di Faraone.  ”Allora io farò un casino del diavolo in vigilanza Rai e sto già presentando un’interrogazione –  protesta sui social  il senatore del Pd Davide Faraone -, ma qui siamo alla follia. Come ci si può inginocchiare così di fronte al volere dei potenti? Rai paralizzata e intanto si fanno queste cazzate. Sostegno a #Fiorello #Riace”.

Si ridurranno i viaggi della speranza da Sud a Nord

 

PATOLOGIE NEUROMUSCOLARI, NeMO SUD RADDOPPIA

Da 10 a 20 posti letto, nuovi ambulatori e una palestra per persone affette da SLA, SMA
e distrofie muscolari: così verrà potenziato il polo d’eccellenza sanitario del Sud Italia

 

Un importante passo avanti per la sanità siciliana e di tutto il Sud Italia: il NeMO di Messina, centro d’eccellenza multidisciplinare e polo di riferimento per la presa in carico di persone affette da patologie neuromuscolari, a cinque anni dalla sua apertura raddoppia i posti letto e potenzia l’offerta.

Questo significa minori tempi di attesa per i ricoveri, nuove stanze per gli utenti, un’ampia palestra, nuovi colori e soprattutto una significativa riduzione dei viaggi della speranza da Sud verso Nord.

In Italia vi sono attualmente 4 Centri NeMO – Messina (presso il padiglione B del Policlinico “G. Martino”), Milano, Arenzano e Roma – ed è in apertura quello di Torino: «NeMO è un modello vincente di buona sanità che ha dimostrato di essere replicabile in territori anche differenti tra loro – sottolinea Alberto Fontana, presidente dei Centri Clinici NeMO – oggi infatti i NeMO sono una rete di centri clinici dedicati alle malattie neuromuscolari. Il territorio siciliano ci ha dato grande fiducia e generosità: ogni nuova stanza è stata donata da aziende o da privati che hanno voluto così testimoniare la loro vicinanza a NeMO e ai suoi pazienti. La promessa è che non ci fermeremo qui. Vogliamo fare sempre di più e meglio per essere sempre più vicini alle persone con malattia neuromuscolare e alle loro famiglie, certi che il percorso intrapreso sia quello giusto».

NeMO SUD coniuga assistenza e ricerca, identificando – attraverso un approccio multidisciplinare – metodi diagnostici e strategie terapeutiche per persone affette da patologie neuromuscolari quali la SLA, la SMA e le distrofie muscolari. Al suo interno, grazie all’ampliamento, 20 posti lettoun’ampia palestra, day hospital e ambulatori.

Venerdì 16 febbraio, alle 10.15, presso l’Aula Magna padiglione B del Policlinico di Messina, la cerimonia di inaugurazione dei nuovi spazi coinvolgerà non solo operatori e professionisti del settore, ma anche sostenitori e rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali. L’appuntamento che darà inizio alla giornata prevede, tra gli altri, gli interventi del sottosegretario Ministero della Salute Davide Faraone, dell’Assessore alla Salute della Regione Sicilia Ruggero Razza e del direttore generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco Mario Melazzini (primo presidente Fondazione Aurora Onlus).