Consigli notarili Catania e Caltagirone, Andrea Grasso nuovo presidente

 

Rinnovo all’interno del Consiglio Notarile

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Foto Archivio Sud Libertà

Programma istituzionale in continuità con l’uscente Giuseppe Balestrazzi

 

CATANIA

Il Consiglio notarile di Catania e Caltagirone ha eletto un nuovo presidente, in concomitanza con il rinnovo delle cariche nazionali del Notariato per il triennio 2019/2022. Il notaio Andrea Grasso succede al collega Giuseppe Balestrazzi e sarà affiancato dal segretario Maria Grazia Tomasello, dal tesoriere Diego Barone e dagli altri componenti: Grazia Manuela Banna, Giuliana D’Angelo, Donata Galeardi, Giuseppa Geraci, Giuseppe Pappalardo, Maristella Portelli, Giovanni Vacirca e dallo stesso Balestrazzi.

«Proseguiremo con determinazione nella cura del rapporto con le istituzioni che rappresentano i maggiori interlocutori della nostra professione, come il Comune di Catania, la Camera di Commercio e l’Agenzia delle Entrate – ha affermato il neo presidente Grasso, già segretario e consigliere del Consiglio notarile in precedenti mandati – Un percorso di confronto fortemente voluto dalla presidenza Balestrazzi, che ringrazio per l’impegno e i progetti portati avanti a favore della categoria e del nostro territorio. Metteremo a frutto anche le sinergie nate con gli altri Ordini professionali e con numerose associazioni territoriali del terzo settore, tutto nell’ottica di far conoscere maggiormente e di chiarire il supporto che il notariato offre a cittadini e imprese. In merito lavoreremo anche per ripristinare le consulenze gratuite nelle circoscrizioni, che consentono di offrire un importante servizio alla città».

Un’altra parola chiave che riassume gli obiettivi del Consiglio notarile di Catania e Caltagirone è “formazione”: «Sul fronte dell’aggiornamento professionale, soprattutto in ambito regionale – ha sottolineato Grasso – il nostro Distretto etneo-calatino ha ripreso, durante la presidenza Balestrazzi, un ruolo di assoluta centralità. Sono stati organizzati numerosi eventi formativi di altissimo livello, tra cui il primo Congresso Regionale dei Notai siciliani che si è svolto, lo scorso ottobre, proprio nel capoluogo etneo. Non possiamo quindi che impegnarci per rafforzare questa posizione».

Rappresentanti del Notariato -a Catania e Palermo- per promuovere lo studio delle problematiche di categoria

NOTARIATO, DUE CATANESI ELETTI AL CONSIGLIO E ALLA CASSA NAZIONALI

 

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Immagine d’Archivio Sud Libertà

CATANIA –

 Diego Barone al Consiglio Nazionale del Notariato e Raffaele Fatuzzo alla Cassa nazionale: sono due i notai catanesi eletti negli organi italiani della categoria professionale. Rappresenteranno i colleghi della Sicilia insieme al palermitano Mario Marino.

Due nomine che dimostrano e confermano l’impegno in prima linea, all’interno della vita e della politica professionale dei notai d’Italia, da parte degli iscritti al Consiglio distrettuale di Catania e Caltagirone presieduto da Giuseppe Balestrazzi. Una costante partecipazione dei professionisti etnei che si rinnova nella continuità con gli incarichi assunti nei precedenti mandati dai colleghi Giovanni Vigneri (per il Consiglio nazionale) e Francesco Attaguile (vicepresidente della Cassa).

Come previsto dalla legge, il Consiglio Nazionale del Notariato (CNN) – all’interno del quale opererà il catanese Diego Barone – cura i rapporti della categoria con lo Stato, promuove lo studio delle problematiche notarili del momento e delle novità legislative, organizza tramite la sua Fondazione l’aggiornamento professionale per i professionisti in esercizio. La Cassa nazionale invece – di cui sarà consigliere l’etneo Raffaele Fatuzzo – si occupa delle attività previdenziali e assistenziali a favore dei notai e loro familiari.

Raffaele Fatuzzo 

 

Diego Barone

TESTAMENTO SOLIDALE, A CATANIA SCELTO DA 6 PERSONE SU 10

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Denaro, ma anche immobili e polizze vita tra gli oggetti donati per cause benefiche

CATANIA –

Sei testatori su dieci, nel territorio catanese, hanno scelto nell’ultimo anno di fare un lascito solidale, cioè di donare in beneficenza, per intero o in parte, la quota disponibile del proprio patrimonio. «È una stima generale, ma il dato certo è che la città etnea conferma il trend italiano, e cioè un’applicazione sempre più frequente e convinta di questo atto di solidarietà, anche come massima espressione della liberà di scelta di ciascun individuo», ha spiegato la componente del Consiglio notarile di Catania e Caltagirone Donata Galeardi.

Su input del Consiglio nazionale del Notariato, la categoria dei notai etnei – presieduta da Giuseppe Balestrazzi – da diversi anni è punto di riferimento, in quest’ambito, per le realtà del terzo settore, tra cui Aism Catania, l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla, che ieri pomeriggio (24 gennaio) al Palazzo della Cultura ha organizzato un incontro in occasione della“Settimana nazionale dei Lasciti”.

«La filantropia non ha bisogno di grandi numeri – ha continuato il notaio Galeardi – non bisogna pensare che il testamento solidale sia solo appannaggio dei “paperoni”, al contrario, la maggior parte dei donatori sono persone che possiedono minori disponibilità. Sta cambiando l’approccio ai beni e ai valori che si desidera lasciare in eredità, non soltanto ai familiari e ai legittimari, ma al “bene comune” della collettività».

«Aism Catania è stata beneficiaria di due lasciti solidali – ha raccontato la sua presidente Virginia Guerrera – una polizza vita di circa 100mila euro e un appartamento di quattro vani. Non è difficile comprendere come e quanto questi gesti abbiano migliorato i servizi della nostra associazione e dunque la vita dei nostri assistiti che oggi sono circa 650 in tutto il territorio provinciale. Firmare un testamento solidale significa garantire nel futuro il supporto domiciliare o psicologico ai pazienti, una necessaria attività fisica adattata, o ancora il sostegno alla ricerca scientifica per trovare una cura a questa malattia che colpisce il sistema nervoso centrale, per lo più nei giovani sotto i 40 anni e nelle donne».

All’incontro sono intervenuti anche l’avvocato Manfredi Zammataro, consulente legale e volontario di Aism Catania, e le consigliere dell’Ordine Commercialisti di Catania Marilù Fragalà e Marta Privitera per una panoramica sugli aspetti fiscali che riguardano i lasciti testamentari, in cui hanno sottolineato come «lo scopo delle organizzazioni non profit è far crescere la comunità e non lucrare. I controlli fiscali hanno l’obiettivo di tutelare le associazioni in regola da chi invece, in maniera fittizia, abusa delle agevolazioni previste».

 

Catania: -Notai, docenti universitari,esperti, Sostituto Procuratore della Repubblica a confronto

 

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Venerdì 19 e sabato 20 ottobre | Hotel Mercure Excelsior (Piazza Verga 39)

 

A CATANIA IL PRIMO CONGRESSO REGIONALE

 

Sarà presentata la Guida per il Cittadino «La terza età: strumenti patrimoniali, opportunità e tutele»

«Notai siciliani a confronto»: questo il titolo del Primo Congresso Regionale della categoria professionale che si svolgerà a Catania venerdì 19 e sabato 20 ottobre all’Hotel Mercure Excelsior (Piazza Verga, 39). Una “due giorni” – organizzata per la prima volta dal Consiglio dei Distretti riuniti di Catania e Caltagirone – che si propone come momento di dibattito, informazione e aggiornamento per tutti i professionisti dell’Isola, al fine di fare piena luce sui mutamenti e sulle novità in ambito normativo ed economico, anche attraverso il contributo di importanti rappresentanti istituzionali e di esperti in materia.

I lavori della tavola rotonda di venerdì 19 ottobre – in programma alle 15.00 – saranno aperti, dopo i saluti delle autorità, dal presidente del Consiglio notarile etneo Giuseppe Balestrazzi. Successivamente, il presidente del Comitato Notarile Siciliano Renato Caruso introdurrà l’intervento del presidente del Consiglio Nazionale del Notariato (CNN) Salvatore Lombardo, a cui seguiranno le relazioni del consigliereMelchiorre Macrì Pellizzeri e del vicepresidente della Cassa Nazionale Francesco Attaguile.

A partire dalle 17.00 i notai che presiedono le Commissioni Mario Marino (Comm. Consiglio), Giovanna Falco (Cassa del Comitato), Claudia Gucciardo (Accesso) e Salvatore Santoro (Comm. Disciplinare), illustreranno gli ordini del giorno che verranno discussi e votati durante l’assemblea plenaria. Alle 17.30 sarà presentata ufficialmente a livello regionale la 15a Guida per il Cittadino «La terza età: strumenti patrimoniali, opportunità e tutele» divulgata dal CNN insieme alle associazioni dei consumatori.

«Disciplina urbanistica e catastale: ruolo e responsabilità del Notaio» 

sarà il fulcro tematico del convegno che si svolgerà invece nella giornata disabato 20 ottobre, a partire dalle 9.30. Dopo l’introduzione del docente ordinario di Diritto costituzionale presso l’Università di Catania Felice Giuffrè, seguiranno le relazioni di: Carlo Mazzù (professore Istituzioni di Diritto Privato Università di Messina), Antonino Longo (professore associato e docente di Diritto Urbanistico Università di Catania), Agata Santonocito (sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catania e coordinatrice gruppo di lavoro in materia di Reati Urbanistici ed Ambientali), Marco Bellinvia (notaio in Roma e componente Commissione Studi Civilistici CNN); Angelo Piscitello (notaio in Cefalù e Componente Commissione Studi Tributari CNN).

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Nella foto a destra , il Sostituto Procuratore della Repubblica di Catania dott.ssa Agata Santonocito

I Notai avranno funzione di “SENTINELLA” e di supporto alle indagini della Guardia di Finanza

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Formazione, il Consiglio notarile di Catania e Caltagirone incontra la Guardia di Finanza


Le “sentinelle della legalità” tra nuovi obblighi e criticità da superare

CATANIA – Antiriciclaggio e legalità: oltre l’80% delle segnalazioni di operazioni sospette effettuate dai professionisti italiani proviene dai notai (nello specifico 3950 su 4700 segnalazioni). Sono dati relativi al 2017, recentemente elaborati dalla Commissione Sicurezza finanziaria del ministero dell’Economia: li ha citati il presidente del Consiglio notarile di Catania e Caltagirone Giuseppe Balestrazzi durante l’incontro formativo che si è svolto stamattina (13 luglio, presso la sede etnea del Consiglio)), a cui hanno partecipato gli iscritti alla categoria professionale e i rappresentanti del comando provinciale etneo della Guardia di Finanza, guidato dal gen. Antonio Nicola Quintavalle Cecere.

«Quella del Notariato è una “collaborazione attiva” al contrasto del riciclaggio di denaro» ha spiegato Balestrazzi, introducendo la relazione del tenente colonnello Francesco Ruis, comandante del Nucleo speciale di Polizia economico-finanziaria della GdF di Catania. «La nostra attività – ha continuato il presidente – supera certamente il mero assorbimento formale degli obblighi normativi, e si pone come “azione di sentinella” a supporto di coloro che svolgono le indagini».

Nel suo intervento Balestrazzi ha poi esposto i dubbi che ancora oggi persistono all’interno degli studi notarili, a seguito dell’introduzione della normativa nazionale che ha recepito la direttiva europea in materia: «Rispetto ad altri professionisti, il notaio non ha un rapporto continuativo con il cliente – ha spiegato il presidente – spesso è difficile agire sulla base di contatti diretti sporadici. Inoltre, la nostra professione ha un Dna prettamente civilistico, lontana da funzioni investigative e di controllo. Fino a che punto spingersi? Come comprendere quella zona grigia in cui può celarsi l’attività criminosa? Da più di un anno siamo in attesa che il ministero dell’Economia approvi le regole tecniche elaborate dal Notariato nazionale. È necessaria una maggiore definizione del comportamento che la normativa ci richiede, anche ai fini dell’applicazione della stessa».

Una maggiore chiarezza che i notai chiedono anche nell’ambito della protezione dei dati personali, altro aspetto di cogente attualità che ha interessato gli studi notarili dopo la recente entrata in vigore del GDPR. Su questo tema è intervenuta il notaio Gea Arcella, sottolineando come «rispetto al passato, la tecnologia ha reso molto più semplice l’accesso ai dati pubblici. Dunque, nella prospettiva di un crescente eccesso di tracciabilità e consultazione, è necessario adeguarsi ai nuovi obblighi, superando le difficoltà iniziali riscontrate dalla maggior parte dei professionisti».

 

Creato a Catania un nuovo modello professionale: economisti e giuristi insieme

Iniziativa del Consiglio notarile e degli Ordini dei Commercialisti e degli Avvocati

Intesa per rafforzare a livello territoriale l’azione coordinata fra le tre professioni

CATANIA – Anche a Catania, su modello nazionale, è nata l’Associazione “Economisti e giuristi insieme”, costituita dagli Ordini dei Commercialisti e degli Avvocati e dal Consiglio notarile che operano nel territorio etneo. L’atto costitutivo è stato firmato ufficialmente questa mattina (10 luglio) dai presidenti Giuseppe Balestrazzi (Notai), Maurizio Magnano San Lio (Avvocati) e Giorgio Sangiorgio (Commercialisti), al fine di rafforzare l’intesa e l’azione coordinata delle tre professioni giuridico-economiche.

«Certi delle affinità che ci accomunano in ambito lavorativo e nel reciproco rispetto delle diverse competenze, il fine di questa alleanza è sviluppare idee e proposte condivise per il nostro territorio e in generale per il Paese – affermano congiuntamente i tre presidenti – Il mercato professionale è in continuo cambiamento per cui è necessario definire un nuovo modello di rappresentare le professioni, anche agendo “insieme” come sottolinea proprio il nome dell’associazione. “Insieme” per sollecitare la politica a misure di tutela e funzionalità dei nostri settori, nell’interesse dei professionisti che rappresentiamo, ma anche dell’intera collettività».

Un’iniziativa concretizzata appena sette mesi dopo la costituzione dell’associazione a livello nazionale, avvenuta lo scorso dicembre. L’ufficializzazione a Catania è avvenuta nella sede del Consiglio notarile, alla presenza del notaio Maria Grazia Tomasello che, in qualità di segretario del Consiglio, ha redatto lo statuto associativo e ratificato le firme.

Tra le finalità indicate nello statuto: la promozione dell’interlocuzione con le istituzioni, con la pubblica amministrazione e, in generale, con tutti i soggetti ritenuti strategici al fine di tutelare gli interessi comuni alle professioni rappresentate; l’approfondimento delle materie economiche e giuridiche di interesse degli associati, anche attraverso la predisposizione di studi e documenti; e l’operare nel contesto della sussidiarietà rispetto alle Pubbliche Amministrazioni, in aderenza alla più recente normativa interna e ai principi del diritto europeo.

Strumenti più flessibili – Testamento e “Patti” -nel futuro dei giovani notai

Convegno patrocinato dal Consiglio Notarile di Catania e Caltagirone

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DAL TESTAMENTO AI “PATTI”: «STRUMENTI PIÙ FLESSIBILI

PER IL RICAMBIO GENERAZIONALE DELLE AZIENDE FAMILIARI»

 

Focus anche sulle disposizioni del “Dopo di Noi” a tutela dell’autonomia dei disabili

 

CATANIA – Dagli strumenti del “Dopo di Noi” per garantire l’autonomia delle persone disabili, ai “patti” per consentire agli imprenditori di lasciare in sicurezza l’azienda nelle mani dei propri figli: in Italia il sistema normativo del passaggio generazionale della ricchezza si evolve, ma lentamente rispetto ad altri Paesi e con un impianto ancora poco flessibile. Il tema è dibattuto tra i professionisti del settore, in primis tra i Notai che, anche attraverso associazioni di categoria, forniscono contributi e interpretazioni che possano essere sempre più adeguati alle esigenze delle imprese o dei cittadini. Anche a Catania se ne discute: il Consiglio Notarile etneo ha patrocinato l’evento promosso dall’associazione Civil Law sugli strumenti alternativi al testamento, tenutosi ieri al Four Points by Sheraton. «Il Notariato nazionale si spende molto per dare contezza alla società civile degli strumenti disponibili, basti pensare alle iniziative per tutelare e dare dignità a coloro che sono affetti da disabilità – ha affermato il presidente dei Notai di Catania e Caltagirone Giuseppe Balestrazzi – In quest’ambito i destinatari delle nuove disposizioni sono 3milioni e 200mila persone, di cui circa 1milione e 700mila rientra tra le patologie gravi. È una fascia ampia e importante della collettività, e questo ci suggerisce la portata sociale dei provvedimenti, voluti per favorire il completo inserimento di questi cittadini ed evitarne il ricovero in strutture».

Anche nel campo imprenditoriale si sono compiuti sforzi legislativi per rendere meno controversa e contestata l’eredità aziendale. In Italia circa il 70% delle imprese con fatturato tra 20 e 50 milioni di euro è a matrice familiare, di queste quasi una su cinque dovrà affrontare il ricambio generazionale nei prossimi 5 anni (fonti: Sole24Ore e Osservatorio Aub). È un’operazione in cui, nella maggior parte dei casi, le aziende rischiano di subire forti contraccolpi. «La nostra proposta – ha dichiarato Giuseppe AM Trimarchi, alla guida dell’associazione Civil Law – è quella di continuare a usare come base strumenti presi dal Codice civile, che hanno un impianto tradizionale e conosciuto, ma al tempo stesso consentire ai professionisti – notai, avvocati, commercialisti – di interpretare le leggi in chiave più moderna e flessibile, anche dal punto di vista fiscale».

 

I NOTAI DISCUTONO A CATANIA GLI STRUMENTI ALTERNATIVI AL TESTAMENTO

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CATANIA – «Gli strumenti alternativi al testamento nel passaggio generazionale della ricchezza»: questo il titolo del convegno patrocinato dal Consiglio Notarile di Catania e Caltagirone e organizzato dall’Associazione nazionale Civil Law, che si terrà venerdì 15 giugno, a partire dalle 9.30, al Four Points by Sheraton di Aci Castello (CT). Introdurrà i lavori Giuseppe Balestrazzi, presidente del Consiglio notarile distrettuale.

La giornata – presieduta da Filippo Pennisi, presidente della III sez. civile del Tribunale di Catania – vedrà riuniti i Notai etnei, e non solo, per approfondire in due sessioni (mattina e pomeriggio) le tematiche più cogenti che riguardano gli strumenti alternativi al testamento: dal divieto dei patti successori al patto di famiglia, dai patti di convivenza ai vincoli di destinazione.

Interverranno professionisti del settore provenienti da diverse parti d’Italia: Diego Barone (notaio in Catania), Francesco Fasano (notaio in Napoli), Giancarlo Iaccarino (notaio in Massa Lubrense), Ubaldo La Porta (docente ordinario Università Piemonte orientale), Giacomo Oberto(magistrato IV sez. civile Tribunale di Torino), Giuseppe A.M. Trimarchi (docente Università telematica Pegaso).