Una nuova cultura del paesaggio mediterraneo

RADICEPURA GARDEN FESTIVAL

WEEKEND DI EVENTI ALL’INSEGNA DI MODA E MUSICA

 

Tutte le domeniche di settembre l’aperitivo #Drop con dj set e visite serali ai giardini

 

Il Radicepura Garden Festival e l’atelier Alberta Florence insieme per una sfilata di moda esclusiva: sabato 9 settembre, alle 18.00, nelParco botanico di Radicepura, a Giarre, saliranno in passerella i dieci abiti haute couture che la designer toscana Giulia Mondolfi ha realizzato ispirandosi ai giardini protagonisti del Garden Festival ideato e organizzato da Mario Faro. Un’iniziativa che sottolinea ancora una volta il valore culturale del paesaggio mediterraneo.

 Domenica 10 settembre invece, dalle 18.30 alle 23.30, si rinnova l’appuntamento con #Drop, l’aperitivo che coniuga natura e musica negli spazi verdi di Radicepura. Happy hour, dj set, food & beverage, mixology, wine tasting e visite guidate nei giardini d’autore. Numerosi i dj di esperienza internazionale che si sono avvicendati alla consolle nei mesi estivi: il prossimo sarà Pietro Macaluso, mentre domenica 17 settembre (dalle 17.30 alle 22.00) sarà la volta di Salvatore PortoSabato 24 settembre, dalle 18.30 alle 23.30, è in programma l’appuntamento finale, che avrà come colonna sonora la playlist mixata da Livio D’Emilio, direttore artistico di #Drop.

L'incanto del paesaggio e la bellezza della moda

 

Sabato 9 settembre, ore 18.00, Parco botanico Radicepura | Giarre

MODA, IL PAESAGGIO MEDITERRANEO SFILA IN PASSERELLA

ALBERTA FLORENCE FIRMA DIECI ABITI HAUTE COUTURE

ISPIRATI AL RADICEPURA GARDEN FESTIVAL

 

L’atelier fiorentino della designer Giulia Mondolfi omaggia i giardini della biennale internazionale ideata e organizzata da Mario Faro

 

Il paesaggio mediterraneo diventa un elegante abito da indossare: il Radicepura Garden Festival, dopo l’arte figurativa, culinaria e cinematografica, attinge a quella sartoriale, nell’affascinante universo della moda, per dare e dimostrare il valore culturale del giardino e del patrimonio botanico della nostra terra.

Sabato 9 settembre, alle 18.00 nella location del Festival, sfileranno in passerella dieci creazioni di haute couture ispirate alla natura della Sicilia e ai giardini realizzati in occasione della biennale internazionale ideata da Mario Faro e organizzata dalla Fondazione Radicepura. A firmare gli abiti è Alberta Florence, l’atelier fondato dalla designer toscana Giulia Mondolfi

Per realizzarli la giovane stilista ha scelto «una tavolozza finita di colori e forme – ha affermato – esattamente come fanno i progettisti, che per un giardino scelgono fra le piante di un territorio per creare continuità con il paesaggio circostante. Ho voluto che i miei dieci abiti dialogassero fra loro e attingessero dallo stesso mondo di suggestioni del paesaggio mediterraneo per poi declinare sul progetto di ogni singolo giardino».

Abbandonati i tipici tagli geometrici dell’atelier, negli abiti che saranno protagonisti del défilé predominano le forme organiche, morbide e le linee sinuose tipiche del mondo naturale. Tra i colori prevalgono il verde acqua, il rosa e l’ocra, per richiamare le tonalità dei giardini mediterranei. Nella scelta dei tessuti, per la prima volta, la stilista fiorentina predilige stoffe ricamate e intarsiate.

 

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Tra le opere del Garden Festival, ad esempio, il giardino di James Basson Arethusa and Alpheus – in cui l’isola di Ortigia è evocata attraverso il mito del dio Alfeo e della ninfa Aretusa – diventa la cornice perfetta per un abito che è un vero e proprio omaggio alla pianta di papiro. O ancora, il giardinoIdentità Mediterranea, curato da un gruppo di studenti dell’Università di Bologna, diviene fonte d’ispirazione per un vestito dove un grande fiore stilizzato rappresenta l’essenza delle nostre origini.

«Ho cercato – ha concluso Giulia Mondolfi – di dare la mia personale interpretazione all’esperienza mediterranea raccontata dal Radicepura Garden Festival. È stata una grande sfida, sia come architetto paesaggista sia come designer. Un’occasione unica per riscoprire e appassionarmi nuovamente alla struttura del giardino islamico e alle meraviglie botaniche del sud Italia, in particolare della Sicilia. Posso anticipare che molte delle suggestioni nate da questo lavoro si riverseranno nella prossima capsule collection Alberta Florence, chiamata Wundrekrammer».