Nuova richiesta del governo: “valutare diversamente l’asse ferroviario Torino-Lione”

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Tutto da rifare. Molte cose non sono chiare sulla Tav.  Il testo, firmato dai capigruppo di 5 Stelle e Lega, Francesco D’Uva e Riccardo Molinari, che dovrebbe essere votato oggi, impegna l’esecutivo a “ridiscutere integralmente il progetto della linea Torino-Lione, nell’applicazione dell’accordo tra Italia e Francia”, come scritto nel contratto di governo. E si riabilita l’analisi costi benefici che, secondo la Corte dei conti europea, “è per definizione lo strumento analitico utilizzato per valutare una decisione di investimento confrontando i relativi costi previsti e benefici attesi”. 

Non sarebbe un disco rosso ma la richiesta di analizzare la Tav sotto altri aspetti, in primis quello più economico.  Bruxelles intanto avverte che, in caso di ripensamento l’Italia dovrà restituire i finanziamenti europei utilizzati per la realizzazione della Tav

Il testo precisa così.: “Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha dato mandato alla ricostituita Struttura tecnica di missione (Stm) di predisporre una nuova valutazione dell’adeguamento dell’asse ferroviario Torino-Lione mediante l’uso dell’analisi costi benefici; scopo dell’analisi costi benefici è consentire una allocazione delle risorse più efficiente per supportare il procedimento decisione, con cognizione di causa, se attuare o meno una proposta di investimento o se optare per eventuali alternative
“Intanto si apprende che  il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e l’omologa francese Elisabeth Borne hanno firmato congiuntamente una lettera al soggetto attuatore Telt per posticipare i bandi di gara relativi al tunnel di base”,

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