Papa Francesco: troppo debole ancora l’impegno del mondo sul Clima

 

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Il cambiamento climatico è uno dei “fenomeni più gravi e preoccupanti del nostro tempo” dinanzi al quale serve una “risposta collettiva”, una “reale volontà politica” e nuovi modelli di consumo “coerenti con la dignità umana”. Così Papa Francesco n occasione dell’odierna apertura a New York del summit mondiale Onu sui cambiamenti climatici  esordisce al centro anche dell’Enciclica “Laudato sì”

ALLE PAROLE DEVONO SEGUIRE AZIONI CONCRETE”

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Il Papa si chiede quale sia l’effettivo impegno degli Stati che definisce ancora molto “fluido” e lontano dagli obiettivi prefissati: l’umanità degli inizi del XXI secolo – è il suo auspicio – dovrebbe essere ricordata per l’assunzione delle sue gravi responsabilità. Il tempo c’è, così come ci sono le soluzioni ad un degrado che  prima ancora che ambientale è umano, etico e sociale

Da rinnovare sono i modelli di consumo e produzione, i processi di educazione e sensibilizzazione: un “altro tipo di progresso” al servizio della persona, della pace e dell’ambiente e misurato sulla “dignità umana”. Necessarie a questo scopo sono tre qualità morali che Francesco ribadisce con forza  incoraggiando i partecipanti a farle proprie: onestà, coraggio e responsabilità.

Vertice fallito, Stati Uniti e Corea del Nord, non c’è ancora la “garanzia” della pace nel mondo

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Tutto fuori programma. Il  Presidente Usa da mesi stava lavorando con la sua squadra per trovare un accordo capace di allontanare dagli Usa lo spettro di una guerra nucleare con la Corea del Nord. 

Trump aveva preparato il terreno per concedere un allentamento delle sanzioni verso Pyongyang in cambio di una piano di denuclearizzazione davvero concreto da parte del regime di Kim. Ma l’accordo che si sarebbe dovuto ratificare non si è fatto.

Kim ha sorpresa ha avanzato pretese impossibili da sostenere per il Presidente Usa che pensava di ritornare a Washington da vincitore.

Il leader Pyongvang  e il presidente Trump dinanzi agli occhi del mondo che attendono la finale di questi vertici per la garanzia della pace mondiale,proseguiranno nelle loro relazioni pubbliche visto che finoggi non è stato sottoscritto alcun accordo dalle parti.

– “Il segretario di Stato americano Mike Pompeo afferma : “Poca chiarezza sullo smantellamento del Centro di ricerca scientifica nucleare di Yongbyon, a un centinaio di chilometri da Pyongyang. . “Erano piuttosto espansivi rispetto a quello che erano disposti a fare a Yongbyon, ma non c’era ancora completa chiarezza su ciò che erano disposti a offrire”, ha aggiunto Pompeo durante una breve conferenza a Manila. Una versione che “corregge” quella data dall’omologo del Nord, Ri Yong-ho, secondo il quale Pyongyang aveva cercato solo una parziale revoca delle sanzioni e aveva presentato una proposta realistica per gli ingegneri di entrambi i paesi per smantellare tutto il suo principale sito nucleare. Secondo Pompeo, gli Stati Uniti sono comunque “ansiosi di tornare al tavolo per continuare quella conversazione”.

Si apprende anche che dopo il  vertice conclusosi senza un accordo, il presidente della Corea del Sud, Moon Jae-in, -ha comunicato  che si consulterà con gli Stati Uniti sui progetti economici intercoreani già avviati. In un discorso a Seul in occasione del centenario delle manifestazioni di massa contro il dominio coloniale giapponese, Moon ha rinnovato il suo impegno per riaprire due progetti inter-coreani messi in moto negli scorsi mesi: la regione industriale di Kaesong e la regione turistica di Mount Kumgang. “Ho molta stima per il presidente Trump, che ha espresso il suo impegno per continuare i colloqui”, ha detto Moon, aggiungendo che avrebbe continuato a svolgere il suo ruolo di mediatore tra Pyongyang e Washington. programma nucleare della Corea del Nord.

 

Nuova richiesta del governo: “valutare diversamente l’asse ferroviario Torino-Lione”

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Tutto da rifare. Molte cose non sono chiare sulla Tav.  Il testo, firmato dai capigruppo di 5 Stelle e Lega, Francesco D’Uva e Riccardo Molinari, che dovrebbe essere votato oggi, impegna l’esecutivo a “ridiscutere integralmente il progetto della linea Torino-Lione, nell’applicazione dell’accordo tra Italia e Francia”, come scritto nel contratto di governo. E si riabilita l’analisi costi benefici che, secondo la Corte dei conti europea, “è per definizione lo strumento analitico utilizzato per valutare una decisione di investimento confrontando i relativi costi previsti e benefici attesi”. 

Non sarebbe un disco rosso ma la richiesta di analizzare la Tav sotto altri aspetti, in primis quello più economico.  Bruxelles intanto avverte che, in caso di ripensamento l’Italia dovrà restituire i finanziamenti europei utilizzati per la realizzazione della Tav

Il testo precisa così.: “Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha dato mandato alla ricostituita Struttura tecnica di missione (Stm) di predisporre una nuova valutazione dell’adeguamento dell’asse ferroviario Torino-Lione mediante l’uso dell’analisi costi benefici; scopo dell’analisi costi benefici è consentire una allocazione delle risorse più efficiente per supportare il procedimento decisione, con cognizione di causa, se attuare o meno una proposta di investimento o se optare per eventuali alternative
“Intanto si apprende che  il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e l’omologa francese Elisabeth Borne hanno firmato congiuntamente una lettera al soggetto attuatore Telt per posticipare i bandi di gara relativi al tunnel di base”,

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Sanremo 2019: brutto ricordo di un festival di dilettanti

 

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di   Raffaele Lanza

Sanremo

Sanremo 2019 da dimenticare, alla svelta. L’ultima serata vede una conduzione -costituita da Baglioni, Bisio e Raffaele – corretta , più disinvolta e professionale. Non si ripetono gli errori tecnici di presentazione delle precedenti serate -richiesta continua ad es. di applausi- e Bisio si esibisce in una gag da varietà riabilitativa rispetto alle precedenti esibizioni.   Ma si avverte sempre la mancanza di  un  faro centrale sul palcoscenico, l’emozione travolge anche un cantante esperto come Baglioni che si sforza con sorrisi stretti di nascondere il disagio di “presentare” un festival come Sanremo.    Dove sono i fiori colorati  attorno al palco, segni visibili della tradizione floreale di Sanremo?

       L’impegno – sì- c’è stato, i contenuti espressi nella serata finale sono anche buoni- è innegabile – manca tuttavia la disinvoltura e la spontaneità. E  questo il pubblico lo ha subito percepito. Spiace ribadirlo perchè Baglioni è persona sensibile e tiene molto al suo lavoro.  Come dire: un grande lottatore messo di fronte ad un mastino napoletano che avverte la paura e i timori dell’uomo. Quindi a rischio la persona.         Solo un ricordo bello portiamo da Sanremo: l’immagine del giornalista Mollica, che visibilmente travolto dalla malattia, con le mani tremolanti, gli occhi quasi chiusi, riesce egualmente a trovare il vigore fisico, il sorriso  e l’entusiasmo di sempre nelle sue belle interviste a Baglioni e cantanti affermati come Eros Ramazzotti.  

  Dopo la chiusura della serata finale del Festival di Sanremo 2019, che ha visto Mahmood -egiziano/italiano- vincere questa edizione, Ultimo si è presentato in conferenza stampa visibilmente alterato. Su di lui si sta scatenando una bufera. Sembra infatti che “I tuoi particolari” abbia delle sonorità che ricordano chiaramente una canzone di Marco Masini del 2015. Si sente massacrato dai giornali.   Come fosse un cantante affermato ha dichiarato ai giornalisti in Sala: “Avete questa settimana per sentirvi importanti e dovete rompere il cazzo. Tanto qualsiasi cosa io dico troverete qualcosa da ridire”. 

Non poteva mancare l’opinione di Matteo Salvini: : “Mahmood? La canzone italiana più bella?!? Io avrei scelto Ultimo” – 

Indifferenza di  Vittorio Feltri su Sanremo 2019? Mi interessa come il sesso tra scarafaggi” – Più di 10 milioni di italiani guardano la “festa della canzone italiana”, ma il direttore di Libero commenta il Festival durante il programma “I Lunatici” su Rai Radio2. “Non mi importa un c……..” conclude Feltri

 Don Mazzi critica Baglioni e la sua scelta di portare all’Ariston Achille Lauro – Il servizio pubblico sceglie di mettere nella competizione  una canzone che non solo inneggia alla droga, ma che contiene una frase che mi sconvolge perché va al di là della droga in sé, parla della fine che provoca. Ma la cosa che mi meraviglia di più è che un uomo di grande cultura, un conduttore come Claudio Baglioni, si sia lasciato scappare una cosa del genere”. Don Antonio Mazzi, su Sanremo 2019, esprime un voto altamente negativo così sulla conduzione ritenendola dilettantistica.
  “Manca la satira, si vede il peso delle pressioni politiche”- tuona il giornalista Giletti – Il conduttore sempre più in odor di Rai ha espresso all’Agi il suo giudizio negativo quasi a sollecitare una inchiesta, sul Festival di Sanremo. “Non c’è satira, che è invece necessaria al Festival. Si vede che hanno subito delle pressioni politiche”.
Voltiamo pagina, e ascoltiamo questa insulsa e stupida canzonetta “Soldi” in coerenza con la recessione che l’Italia sta vivendo e le sofferenze degli italiani ad arrivare alla fine del mese. Che indecenza signori!

 

 

 

Il Generale Di Cataldo:” I Carabinieri assicurano in Sicilia un’efficace azione di contrasto alla Mafia anche con sequestri e confische”

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Il     Generale di Brigata Giovanni Cataldo

E’ il momento delle visite per il  Generale di Brigata Giovanni Cataldo, Comandante della Legione Carabinieri Sicilia,dopo l’insediamento avvenuto lo scorso 4 settembre .     Il Generale ha visitato la Caserma “Giordano Calcedonio M.O.V.M.”, sede del Gruppo Carabinieri di Monreale (Palermo), accompagnato dal Colonnello Antonio Di Stasio, Comandante Provinciale di Palermo, dove è stato ricevuto dal Comandante di caserma TenColonnello Luigi De Simone .  E’ stata l’occasione per rinnovare a nome di tutti i Carabinieri il massimo impegno    sul territorio per l’assolvimento dei compiti istituzionali”

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Inoltre il Generale Cataldo,  ha parlato dell “l’importanza del dispositivo territoriale dell’Arma e, soprattutto, delle Stazioni Carabinieri che, con la loro funzione presidiaria, costituiscono un imprescindibile baluardo della legalità e un preciso punto di riferimento per la sicurezza di tutti i cittadini”.

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Perciò       ha spiegato ancora il Comandante si avverte l’esigenza di “continuare ad assicurare un’efficace e incisiva azione di contrasto alla criminalità organizzata, anche attraverso l’aggressione, con sequestri e confische, dei patrimoni delle consorterie mafiose”. Poi  il Generale Cataldo ha voluto rendere omaggio al Capitano Emanuele Basile, recandosi sul luogo dell’attentato (dove è affissa una lapide in sua memoria), e al Capitano Mario D’Aleo, all’Appuntato Giuseppe Bommarito e al Carabiniere Pietro Morici, visitando la targa commemorativa esposta all’esterno della vecchia caserma dell’Arma di Monreale, oggi sede del Comando di Polizia Municipale, “con l’emozione di onorare coloro che, con profonda dignità, altissimo senso del dovere e incondizionato spirito di servizio, hanno testimoniato, con il sacrificio della vita, il loro impegno per i valori della legalità e della democrazia“.