Taormina: bandiere di vita, spazio di libertà e cura dell’anima

 

Fondazione Fiumara d’Arte e Ospedale San Vincenzo Taormina

10mila studenti, 500 opere, 200 scuole, 31 comuni del territorio ionico-etneo

TAORMINA – Gioia, soddisfazione e commozione. E soprattutto orgoglio di essere i protagonisti di una grande opera di bellezza e impegno civico che, attraverso la forza dell’arte e dell’amore, potrà essere un prezioso medicamento per l’anima di chi soffre. Un turbinio di emozioni ha inondato oggi i corridoi, le sale e i reparti dell’Ospedale San Vincenzo di Taormina durante la cerimonia di consegna delle bandiere-quadro del progetto “Bandiere di Vita: il Valore dell’Essere”, il nuovo dono con cui il presidente della Fondazione Fiumara d’Arte Antonio Presti, si è impegnato per il nosocomio in provincia di Messina. Un’ulteriore testimonianza del legame instaurato negli anni con il territorio ionico, che ha coinvolto oltre tremila studenti delle duecento scuole del circondario, con la partecipazione dell’associazione Avulss di Gaggi, del Centro psicoeducativo di Trappitello e l’A.ge presente e futuro di Giardini Naxos.

Amicizia, amore, affetti, preghiera e anche ambiente. Il Valore dell’Essere, tema scelto per promuovere il senso dell’identità e della potenza dell’essenza rispetto all’apparire, è stato declinato dai bambini e dai ragazzi delle scuole sotto l’attenta guida degli insegnanti, attraverso i sentimenti più importanti che legano gli essere umani. Nelle opere donate dai ragazzi, grandi tele colorate (240 x 150 cm) corredate da brevi componimenti e racconti personali, costante è stato anche il riferimento alla famiglia come luogo salvifico per l’anima e per il corpo, alcova sicura dove trovare cura e cuore nei momenti di difficoltà.

«In un luogo dove la sofferenza trasuda da ogni angolo – sottolinea il mecenate Antonio Presti – vogliamo lasciare un segno di speranza, un messaggio di Bellezza, in un processo circolare che rappresenta la vita, con i suoi dolori e le sue gioie. Vita che passa sì dalla morte, ma si consegna sempre alla rigenerazione. Ho immaginato questa installazione permanente delle bandiere-quadro come una sorta di potente lavatrice spirituale sia per i malati che, pur vivendo un momento di angoscia, potranno nutrirsi della positività dei messaggi dei ragazzi, sia per gli studenti delle scuole che, attraverso il dono di una propria opera d’arte, nel segno universale dell’altruismo, si sentiranno investiti da una rinnovata fiducia nel valore dell’impegno sociale verso la cura degli altri. I medici e tutti i dipendenti ospedalieri, inoltre, potranno trovare un sostegno etico e morale durante lo svolgimento delle loro attività di cura dei pazienti».

Dono e condivisione si rivelano, come sempre, i punti fermi dell’attività d’Arte e Bellezza della Fondazione, che attraverso la partecipazione, riesce a trasformare il dono in qualcosa da accogliere e da proteggere, il cui valore va oltre l’aspetto puramente materiale. «Avere tanti ragazzi qui con noi – afferma Rosario Cunsolo, direttore sanitario del presidio ospedaliero San Vincenzo di Taormina  – è una vera iniezione di energia e positività. Insieme con Gaetano Sirna, il direttore generale dell’Asp di Messina, abbiamo subito sposato e accolto l’iniziativa di Fiumara d’Arte e del mecenate Presti, intravedendo la forza del progetto che recupera e divulga i valori dell’impegno civile e culturale. Le bandiere, da oggi in questo ospedale, saranno davvero un nutrimento per l’anima».

Grande soddisfazione e riconoscimento da parte di tutte le scuole, gli insegnati e i dirigenti scolastici che hanno aderito all’iniziativa. «Partecipare al progetto ha costituito per la comunità scolastica un valore aggiunto – spiega Rossana Maletta, dirigente del Terzo istituto Comprensivo di Giarre – piccoli e grandi studenti hanno sperimentato il piacere di guardare alla vita da una prospettiva diversa, stimolante, arricchente e profondamente inclusiva».

«L’iniziativa – le fa eco la dirigente dell’istituto comprensivo Santa Teresa di Riva Enza Interdonato – ha rappresentato per i nostri alunni un’opportunità di grande spessore emotivo, culturale, umano e sociale, portandoli a riflettere sul valore dei beni fondamentali e a tradurre questa riflessione in attività artistica esprimendo così il proprio pensiero e la personale sensibilità a favore di chi ne ha più bisogno».
Un sentimento condiviso anche dalla professoressa Rosita Alberti, dirigente dell’I.C di Alì Terme che ha affermato: «un sentito grazie alla Fondazione Fiumara d’Arte e al maestro Antonio Presti per l’evento che ha coinvolto le scuole del comprensorio ionico – etneo, offrendo la possibilità ai nostri giovani di avvicinarsi al senso dell’identità attraverso l’Arte e la Bellezza, restituendo il valore dell’Essere come impegno civile e dono disinteressato».

Impegno civile, solidarietà e altruismo che hanno ancora più valore in un mondo dove l’individualismo sembra essere il male del secolo. «In un mondo sempre più connesso – sottolinea Maria Novelli dirigente Primo Istituto Comprensivo G.Russo di Giarre – e malato di solitudine, dove la rete nasconde bulli e cyber bulli e alimenta la viltà, l’odio per la vita e per l’Essere, noi crediamo nell’importanza dei piccoli gesti quotidiani».

Durante l’inaugurazione della mostra permanente, tutti i dirigenti presenti (Tiziana D’Anna, dirigente Istituto Istruzione Superiore Fermi-Guttuso Giarre, Angela Mancuso, dirigente IstitutoComprensivo Francavilla di Sicilia, Maria Concetta D’Amico, dirigente Istituto Comprensivo Giardini, Luigi Napoli, dirigente Istituto Istruzione Superiore Pugliatti Taormina, Rosaria Curcuruto, vicaria Liceo Amari Linguaglossa, Maria Concetta Muscolino, vicaria Direzione didattica Santa Teresa di Riva, Antonella D’Agostino, vicepreside Istituto comprensivo Macherione Calatabiano)hanno rivolto i loro saluti e ringraziamenti ai presenti, alla Fondazione e all’ente Ospedaliero.

Le bandiere di vita, spazio di libertà di espressione in un percorso etico di crescita e di sensibilizzazione, diventano anche una presa di coscienza nei confronti e da parte del territorio. Il progetto ideato da Antonio Presti ha avuto anche il grande merito di riunire sotto un’unica attività le scuole del vasto territorio ionico-etneo. Trentuno comuni (Alì Terme, Antillo, Calatabiano, Castelmola, Castiglione di Sicilia, Fiumedinisi, Francavilla, Furci Siculo, Gaggi, Giardini Naxos, Giarre, Graniti, Itala, Letojanni, Linguaglossa, Malvagna, Mandanici, Mascali, Moio Alcantara, Motta Camastra, Nizza di Sicilia, Piedimonte Etneo, Riposto Roccalumera, Roccella Valdemone, Savoca, Santa Domenica, Santa Teresa Riva, Sant’Alfio, Sant’Alessio, Scaletta Zanclea, Taormina) hanno rinnovato attraverso l’impegno dei propri studenti, il senso di appartenenza al comprensorio territoriale non solo dal punto di vista geografico, ma anche spirituale.

«Oggi più che mai – conclude Presti – l’anima che nel quotidiano incontra la sofferenza ha trovato la Resilienza della Bellezza. Quella di tutti gli studenti, gli insegnanti, i bambini, le istituzioni, il personale medico e paramedico che coniuga la parola futuro nel potere della Conoscenza»

 

Fondazione Fiumara : il lavoro deve essere incentrato sul valore della conoscenza

BANDIERE DI VITA, IL VALORE DELL’ESSERE»
IL PROGETTO CULTURALE DI ANTONIO PRESTI
TRA LE CORSIE DELL’OSPEDALE S. VINCENZO DI TAORMINA

Collezione permanente delle opere realizzate dagli studenti: coinvolte 150 scuole del comprensorio ionico-etneo

«Il potere terapeutico della bellezza»: la Fondazione Fiumara d’Arte incontra l’Ospedale San Vincenzo di Taormina per dar vita a un lavoro incentrato sul valore della conoscenza come “cura” per una società anestetizzata dall’individualismo. Il nuovo progetto “Bandiere di vita, il valore dell’essere”, vede il mecenate messinese Antonio Presti ancora protagonista nel territorio della riviera ionica dopo il dono elargito alle Rocce di Capo Mazzarò: per il creatore della Fiumara d’Arte la restituzione si rivela ancora una volta via maestra che ispira l’azione, un agire caratterizzato da quello spirito di condivisione e apertura verso le istanze del territorio che connota da anni le attività della Fondazione.

Il mecenate ha invitato le scuole della costiera ionica a rinnovare il dono delle bandiere-quadro, opere che saranno poi esposte in mostra permanente nelle corsie dei reparti dell’Ospedale San Vincenzo di Taormina. Un’iniziativa – quella presentata stamattina – nata per regalare un pensiero di gioia e di speranza a tutti i degenti di un luogo che deve necessariamente dialogare con l’Arte e la Bellezza.

«Ho accolto con gioia e grande interesse il progetto di Antonio Presti – ha sottolineato don Francesco Venuti, cappellano dell’ospedale – è un’occasione per lanciare, soprattutto in questo momento storico, messaggi positivi e di speranza a sostegno di fratelli che vivono un momento di sofferenza». Anno dopo anno il progetto crescerà insieme agli studenti, rendendoli protagonisti di un importante percorso di sensibilizzazione nei confronti del loro territorio. La Fondazione Fiumara d’Arte intende con ciò recuperare e divulgare i valori dell’impegno civile e culturale, affidando alla scuola un ruolo attivo e centrale nell’ambito sociale: un’educazione alla cittadinanza attraverso un viaggio immaginario intorno alla propria identità, per lo sviluppo di una nuova cultura ambientale. Coinvolti nel progetto oltre tremila studenti di centocinquanta scuole del territorio ionico-etneo, l’associazione Avulss di Gaggi e il Centro psicoeducativo di Trappitello. «Degno di pregio è stato il momento in cui gli studenti del Comprensivo hanno incontrato il maestro Presti  – ha detto la dirigente dell’Istituto Comprensivo Francavilla di Sicilia Angela Mancuso – in quell’occasione hanno interiorizzato il  significato del termine “esistere” come essenza e valore, prendendo consapevolezza della poca importanza che hanno le apparenze e tutto ciò che ci distoglie da noi stessi. Attraverso l’interazione, guidata dal mecenate, hanno compreso il valore dell’essere come impegno civile e dono disinteressato verso gli altri, soprattutto nei confronti di coloro che si trovano in condizioni di vulnerabilità».

«L’Istituto Comprensivo di Giardini Naxos è orgoglioso di contribuire alla diffusione della cultura, del rispetto e dell’inclusione – ha continuato la dirigente Maria Concetta d’Amico – tutti i bambini sono portatori di unicità. Tale unicità va coltivata con l’esempio di noi adulti, che abbiamo il compito di valorizzare la loro crescita».

I progetti proposti da Antonio Presti per l’Ospedale San Vincenzo intendono restituire alle nuove generazioni il Valore dell’Essere come impegno civile e dono disinteressato: una riconsegna artistica, in primo luogo, come gioia condivisa in uno spazio segnato dalla sofferenza. «La direzione aziendale ha inteso accogliere un progetto che estendesse gli occhi e la mente oltre le pareti del San Vincenzo – ha spiegato il direttore sanitario del presidio taorminese Rosario Cunsolo – che fosse in armonia con la sua mission, cioè quella di curare il corpo, che infondesse messaggi rassicuranti di vita e di speranza».

«Abbiamo sin da subito sposato l’idea di abbellire l’ospedale di Taormina con opere realizzate da alunni – ha detto il direttore  dell’’Azienda sanitaria provinciale di Messina Gaetano Sirna – un’occasione per aprire una struttura sanitaria ancor di più alle istituzioni (in questo caso quelle scolastiche), con un messaggio positivo di arte e bellezza a chi frequenta l’ospedale per vari motivi: operatori sanitari, pazienti, visitatori».Rigenerare diviene dunque la parola d’ordine in un contesto inevitabilmente legato alla ciclicità dell’esistenza umana: la parola, il segno e la pittura restituiscono energia ai pazienti, rassicurano i familiari in attesa, accompagnano il personale nelle lunghe giornate di lavoro.

Le opere donate dai ragazzi, grandi tele colorate (240 x 150 cm) corredate da brevi componimenti e racconti personali, saranno testimonianza di una bellezza figlia dell’armonia universale, rinnovamento di quella dialettica tra etica ed estetica oggi spesso soffocata da un bieco individualismo e piegata da una rivoluzione tecnologica disumanizzante. Gli studenti coinvolti saranno così protagonisti dello scambio ideale di un patrimonio immateriale con i pazienti della struttura: una comunicazione puramente emozionale attraverso i colori e la forza eversiva della parola, un incontro tra mondi distanti per rifondare su nuove basi il senso stesso di una comunità. «Mi piace immaginare – ha affermato Antonio Presti – gli occhi di chi vedrà queste opere, sguardi emozionati che rifletteranno i colori e la bellezza legati al vissuto di tanti giovani. I bambini e i ragazzi decidono così di scegliere consapevolmente il valore dell’impegno sociale e della differenza rispetto ai disvalori contemporanei, offrendo una generosa testimonianza ed un grande esempio di solidarietà e di senso civico».

Tema centrale del progetto, come detto, il Valore dell’Essere. Da un punto di vista filosofico della conoscenza, quella dell’essere è una nozione semplice e universale: essere significa infatti esistere come pura essenza. Affermare il proprio essere equivale dunque ad affermare di esistere come entità unica e irripetibile. Nella natura dell’essere si contrappongono il materialismo e l’idealismo, il soggettivismo e l’oggettivismo. In un’epoca che schiaccia le coscienze – espropriando la Bellezza – occorre, come unico atto di salvezza, riappropriarsi dell’essenza dell’essere: contro la frenesia del consumismo, l’inutile apparenza o la vanità del possesso. Un progetto, infine, che può dare un senso ulteriore, al giuramento di Ippocrate e a quei concetti di civiltà e cittadinanza che dovrebbero sempre accompagnare la convivenza sociale negli spazi pubblici.

L’Ospedale S. Vincenzo dè Paoli di Taormina ha radici, e quindi memoria storica, in un antico Convento della città di Taormina, il più antico fra tutti i conventi di Taormina di regolari, quello tenuto dai Frati minori dell’Ordine di S. Francesco di Paola. Che l’Ospedale abbia lontane radici è provato da una lapide, murata nell’attuale struttura e dedicata ad Ascanio Marziani, nobile e ricco giurato taorminese vissuto tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo, e nella quale, oltre lo stemma del casato nobiliare è inciso: “Ad Ascanio Marziani che nel 1609 a sue spese fondò l’Ospedale S. Vincenzo. Taormina riconoscente. Struttura relativamente recente situata nella baia della perla dello Jonio, il P.O. S. Vincenzo (inaugurato nel 1987) nel giro di pochi anni è passato da piccolo Ospedale di provincia a DEA I° livello e Polo sanitario di riferimento, in ambito provinciale ed interprovinciale, specie per le discipline di Oncologia, Cardiologia, Cardiochirurgia pediatrica, Diagnostica, Radioterapia. La modernità della struttura, l’assenza di barriere architettoniche, le attrezzature diagnostiche e terapeutiche altamente specializzate, uno staff sanitario e parasanitario professionalmente competitivo fanno di quest’Ospedale un Centro veramente all’avanguardia. Ciò trova conferma nell’incremento esponenziale dei dati riferiti alle diverse prestazioni diagnostiche, al numero di ricoveri ordinari ed in regime di Day-hospital, Day-surgery e Day-service e all’affluenza massiccia agli Ambulatori centralizzati.