ARCHITETTI DENUNCIANO UN BANDO DEL COMUNE DI ACI SANT’ANTONIO- IL SINDACO CARUSO, “NON ABBIAMO FATTO UN BANDO PER GLI ARCHITETTI “

Comune di Aci Sant’Antonio: bando per assunzione di 4 risorse all’Ufficio Sisma

«SELEZIONE ILLEGITTIMA ESCLUDE 18 ARCHITETTI: La denuncia del presidente degli Architetti di Catania Alessandro Amaro

MA IL SINDACO CARUSO RISPONDE: “NON ABBIAMO FATTO UN BANDO CON SPECIFICHE O ARCHITETTI..”

 

Catania: architetti, Alessandro Amaro eletto presidente

Alessandro Amaro, funzionario Genio Civile di Ct

 

CATANIA – 

«Trovo assolutamente inaccettabile la decisione di non annullare in autotutela il bando che ha visto la mancata ammissione di 18 Architetti senza alcuna reale motivazione. Nessun requisito, infatti, esclude la nostra categoria: è un fatto gravissimo. Siamo pronti a fare ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per restituire dignità alla nostra professione». Il presidente dell’Ordine degli Architetti di Catania Alessandro Amaro commenta così la vicenda del bando pubblico indetto dal Comune di Aci Sant’Antonio per l’assunzione a tempo pieno e determinato di 4 unità con profilo di “Istruttore direttivo tecnico” presso l’Ufficio sisma.

«Nell’istanza – spiega Amaro – al punto 1 dei requisiti viene chiesto di “essere in possesso della laurea magistrale in ingegneria civile, ingegneria edile o equipollenti, da dimostrare a pena di esclusione con votazione minima di 100/110”. Con competenze e professionalità che appartengono in egual misura anche agli Architetti, la cui laurea è equipollente a quella richiesta, proprio nell’ambito dei concorsi pubblici. Al punto 4 dello stesso bando, invece, si legge “abilitazione all’esercizio della professione di ingegnere” con evidenti elementi di ambiguità delle clausole».

Una contraddizione (o un difetto di forma), secondo quanto sottolineato dal massimo esponente della categoria etnea, che nella fase interlocutoria – in data 10 luglio – ha chiesto attraverso l’Avv. Anna Arena (legale dell’Ordine) di ritirare il bando per riformulare i termini della selezione: «In base alle competenze richieste, infatti, nulla impedisce agli Architetti di presentare la propria candidatura. Eppure, tantissimi professionisti iscritti al nostro Ordine – dopo essere stati inseriti con riserva – hanno visto successivamente negata la loro partecipazione: tra loro, inoltre, c’è anche chi all’interno degli stessi uffici sta ricoprendo lo stesso ruolo da mesi (vincendo la precedente selezione), non potendovi improvvisamente più accedere».

«Una scelta illegittima – prosegue Amaro – senza alcun percorso argomentativo e motivazionale, dove si configurano gravi vizi per manifesta infondatezza, evidente irragionevolezza, contraddittorietà ed eccesso di potere. Inoltre, il bando viola importanti princìpi costituzionali alla luce della sentenza 2709 del 27 maggio 2014 del Consiglio di Stato: “nelle ipotesi di clausole ambigue di gare si deve accogliere l’interpretazione che tutela gli interessati di buona fede, salvaguardando così l’ammissibilità delle offerte e consentendo la maggiore partecipazione agli offerenti, sì da tutelare l’interesse pubblico. Ciò in vista del favore della partecipazione del maggior numero possibile di concorrenti alle pubbliche gare, al fine di ottenere le prestazioni richieste a un prezzo quanto più vantaggioso, in termini qualitativi e quantitativi per l’Amministrazione”».

Ferma e decisa la conclusione del presidente degli Architetti etnei: «Abbiamo chiesto l’annullamento, ricevendo una risposta inaccettabile che esprime contenuti discriminatori e non rispondenti alle norme vigenti riguardanti la nostra categoria. Proseguiremo la nostra battaglia presentando ricorso al TAR per garantire i princìpi di legalità e trasparenza, in una vicenda dove – purtroppo – appaiono troppe ombre».

 

SUD LIBERTA’ HA INTERPELLATO IL COMUNE DI ACI SANT’ANTONIO E CHIESTO DEL SINDACO CARUSO PER AVERE CHIARIMENTI A RIGUARDO.   IL PORTAVOCE STAMPA  SEBASTIANO AMBRA CI HA INVIATO SUBITO QUESTO COMUNICATO STAMPA

 

IL SINDACO CARUSO : “NON ABBIAMO PARLATO NEL BANDO DI ARCHITETTI NE’ ABBIAMO FATTO SPECIFICHE. E ALLORA?

Bando per l’Ufficio Sisma, Caruso replica alle polemiche: “La Delibera di Giunta è chiara: si parla soltanto di tecnici laureati, senza specifiche” In seguito alla polemica sollevata dall’Ordine degli Architetti di Catania in merito al bando per l’assunzione a tempo pieno e determinato di 4 unità con profilo di ‘Istruttore direttivo tecnico’ presso l’Ufficio Sisma del Comune di Aci Sant’Antonio, il Sindaco della Città del Carretto Siciliano, Santo Caruso, risponde: “L’Amministrazione non ha alcuna responsabilità in merito alla polemica sollevata: con la Delibera 171 del 2019 la Giunta diede un preciso atto di indirizzo nel quale si parlava solo e soltanto di Istruttori Amministrativi Categoria C e di Istruttori Direttivi Tecnici Categoria D. Non veniva fatta alcuna richiesta specifica di categoria, non si parlava di architetti o ingegneri, ma si parlava di tecnici laureati, e basta: sia chiaro che politicamente non c’era e non c’è alcuna volontà di escludere delle categorie. Quanto contestato adesso è da imputare agli Uffici comunali, perché sono gli Uffici che hanno predisposto il bando così com’è: nulla osta, da parte nostra, per ritirarlo, ma è chiaro che l’ultima parola spetta agli Uffici”.

 

 

 

 

 

Conte in Parlamento, “filosofo”,cita Platone: “Il governo si muove su basi scientifiche non di opinione”

 

Roma

Conte si presenta in Parlamento e, forse è l’unico-(obietterà un parlamentare) privo di mascherina. Riesce a respingere ogni accusa,ogni contestazione.Con eleganza e determinazione. Alla fine giudicherà il dibattito “vivace”…. Esordio: “Il governo ha sempre compreso la gravità del momento” e per questo “non ha mai inteso procedere per via estemporanea, improvvisata”.

“Lo stato della conoscenza scientifica su questo virus era ed è lacunoso, ma una cosa è assumere a riferimento delle proprie decisioni delle opinioni, altra cosa è far riferimento a ricerche e studi approfonditi e quindi un principio di conoscenza scientifica – ha spiegato Conte -. La filosofia antica da Platone ad Aristotele distingueva la doxa – la credenza, l’opinione -, dall’episteme, che è la conoscenza che ha salde basi scientifiche”.

Direi che l’imperativo categorico per un governo chiamato ad affrontare una sfida così complessa, come proteggere la vita dei cittadini di fronte a una minaccia cosi concreta e letale, è quello di porre a fondamento della proprie decisioni non le opinioni, ma le raccomandazioni – frutto di meditate ricerche e riflessioni – di qualificati esponenti del mondo scientifico”, ha sottolineato il Premier aggiungendo che il ritorno al lavoro determina ulteriori possibilità di contagi. E, citando il rapporto del Comitato tecnico scientifico circolato negli ultimi giorni, fa notare come “viene stimato che la riapertura simultanea dal 4 maggio di tutte le attività porterebbe a un aumento esponenziale e incontrollato del contagio”.

Insomma, “anche a costo di apparire impopolare, “il governo non può assicurare il ritorno immediato alla normalità della vita precedente. Ci piacerebbe ma dobbiamo avere la consapevolezza che il virus sta continuando a circolare: abbiamo 105mila casi accertati senza contare casi asintomatici non accertati”. L’indice R con 0 “ad oggi è tra lo 0,5 e lo 0,7. Se questo tasso tornasse ad alzarsi anche di poco si saturerebbero le terapie intensive entro fine dell’anno”, sottolinea.

Alle luce della raccomandazioni del Comitato tecnico scientifico il 4 maggio segna l’inizio della fase 2, è un primo passo fondamentale affinché tutto il Paese possa incamminarsi verso la riconquista della normalità ma nella consapevolezza che sarà una fase di convivenza con il virus”, afferma ancora Conte sottolineando che quanto deciso dal governo “non è un programma elettorale finalizzato a raccogliere consenso“. “Dal primo giorno abbiamo avuto ben chiaro” quella che sarebbe stata la stella polare delle scelte compiute: “La difesa della salute dei cittadini”, d’altronde, rimarca il presidente del Consiglio, “nessuno tra i paesi maggiormente colpiti ha introdotto un’apertura simultanea delle attività economiche e dei rapporti sociali”.

“Sono quattro i principali fattori di crescita contagio: famiglia, scuola, lavoro, comunità. I contatti familiari sono quelli di maggior difficoltà nel controllo e da lì viene un quarti dei contagi”, ha detto ancora Conte ricordando che “il contenimento cauto del contagio è una misura necessaria, l’unica strada e principale strumento per ripartire al meglio senza dolorose e forse anche irrimediabili battute di arresto in futuro. La precauzione deve guidarci in questa fase. Un approccio incauto porterebbe a una recrudescenza del contagio“.

In base a dei criteri scientifici, che il ministero della Salute emanerà nelle prossime ore, si potrà anche attuare “un differenziamento geografico” nell’allentamento delle misure anti-Covid, “ma guidato da precisi presupposti scientifici e non rimesso a improvvide iniziative di singoli enti locali. Voglio ricordare, nello spirito di collaborazione” che il governo ha avuto “con gli enti locali che iniziative che comportino un’allentamento delle misure restrittive” vigenti “non sono possibili, perché in contrasto” con le norme varate “quindi sono da considerarsi a tutti gli effetti illegittime”. (riferimento alla decisione della Calabria di riaprire bar e ristoranti….”n.d.r.)