NUOVA SOPRINTENDENTE DI SIRACUSA DONATELLA APRILIA-PROVA FONDATA CHE IL SISTEMA DI NOMINA BENI CULTURALI VERSA IN UN PROFONDO SCADIMENTO

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Perviene     alla Redazione di SUD LIBERTA’  un curioso Comunicato Stampa  (Italpress) prova fondata dei Comunicati di facciata delle Istituzioni. Vediamolo:

Formalizzato ufficialmente, con la firma del decreto di nomina, l’incarico di soprintendente dei Beni culturali di Siracusa all’architetto Irene Donatella Aprile.Dirigente di terza fascia, lascia il Polo regionale di Catania per i siti culturali per ricoprire il prestigioso ruolo nella provincia aretusea. L’architetto Aprile prendera’ il posto di Calogero Rizzuto, nominato a interim dopo lo spostamento di Rosalba Panvini a Catania. “Serve riportare – evidenzia il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – serenita’ e spirito di collaborazione nella Soprintendenza di Siracusa. Sara’ compito dell’architetto Aprile lavorare in questa direzione. Sono sicuro che sapra’ fare bene”

Dopo un periodo lavorativo all’universita’ etnea, la Aprile e’ entrata nei ruoli dell’amministrazione regionale dei Beni culturali nel 1990. Ha ricoperto incarichi dirigenziali alla Soprintendenza di Catania, al museo regionale della ceramica di Caltagirone e al Polo regionale per i siti culturali – Parchi archeologici di Catania e della Valle dell’Aci. E’ stata, inoltre, direttore dei lavori e responsabile unico del procedimento per numerosi progetti finanziati dall’Unione europea. “La nomina dell’architetto Aprile, professionista di grande competenza ed esperienza, in una delle Soprintendenze piu’ importanti della Sicilia – sottolinea l’assessore dei Beni culturali e dell’identita’ siciliana Sebastiano Tusa – contribuira’ a rilanciare la tutela, la ricerca e la valorizzazione dell’immenso patrimonio culturale della provincia aretusea, in un clima di rinnovato equilibrio collaborativo tra istituzioni e territorio”.

 

di    Raffaele Lanza

Abbiamo detto Comunicato di facciata (salvi naturalmente i giornalisti che hanno solo ricevuto /appreso la notizia, ignari dei retroscena) perchè non si dice in esso che la dipendente arch.Donatella Aprile esce o meno da una graduatoria dirigenziale di soprintendenti candidati alla nomina dell’ente di Siracusa, ritualmente prima tappa dei novelli soprintendenti, prima di arrivare a Catania in Via Luigi Sturzo.

L’assessore Sebastiano Tusa parla delle qualità della dirigente e degli incarichi ricoperti dalla prescelta ma quale dirigente ai beni culturali non ha ricoperto in Sicilia incarichi e ruoli rilevanti tipici della qualifica?           L’incarico all’arch.Aprilia è l’ennesima dimostrazione vivente che sia l’assessore Tusa, sia il direttore generale  . sia i dirigenti di vertice del dipartimento ai beni culturali di Palermo in Via Delle Croci sono a perfetta conoscenza che  questi incarichi verticistici di soprintendenti hanno esclusivamente ispirazione politica e di segnalazione. 

 I curriculum vitae-pubblicati sui siti– valgono solo per gli occhi degli allocchi se è vero com’è vero che ancora oggi la Regione non ha inventato una modalità trasparente e leale nella valutazione dei dirigenti.    E il controllo dei sindacati regionali Cobas.codir, Sadirs, Siad, Cisl, Cgil, Uil, Ugl   sull’operato della Regione?   Ma non scherziamo,non hanno essi nè le capacità di opporsi nè l’intenzione  di attivare una inimicizia o rottura  con i potenti della Regione   perchè potrebbero fermare i finanziamenti regionali e  l’approvazione di articoli contrattuali  che, tra tanta disinformazione,danno tante adesioni sindacali.

Lo abbiamo visto – e denunciato anche  – nel passato con l’ex soprintendente di Catania Vera Greco,dirigente messa lì dall’ex Presidente della Regione Raffaele Lombardo, lo abbiamo visto con Gesualdo Campo (ex assessore lombardiano della Provincia etnea), lo vediamo adesso con l’arch. Aprilia notoriamente donna attiva di “destra”, da anni “collega ” dello stesso Nello Musumeci sia per la pubblicità/volantini  distribuita (velatamente) al tempo alla Soprintendenza etnea sia perchè inserita candidata (non eletta) nelle prime posizioni dal gruppo regionale di “destra”.

                                   LA  GAFFE   DEL  PRESIDENTE DELLA REGIONE NELLO MUSUMECI

E d’altronde- ci sorprendiamo del Presidente della Regione Nello Musumeci- della gaffe – perchè  lui  infatti”la conosce bene ” -per  esaltare le qualità e l’esperienza ” della neosoprintendente di Siracusa.

Si omette -o l’assessore Tusa è non è di fervida memoria   -segnalato nel suo ruolo  com’è stato –  da Vittorio Sgarbi (campione politico –spiace dirlo– dell’assenteismo nella Giunta regionale) che la dipendente Irene Donatella Aprile ha ricoperto il ruolo di capo Unità di staff di uomini “storici” dei beni culturali come Gesualdo Campo ex soprintendente etneo ed ex  dirigente generale condannato definitivamente -è noto -per ingenti somme dalla Corte dei conti  e, periodicamente,  nella bufera sia per contestazioni vibrate sindacali a Catania sia per il tentativo di “assunzione diretta” della figlia in ufficio della Regione a Bruxelles, con artifici vari.     S

Si omette di dire ancora  che essa è una donna che negli uffici ” realizza politica attiva”,si omette che alla Soprintendenza di Catania l’arch Donatella Aprilia ,  arrivava in ritardo-era notorio a Catania – quasi ogni mattina ed  era l’unica a fare la timbratura all’uscita (alle due circa, anzichè passare il badge alle 7.30 come gli altri)) come risulta da specifiche denunce sindacali dell’epoca.

Qualunque sia quindi la posizione politica o ideologica di chi osserva questi eventi, una constatazione sarà innegabile: al dipartimento ai beni culturali della Sicilia – e quindi alla Soprintendenza di Catania ,impera-qui, più che altrove- il favoritismo, il patteggiamento, l’accordo “fra alti dirigenti che contano”  Non sappiamo se il Presidente Musumeci sia  ignaro di queste responsabilità….pur consapevole che la dirigente è notoriamente politicizzata ed ” amica”   Il silenzio poi – e la solidarietà del personale delle Soprintendenze a cui sta bene questo fenomeno negativo- non copre tutte le magagne     La certezza: altro che qualità della dirigente prescelta, il sistema continua a non andare proprio e versa in un profondo, prolungato scadimento