Domani, 25 Luglio, grande serata a Genova con Luca Bonaffini che ritorna con un omaggio ai grandi cantautori e la sua storia artistica

 

 

DI   LUCILLA CORIONI

 

Sarà una serata sorprendente, quella che ,domani, il 25 luglio si svolgerà in piazza a Campo Ligure in provincia di Genova, e sarà affidata alle corde artistiche della prodigiosa band scelta da Luca Bonaffini.
Un gruppo eterogeneo di musicisti preparati che vanno dal jazz alla new age fino al rock blues.
Tra di loro, Mara Tinto (vocalist solista), Roberto Padovan (pianista e direttore del gruppo musicale), Davide Vevey (chitarrista elettrico), Tony Raiola (basso) e Paolo Narbona (batterista).
Bonaffini, naturalmente, folletto della serata che, con charme, vestirà ben tre ruoli : regista in scena, narra-attore e cantautore.
Tre i capitoli di questo libro musical-visuale che Luca Bonaffini & friends ci propongono : il primo, doveroso, un omaggio a sette grandi della Storia del cantautotato italiano, tutti (purtroppo) scomparsi. Rivive il vinile, quel magico cerchio nero che, dal 1948 ai primi anni Novanta, ha letteralmente invaso le librerie delle case dei giovani e non solo, di almeno tre generazioni.
Tenco, Modugno, De Andrè, Battiato, Dalla, Battisti e Jannacci non potevano mancare.
E quelli assenti, avranno altri spazi sicuramente.
Secondo capitolo (o tempo), Luca Bonaffini s’incarna e diventa sé stesso, cantautore a tutti gli effetti.
Qualche canzone, tratta dal suo 17° album « Il paracadute di Taccola » (uscito pochi mesi fa), che traccia una chiara identità dell’artista, melodico e intenso, volutamente conservatore, almeno nel genere musicale che ama. Niente antologie, ma il nuovo.
Infine, immancabile, il racconto di Luca Bonaffini passerà al 1991, trent’anni fa, quando lui – giovanissimo – ebbe il privilegio di condividere il successo di Pierangelo Bertoli (al culmine del suo percorso mediatico) di « Spunta la luna tour ». In quel contesto, scaturito anche dal successo di « Chiama piano » (scritta da Bonaffini stesso per Bertoli), Luca si ritrovò – per puro caso – a sostituire la voce di Andrea Parodi dal vivo per 130 lunghe date, imparando cosa significa « essere famosi ».
Eccoci al dunque, mancano poche ore al 25 luglio e la gente freme, mentre i musicisti sono in fibrillazione.
Lo spettacolo inizierà alle 21 e 45 ed è organizzato dalla Pro Loco di Campo Ligure, ad ingresso gratuito.

PAPA FRANCESCO: “NON GUARDATE LE PICCOLEZZE DELLA VITA MA LA GRANDEZZA DEL CIELO DOVE E’ LA VOSTRA VERA CASA”

Papa Francesco

 

Papa Francesco ovvero l’immagine di Gesù nel mondo: oggi un altro  impegno concreto finale per la pace dei cristiani in Siria nell’Angelus appena andato in scena con Papa Francesco da Piazza San Pietro: «La festa dell’Assunzione di Maria è un richiamo per tutti, specialmente per quanti sono afflitti da dubbi e tristezze, e vivono con lo sguardo rivolto in basso». Papa Francesco invita il mondo cristiano a guardare in alto, alle grandezze del cielo e non alle «piccolezze della vita»: per Bergoglio, la Festa dell’Assunta insegna a «lasciarci attirare dalla bellezza vera, non facciamoci risucchiare dalle piccolezze della vita, ma scegliamo la grandezza del cielo»

Ecco l’Angelus:

“Nell’odierna solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, il santo popolo fedele di Dio esprime con gioia la sua venerazione per la Vergine Madre. Lo fa nella comune liturgia e anche con mille differenti forme di pietà; e così si avvera la profezia di Maria stessa: «Tutte le generazioni mi chiameranno beata» (Lc 1,48). Perché il Signore ha innalzato l’umile sua serva. L’assunzione in cielo, in anima e corpo, è un privilegio divino accordato alla Santa Madre di Dio per la sua particolare unione con Gesù. Si tratta di una unione corporale e spirituale, iniziata dall’Annunciazione e maturata in tutta la vita di Maria attraverso la sua partecipazione singolare al mistero del Figlio. Maria sempre andava con il Figlio: andava dietro a Gesù e per questo noi diciamo che è stata la prima discepola.

 

VIDEO VATICANO – ANGELUS DI FERRAGOSTO 

 

L’esistenza della Madonna si è svolta come quella di una comune donna del suo tempo: pregava, gestiva la famiglia e la casa, frequentava la sinagoga… Ma ogni azione quotidiana era sempre compiuta da lei in unione totale con Gesù. E sul Calvario questa unione ha raggiunto l’apice, nell’amore, nella compassione e nella sofferenza del cuore. Per questo Dio le ha donato una partecipazione piena anche alla risurrezione di Gesù. Il corpo della Santa Madre è stato preservato dalla corruzione, come quello del Figlio.

La Chiesa oggi ci invita a contemplare questo mistero: esso ci mostra che Dio vuole salvare l’uomo intero, cioè salvare anima e corpo. Gesù è risorto con il corpo che aveva assunto da Maria; ed è asceso al Padre con la sua umanità trasfigurata. Con il corpo, un corpo come il nostro, ma trasfigurato. L’assunzione di Maria, creatura umana, ci dà la conferma di quale sarà il nostro destino glorioso. Già i filosofi greci avevano capito che l’anima dell’uomo è destinata alla felicità dopo la morte. Tuttavia, essi disprezzavano il corpo – considerato prigione dell’anima – e non concepivano che Dio avesse disposto che anche il corpo dell’uomo fosse unito all’anima nella beatitudine celeste. Il nostro corpo, trasfigurato, sarà lì. Questo – la «risurrezione della carne» – è un elemento proprio della rivelazione cristiana, un cardine della nostra fede.

La realtà stupenda dell’Assunzione di Maria manifesta e conferma l’unità della persona umana e ci ricorda che siamo chiamati a servire e glorificare Dio con tutto il nostro essere, anima e corpo. Servire Dio soltanto con il corpo sarebbe un’azione da schiavi; servirlo soltanto con l’anima sarebbe in contrasto con la nostra natura umana. Un grande padre della Chiesa, verso gli anni 220, Sant’Ireneo, afferma che «la gloria di Dio è l’uomo vivente, e la vita dell’uomo consiste nella visione di Dio» (Contro le eresie, IV, 20, 7). Se avremo vissuto così, nel gioioso servizio a Dio, che si esprime anche in un generoso servizio ai fratelli, il nostro destino, nel giorno della risurrezione, sarà simile a quello della nostra Madre celeste. Ci sarà dato, allora, di realizzare pienamente l’esortazione dell’apostolo Paolo: «Glorificate Dio nel vostro corpo!» (1Cor 6,20), e lo glorificheremo per sempre in cielo.

Preghiamo Maria perché, con la sua materna intercessione, ci aiuti a vivere il nostro cammino quotidiano nella speranza operosa di poterla raggiungere un giorno, con tutti i Santi e i nostri cari, tutti in paradiso.


Dopo l’Angelus

Cari fratelli e sorelle,

a Maria Consolatrice degli afflitti, che contempliamo oggi nella gloria del Paradiso, vorrei affidare le angosce e i tormenti di coloro che, in tante parti del mondo, soffrono nel corpo e nello spirito. Ottenga la nostra Madre celeste per tutti conforto, coraggio e serenità.

Penso in particolare a quanti sono provati dalla tragedia avvenuta ieri a Genova, che ha provocato vittime e smarrimento nella popolazione. Mentre affido alla misericordia di Dio le persone che hanno perso la vita, esprimo la mia spirituale vicinanza ai loro familiari, ai feriti, agli sfollati e a tutti coloro che soffrono a causa di questo drammatico evento. Vi invito ad unirvi a me nella preghiera, per le vittime e per i loro cari; recitiamo insieme l’Ave Maria.

Saluto tutti voi, romani e pellegrini provenienti da diversi Paesi! Vi ringrazio per la vostra presenza e vi auguro una buona festa della Madonna Assunta. E, per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!

 

INIZIA L’ODISSEA GIUDIZIARIA SUL DISASTRO,LA PROCURA DI GENOVA NOMINA I CONSULENTI

VIDEO DEI DISAGI PER IL CROLLO DEL PONTE MORANDI

   PERCHE I POLITICI CHE SAPEVANO DEL PERICOLO DEL PONTE NON SONO MAI INTERVENUTI ?

Quei morti sotto il Ponte reclamano giustizia.  Alcuni politici italiani sapevano del problema rischio crollo e non sono intervenuti nè hanno risposto alle recenti interpellanze di quelli previdenti   .E’ stato disposto adesso dalla Procura di Genova, che indaga sul disastro  il sequestro della parte superiore del viadotto, la parte restante che ha resistito al crollo di tre giorni fa. Nella parte sottostante, tra il letto del torrente e la viabilità che corre lungo l’argine, è stata invece individuata un’area dal comune da destinare allo spostamento e allo stoccaggio temporaneo del cumulo di macerie, all’interno dell’area Amiu di Campi.      Si parla di reato di attentato alla sicurezza pubblica ma secondo noi ancor più grave è l’omissione di chi, politico, sapeva  il pericolo del Ponte e ha taciuto…

Nominati già i consulenti tecnici- la Procura si muove velocemente – che monitoreranno il trasferimento dei residui della campata centrale del ponte: sono gli ingegneri Renato Buratti, di Genova, e Pier Giorgio Malerba, da Milano. Le macerie saranno sequestrate dopo lo stoccaggio. I consulenti della Procura, hanno tempo due mesi  per la loro relazione , già nelle prossime ore incontreranno i tecnici del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a Genova.

Non figurano iscrizioni di indagati e il fascicolo resta a carico di ignoti. Il procuratore aggiunto Paolo D’Ovidio insieme ai pm genovesi, Walter Cotugno e Massimo Terrile,coordina le indagini.    L’attività  giudiziaria viene svolta pure  dalla Squadra Mobile di Genova, dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia Stradale.         La società Autostrade non si sbilancia. “E’ innegabile quel che è successo ma dobbiamo conoscere la causa che ha provocato il crollo del Ponte Morandi”.       Come dire: prima di accusarci vediamo le perizie tecniche, dopo scopriremo le responsabilità.
Risultati immagini per IMMAGINE DEL DEPUTATO MICHELE ANZALDI
Il parlamentare del Pd Michele Anzaldi

Caos, volgarità, insulti del mondo politico – Il mondo politico dopo le dichiarazioni di Di Maio che afferma di non arretrare di un millimetro, accusato da dilettantismo da esponenti di Forza Italia,e dall’ex premier Renzi, è in continuo fermento. “Il dannoso pasticcio della fantomatica ‘revoca’ della concessione non può passare in cavalleria – afferma il deputato del Partito democratico, Michele Anzaldi – Non bastano le raccomandazioni a Palazzo Chigi, riferite dalla stampa: la Consob, l’Antitrust e l’Anac aprano un’istruttoria sul ‘colpo gobbo’ di Ferragosto ad opera del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, dei vicepresidenti del Consiglio Luigi Di Maio e Matteo Salvini, del ministro delle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli. Siano indagate manipolazione del mercato e aggiotaggio“.

 

IMMANE TRAGEDIA A GENOVA: IL PONTE MORANDI DETTO DI ” BROOKLYN” E’ CROLLATO. SI CONTANO I MORTI

IL   VIDEO DELLA TRAGEDIA -SUD LIBERTA’

Wikipedia - Autore Bbruno

GENOVA –

Forse un cedimento strutturale di una porzione del viadotto Morandi causato dalla pioggia incessante e dal nubifragio, su cui corre l’autostrada A10 nella zona di Sampierdarena. Entrambe le carreggiate sono precipitate al suolo per circa cento metri.

. Sulla A10 Genova-Savona è stato chiuso il tratto tra il bivio A7 Milano-Genova e Genova Aeroporto in entrambe le direzioni. In Liguria da ore piove ininterrottamente, la Protezione Civile aveva dichiarato l’allerta arancione.

Sono state attivate -si apprende – le squadre Usar e le unità cinofile”, specializzati nella ricerca di persone sotto le macerie. Sarebbero decine le persone uccise dall’evento. Ma nelle prossime ore con l’evolversi della situazione i contorni dell’immane tragedia saranno già definiti. 

Alcuni automobilisti che procedevano in direzione del centro del capoluogo ligure pochi istanti dopo il crollo hanno bloccato le auto e sono riusciti a rifugiarsi a piedi all’interno della galleria che precede il viadotto, con scene di panico e decine di persone in corsa in direzione opposta al punto del cedimento. I soccorritori stanno passando tra gli automobilisti bloccati nel tratto d’autostrada chiedendo se manchi qualcuno dalle auto ferme in coda.

Ponte Morandi, soprannominato anche ‘Ponte di Brooklyn‘ per la vaga somiglianza con il celebre ponte statunitense, ha una lunghezza di 1.182 metri e un’altezza al piano stradale di 45 metri. E’ il viadotto che attraversa la Val Polcevera retto da 3 piloni in cemento armato che raggiungono i 90 metri di altezza. Il crollo si è verificato nel secondo tratto, verso il raccordo con l’autostrada A7.

Il ponte Morandi, costruito negli anni Sessanta è lungo oltre un chilometro e alto 90 metri.  Adesso tutte le autorità sono sul posto sia per le vittime del crollo che per lo studio accurato delle cause che hanno determinato il cedimento del viadotto