DOVE SONO I “CONTROLLORI” INTERNI DELLE IMPRESE? IN SICILIA 80% DELLE SOCIETÀ SENZA ORGANO DI CONTROLLO

 

Obbligo di nomina dei revisori contabili: imprese edili e commercialisti a confronto

 

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Milleproroghe: slitta ad aprile il termine ultimo per allinearsi alla nuova normativa

 

CATANIA –

Scatta il countdown per le società a responsabilità limitata che non hanno ancora provveduto a nominare il proprio organo di controllo. In Sicilia solo il 20% delle imprese è in regola, la restante parte dovrà provvedere entro aprile 2020.

L’articolo 6 bis del decreto Milleproroghe farebbe infatti slittare il termine ultimo per adeguare gli statuti delle società di capitale e istituire gli organi di controllo entro la data di approvazione dei bilanci d’esercizio del 2019.

Ma qual è l’utilità di questo strumento? Il revisore, il collegio sindacale o il sindaco unico hanno il duplice ruolo di vigilanza e “allerta”, segnalando in maniera tempestiva le prime avvisaglie di una crisi aziendale da arginare con adeguati strumenti di pianificazione.

Questo l’argomento al centro del focus formativo organizzato da Ance Catania insieme con l’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili del capoluogo etneo. «Le imprese edili, com’è noto, soffrono di una forte crisi di liquidità – afferma il presidente Ance Catania Giuseppe Piana – è difficile allineare le entrate alle scadenze previste dai contratti. Stiamo perdendo l’entusiasmo a causa dalle complicazioni normative con cui dobbiamo fare costantemente i conti».

Gli fa eco il consigliere dell’Ordine dei Commercialisti Fabrizio Leotta: «Questi sono argomenti caldi tanto per le imprese quanto per i professionisti – spiega – è davvero complicato adeguarsi alle continue e incalzanti modifiche normative, quindi i momenti di confronto formativo con le altre categorie professionali, con le quali lavoriamo sinergicamente, sono sostanziali».

Secondo il codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, la nomina dell’organo di controllo diventa obbligatoria nell’ipotesi in cui la società abbia, per due esercizi consecutivi, almeno uno dei seguenti parametri: quattro milioni di euro di attivo dello stato patrimoniale, quattro milioni di ricavi e venti dipendenti. Conti alla mano «in Italia le società interessate alla nomina sarebbero circa 100mila – incalza Dario Scelfo, dottore commercialista, relatore dell’incontro – a livello nazionale la regione più attenta è stata l’Emilia-Romagna, dove circa il 35% delle imprese ha già nominato il revisore. Lo spirito della norma è quello di superare le criticità degli ultimi anni, evitando in sostanza che l’imprenditore chiuda le saracinesche: un tentativo di porre rimedio all’inizio del processo di crisi, e non alla fine, quando la situazione diventa irreversibile».

A concludere il confronto è stato l’avvocato Fabrizio Belfiore che ha posto l’attenzione sul concordato negli appalti pubblici, distinguendo l’ipotesi della partecipazione da quella in cui il concordato interviene in sede di realizzazione dell’opera pubblica. «In un periodo di così profonda crisi – aggiunge – siamo costretti a trovare strumenti di carattere giuridico per superare la posizione debitoria delle imprese e per dare l’opportunità ad esse di intraprendere un percorso di risanamento e ritorno ad una capacità piena».

Catania: oggi e domani focus formativo sul Partenariato

 

Oggi19 e domani 20 giugno convegno nella sede Ance, Viale Vittorio Veneto 109

 

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OPERE STRATEGICHE, BOOM DEL PARTENARIATO PUBBLICO-PRIVATO

Commercialisti, costruttori e industriali riuniti per analizzare prospettive di sviluppo grazie ai modelli di sussidiarietà orizzontale
Tra i relatori anche il consigliere Autorità Nazionale Anticorruzione Michele Corradino

CATANIA –

Le prospettive di sviluppo dei territori vanno sempre più nella direzione del partenariato pubblico-privato. È infatti la formula di finanziamento alternativo che oggi, a fronte delle difficoltà di cassa e dei vincoli di bilancio delle pubbliche amministrazioni, si rivela la strada più efficace per la realizzazione di opere e interventi, quindi per la creazione di investimenti, redditi, occupazione, grazie all’apporto di risorse e capitali privati. In una sola parola opportunità per i territori, come testimoniato dal boom del mercato del partenariato pubblico-privato (PPP) a livello nazionale e locale, che in Italia è passato da poco più di 300 bandi nel 2002 agli oltre 3.000 del 2016, smuovendo una mole di risorse di oltre 88 miliardi di euro (22,1% delle gare per opere pubbliche bandite nel periodo). Questi gli ultimi dati del dossier “I comuni italiani e il Partenariato Pubblico Privato” commissionato nel 2018 dal Senato della Repubblica.

Conoscere dunque i modelli di cooperazione e le procedure del PPP diventa fondamentale per i professionisti del settore. A questo tema sarà dedicato il convegno “Partenariato Pubblico Privato e Project Financing: prospettive di sviluppo per il territorio” organizzato da Ordine dei Commercialisti di Catania, Ance Catania e dalla sezione etnea di Confindustria, che si terrà domani, mercoledì 19 (15,30-19,30) e giovedì 20 giugno (9-13) nella sede Ance (Viale Vittorio Veneto 109, Catania). Nella prima giornata, dopo i saluti dei presidenti Giorgio Sangiorgio (Ordine Commercialisti), Giuseppe Piana (Ance Catania) e Antonello Biriaco (Confindustria Catania), si entrerà nel vivo dei lavori per approfondire diversi aspetti della materia fra cui le dinamiche degli investimenti pubblici e il mercato,l’inquadramento giuridico del PPP e del PF attraverso lo schema di contratto standard e le linee guida dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, i ruoli dell’Amministrazione all’interno delle procedure, analizzando anche profili tecnici e finanziari connessi, riflessi sui bilanci degli enti locali e controlli degli organi revisori.

I relatori in programma saranno: Filippo Colombrita (Ingegneria Costruzioni Colombrita srl), Michele Corradino (Consigliere Autorità Nazionale Anticorruzione), Biagio Bisignani (Direttore ad interim settore Direzione Lavori Pubblici, Infrastrutture, Mobilità Sostenibile e Servizi cimiteriali del Comune di Catania), Fabrizio Leotta (Consigliere Ordine dei Commercialisti) e Gaetano Oliva (Dottore Commercialista e revisore legale).

La seconda giornata, introdotta e moderata da Fabrizio Leotta, vedrà un focus che tratterà modalità di finanziamento del project financing, modelli d’investimento dei capitali, strategie per massimizzare il rendimento con il commercialista, revisore legale e collaboratore de Il Sole 24 Ore Fabrizio Bencini.