Operazione internazionale “PANGEA XVI” sequestro di 7 milioni di farmaci falsificati o illegali, chiusura di oltre 1300 siti Internet illegali e rischi salute

Negoziazione prezzi dei farmaci: cambiano le procedure. Nuovi criteri e più  trasparenza

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 Roma – Territorio Nazionale
Si è svolta dal 3 al 10 ottobre 2023 la XVI edizione di PANGEA, l’operazione internazionale (svolta dal 3 al 10 ottobre 2023 )  finalizzata a contrastare la commercializzazione online di medicinali e illegali o falsificati.
L’operazione, coordinata a livello mondiale da INTERPOL, ha visto la partecipazione di 89 Paesi. Lo sforzo congiunto di autorità doganali, autorità regolatorie e forze di polizia ha portato a livello mondiale al sequestro di oltre 7 milioni USD di farmaci e dispositivi medici sequestrati, alla chiusura di oltre 1300 siti internet illegali e all’arresto di un considerevole numero di soggetti coinvolti nel traffico di medicinali potenzialmente dannosi per la salute.
Le attività di controllo in Italia sono state effettuate presso i maggiori hub aeroportuali dei Corrieri Espresso e delle Poste, in ragione dell’elevato numero di spedizioni di cui questi sono destinatari. Presso questi hub sono state condotte verifiche congiunte da parte di “team misti” composti da personale di ADM, militari dei Nuclei dei Carabinieri NAS e uffici USMAF, coadiuvati dall’Ufficio Investigazioni della Direzione Antifrode ADM e dal Nucleo Carabinieri AIFA con il supporto dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA).
Grazie all’intensificazione dei controlli, tra le spedizioni dirette in Italia sono state individuate e sequestrate nel corso della week of action quasi 47.000 unità di farmaci illegali e falsificati, per un valore stimato di oltre 170.000 euro.
L’operazione ha consentito di raccogliere spunti investigativi relativi al traffico internazionale di farmaci ad alto costo. In particolare, è stato possibile intercettare spedizioni illegali di medicinali, effettuate da soggetti non autorizzati e, in molti casi, nel mancato rispetto degli obblighi di garantire la conservazione dei medicinali a temperatura controllata, prefigurando notevoli rischi per la salute qualora somministrati.

 

 

Catania, uccidere pazienti ,forse per capriccio personale. Già in carcere “l’infermiere”autore del duplice omicidio

 

E’ davvero incredibile .Un infermiere del Cannizzaro di Catania, Vincenzo Villani Conti di 50 anni, è stato arrestato con l’accusa di duplice omicidio di due pazienti. La notifica del  provvedimento  eseguita dalla Polizia. Il Gip del Tribunale di Catania ha disposto la custodia cautelare in carcere.

Secondo le indagini raccolte della Procura di Catania Villani Conti avrebbe provocato la morte di due pazienti ricoverati nel reparto di Medicina e Chirurgia d’Accettazione e Urgenza somministrando loro, con modalità estranee ad esigenze terapeutiche, Diazepam e Midazolam.

Gli accertamenti tecnici e la consulenza medico-legale e le analisi tossicologiche eseguite dopo la riesumazione dei cadaveri dei due pazienti, hanno risolto il quesito sul  decesso delle due persone  avvenuto dopo il turno notturno svolto dall’indagato.  Gli investigatori affermano: ” Nelle cartelle cliniche non risultava indicata la prescrizione dei farmaci, proprio perché del tutto controindicati rispetto alle patologie. Sui cadaveri, pur a distanza di diversi mesi dalla morte, sono state trovate, durante l’autopsia, tracce significative di tali farmaci.  Resta l’enigma perchè l’infermiere abbia fatto questi delitti.   E l’interrogativo: e nel passato?  

“Sia nei campioni biologici dei due pazienti i dati relativi al Midazolam e al Diazepam sono compatibili con una somministrazione delle sostanze avvenuta pressoché contemporaneamente – hanno spiegato dalla Procura – determinando un aumento reciproco degli effetti tossici sull’apparato respiratorio. Considerando le condizioni cliniche delle due pazienti, la grave compromissione della loro funzione respiratoria avrebbe dovuto costituire una controindicazione specifica alla somministrazione”.

A questo punto la Procura ha così chiesto e ottenuto dal Gip la cattura del cinquantenne che ora si trova rinchiuso in un carcere catanese.

Interessante indagine territoriale sui prezzi al consumo Gennaio 2021 a Messina

 

Risultato immagini per immagine di farmaci

Gli indici dei prezzi al consumo di gennaio 2021 sono stati elaborati tenendo conto delle limitazioni, differenziate a livello regionale, definite dalle normative nazionali e locali per contrastare la pandemia causata dal Covid-19. L’impianto dell’indagine sui prezzi al consumo, basato sull’utilizzo di una pluralità di canali per l’acquisizione dei dati, ha continuato a consentire di ridurre gli effetti negativi del più elevato numero di mancate rilevazioni sulla qualità delle misurazioni della dinamica dei prezzi al consumo.
Nella città di Messina nel mese di gennaio 2021 si registra un incremento congiunturale del 0,5% e tendenziale del 0,2% dell’indice dei prezzi al consumo.
Crescono tendenzialmente rispetto all’anno precedente: prodotti alimentari e bevande analcoliche (+0,1%), bevande alcoliche e tabacchi (+2%), abbigliamento e calzature (+0,4%), abitazione, acqua, elettricità, e combustibili (0,1%), mobili, articoli e servizi per la casa (+1,3%), servizi sanitari e spese per la salute (+0,6%), ricreazione, spettacoli e cultura (+1,4%), servizi ricettivi e ristorazione (+0,6%), altri beni e servizi (+1,9%).
Decrescono: trasporti (-2,2%), comunicazioni (-2,5%), istruzione (-3%).
La nota offre una sintetica analisi dei fattori che hanno contribuito a determinare le dinamiche di prezzo più marcate dei beni e servizi a rilevazione centralizzata nel mese di gennaio 2021:
Prodotti per fumatori: si registra un aumento congiunturale dei sigari e sigarette (+4,1%; +7,9% il tendenziale), dovuto all’aumento di prezzo di alcune marche.
Energia elettrica: nel mercato dell’energia elettrica si rileva un aumento congiunturale generalizzato, sostanzialmente legato alla crescita delle quotazioni delle materie prime energetiche. Le tariffe del mercato tutelato registrano un aumento congiunturale soprattutto nella fascia diurna feriale (+6,5%; +5% il tendenziale), seguita dalla fascia notturna, weekend e festivi (+5,2%; +0,5% il tendenziale) e dalla quota fissa (+2,3%; +2,7% il tendenziale). Più lieve è l’aumento delle tariffe nel mercato libero (+06%; -1,9% il tendenziale).
Farmaci: in aumento del 2,3% in termini congiunturali (+2,2% il tendenziale) i prezzi dei farmaci di fascia C a seguito della revisione dei prezzi prevista ogni due anni.
Servizi di trasporto: nel mese di gennaio si registra un aumento congiunturale generalizzato dei prezzi dei voli. L’aumento più marcato interessa i voli nazionali (+17,6%; -23,9% il tendenziale), seguiti dai voli europei (+7,2%; -16,0% il tendenziale) e dai voli intercontinentali (+0,2%; -8,2% il tendenziale). L’aumento è dovuto soprattutto ai voli low cost, che registrano per tutte le tratte aumenti considerevoli. I voli tradizionali registrano, invece, un calo nelle tratte europee e in quelle intercontinentali, sulle quali incidono in modo più marcato rispetto ai voli low cost. Si riscontra, invece, una diminuzione congiunturale nel trasporto marittimo (-1,4%; -3,8% il tendenziale), dovuto principalmente alle tratte estere e in misura minore al cabotaggio.
Attività turistiche e ricreative: questo mese non sono stati utilizzati i dati relativi ai pacchetti vacanza nazionali e internazionali e quelli relativi ai parchi di divertimento, agli impianti di risalita, agli stabilimenti balneari e ai parchi nazionali, giardini zoologici e giardini botanici, perché l’erogazione dei servizi è risultata limitata a causa delle misure restrittive di lockdown.

Operativo in Sicilia il trattamento contro l’Atrofia muscolare

In undici regioni d’Italia, il trattamento clinico per l’atrofia muscolare spinale – malattia genetica rara conosciuta anche come Sma – è già realtà. A tre mesi dall’avvio della somministrazione ufficiale di Spinraza, primo e unico farmaco al mondo per la patologia, la mappa dei centri ospedalieri dislocati nella penisola restituisce un quadro generale significativo, che mostra quanto è stato realizzato e cosa occorre fare per garantire a tutti i pazienti affetti, bambini e adulti, il diritto alla cura.

«L’obiettivo basilare delle nostre attività e della raccolta fondi è quello di supportare ciascuna regione nella dotazione di almeno una struttura specializzata. Siamo a poco più della metà del percorso e dunque sentiamo il dovere di informare i soci, i donatori e tutti i cittadini, sull’attuale stato dell’arte della terapia Nusinersen in Italia», afferma Daniela Lauro, presidente di Famiglie Sma, la onlus che sta lavorando in prima linea a questo importantissimo progetto sanitario, che ha cambiato in modo epocale l’approccio alla malattia.

Ad oggi (7 marzo) sono 18 i centri autorizzati operativi, e si trovano in Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Sicilia, Toscana e Veneto (la mappa dettagliata è consultabile al link (www.famigliesma.org/centri-di-somministrazione/). Inoltre, sempre queste regioni – a cui si aggiungono Calabria, Puglia e Trentino Alto Adige – hanno identificato altri 19 centri prescrittori, avviando l’iter burocratico e amministrativo per l’autorizzazione, e successivamente per la formazione del personale medico. «Dalle risposte ricevute può senz’altro desumersi che i centri si sono fattivamente attivati per rendere operativo il trattamento: riorganizzandosi al proprio interno, creando reti per la condivisione di tecniche e criteri di infusione, sedendo ad appositi tavoli tecnici regionali per lo scioglimento dei nodi finanziari burocratici», spiega la vicepresidente di Famiglie Sma Cristina Ponzanelli che, in qualità di avvocato incaricato dal Consiglio direttivo, ha sollecitato ufficialmente le strutture ad entrare nel circuito nazionale della terapia Nusinersen.

Sono 37 in Italia le strutture ospedaliere finora individuate per poter effettuare l’infusione del farmaco Spinraza, tutte già contattate da Famiglie Sma: la loro adesione è in continuo aggiornamento, settimana dopo settimana. «Possiamo affermare – continua l’avv. Ponzanelli – che per quanto riguarda i pazienti pediatrici la somministrazione è ormai a pieno regime; più complessa invece la situazione per i pazienti adulti, ma ci stiamo muovendo molto anche su questo fronte. Siamo fiduciosi che l’avvio di altri centri sia vicino».

Quali sono le problematiche che rallentano i tempi? «Numerose famiglie chiedono spiegazioni a proposito – spiega la vicepresidente – la ragione è meramente di natura organizzativa. Affinché il centro medico si attivi è necessario attestare prima la disponibilità finanziaria di ciascuna Regione, e per calcolarla occorre censire i pazienti. Bisogna poi identificare il personale medico idoneo e stabilire le modalità opportune con cui seguire i pazienti. Nel compimento di ciascuna di queste fasi l’associazione Famiglie Sma offre un supporto a 360 gradi, attraverso il contributo di una squadra di esperti che interviene nei diversi ambiti: medico-scientifico, legislativo, logistico, psicoterapeutico..