DIFFERENZIATA; ASSESSORE E SINDACO CONTESTANO LA DITTA “SENESI” CHE, SENZA SPIEGAZIONI, CREA DISSERVIZI E DISAGI SUL TERRITORIO

Morcavallo di Grande Cosenza interviene sull'emergenza rifiuti

Archivio -Sud Libertà

Caruso: “Un fatto increscioso, già segnalato alla Prefettura”Per la terza volta, dopo due sabati consecutivi, nella giornata di ieri gli addetti alla raccolta differenziata della ditta ‘Senesi’ – informa una nota del Comune – hanno lasciato scoperta una parte del territorio, evitando di raccogliere l’umido.Alla luce di questo, sono già state effettuate tre segnalazioni alla Prefettura, con la terza risalente proprio a ieri, e tutto questo nonostante gli Uffici preposti abbiano sollecitato l’intervento.Va evidenziato che oltre a quelle delle utenze domestiche, sono arrivate moltissime segnalazioni inerenti la mancata raccolta presso le RSA e le cliniche, il che ha generato un disagio di enormi proporzioni.

 

“Quanto sta succedendo è assurdo, vergognoso – ha dichiarato l’Assessore all’Ecologia, Quintino Rocca ( nella foto sopra)– e non è affatto giustificabile con le problematiche legate alle discariche di conferimento delle quali ultimamente si fa, a ragione, un gran parlare. Lasciare scoperte persino le case di cura non può essere accettato”.Il Sindaco, Santo Caruso, evidenzia quanto fatto per cercare di porre rimedio: “Abbiamo chiamato in causa la Prefettura per due volte, e ieri abbiamo ancora una volta segnalato i fatti. Non è possibile che nel giro di poco tempo si ripeta per tre volte un disservizio del genere,deliberatamente messo in atto. Noi, certamente, non staremo a guardare mentre il territorio viene trascurato in questa maniera, in barba ai tanti cittadini che pretendono, giustamente, un servizio adeguato”.

Aci Sant’Antonio: disservizi pulizia stradale-raccolta cenere- della ditta “Senesi”

Pulizia stradale, “spazzatrice guasta-afferma la ditta incaricata- per la terza volta in un mese”.

 

Catania si risveglia ricoperta di cenere e lapilli dopo la spettacolare eruzione dell'Etna

Archivi-Sud Libertà

Caruso: “Non è tollerabile, soprattutto in questo momento, un simile disservizio”

Nell’ambito di quella che è considerata una vera e propria emergenza, con la continua ricaduta di materiale piroclastico dalla sommità dell’Etna sui Comuni pedemontani e con i santantonesi spesso colpiti e messi duramente in difficoltà, arriva la notizia di un nuovo guasto alla macchina spazzatrice della ditta ‘Senesi’, il terzo guasto nel giro di un mese.
Alla luce dei nuovi, innegabili disagi che questo comporterà per la cittadinanza tutta, l’Assessore all’Ecologia, Quintino Rocca, esprime il suo dissenso: “Ci troviamo ancora una volta, incredibilmente, senza il servizio di spazzamento meccanizzato. Quest’ultimo guasto risale a venerdì scorso e oggi, mercoledì, la macchina non è ancora stata sostituita. È la cifra indecorosa di una ditta che si sta disinteressando del servizio che i cittadini pagano profumatamente”.
Il Sindaco, Santo Caruso, punta il dito contro la gestione del servizio: Abbiamo chiesto agli uffici di intervenire, di sanzionare la ditta, ma è evidente che le sanzioni elevate per i disservizi non appaiono sufficienti perché ci troviamo dinanzi ad una gestione totalmente disinteressata del nostro capitolato. Così non può continuare,soprattutto a fronte di un momento nevralgico come questo, con la presenza di sabbia vulcanica che richiede un’attenzione maggiore da
parte della ‘Senesi’. Ci troviamo invece di fronte ad una incredibile privazione dei servizi ordinari a fronte della necessità di interventi straordinari”.

SUD LIBERTA’ : OSPEDALE DI GRAVINA( A CALTAGIRONE) E DISTRETTO DI BELPASSO:CAOS, MANCANO INFERMIERI . I DIRIGENTI ASP LI “SFRUTTANO” OLTRE IL CONSENTITO

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Sanità   catanese nella palude. A Caltagirone e a Belpasso.  Eclatante gesto di protesta  lanciato dal Sindacato ” NurSind,” sindacato delle professioni infermieristiche, per richiamare le attenzioni dei vertici della sanità regionale, sulla situazione dell’ospedale Gravina di Caltagirone

Il Gravina, si avvia va verso un “progressivo smantellamento per ragioni estranee alle logiche di un buon funzionamento della pubblica sanità”.Gli infermieri, fino a quando non interverrà l’assessore regionale alla salute e o il direttore generale, rimarranno incatenati e in sciopero della fame.. Decisi a tutto…..

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Le contestazioni:   la disapplicazione in tutta l’Asp di fondamentali norme sulla sicurezza dei lavoratori dovuta a croniche carenze igienico sanitarie in tutti i presidi e distretti; la gravissima insufficienza del personale infermieristico e degli operatori socio sanitari nonché uno scorretto utilizzo delle risorse umane; la mancanza quasi ventennale dell’indizione di concorsi interni all’Asp Catania atti ad individuare anche  le figure dei coordinatori, la politica clientelare che ha generato invenzioni di coordinatori pupilli dei primari.     

       SITUAZIONE CAOTICA- ED ILLECITA – ANCHE A BELPASSO

Ma la carenza infermieristica si avverte anche in un altro Distretto della provincia etnea, quello di Belpasso, un Poliambulatorio dove nel passato era stata più volte richiesta la carenza in pianta organica di infermiere. Richiesta anche qui disattesa dai vertici dirigenziali dell’Asp di Catania. Le attese diventano quindi  estenuanti per una visita, specialisti alla ricerca di un infermiere che li aiuti, i quattro infermieri in servizio a Belpasso – qualificate con autentico spirito di sacrificio ed abnegazione si devono distribuire tra visite, assistenza, registrazione visite, relazioni informative con gli utenti, richieste di materiale sanitario da inviare all’Ospedale di Paternò, costrette quasi tutte- due sono prossime al pensionamento – a superare abbondantemente gli orari contrattuali , anche di un’ora o due, per poter lasciare le consegne ai colleghi dei turni successivi. 

 Se qui le infermiere in servizio- osserviamo noi di SUD LIBERTA’ – dovessero coalizzarsi e attivare un contenzioso, l’Autorità Giudiziaria certamente si esprimerebbe in termini di condanna del direttore generale e dei dirigenti dell’Ambulatorio di Belpasso che non hanno segnalato o trascurato le criticità esistenti causando l’indebito “arricchimento dell’Asp con sfruttamento provato e documentato delle lavoratrici.   Ma dulcis in fondo i dirigenti dell’Asl nella consapevolezza della cronica carenza di personale a Belpasso per il susseguirsi di congedi per pensionamenti di numerose unità di personale infermieristico hanno persino “inventato”, una disposizione di servizio, passata inosservata tra i distratti sindacati locali, che  dispone dadiverso tempo  l’invio all’Ospedale di Paternò di una o due unità infermieristiche in dispregio della normativa e della giurisprudenza consolidata che consente la mobilità solo in via temporanea.        Tale circostanza-si apprende – è stata programmata tramite un Coordinatore infermieristico dell’Ospedale di Paternò, ovviamente avallata dal direttore di servizio, da oltre un anno e mezzo.

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Ma qui la situazione è resa ancora più grave dalla disattenzione e probabili illeciti consumati della direzione generale dell’Asl che mantiene nelle mansioni di “amministrativo” un infermiere generico od  ausiliario, negli Uffici amministrativi dell’ambulatorio di Belpasso (si apprende che sia  un ex assessore comunale) anzichè alle mansioni previste dalla qualifica originaria nell’osservanza dell’ordinamento giuridico. 

Una cosa di non poco se consideriamo che una persona può rappresentare di fronte a tanta carenza, una boccata d’ossigeno per l’intero personale infermieristico e specialistico. Si impone dunque una indagine  dell’Autorità Giudiziaria per sapere chi e e perchè si sia creata in tanti anni una situazione a dir poco illecita  ed intollerabile tra la  cronica  indifferenza dei dirigenti dell ‘Asp 3 di Catania, autentici “sfruttatori” del personale.