REFERENDUM ED ELECTION DAY AL NARCOTICO

Si prosegue. Seggi aperti oggi dalle ore 7 alle ore 15 per la seconda giornata di election day. Alla chiusura delle urne inizieranno gli scrutini delle suppletive, del referendum e delle regionali. Gli scrutini delle elezioni amministrative cominceranno alle ore 9 di martedì 22 settembre.

 Ieri alle 23 aveva votato il 39,38% degli aventi diritto.L’affluenza più alta si è registrata in Valle d’Aosta (56,37%), Trentino Alto Adige (54,42%) e in Veneto (51,04%). L’affluenza alle regionali è stata al 41,37%.Per le Regionali, l’affluenza è stata del 41,4 per cento. Alle 19 per il referendum era del 29,71 per cento. Sempre alle 19 per le elezioni regionali era del 29,98 per cento. Alle 12 l’affluenza per il referendum si era fermata al 12,25 per cento, mentre quella per le regionali al 12,76.


Quanto all’affluenza per le Regionali, in Campania alle 23 era del 38,92% (544 Comuni su 550); in Puglia 39,79 (253 Comuni su 257); in Liguria 39,29% (233 Comuni su 234); in Veneto 46,12% (561 Comuni su 563); in Valle d’Aosta 54,16% (74 Comuni su 74); in Toscana 45,89% (3.937 seggi su 3.937); nelle Marche 42,72% (1.576 sezioni su 1.576).

In base ai dati del Viminale sono chiamati alle urne per il referendum costituzionale 46.415.806 elettori, in un totale di 61.622 sezioni. Gli elettori residenti all’estero, che votano per corrispondenza, sono 4.537.308. Voto anche per le suppletive del Senato della Repubblica, le regionali e le amministrative (in Sicilia l’appuntamento per le amministrative sarà il 4 e 5 ottobre, in Sardegna il 25 e 26 ottobre). Per le elezioni suppletive del Senato della Repubblica, gli aventi diritto al voto sono 427.824 per la Sardegna ( Collegio uninominale 03 Sassari) in 581 sezioni e 326.475 per il Veneto (Collegio uninominale 09 Villafranca di Verona) in 393 sezioni.

Le elezioni regionali (in Valle d’Aosta, Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania, Puglia) interesseranno 18.471.692 elettori e un totale di 22.061 sezioni. Le elezioni amministrative si svolgeranno, invece, in 957 comuni italiani, di cui 608 nelle regioni a statuto ordinario e 349 nelle regioni a statuto speciale: per un totale di 5.703.817 elettori alle urne e 6.756 sezioni. Alle amministrative, saranno 4.699.949 gli elettori nelle Regioni a statuto ordinario e 5.599 le sezioni elettorali; nelle Regioni a statuto speciale (Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige) il voto interesserà 1.003.868 elettori in 1.157 sezioni.       

 Gli scrutini delle elezioni amministrative cominceranno domani martedì  22 settembre alle ore 9..

 

  

 

Referendum: garantire la sicurezza sanitaria anche a chi dovrà raccogliere il voto domiciliare

Referendum: perché e per cosa si vota il 20 e 21 settembre - LegnanoNews

 

Per  assicurare il pieno esercizio dei diritti civili e politici e al tempo stesso le massime condizioni di sicurezza sanitaria, anche a coloro che andranno a raccogliere il voto,il recente decreto  (14 agosto 2020, n. 103) in materia elettorale, ha stabilito particolari modalità per consentire il voto domiciliare a tutti gli elettori che, essendo sottoposti a trattamento domiciliare o in condizioni di quarantena o di isolamento fiduciario per Covid-19, non possono recarsi ai seggi.

Un compito  affidato alle sezioni ospedaliere attraverso i seggi speciali che si recano presso le abitazioni degli elettori. Proprio per incrementare il numero delle sezioni ospedaliere e ampliare la platea dei comuni nei quali istituirle, il decreto legge n.103/2020 prevede la loro costituzione anche nelle strutture sanitarie con almeno 100 posti letto, derogando rispetto al limite ordinario di 200.

La scelta- informa il Viminale – di affidare la raccolta del voto domiciliare alle sezioni ospedaliere, composte da personale appositamente formato, è dovuta all’esigenza di garantire la sicurezza sanitaria anche nella fase dello scrutinio. Le nuove disposizioni consentono agli elettori che si trovano nelle condizioni previste dal decreto legge e che ne facciano richiesta, di poter votare per tutte le prossime consultazioni referendarie, regionali e comunali. In collaborazione con il Ministero della Salute, sono state diramate, anche di recente, indicazioni operative per i componenti dei seggi speciali, al fine di garantire la raccolta del voto in condizioni di sicurezza.

Previsti corsi di formazione dedicati a coloro che dovranno raccogliere il voto domiciliare,  forniti dei dispositivi di protezione individuale ritenuti necessari. Per quanto riguarda in particolare le elezioni comunali, si applicano le disposizioni già vigenti dal 1960 (articolo 42 del decreto del Presidente della Repubblica n.570/1960) per tutti gli elettori ospedalizzati, che prevedono la possibilità di votare per gli elettori del comune dove ha sede la struttura medica.