Successo-record di Giuseppe Conte,”regista” del Consiglio europeo, l’Italia avrà 209 miliardi (Recovery Fund)

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Il presidente del Consiglio Europeo Michel ha annunciato l’intesa che ha permesso di chiudere un confronto iniziato venerdì scorso e proseguito fino al cuore della notte, che ha avuto al centro il duello sulla governance dei piani nazionali di ripresa e di resilienza fra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il premier olandese Mark Rutte.

Sembra che l’ultima versione sulla governance contenesse elementi sfavorevoli tanto che  Conte ha respinto la proposta e ottenuto  una ulteriore pausa di riflessione del Consiglio.

La soluzione consentirebbe la sola attivazione del freno di emergenza solo in casi eccezionali, che comporta un passaggio in Consiglio Europeo, senza conferirgli facoltà decisionali. L’intera procedura ricade sotto la competenza della Commissione Europea, le cui prerogative sono state esplicitamente richiamate nel testo dietro richiesta di Conte. La delegazione italiana ha anche acquisito parere legale del servizio giuridico del Consiglio, che conferma piena competenza delle prerogative della Commissione, il che vuol dire, secondo le fonti, che non c’è alcuna “possibilità di veto in nessuna fase della procedura”.

Il nuovo piano consente di far entrare nelle casse italiane la cifra non trascurabile di quasi 209 miliardi. Si tratterebbe di oltre 30 miliardi in più rispetto alla prima proposta (173,8 miliardi). Dei 208,8 mld, 81,4 miliardi sono trasferimenti, in lieve calo da 85,24 miliardi, mentre 127,4 miliardi sono prestiti, rispetto a 88,584 miliardi. Aumentano dunque, di molto, i prestiti, che vanno restituiti ma che sarebbero a tassi molto bassi, visto che la Commissione, un emittente sovrano, si può finanziare a tassi molto bassi, avendo rating tripla A dalla maggior parte delle agenzie.

L’accordo è stato raggiunto dopo circa 92 ore di vertice. Con i “209 miliardi di euro di Next Generation Eu, il “28%” delle risorse del piano europeo contro la crisi provocata dalla pandemia di Covid-19, “avremo una grande responsabilità, afferma Conte. Abbiamo la possibilità di far ripartire l’Italia con forza, di cambiare volto al nostro Paese. Ora dobbiamo correre, utilizzando questi soldi per investimenti, per riforme strutturali”……

Siamo all’alba del quarto giorno di un vertice lunghissimo. Forse abbiamo stabilito il record, superando per durata il vertice di Nizza. Siamo soddisfatti: abbiamo approvato un piano di rilancio ambizioso, che ci consentirà di affrontare questa crisi con forza ed efficacia”, ha spiegato il presidente del Consiglio in videoconferenza stampa.

Afferma Charle Michel :”Ce l’abbiamo fatta, l’Europa è forte e unita, abbiamo raggiunto un accordo dopo difficili negoziati in tempi molto difficili per tutti gli europei, un accordo per tutti i 27 paesi ma specialmente per la gente“, ha affermato Charles Michel, stanco ma raggiante.

Il Presidente del Consiglio Europeo parla di un “accordo da 750 miliardi buono e forte, accordo giusto per questo tempo” e spiega come “la magia del progetto europeo funziona” e funziona “grazie al rispetto, la cooperazione e la volontà di lavorare insieme e di superare insieme le difficolta’”. Quelle raggiunte, conclude, “non sono decisioni virtuali ma concrete” ed “è la prima volta che il rispetto dello stato di diritto legge è criterio” determinante.

Angela Merkel :”Sono molto sollevata” per l’intesa raggiunta sul Recovery Fund e sul bilancio europeo, “a febbraio non ci eravamo riusciti, ma ora ce l’abbiamo fatta e questo è un buon segnale”..

Emanuele Macron, presidente francese:”C’erano Paesi che dicevano ‘noi siamo contro un indebitamento comune’ ma poi l’hanno accettato, che dicevano di non poter accettare che altri stati distribuiscano sovvenzioni ma poi l’hanno accettato. Certo, ci sono compromessi nell’accordo ma non esito a dire che sono proporzionati e sono stati necessari

Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione Europa: “Il Recovery and Resilience Facility è definito in modo molto chiaro: innanzitutto è volontario, ogni stato può scegliere di aderirvi ma chi lo fa deve allinearsi con il Semestre europeo e le raccomandazioni specifiche ai Paesi“….