La Sacralità dei valori fondamentali della vita nel ” Cavaliere degli Asini volanti”del musicista ed autore Bonaffini

 

Il  MUSICISTA LUCA BONAFFINI PRENDE IL VOLO VERSO NUOVE METE

di   Lucilla  Corioni

E’ in fase di montaggio la prima video-track tratta da “Il Cavaliere degli Asini volanti” di Luca Bonaffini.
Prodotta da Long Digital Playing con la supervisione del cantautore mantovano, la regia è stata affidata al giovanissimo Giacomo Bottarelli e protagonista è il rapper emergente (anche se chiamarlo rapper pensiamo sia un po’ riduttivo) Frankie Bröni, scelto da Bonaffini e da Bottarelli come attore principale.

 Ma facciamo un passo indietro: dal 2007 a oggi, sono trascorsi oltre dieci anni e Luca Bonaffini, cantautore dalla penna eclettica, è tornato con un album di inediti. Dopo essersi riprodotto e riproposto con singoli sparsi qua e là, raccolte e antologie, tributi a Bertoli, romanzi, autobiografie e regie teatrali, finalmente l’artista mantovano si è ripreso un piccolo spazio all’interno del mercato musicale (e discografico) italiano.

Con “IL Cavaliere degli Asini volanti ”, Luca prende letteralmente il volo verso nuove mete, sperimentandosi in testi intrisi di romanticismo e di estetica letteraria (ricordiamo che oltre ad essere un musicista Bonaffini è scrittore e autore di testi teatrali), bene accoppiati con musiche geniali, composte da Roberto Padovan – anche co-produttore e arrangiatore dell’album.

Chiariamo subito: il concetto non è semplice e immediato, ma molto ricco di emozioni. È un percorso a due binari (il primo terreno, il secondo mistico) che attraversa il Pianeta Terra per traghettare l’Uomo – prigioniero delle umane, appunto, fragilità – verso l’Universo. Amore e bellezza sono alcuni degli argomenti trattati nel breve ma intenso viaggio redatto dal Bonaffini dreamwriter formato CD.

La fonte di ispirazione,  chiarisce l’artista,  è stato un vecchio cd che avevo in archivio, di musica reiki scritta da Padovan. Inizialmentetemevo un po’ troppo l’associazione alla new age e ai viaggi onirici di Franco Battiato (magari…!). Poi, lungo la strada, ho scoperto che stava nascendo una vera e propria canzone per ogni Chakra, senza citare mai esplicitamente alcuna disciplina. Insomma, alla fine è nato un album di canzoni pure e semplici fatte di bio-suoni e di tanto sentimento. Il Cuore, come cita “Il frutice e la grande fionda”, in lingua giapponese è “il mio cuore (watashi no kokoro)”. Spunta lo spettro della distruzione delle guerre, dietro “la grande onda di Kanagawa” di Hokusai e la capacità visionaria, quasi a tinte Fantasy, di chi si sente un asino volante. Un asino – ribadisce Luca – non un cavaliere. Il cavaliere non sono io, non siamo noi a dover salvare gli asinelli: saranno loro a portarci verso la salvezza, la felicità.

Sette tracce forti e intense per “Il cavaliere degli asini volanti” che, tra elettro-pop d’autore e influenze etno-age, ci racconta il nostro tempo in essere e a venire e la sacralità dei nostri valori fondamentali di sempre.

L’uscita del videoclip è fissata per il 21 giugno, in occasione del solstizio d’estate.

 

Ma chi è Luca Bonaffini?   Vediamo un pò:

Collaboratore storico del cantautore emiliano, dal 1983 al 2002 Luca Bonaffini è stato frequentatore di “casa Bertoli”, trasformandosi da “allievo e fan” a collaboratore principale. Una lunga strada fatta di incontri, sorprese e canzoni che ha visto il giovane Luca diventare autore, compositore, chitarrista e vocalist di Bertoli, nel giro di pochi fondamentali dischi.

Negli anni del boom televisivo di Pierangelo, Luca c’era: c’era con “Chiama piano” (che Bertoli cantò con Concato) fino alla sera del Festival di Sanremo 1991, nella quale Bertoli interpretò insieme ai Tazenda il brano “Spunta la luna dal monte” che decretò il successo discografico e live dell’artista di Sassuolo, facendolo diventare simbolo televisivo-musicale delle minoranze e della cosiddetta canzone civile.