Oscurati sette siti privi di autorizzazione, di finto trading on line

 

Trading online

Siti di trading online scoperti dalla Polizia postale sono stati oscurati in Italia perché senza le necessarie autorizzazioni e collegati ad organizzazioni criminali che simulavano le transazioni digitali acquisendo di fatto i capitali delle vittime. L’indagine è stata avviata dopo la segnalazione della Consob che ha evidenziato come certi siti, privi di autorizzazione, offrivano agli utenti strumenti finanziari, servizi e attività d’investimento-truffa.

Dopo aver accertato la mancanza delle autorizzazioni legali che inevitabilmente influisce in termini di evasione fiscale, gli investigatori si sono preoccupati di evidenziare le attività illegali che spesso si celano dietro questi siti fra le quali, in primo luogo, il fenomeno del falso trading online.

Dall’insieme delle informazioni raccolte in particolare su 7 siti Internet specializzati a tali attività, il Gip di Roma ha disposto il sequestro preventivo ordinando ai provider operanti sul territorio nazionale di inibirne il raggiungimento da parte degli utenti che si collegano dall’Italia.

L’emergenza sanitaria per il Covid19 ha dato maggiore impulso alle attività finanziarie online a causa delle restrizioni imposte.  Molti cittadini, con le attività commerciali chiuse, e avendo a disposizione dei capitali fermi sui conti correnti, si sono fatti attrarre dalla prospettiva di facili guadagni derivanti da investimenti “sicuri” che purtroppo, il più delle volte si sono dimostrati truffe.

La vittima versa i capitali nella convinzione di fare un investimento, ma i soldi anziché essere investiti, come sembra dal portafoglio online, vengono acquisiti dal gruppo criminale che opera all’estero con la conseguenza e inevitabile di perdite di capitale verso Paesi stranieri. Solo nel 2020 la Polizia postale ha trattato 358 casi con oltre 20 milioni di euro di danno.