Insuccesso -e sospetto allineamento – dei Sindacati nel dialogo con il governo sulla Pensione

Nell’età di pensionamento -a 67 anni -dal 2019 gli anni di contribuzione necessari per poter accedere al beneficio dell’esenzione dallo scatto al pensionamento  scendono da 36 anni a 30 mentre gli anni per i quali i lavoratori dovranno dimostrare di aver esercitato una attività gravosa passano a 7 su 10 rispetto ai 6 su 7 inizialmente previsti.

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Questa,  si apprende, la novità che il governo ha presentato ai segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil. Confermate invece le categorie di lavori gravosi esentati dal ritocco dell’età pensionabile, 15 e l’avvio di un nuovo meccanismo di calcolo dell’impatto delle aspettative di vita sull’età pensionabile dal 2021.  Fermo     rimane l’impianto della legge Fornero e non comprendiamo cosa abbiano dialogato i signori sindacalisti con i governanti.

Le categorie esentate dallo scatto dunque resterebbero 15: a quelle individuate per l’accesso all’Ape social, operai dell’industria estrattiva, conduttori di gru, macchine di perforazione, conciatori, macchinisti ferroviari, camionisti, professori di scuola pre-primaria, facchini, addetti alla pulizia, ostetriche infermiere ospedaliere e assistenti per non autosufficienti si aggiungono gli agricoltori, i siderurgici di secondo fuoco, i marittimi e i pescatori. La spesa prevista è da calcolare e studiare ed è stata rinviata dal premier Gentiloni.

 Sarà modificato il meccanismo di calcolo per stabilire quanto la speranza di vita allungherà negli anni il pensionamento dei lavoratori. L’esecutivo, infatti, ha aperto alla possibilità di calcolare dal 2021 la speranza di vita come media del biennio da confrontare con quella del biennio precedente che dunque potrà tenere conto anche dell’eventualità di un calo nelle aspettative di vita anche se in questo caso il nuovo adeguamento all’età pensionabile si ‘scaricherebbe’ sul biennio successivo, cioè 4 anni dopo la rilevazione.    Insomma sono caramelle visto che la richiesta della gente , della popolazione per ridare ossigeno ai giovani disoccupati era la speranza di abbassare l’età pensionabile.   Secondo questo governo “ l”età di pensionamento inoltre non potrà mai scendere, semmai si bloccherebbe sull’età prevista dall’ultimo aggiornamento “.   Insuccesso sindacale quindi e tutto politicamente da rivedere per eliminare l’indecenza dei meccanismi di marca “Fornero”.