ESONDAZIONE FIUME A MAZARA DEL VALLO-MUSUMECI: PIU’ FACILE VINCERE LA MAFIA CHE LOTTARE CONTRO CERTA BUROCRAZIA”

 

MAZARA DEL VALLO –

 

(Video Vigili del fuoco)

Ancora allerta in Sicilia: dopo il Mazaro anche il fiume Delia è a rischio esondazione

L’allarme lanciato dal sindaco di Mazara del Vallo, Nicola Cristaldi: “Coloro che abitano o lavorano nei pressi del fiume prestino attenzione ed evitino di recarsi in questi luoghi”

Ormai il cataclisma mette in ginocchio tutte le parti della Sicilia. E siamo impreparati a fronteggiare tali evenienze perchè si scopre- come ha riferito il Presidente della Regione siciliana Musumeci – che le pratiche sono seppellite nei Geni civili dell’isola da anni e anni. E’ allerta oggi per il fiume Delia a Mazara del Vallo dopo lo straripamento del fiume Mazaro.Nove persone di due nuclei familiari e un cane, Ettore, salvati; pescatori in lacrime per la perdita delle loro barche, tre auto parcheggiate inghiottite dalle acque, strade e scantinati allagati e tonnellate di detriti finiti nel porto nuovo che per alcune ore, in via precauzionale, è stato chiuso ai pescherecci. L’ente gestore della diga Trinità di Delia, sul territorio di Castelvetrano, infatti, dopo le abbondanti piogge delle ultime ore sta aprendo alcune saracinesche per fare defluire l’acqua in eccesso che viene immessa nel fiume Delia la cui foce e’ nella costa mazarese. Il sindaco di Mazara del Vallo, Nicola Cristaldi,  avverte: “Coloro che abitano o lavorano nei pressi del fiume prestino attenzione ed evitino di recarsi in questi luoghi. La situazione e’ sotto controllo: la Protezione civile regionale, comunale e i vigili urbani vigilano sui luoghi“.

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IL  PRESIDENTE DELLA REGIONE: “PIU’ FACILE VINCERE LA MAFIA CHE LOTTARE CONTRO CERTA BUROCRAZIA” (Riferimento ai Geni civili-lumaca-e”mafiosetti” dell’Isola)

Il fiume non viene dragato da una quarantina d’anni e da 8 anni, come ha più volte denunciato il sindaco Nicola Cristaldi, la città attende che «la Regione autorizzi i lavori per il suo assetto idrogeologico». 
Musumeci  si scaglia contro la burocrazia della Regione : ««Questa vicenda del fiume Mazaro ha dell’incredibile. Ho appena saputo che la pratica per i lavori al porto canale si trascina da anni, fra mille lacci e lacciuoli. A volte penso che sia più facile in Sicilia sconfiggere la mafia che certa burocrazia.(Genio civile n.d.r.) Ho chiesto di avere entro lunedì dettagliate relazioni dall’Ufficio del Genio civile e dal Dipartimento regionale Territorio e ambiente e capire se emergono responsabilità a carico di qualcuno.In tali ipotesi altre teste dopo quelle di Palermo e Catania con l’ex dirigente Gabriele Ragusa che bloccava tutto, cadranno. In ogni caso, i lavori vanno avviati nel più breve tempo possibile».

L’APOCALISSE NEL PALERMITANO PROVOCA DIECI MORTI, FERITI, ALLAGAMENTI

          – “SEMBRAVA  LA FINE  DEL  MONDO”  –

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                          LA   VILLA DELLA  MORTE 

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Il luogo della a tragedia

Apocalisse e tragedia a Casteldaccia, dove nove persone sono sorprese ed uccise nella loro abitazione a causa dell’esondazione del fiume Milicia ingrossato dalle piogge.

L’impeto e la furia dell’acqua torrenziale non hanno lasciato scampo agli occupanti della casa. La tragica scoperta intorno a mezzanotte e mezza in contrada Dogali Cavallaro. I soccorritori hanno trovato alll’interno uomini, donne e persino due bambini. Due delle vittime avevano 1 e 3 anni, un’altra 15 anni.

Nove persone annegate a Casteldaccia in una villa- VIDEO

(V.gds)

Vigili del fuoco, carabinieri, protezione civile e sanitari del 118 sono sul posto. Altre tre persone che si trovavano nella villa si sarebbero salvate.

UNA TEMPESTA D’ACQUA:  IN SALVO UN DIVERSAMENTE ABILE

(V.gds)

La villa si trova al confine dei comuni di Altavilla Milicia e Casteldaccia, nei pressi del’autostrada Palermo-Catania. Nell’abitazione si trovavano amici e parenti , 12 persone secondo i  soccorritori che hanno rinvenuto i cadaveri

Il destino: due persone, un uomo e una bambina, si sarebbero salvate perché incaricate di comperare cibo e dolci. Una terza persona rimasta fuori dalla casa ha lanciato l’allarme col cellulare arrampicandosi a un albero quando l’abitazione è stata sommersa dall’acqua. L’acqua è arrivata veloce raggiungendo il soffitto. Le salme sono state recuperate da una squadra di sommozzatori dei Vigili del Fuoco , presenti le forze di Polizia e Carabinieri

IL   NUBIFRAGIO IN VIA COLONNA ROTTA

(V.gds)

Una tragedia immane ci ha colpiti. Non riusciamo ancora a comprendere come sia potuto accadere” commenta Giovanni Di Giacinto, sindaco di Casteldaccia, dopo la tragedia. Il sindaco si trova sul luogo della tragedia.

Il fiume – – non ha mai causato pericoli, non è mai esondato e qui a Casteldaccia non ha piovuto molto. Il fiume nasce nella zona di Ciminna-Caccamo e forse è stato ingrossato dalle piogge cadute lungo il suo percorso’‘.

Un’altra persona è stata colpita dalla furia dell’acqua. Si chiama Alessandro Scavone, titolare di un distributore di carburanti,  e trovato morto a Vicari: l’uomo insieme ad un’altra persona era andato a recuperare un giovane rimasto bloccato nella stazione di rifornimento; i tre su una stessa auto stavano rientrando verso le proprie abitazioni quando la vettura è stata travolta dalle acque del fiume San Leonardo: il giovane è riuscito a salvarsi uscendo dall’automobile, mentre non si sa nulla della terza  persona a bordo .

Ma non è finita qui    Si apprende anche che è disperso è anche Giuseppe Liotta, 40 anni, medico palermitano che si stava recando al lavoro nell’ospedale di Corleone : la sua auto è stata trovata in contrada Raviotta, tra Ficuzza e Corleone, sulla statale 118 interrotta in diversi punti per smottamenti ed allagamenti.