Green pass, le nuove regole e la consapevolezza che il mondo oggi appartiene ai virus

 

Green pass Italia nei negozi e obbligo vaccinale per gli over 50, nuove regole da oggi 1 febbraio con la stretta anti Covid decisa dal governo. Da oggi il certificato verde base – che si ottiene con il vaccino, se si è guariti dal Covid ma anche con un tampone negativo effettuato 48 ore prima se antigenico o 72 ore se rapido – sarà necessario anche per andare negli uffici postali, in banca o dal tabaccaio per comprare le sigarette.  Intanto si apprende che la pandemia è in fase calante e si nutre molto ottimismo per il prossimo futuro

Samantha Cristoforetti
Spot di Samantha Cristoforetti

Gli uffici pubblici, Gli uffici finanziari e le attività commerciali (ossia i negozi)sono già predisposti per l’ingresso con il green pass. Ma le esigenze alimentari e di prima necessità, sanitarie, di sicurezza e di giustizia saranno sempre garantite – andare in una caserma, ad esempio, per sporgere denuncia – senza bisogno di esibire il certificato verde.

Il Green pass non servirà dunque per entrare in tutti i negozi che vendono in prevalenza prodotti alimentari e bevande (ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati e altri esercizi non specializzati di alimenti vari). Libero anche l’accesso ai mercati all’aperto, nei negozi per il commercio al dettaglio di prodotti surgelati.

Il governo ha chiarito che l’accesso libero a tutti questi “esercizi commerciali consente l’acquisto di qualsiasi tipo di merce, anche se non legata al soddisfacimento delle esigenze essenziali e primarie”. Anche le esigenze di sicurezza e di giustizia saranno sempre garantite – andare in una caserma, ad esempio, per sporgere denuncia – senza bisogno di esibire il certificato verde.

Per le persone che accederanno senza Green pass ai servizi e alle attività in cui è obbligatorio averlo, è prevista una sanzione da 400 a 1.000 euro. La stessa sanzione si applica al soggetto tenuto a controllare il possesso del Green pass se omette il controllo.

Sempre da oggi scattano le sanzioni per tutti gli over 50 (salvo chi ne è esentato per motivi di salute) che non sono vaccinati contro il covid: per tutti coloro che non saranno in regola con l’obbligo vaccinale, infatti, sarà prevista una sanzione di 100 euro una tantum. La sanzione sarà irrogata dall’Agenzia delle Entrate, attraverso l’incrocio dei dati della popolazione residente con quelli risultanti nelle anagrafi vaccinali regionali o provinciali.

Dal 15 febbraio prossimo, inoltre, il nuovo decreto introduce l’obbligo di Green pass rafforzato o Super green pass per i lavoratori pubblici e privati con 50 anni di età che accederanno ai luoghi di lavoro. “L’obbligo non sussiste in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore, nel rispetto delle circolari del Ministero della salute in materia di esenzione dalla vaccinazione anti SARS-CoV-2; in tali casi la vaccinazione può essere omessa o differita. L’avvenuta immunizzazione a seguito di malattia naturale, comprovata dalla notifica effettuata dal medico curante, determina il differimento della vaccinazione”.

 

Cabina di regia del governo: “introdurre l’obbligo per gli over 50 sul posto di lavoro e per over 60 senza occupazione”

Anche gli Over 60 saranno obbligati al vaccino antiCovid

 

Accordo in cabina di regia per l’obbligo di vaccino per gli over 60/50. Estensione del Green pass rafforzato – in possesso di vaccinati e guariti – sul posto di lavoro per gli over 50, obbligo di vaccini, invece, per quanti, superati i 50 anni, non hanno alcuna occupazione.     Quindi la libertà di una bella fetta di popolazione denominata No Vax sta per finire. Gli ospedali scoppiano e al comitato scientifico non interessano più gli effetti collaterali -talvolta fatali- del vaccino antiCovid. “Salviamo più persone possibili” è il coro della Cabina di regia.

Non basterà più il tampone per andare in banca, accedere a servizi della Pa o servizi personali -vedi parrucchieri o estetiste- ma sarà necessario esibire il super green pass, ovvero essere vaccinati o guariti dal Covid:
La proposta dell’obbligo vaccinale per gli over 50, caldeggiata da Mario Draghi in cabina di regia -è arrivata alla luce delle riflessioni dei tecnici del Cts, Silvio Brusaferro e Franco Locatelli, presenti alla riunione. Sarebbero proprio gli over 50,quelli più a rischio di finire in ospedale per via del Covid.
Contrari all’obbligo esponente del M5S, Fabiana Dadone, che invitava a non intervenire con un obbligo, il presidente del Consiglio avrebbe spiegato che la fascia over 50 “è quella più vulnerabile dai dati a nostra disposizione, dunque bisogna intervenire per evitare il peso sugli ospedali”, e non mandare in affanno il Ssn.

La Lega si è invece detta ancora una volta contraria all’obbligo vaccinale indiscriminato e propone di utilizzare criteri scientifici e non ideologici: la maggioranza assoluta dei ricoveri in terapia intensiva riguarda persone al di sopra dei 65 anni…

Intanto è iniziato come previsto l’incontro tra governo e Regioni.

OGGI SCIOPERO GENERALE _CGIL- UIL- “CONTRO LE DISUGUAGLIANZE SOCIALI E LO SVILUPPO SQUILIBRATO DEL PAESE”

 

Giovedì nero per lo sciopero proclamato per oggi, 16 dicembre, da Cgil e Uil contro la manovra economica giudicata insoddisfacente. Per 8 ore sono rischio, pur nel rispetto delle fasce di garanzia, alcuni servizi importanti, dai trasporti – con riflettori sui treni, tra orari e convogli garantiti – alle banche, mentre resteranno fuori dalla protesta il comparto Sanità, Poste e Scuola. “Insieme per la giustizia”, lo slogan della protesta che sarà accompagnata dalla manifestazione nazionale che si terrà a Roma in contemporanea con altre città italiane come Milano, Bari, Cagliari e Palermo.

                    –TROPPI SQUILIBRI TRA NORD E SUD –

Divario Nord-Sud, U.Di.Con.: “L'incolmabile gap continua ad aumentare” |  StrettoWeb

I lavoratori incroceranno le braccia contro una legge di bilancio che, secondo la protesta, non riduce le diseguaglianze sociali e riconsegna di fatto, alla ripartenza economica post Covid, lo stesso Paese di prima dell’epidemia, con eguali problemi, eguale  sviluppo squilibrato, eguale occupazione precaria, eguale- se non peggiorata anzi-  redistribuzione sbilanciata della ricchezza.

Ad innescare la miccia della protesta soprattutto la riforma del fisco su cui il governo, accusano Cgil e Uil, ha voluto chiudere una partita favorendo i redditi medio alti e concedendo troppo poco a quelli bassi. “Chiediamo di scioperare e di scendere in piazza perché tutti insieme abbiamo bisogno di combattere una pandemia salariale e sociale che non ha precedenti. La vita e le condizioni delle persone sono nettamente peggiorate e quindi i provvedimenti del Governo devono essere cambiati”, ha ripetuto il leader Cgil, Maurizio Landini che guarda ad un nuovo modello di sviluppo con cui “cambiare la faccia di questo Paese” con “più giustizia sociale, più giustizia economica, e un lavoro di qualità che torni al centro della politica”.

Lo sciopero arriva a 7 anni dall’ultima prova di forza sempre di Cgil e Uil che rompe nuovamente un’unità sindacale conquistata dopo anni di tensioni e contrasti. Ed è la Cisl di Luigi Sbarra che non ci sta ad esprimere dissenso al premier Draghi….Parla anzi al contrario di Uil e Cgil. “Possiamo dire senza vergogna di avere una legge di bilancio di profilo espansivo, coesivo, che da risposte forti di redistribuzione a fasce deboli e a redditi medio bassi e bassi. Abbiamo ottenuto risultati importanti, io li valorizzo e li capitalizzo perché sono stati il frutto delle nostre lotte e della serietà del governo a dialogare con le parti sociali“, ha detto elencando uno per uno i risultati ottenuti dall’inizio della trattativa.

“Sul fisco l’impostazione iniziale del governo prevedeva un finanziamento della riforma di 6 miliardi, 3 sull’Irpef e 3 sull’Irap. Abbiamo chiesto di fare di più e l’esecutivo ha postato 8 miliardi ma divisi in 5 per l’Irpef e 3 per il taglio dell’Irap. Infine , ad oggi invece, abbiamo ottenuto un’altro risultato importante: 7 miliardi sull’Irpef e 1 sull’Irap con una spalmatura che vede per l’85% sgravi fiscali a chi guadagna meno di 50mila euro. Non solo. Portiamo a casa anche un risultato che non era previsto dall’accordo nella cabina di regia: 1,5 mld di decontribuzione per i lavoratori dipendenti sotto i 35mila euro e l’aumento della no tax area per i pensionati a 8.500 euro oltre ad aver conquistato nel 2022 la piena indicizzazione delle pensioni”, ha concluso Sbarra ricordando anche l’aumento da 3 a 5,5 miliardi del finanziamento sulla riforma degli ammortizzatori sociali e i 350 milioni per la proroga della cassa Covid.

Lunedì prossimo c’è un’altra storia a Palazzo Chigi, la riforma delle pensioni.  Un tavolo per ridiscutere della legge Fornero al quale i sindacati arriveranno condividendo-apparentemente – una piattaforma unitaria per un pensionamento flessibile.

Ora comunque occhi puntati sulla manovra al Senato dove il tempo stringe: il governo si appresta a giocare e chiudere la partita molto probabilmente in questo fine settimana. E’ attesa per il weekend infatti la presentazione di un pacchetto di emendamenti che assorba le richieste di modifica della maggioranza. Il 21 dicembre la manovra sarà dunque in aula a Palazzo Madama mentre approderà alla Camera solo dopo Natale.

Terza dose in anticipo, No Vax irriducibili non credono al vaccino che ,in alcuni casi ha procurato “trombosi”

 

 Regioni – “compattissime” –  in pressing e il governo “riflette”  dopo l’incontro di ieri tra l’esecutivo e le Regioni contestatrici.                          Sembra delinearsi l’opportunità di un coordinamento generale, cabina di regia viene chiamata,  e  la convocazione del Consiglio dei ministri a seguire, che Palazzo Chigi spera di tenere tra domani o al più tardi giovedì.

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Immagine di repertorio

L’ipotesi sul tavolo è quella di rimodulare la durata del certificato e tutelare le cosiddette ‘due G’ ovvero guariti e vaccinati secondo la formula mutuata dalla Germania: un ‘super’ documento verde, quindi, che consenta solo a queste due categorie di accedere a cinema, teatri, palestre e altre attività ludiche limitazioni  che stringerebbero maggiormente gli spazi ai No vax ed irriducibili contrari al vaccino. Si profilano già annunciate manifestazioni dei No Vax contro l’esecutivo..

L’INCONTRO GOVERNO-REGIONI

Il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga  afferma: “Premiare i cittadini vaccinati e offrire certezze alle categorie produttive” quanto hanno chiesto infatti le Regioni al governo durante il vertice di ieri. “Le ipotesi discusse con il governo sono di far sì che nel passaggio di zona e quindi in giallo, arancione e rosso, ci sia maggiore possibilità di svolgere attività per chi è vaccinato” ma “il governo ora farà le proprie valutazioni e le porterà in Consiglio dei ministri”. In ogni caso, “prima del Cdm ci sarà un ulteriore confronto con le Regioni”, che il presidente ha definito “compattissime” sin dall’inizio della pandemia e “indipendentemente dalla collocazione geografica o dal colore politico”.

E il fronte delle regioni si è in effetti presentato unito all’incontro col governo, chiedendo a gran voce che i vaccinati viaggino in corsia preferenziale e dietro restino i no vax. Eventuali strette andrebbero quindi misurate sui ‘ribelli’ del vaccino: non paghino tutti gli italiani, la richiesta dei governatori. Fino alla possibilità di superare la famosa divisione per ‘colori’, lasciando fuori dalla vita sociale solo i no vax ‘premiando’ gli altri, chi ha scelto la scienza per uscire dalla pandemia.

I PROSSIMI PASSI: TERZA DOSE ANTICIPATA GREEN PASS UNDER 12….

Ma in atto vi sarà solo l’anticipo della terza dose: non sei ma cinque mesi.. C’è l’ok dell’Aifa e del Comitato tecnico scientifico, quindi la ‘sforbiciata’ sui tempi del cosiddetto ‘booster’ ci sarà. Per il resto, tutto verrà deciso nelle prossime ore, anche se viene dato quasi per scontato che l’obbligo vaccinale non toccherà solo personale sanitario e Rsa -come è stato finora- ma con ogni probabilità verrà esteso anche ad altre categorie più a contatto col pubblico.

Dal governo trapela inoltre la volontà di ampliare il più possibile la fascia d’età del Green pass che dunque potrebbe scendere sotto i 12 anni, possibile motivo di scontro con la Lega e Matteo Salvini che, su questo, ha già detto di essere “nettamente contrario”. Non pare esserlo invece il governo, che nelle prossime ore sarà chiamato a decidere insieme al super Green pass.

”   ESCLUSO PER ORA IL ‘ LOCKDOWN PER NON VACCINATI”

La posizione dell’esecutivo nelle ultime ore è stata intanto delineata dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa: “Non parlere di lockdown per non vaccinati. Ma, con il peggioramento della situazione epidemiologica e il passaggio in arancione di alcune Regioni – ha spiegato -, di un provvedimento che prevede già in automatico una serie di restrizioni.

 

Super Green Pass e non vaccinati all’esame tecnico ,tra alcuni minuti-alle 18- tra Governo e Regioni

 

Inutile illudersi, presto dovremo fare i conti con i No Vax | L'HuffPost

Super green pass all’esame tecnico  del  governo e regioni in programma oggi, tra alcuni minuti,  alle 18 sulle nuove misure per fronteggiare la quarta ondata covid, mentre si ricorrono ipotesi su regole più restrittive per i non vaccinati in caso di passaggio di una regione in zona arancione e rossa.

A Palazzo Chigi  garantiscono la presenza la ministra degli Affari regionali Mariastella Gelmini, il responsabile della Salute Roberto Speranza e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Roberto Garofoli. Non interverrà all’incontro il premier Mario Draghi, perché, viene spiegato, si tratta di un confronto “a livello tecnico”. Le Regioni prenderanno parte alla riunione in videocollegamento.

La posizione dell’esecutivo nelle ultime ore è stata delineata dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa: “Non parlerei di lockdown per non vaccinati. Ma con il peggioramento della situazione epidemiologica e il passaggio in arancione di alcune Regioni, un provvedimento che prevede già in automatico una serie di restrizioni, certe attività come i ristoranti, i cinema, il teatro, si debbano limitare solo a chi vaccinato”.

Ieri Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli Venezia Giulia e presidente :Proporremo al governo di scegliere il più presto possibile misure che possano favorire le vaccinazioni, garantendo in caso di passaggio di zona la possibilità di superare le restrizioni per le persone vaccinate o per coloro che hanno superato la malattia. Questo potrebbe spingere indecisi a partecipare alla campagna di vaccinazione e dare certezze a imprese, ristoratori, albergatori, negozianti” questo paese”, dice Massimiliano Fedriga,

“OBIETTIVO TRASPARENZA”

Foto di Mario Draghi

Draghi in esordio:”Oggi presentiamo il Disegno di Legge annuale sulla concorrenza. Prima di lasciare la parola al Ministro Giorgetti e al Sottosegretario Garofoli, che esporranno il provvedimento nel dettaglio, voglio dire alcune parole sulla logica di queste misure

“Nel recente passato, i Governi italiani hanno preso due strade sul fronte della concorrenza. Alcuni hanno provato a passare delle misure molto ambiziose senza però cercare il consenso politico. Il risultato è stato che in larga parte questi provvedimenti non sono stati attuati, anche per l’opposizione di tanti gruppi d’interesse. Altri  esecutivi hanno invece ignorato la questione. La legge che ci apprestiamo a varare dovrebbe avere natura annuale. Eppure, dal 2009 a oggi, è stata approvata una sola volta, nel 2017, a due anni dalla presentazione” .

“Questo Governo intraprende una terza strada, che crediamo possa essere più efficace. Avviamo un’operazione di trasparenza – sottolinea il presidente del Consiglio – e mappiamo tutte le concessioni in essere, come quelle relative alle spiagge, alle acque minerali e termali, alle frequenze“.

“Si tratta di un provvedimento analogo a quanto ci apprestiamo a fare con il catasto”, aggiunge il premier. “I cittadini potranno così verificare quanto ciascun concessionario paghi per esercitare la sua attività. Ci aspettiamo che questo esercizio metta in evidenza la frammentazione delle competenze tra amministrazioni centrali e territoriali e la scarsa redditività per il Governo della maggior parte delle concessioni”.

Ancora Draghi: – Adempiamo a tutti gli obblighi che avevamo assunto con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza“.

Approviamo una delega per il riordino dei servizi pubblici locali, e una per il riordino dei servizi di mobilità urbana non di linea. Abbiamo inoltre modificato alcune norme in materia di gestione dei rifiuti. In materia di salute – sottolinea – abbiamo modificato i criteri di accreditamento e convenzionamento delle strutture private, per valorizzare la qualità dei servizi offerti. Abbiamo modificato le modalità di selezione della dirigenza medica, per basarla su criteri certi e limitare la discrezionalità”.

“La tutela della concorrenza non si ferma comunque a questo disegno di legge –  – È un obiettivo trasversale a tutta la politica economica del Governo. Ne sono esempi la legge sulle lauree abilitanti, prevista dal precedente esecutivo, e la recente apertura delle tratte a medio e lunga percorrenza per i bus”.

TORNADO E MALTEMPO A CATANIA: DANNI PER MILIONI DI EURO – VERIFICA DEL SINDACO POGLIESE

 

Danni maltempo

Foto Comune di Catania

Dalle prime ore di stamani il sindaco Salvo Pogliese informa di essere  in contatto con gli assessori e gli uffici tecnici comunali che stanno curando gli interventi di messa in sicurezza di numerosi punti della città, a seguito del violento evento atmosferico che ieri ha colpito Catania e diversi comuni della provincia Etnea e che da ieri pomeriggio sono oggetto di interventi del personale comunale delle manutenzioni, della Multiservizi, dei vigili del fuoco e della protezione civile.  Fortemente danneggiate anche numerose attività commerciali che sono state oggetto della furia del vento e della grandine improvvisa con numerosi danneggiamenti.
Non siamo ancora in grado di dare una stima compiuta dei danni -ha detto il sindaco- ma sono certamente svariati milioni di euro. A cominciare dalle strutture pubbliche come scuole e impianti sportivi, ma anche uffici comunali che necessitano di interventi di ripristino da effettuare urgentemente. Per quanto concerne le scuole, alla Manzoni-Diaz si registra un tetto divelto. Scoperchiato anche il tetto dell’asilo nido di via Carlo Forlanini.  Lucernaio saltato anche nella scuola Coppola, laddove si registrano  alberi caduti che ostruiscono l’ingresso dell’istituto e su cui si sta intervendo. Strutture esterne danneggiate anche nel plesso scolastico Nazario Sauro di via Torquato Tasso a Nesima. Tante altre sono le segnalazioni che giungono alle manutenzioni scolastiche all’assessore Mirabella, mentre proseguirà anche nelle prossime ore la verifica degli oltre cento plessi adibiti a scuole. Operai laddove necessario ripristineranno condizioni di sicurezza, per alunni, docenti e personale ausiliario. L’assessore Parisi –ha aggiunto il primo cittadino- mi ha informato che danni importanti si sono verificati anche nel tetto della piscina e nei campetti di Nesima, dove peraltro ci sono lavori di riqualificazione coi cantieri aperti dalla nostra amministrazione. Volato il tetto anche del Palalivatino di cannizzaro. Tanti i lampioni caduti e gli alberi sradicati. Ma è una conta in <<progress>> perché le richieste di intervento sono tante e si sta cercando di fare fronte per ripristinare condizioni di sicurezza. Danni rilevanti si registrano anche al Porto e a Librino, dove si registra anche la caduta di un traliccio dell’Enel. Un lavoro incessante di verifica su cui gli assessori Porto e Arcidiacono sono direttamente impegnati e che è in continua evoluzione, grazie al lavoro dei vigili del fuoco e della protezione civile regionale e comunale coi volontari che non smetterò mai di ringraziare a sufficienza”.  

Il sindaco Salvo Pogliese ha reso noto che chiederà al presidente della Regione Nello Musumeci di dichiarare lo stato di emergenza per trovare, insieme al governo nazionale, forme economiche risarcitorie per gli enti pubblici e le attività private danneggiate.

Il sindaco inoltre si è sincerato delle condizioni dei feriti, sei in tutto, di cui uno con  fratture a un arto, travolti dalla furia degli eventi atmosferici.

 

Tensioni e contraddizioni politiche: Draghi si appresta ad introdurre l’obbligo vaccinale, la Lega esprime contrarietà

Draghi, nuovo giro di consultazioni. Conte apre &#39;ma non sarò nel governo&#39; -  Politica - ANSA

Tendenza del governo e in primis del premier Draghi introdurre l’obbligo vaccinale e la terza dose di vaccino “

Il presidente del Consiglio annuncia anche che il Green pass verrà esteso. Ma vi sono note che non entrano in sintonia con il governo .La Lega in Commissione, sul Green pass, ha votato parere sfavorevole. 

Afferma il premier: “Vedo una coalizione con le sue divergenze, ci sono provenienze politiche, culturali, personali e professionali diverse in questa maggioranza. Il governo va molto d’accordo nei suoi membri, il Parlamento ha fatto un lavoro straordinario e continua a farlo: non vedo nessun disastro all’orizzonte e non mi preoccupo per me stesso di sicuro”, afferma ancora. “Questo governo sta in piedi perché è il Parlamento che lo vuole. La vita del governo è decisa dal Parlamento. Perciò, ho sempre detto, che i processi decisionali sono integrati, ma questo non vuol dire che il governo debba fare il mestiere dei partiti, né che i partiti devono fare il mestiere del governo”.

Capitolo immigrazione: “Secondo me la ministra Lamorgese lavora molto bene. Il problema è molto difficile, non ho trovato qualcuno che avesse la bacchetta magica e lo risolvesse in un attimo. I numeri di quest’anno non sono spaventosi, abbiamo avuto anni peggiori di questo. Credo che la ministra Lamorgese faccia il suo dovere e lo faccia molto bene”.

Un incontro tra il premier, la ministra dell’Interno e Salvini “potrebbe essere un chiarimento interessante. Specialmente Lamorgese e Salvini possono dire i loro punti di vista, cosa è che non va, soprattutto se quel che non va è raffrontabile a quel che non andava quattro anni fa, cinque anni fa, tre anni fa, ovviamente non all’anno della pandemia, perchè lì si è fermato tutto, anche i migranti. Se la ministra Lamorgese lo vorrà si farà volentieri, magari non in televisione o in streaming”.

: “Esprimo solidarietà a chi è oggetto di odio da parte dei no vax. E’ una violenza odiosa e vigliacca nei confronti di persone in prima linea contro la pandemia e nei confronti di chi fa informazione”, dice il presidente del Consiglio.

“La campagna vaccinale procede spedita – sottolinea- oggi siamo al 70% della popolazione completamente vaccinato. Sono fiducioso, raggiungeremo l’80% per la fine di settembre”. “Vorrei ribadire l’invito a vaccinarsi: – aggiunge- è un atto verso se stessi, è un atto di solidarietà e di protezione verso gli altri. Ho usato frasi più incisive in passato, ribadisco la necessità di farlo. “La campagna vaccinale è stata abbracciata dai giovani: tra i 16 e i 19 anni, almeno il 70% ha ricevuto una dose di vaccino e quasi la metà dei ragazzi è totalmente vaccinata – ha detto ancora Draghi – Questo ci permette di affrontare l’apertura delle scuole con minori incertezze rispetto allo scorso anno. La riapertura della scuola in presenza è sempre stata una priorità di questo governo”.

Sulla scuola “l’impressione è che la preparazione sia stata accurata, ben fatta, che insomma il Governo non abbia passeggiato durante l’estate, come dice qualcuno. La scuola in presenza è stata sempre la priorità di questo Governo”.

Quanto all'”economia continua a crescere, cresce anche molto di più di quanto ci si fosse aspettati, basta andare a vedere le cifre che il Mef aveva previsto nei documenti ufficiali a marzo di quest’anno. Anche questo ci dà un forte incoraggiamento. Il mercato del lavoro va bene, se non sbaglio c’è circa mezzo milione di occupati in più, l’occupazione in generale non mostra cenni di cedimento”.

 

Proteste, scontri in Tunisia per il deterioramento della situazione politica, sanitaria, economica, sociale

 

Fermiamo le aggressioni della Turchia, proteggiamo le conquiste della  storica resistenza di Kobane! – Brescia Anticapitalista

 

SILURATO IL PRIMO MINISTRO HIICHAM MECHICI

Proteste all’infinito contro il governo tunisino.. Dopo una giornata di scontri, proteste e manifestazioni in varie città, il presidente Kais Saied ha annunciato la sospensione del parlamento e ha silurato il primo ministro Hicham Mechici. L’annuncio è stato diffuso in un video sui social dalla pagina ufficiale della presidenza tunisina al termine di una riunione di emergenza presieduta dallo stesso Saied e aperta ai responsabili della sicurezza. Il presidente tunisino ha disposto che guiderà temporaneamente il governo fino alla nomina del nuovo premier ed ha annunciato di aver tolto l’immunità a tutti i membri del parlamento.

Le decisioni sono arrivate al termine di una giornata di manifestazioni contro l’esecutivo di Mechici e contro il parlamento presieduto da Rached Ghannouchi, leader del partito Ennahdha. Nella capitale Tunisi, centinaia di persone si sono radunate vicino al sede del parlamento nel distretto di Bardo, scandendo slogan di critica al governo e manifestando insoddisfazione per la situazione politica.

I manifestanti hanno anche chiesto il perseguimento dei responsabili del deterioramento della situazione sanitaria, sociale ed economica in Tunisia. Sui social network è stato documentato l’assalto alla sede del partito di Ennahda nella provincia sud-occidentale di Tozeur. Nella provincia centrale di Kairouan, scontri tra manifestanti e sostenitori di Ennahda sono stati riportati dai media locali. La Tunisia è piombata nel caos totale..

Interrogazione On. Di Caro (M5S): “Mentre la Sicilia brucia, Musumeci usa il Corpo forestale per la ‘sua’ Ambelia. Sugli incendi riferisca in aula”

 

Imprevidente anche il Corpo forestale siciliano

 

“Dichiarazione scottante del  capogruppo del Movimento 5 Stelle all’Ars Giovanni Di Caro : Mentre la Sicilia brucia, il presidente Musumeci distrae il prezioso personale del Corpo forestale per attività di sicurezza e rappresentanza alla ‘sua carissima’ fiera di Ambelia. Si tratta di un fatto assolutamente scandaloso, inaccettabile e soprattutto irresponsabile. Ora, per i roghi  chiama in soccorso l’Esercito, come in precedenza aveva fatto per i vaccini. Presto anche i siciliani chiederanno l’aiuto dell’esercito per salvare la Sicilia da Musumeci”.

 

Vi è da dire che anche il Corpo forestale -osserva Sud Libertà- si rivela imprevidente ogni anno sulla problematica  degli incendi – visto che se ne discute sempre tardi, sindacalmente, a stagione inoltrata e, in particolare per percepire gli straordinari giornalieri -continui che stanno divorando vaste aree boschive della Sicilia. “Anche quest’anno – spiega Di Caro – il governo regionale si è fatto puntualmente trovare impreparato a fronteggiare la stagione estiva senza muovere un solo dito in fatto di prevenzione, dai viali parafuoco, alle coperture economiche per l’anti-incendio. Altro che Esercito, il presidente della Regione non ha fatto neanche il minimo sindacale. A questo punto, Musumeci venga a riferire in aula e ci dica cosa ha fatto materialmente per la prevenzione degli incendi nella nostra Isola” conclude Di Caro.

 

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