IN ITALIA IN CRISI OLTRE 370MILA SOGGETTI NON FALLIBILI: NECESSARIA UNA SECONDA CHANCE ALLE NOSTRE IMPRESE»

Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza

 

foto Press

Evento nazionale a Catania, organizzato da Commercialisti e Avvocati etnei, Osservatorio della Crisi d’Impresa e Scuola di Alta Formazione dei Commercialisti siciliani

 

CATANIA –

Garantire il principio di continuità aziendale; promuovere un differente approccio imprenditoriale; evitare l’esclusione dal mercato delle imprese a rischio chiusura, dando loro una seconda chance. Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza presenta molti aspetti complessi, su cui hanno puntato i riflettori gli Ordini dei Commercialisti e degli Avvocati di Catania, l’Osservatorio della Crisi d’Impresa e la Scuola di Alta Formazione dei Commercialisti siciliani, durante l’evento nazionale al chiostro del Monastero dei Benedettini di Catania (in programma ieri 2 e oggi 3 luglio).

Un confronto importante – aperto dal prorettore Unict Vania Patanè – per sciogliere i nodi del groviglio di norme «su cui permane ancora l’incertezza dell’entrata in vigore – ha dichiarato Andrea Foschi, componente del Consiglio Nazionale dei Commercialisti – il mese scorso dal Governo è parsa chiara l’intenzione di far slittare la data ufficiale al 2022. Una proroga che speriamo possa essere utile ad apportare modifiche e migliorie più volte richieste: speriamo che il processo, dopo tanti anni di lavoro, non venga interrotto». Il Codice potrebbe rappresentare la via da seguire per «evitare il crollo di molte aziende e scatenare un effetto domino sull’economia, che farebbe perdere al nostro Paese credibilità a livello europeo – ha commentato il presidente del Tribunale di Catania Francesco Saverio Maria Mannino –

La parola chiave di oggi è responsabilità, su cui bisogna sensibilizzare gli organi di crisi e i professionisti, dando loro gli strumenti utili per operare in modo adeguato, prevenendo i casi di insolvenza». Secondo uno studio della Fondazione Nazionale dei Commercialisti, nel 2022 sono oltre 370mila le imprese non fallibili a rischio di crisi. Questo per l’effetto “tampone” generato dalle misure di sostegno del Governo: l’interruzione di queste ultime potrebbe corrispondere a un boom di casi di insolvenza.

Il Codice d’Impresa mette a disposizione strumenti importanti, «ma sono ancora troppe le incertezze normative – ha spiegato il presidente dei Commercialisti etnei Giorgio Sangiorgio – In attesa dell’entrata in vigore, dobbiamo focalizzare l’attenzione su quelle leggi già a nostra disposizione da cui emerge il ruolo chiave dei professionisti, come curatori fallimentari, attestatori o come consulenti delle società. Eventi come quello di oggi – con quasi 200 persone in presenza e oltre 500 colleghi da remoto – dimostrano che i vari attori di questo processo possono fare fronte comune, per gestire con grande responsabilità la crisi che ha investito il Paese e il suo tessuto imprenditoriale».

 

Secondo il presidente dell’ordine degli Avvocati di Catania Rosario Pizzino, il convegno rappresenta una tappa importante per tre ordini di ragioni: «La prima è di carattere emotivo e ha a che fare col profondo piacere di ritrovarci in presenza fisica. La seconda è di carattere politico-associativo, perché questo convegno apre per l’avvocatura un periodo molto intenso. Lunedì avremo la visita del ministro della Giustizia, che ci presenterà l’ufficio del processo. Si affronteranno quindi i nodi di questa nuova riforma in itinere e sarà un’occasione anche per fare il punto sullo stato della giustizia a Catania. A fine luglio, terremo il Congresso Nazionale a Roma: una sessione straordinaria per discutere delle riforme. Infine, vi è una ragione più squisitamente giuridica. Confrontarsi durante questa due giorni con il nuovo Codice d’Impresa: un argomento strategico anche per il Paese».

Importanza strategica anche secondo il coordinatore dell’Osservatorio sulle Crisi d’Impresa Massimo Ferro, che ha evidenziato «la necessità di inserire nel Codice elementi che rimandino ai pilastri individuati nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: digitalizzazione, transizione ecologica e inclusione sociale. Dopo tanti stravolgimenti normativi, è giunto il momento di tracciare delle linee guida da seguire». Parole a cui fanno seguito quelle del magistrato e componente dell’Osservatorio Giuseppe Fichera, che ha coordinato l’incontro: «La responsabilità dei soggetti che operano nell’ambito dell’impresa è chiara ai professionisti e alle figure del sistema giudiziario, sia che si tratti dell’organo di gestione sia che riguardi l’organo di controllo. Ma interessa anche tutti quei soggetti che nella fase di crisi e di insolvenza intervengono con il ruolo di curatori, commissari o giudici delegati. Tutti hanno grande responsabilità nella gestione dell’impresa, sia quando essa è in bonis, sia quando si trova nello stato di insolvenza. Argomenti su cui, grazie agli illustri relatori presenti, è stato possibile confrontarsi in modo proficuo».

 

CRISI D’IMPRESA, «IL NUOVO CODICE CAMBIA L’APPROCCIO CULTURALE»

Catania: commercialisti, notai, avvocati, magistrati e accademici a confronto

ALLERTA E PREVENZIONE PER SALVARE AZIENDE E LAVORATORI

CATANIA

«Occorre un cambiamento dell’approccio culturale, perché è il contesto generale, anche internazionale, a richiederlo: trovare strumenti di prevenzione alla crisi e all’insolvenza delle imprese, piuttosto che attenderne la degenerazione o l’irreversibilità, rappresenta ormai una priorità. Intercettare precocemente i sintomi della crisi offre maggiori possibilità di salvare e conservare il tessuto imprenditoriale sano e meritevole, con evidenti benefici anche sul piano occupazionale». Sono le parole di Renato Rordorf – presidente della Commissione ministeriale che ha firmato la riforma nel nuovo Codice della crisi d’impresa – intervenuto a Catania, nel corso di un convegno sul tema che si è svolto ieri e continua oggi (25 gennaio) al Monastero dei Benedettini.

 

 

La riforma porta, non a caso, il suo nome, anche se lui ammette di «avere delle riserve» in merito al fatto di essere definito “padre” di una legge considerata una rivoluzione copernicana. Il provvedimento – come afferma lo stesso Rordorf – poggia su due colonne portanti: «l’istituto dell’allerta e della composizione assistita, che ha la finalità di consentire l’emersione tempestiva dei sintomi della crisi, e dunque un’opportuna reazione»; e «l’assetto degli uffici che l’imprenditore deve organizzare affinché questi strumenti funzionino realmente». In particolar modo Rordorf si riferisce alle piccole imprese, stimolandole a «non formulare pensieri come “io speriamo che me la cavo”, ma ad organizzarsi fin da subito per percepire in tempo le difficoltà che possono sfociare in crisi aziendale».

 

Ad ascoltare la sua relazione centinaia di professionisti etnei che hanno gremito l’Auditorium De Carlo, chiamati a raccolta dal Consiglio Notarile e dagli Ordini professionali dei Commercialisti e degli Avvocati, insieme al distretto catanese della Scuola Superiore di Magistratura (SSM), all’Università con la sua Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali, e alla Sezione Imprese e procedure concorsuali del Tribunale di Catania. Un momento di formazione necessario per prepararsi all’entrata in vigore del provvedimento – prevista per il 15 agosto 2020 – ma soprattutto un confronto sui nuovi assetti organizzativi degli uffici alla luce della riforma. «Il nuovo scenario responsabilizza maggiormente i professionisti perché chiamati a ricoprire il ruolo centrale di controllori dei meccanismi d’allerta», ha affermato il presidente dei Commercialisti etnei Giorgio Sangiorgio. Il presidente del Consiglio Notarile di Catania e Caltagirone, Andrea Grasso, ha espresso la posizione del Notariato, «secondo cui le modifiche apportate dalla normativa non stravolgono l’asset amministrativo delle aziende», come ribadito anche nella relazione di Marco Maltoni, componente della Commissione Studi d’Impresa del Consiglio Nazionale della categoria.

 

 

«L’Università di Catania – ha aggiunto il prorettore Vania Patanè – auspica che attraverso un continuo dibattito e confronto sia possibile raggiungere quella crescita culturale che forse rappresenta la chiave di volta di un miglioramento dello standard qualitativo della nostra società». Sul valore della sinergia istituzionale tra le professioni sono intervenuti il presidente della Corte d’Appello di Catania Giuseppe Meliadò, il segretario dell’Ordine Avvocati Maria Concetta La Delfa e il formatore decentrato SSM Claudia Cottini; mentre il direttore della Scuola delle Professioni legali, Aurelio Mirone, ha sottolineato il ruolo degli organismi della composizione d’impresa.

Significativa l’analisi del territorio catanese tratteggiata dal presidente della sezione fallimentare del Tribunale etneo Mariano Sciacca: «L’ultimo anno ci ha consegnato una realtà imprenditoriale ed economica catanese drammatica, mi riferisco in particolar modo alla crisi di aziende nell’ambito della grande distribuzione organizzata. Motivo per cui c’è innanzitutto una necessità sociale che spinge a prepararsi con competenza al cambiamento normativo». Ben sei le tavole rotonde in cui si sono susseguiti gli interventi di relatori di alto livello, locale e nazionale, al fine di analizzare i diversi aspetti del quadro normativo. Le conclusioni sono programmate nelle giornata di oggi (25 gennaio), attraverso altre due sessioni di lavori.

FOCUS A CATANIA SULLE OPPORTUNITÀ PER LE PMI ITALIANE IN CINA E HONG KONG

Oggi  12 luglio, ore 9.00, Camera di Commercio Sud Est Sicilia (Via Cappuccini 2)

CATANIA –

 Oggi 12 luglio, alle 9.00, nella sede catanese della Camera di Commercio Sud Est Sicilia (sala Isidoro Platania, II piano) si svolgerà l’evento “Hong Kong/Cina 2019 – Commercialisti e Imprese verso i mercati esteri”, organizzato dall’Area Studi “Internazionalizzazione delle Imprese” dell’Ordine etneo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (Odcec).

Si tratta della presentazione della missione promossa dell’Aicec (Associazione Internazionalizzazione Commercialisti Esperti Contabili) in collaborazione con gli Ordini territoriali italiani.

Verranno illustrate le possibilità connesse ai rapporti di interscambio con la Cina, considerata «una bilancia commerciale da riequilibrare, con l’aumento dell’export delle Pmi e con un maggiore risalto alla qualità del Made in Italy».

Apriranno i lavori: i presidenti Pietro Agen (Camera di Commercio Sud-Est Sicilia), Giorgio Sangiorgio (Odcec Catania) e Giovanni Gerardo Parente (Aicec).

A seguire il consigliere dell’Ordine Marcello Murabito introdurrà e modererà le relazioni di: Marco Bettin (direttore operativo Fondazione Italia-Cina, in audio collegamento), Giuseppe Giarlotta (presidente Area Studi “Internazionalizzazione delle Imprese” Odcec Ct),Donatella Laureti (D’Andrea & Partners Legal Counsel-Shanghai), Gaetana Rota (consigliere Aicec).

I lavori si chiuderanno con l’intervento di Salvo Laudani, marketing manager di Oranfrizer, che illustrerà il successo e i risultati dell’export della Arancia Rossa Siciliana.

 

Reati on line: truffe, falsi profili, violazioni dell’identità digitale,falsi inserimenti bancari nei sistemi creditizi a Catania vertici a confronto

 

Risultati immagini per immagine palazzo banca d'italia di cataniafalsi inserim

Conferenza stampa mercoledì 10 aprile, ore 17.00, Filiale Banca d’Italia (Piazza della Repubblica)

 

 A CATANIA ISTITUZIONI A CONFRONTO SU “ECONOMIA E CYBERCRIME”

 

A cura di Banca d’Italia, Università, Confindustria, Ordini dei Commercialisti, Notai e Avvocati, con la partecipazione di Procura della Repubblica, GdF, Polizia Postale, Arbitro Bancario Finanziario e Regione Siciliana

Risultati immagini per immagine palazzo banca d'italia di catania

CATANIA – 

«L’Economia e il cybercrime: l’evoluzione del sistema dei pagamenti e la tutela dei cittadini e delle imprese»: emerge già dal titolo l’importanza sociale del convegno che si svolgerà a Catania il prossimo 11 aprile, presso il Monastero dei Benedettini. Una rilevanza sottolineata dall’entità istituzionale degli organizzatori: Banca d’Italia, Università di Catania, Confindustria, e gli Ordini professionali etnei dei Commercialisti, dei Notai e degli Avvocati; con la partecipazione di: Guardia di Finanza, Procura della Repubblica, Polizia Postale, Arbitro Bancario e Finanziario, e Regione Siciliana.

Una giornata di studio su un tema molto attuale ma ancora poco approfondito nel territorio catanese; una problematica, come quella dei crimini informatici e dei reati commessi attraverso la rete internet, che incombe nella quotidianità digitale di tutti i cittadini, con conseguenze dannose per lo sviluppo economico e sociale del Paese, dal furto on line di denaro, al falso inserimento dei clienti “morosi” delle banche e delle società finanziarie nei sistemi o registri di informazione creditizia,  alla violazione dell’identità telematica.

dems

Le tematiche che saranno trattate durante il convegno saranno presentate alla stampa mercoledì 10 aprile, alle 17.00, nella sede della Filiale di Catania della Banca d’Italia (Piazza della Repubblica, ingresso dal numero civico 50), nel corso di una conferenza in cui interverranno: il direttore della Filiale Gennaro Gigante, il comandante provinciale della Guardia di Finanza gen. Antonio Quintavalle Cecere, il direttore del Dipartimento universitario di Giurisprudenza Roberto Pennisi, i presidenti delle categorie professionali di CataniaAndrea Grasso (Notai), Giorgio Sangiorgio (Commercialisti) e Marco Tortorici (Avvocati), il presidente della sezione cittadina di Confindustria Antonello Biriaco.

Saranno altresì presenti alcuni relatori: Giuseppe Balestrazzi (notaio), Fabio Bernasconi (capo servizio Rapporti Istituzionali di Vigilanza Banca d’Italia), Sabina Di Giuliomaria (titolare Divisione CERTBI Servizio Pianificazione Informatica Banca d’Italia), Paola Giucca(direttore senior Servizio Supervisione Mercati e Sistema dei Pagamenti della Banca d’Italia), Marcello La Bella (Polizia di Stato, dirigente Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni “Sicilia Orientale”), Maria Rosaria Maugeri (presidente ABF di Palermo e docente ordinario Diritto Civile Unict), Fabio Regolo (sostituto procuratore Tribunale di Catania).

Riflessioni degli esperti per una migliore strategia delle imprese in Sicilia

 

Sabato 7 aprile, ore 9.00, Four Points by Sheraton Catania

IMPRESA, EXPORT E INTERNAZIONALIZZAZIONE CONTRO LA CRISI

Focus sulle azioni di sostegno pubblico e sui mercati russi. Interverranno il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e l’assessore Edy Bandiera

Sabato 7 aprile alle ore 9 presso il Four Points by Sheraton Catania (via Antonello da Messina, Acicastello) si terrà il convegno “Processi di internazionalizzazione e opportunità dell’export per superare la crisi”. L’evento, organizzato in collaborazione con la Commissione Studi – Area finanza d’impresa – dell’Ordine etneo dei Commercialisti, focalizzerà l’attenzione sulle azioni di sostegno pubblico per le imprese previste a livello nazionale e regionale. Saranno esaminate le opportunità e le problematiche relative ai processi d’internazionalizzazione, con particolare riferimento ai settori dell’agroalimentare siciliano, artigianato, edilizia, turismo, moda e in generale, delle eccellenze siciliane.

Relazioneranno esperti, docenti universitari e professionisti del settore, per mettere in luce gli aspetti socio-economici, legali e logistici utili a costruire una strategia d’internazionalizzazione efficace e sostenibile nel lungo periodo. Le esperienze di successo di singole aziende e reti d’impresa e la partecipazione della delegazione russa proveniente dalla Repubblica del Tatarstan e di Banca Avtograd, offriranno ai partecipanti ulteriori concreti spunti di riflessione.

Apriranno i lavori il presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Catania Giorgio Sangiorgio e il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. Successivamente interverranno il direttore del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania Salvatore Cosentino,  la vice presidente della Commissione di Studio Area Finanziaria dell’Ordine dei commercialisti di Catania Giovannella Biondi, l’amministratore delegato della SAC Spa Nico Torrisi,  il docente ordinario di Diritto Costituzionale dell’Università di Catania prof. Agatino Cariola, il dottore commercialistaMaurizio Verona, il vicedirettore Agenzia per gli Investimenti e la Cooperazione Economica della Rep. del Tatarstan Igor Sapunov, il presidente dell’Associazione per le Relazioni Sicilia-Russia Marco Marchese e il presidente del costituendo Distretto Produttivo del Ficodindia di Sicilia prof. Carmelo Danzì.

Chiuderà l’incontro, l’assessore per l’Agricoltura, lo Sviluppo Rurale e la Pesca Mediterranea della Regione Siciliana Edy Bandiera.

Al termine della conferenza sono previsti degli incontri b2b con i rappresentanti della delegazione russa per approfondire le opportunità del mercato russo.