Mattarella: ” Dobbiamo rafforzare il valore della solidarietà nell’ordinamento internazionale”

 

 

Roma  –Comunicato-

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con S.E. il Signor Emmanuel Macron, Presidente della Repubblica Francese, entrano nell’Auditorium della Nuvolain occasione dell’incontro internazionale per la Pace dal titolo “Il grido della Pace – Religioni e Culture in dialogo”
(foto di Francesco Ammendola – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

 

Incontro Macron e Meloni : “risposte urgenti sul caro bollette e sostegno all’Ucraina”

video-flash! souvenir de meloni- quando la ducetta voleva spezzare le reni  a macron - Dagospia

 

A poche dal passaggio di consegne – e rituale della campanella” tra Draghi e la Meloni,  l”Ufficio stampa del Presidente del  Consiglio comunica quanto segue : Colloquio informale di oltre un’ora a Roma tra il presidente del Consiglio italiano Giorgia tra il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni e il presidente francese Emmanuel Macron. Un  incontro “cordiale e proficuo”,  nel corso del quale “sono stati discussi tutti i principiali dossier europei: la necessità di dare risposte veloci e comuni sul caro energia, il sostegno all’Ucraina, la difficile congiuntura economica, la gestione dei flussi migratori”. “I presidenti di Italia e Francia hanno convenuto sulla volontà di proseguire con una collaborazione sulle grandi sfide comuni a livello europeo e nel rispetto dei reciproci interessi nazionali..”

BIDEN: “RUSSIA NON INTERESSATA ALLA PACE, DOBBIAMO SOSTENERE INSIEME L’UCRAINA”

 

alternate text
Foto Ag.

In Italia e in Europa le persone adesso vogliono la fine di questi massacri, di questa violenza e di questa macelleria e le persone pensano cosa possiamo fare per portare la pace“, è il messaggio che il premier consegna all’amico americano. Anche per gli Usa, la soluzione diplomatica è la via da perseguire ma “allo stato attuale non sembra che la Russia sia interessata ai colloqui di pace”, sottolinea la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki.

“Quello che sta succedendo in Ucraina ha portato un drastico cambiamento nell’Ue, eravamo vicini e ora siamo ancora più vicini e so che possiamo contare sul vostro sostegno come un sincero amico dell’Ue e dell’Italia”. E proprio in Biden il premier italiano potrebbe trovare un alleato prezioso nella battaglia europea per imporre un tetto al prezzo del gas, soluzione caldeggiata dall’Italia. Biden, del resto, è consapevole di quanto l’Ue giochi un ruolo fondamentale per gli Usa nella partita della guerra in Ucraina.

Un’Unione Europea forte – ha detto – è nell’interesse degli Stati Uniti. Fa bene a tutti”. Al termine del breve ‘spray’ -nel gergo della Casa Bianca il breve scambio di dichiarazioni tra i leader che anticipa i bilaterali- arriva un fuoco di domande urlate dai cronisti, soprattutto americani. Draghi e Biden non si prestano alle risposte ma non risparmiano sorrisi: l’intesa è piena.

Draghi ha sollevato con convinzione il tema della pace e del percorso per arrivare a un cessate il fuoco. “Molti in Europa – le sue parole a Biden – condividono la nostra posizione unita nell’aiutare l’Ucraina, e nel sanzionare la Russia. Ma si chiedono anche: come possiamo mettere fine a queste atrocità? Come possiamo arrivare a un cessate il fuoco? Come possiamo promuovere dei negoziati credibili per costruire una pace duratura? Al momento è difficile avere risposte, ma dobbiamo interrogarci seriamente su queste domande”.

La pace sarà quello che vorranno gli ucraini, non quello che vorranno altri”, ha inoltre rimarcato il premier incassando un “sono d’accordo” di Biden che in ambiente di Palazzo Chigi salutano con enfasi. Come i complimenti, graditissimi, di Potus sui passi compiuti dall’Italia per recidere il cordone ombelicale da Mosca sul gas. “Mi congratulo con te per quello che hai fatto sul fronte della diversificazione energetica. È più di quello che sarei riuscito a fare io!”, ha riconosciuto Biden. Sul fronte del petrolio, l’inquilino della Casa Bianca ha riaffermato la disponibilità degli States ad aumentare la produzione, “ma vogliamo anche mantenere i nostri obiettivi di transizione energetica”.

Zelenski:” Pronto ad incontrare Putin nonostante le atrocità commesse”

 

Scambio di accuse tra Mosca e l’Ucraina mentre la Russia  accusa la Nato di ostacolare i negoziati con Kiev il leader ucraino Volodymir Zelensky si dice ancora pronto a parlare con il presidente russo Vladimir Putin nonostante le atrocità di Bucha, Mariupol e altre città.

Zelensky ha detto di essere pronto a incontrare Putin perché in Russia “un singolo decide tutto”. “Se c’è una sola chance, dovremmo parlare”….

Zelensky, biografia: storia, vita e carriera
Sergei Lavrov, che ieri aveva affermato che la Russia non è in guerra con la Nato, accusa Stati Uniti e Paesi della Nato di aver “sempre considerato” l’Ucraina come “uno degli strumenti per contenere la Russia”, sostenendo che prima dell’invasione russa dell’Ucraina stessero “costringendo Kiev a una scelta fittizia e falsa: o con l’Occidente o con Mosca”.

Il ministro degli Esteri di Mosca, Lavrov punta il dito contro “i Paesi Nato” affermando che “stanno facendo di tutto per impedire” un cessate il fuoco con l’Ucraina, mentre la Russia è “favorevole al proseguimento dei colloqui, anche se non stanno andando bene”, negoziati che prevedono – afferma – la “revoca delle sanzioni” con la “bozza di un eventuale trattato” che sarebbe oggetto delle discussioni quotidiane” tra le delegazioni.

“Negli ultimi anni – sostiene il ministro degli Esteri russo – Stati Uniti e alleati non hanno fatto nulla per fermare il conflitto intra-ucraino”. “Hanno ‘pompato’ il regime di Kiev con armi” e “in generale portato avanti lo sviluppo politico-militare del territorio dell’Ucraina, hanno incoraggiato il corso aggressivo anti-russo perseguito dalle autorità di Kiev”. Per Lavorv, la Russia non aveva “altra scelta che riconoscere le repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk”, lanciare l’ “operazione militare speciale” e – afferma – “ora stiamo assistendo alla manifestazione del classico ‘doppio standard’ e dell’ipocrisia dell’establishment occidentale”.

“Manifestando pubblicamente sostegno al regime di Kiev, i Paesi Nato stanno facendo di tutto per impedire il completamento dell’operazione con la conclusione di accordi politici”, incalza Lavrov che parla dell’invio di armi. “Tutto viene fatto con il pretesto di ‘combattere l’invasione’, ma in realtà Usa e Ue intendono combattere la Russia ‘fino all’ultimo ucraino'”, afferma ancora, sostenendo che se Usa e Nato sono “davvero interessati a risolvere la crisi ucraina” devono “smettere di fornire armi a Kiev”.

Zelenski: “C’è un “rischio alto” che i colloqui di pace tra l’Ucraina e la Russia possano fermarsi a causa delle atrocità perpetrate dalle forze di Mosca, ha premesso Zelensky. E’ arrivata da lui la notizia della scoperta di un’altra fossa comune con 900 persone nell’oblast di Kiev. Centinaia i civili uccisi nella regione e, secondo quanto riportato da Kyev Independent, lo stesso Zelensky avrebbe detto ai media polacchi che circa 500mila ucraini sono stati deportati illegalmente in Russia.

Super Green Pass e non vaccinati all’esame tecnico ,tra alcuni minuti-alle 18- tra Governo e Regioni

 

Inutile illudersi, presto dovremo fare i conti con i No Vax | L'HuffPost

Super green pass all’esame tecnico  del  governo e regioni in programma oggi, tra alcuni minuti,  alle 18 sulle nuove misure per fronteggiare la quarta ondata covid, mentre si ricorrono ipotesi su regole più restrittive per i non vaccinati in caso di passaggio di una regione in zona arancione e rossa.

A Palazzo Chigi  garantiscono la presenza la ministra degli Affari regionali Mariastella Gelmini, il responsabile della Salute Roberto Speranza e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Roberto Garofoli. Non interverrà all’incontro il premier Mario Draghi, perché, viene spiegato, si tratta di un confronto “a livello tecnico”. Le Regioni prenderanno parte alla riunione in videocollegamento.

La posizione dell’esecutivo nelle ultime ore è stata delineata dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa: “Non parlerei di lockdown per non vaccinati. Ma con il peggioramento della situazione epidemiologica e il passaggio in arancione di alcune Regioni, un provvedimento che prevede già in automatico una serie di restrizioni, certe attività come i ristoranti, i cinema, il teatro, si debbano limitare solo a chi vaccinato”.

Ieri Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli Venezia Giulia e presidente :Proporremo al governo di scegliere il più presto possibile misure che possano favorire le vaccinazioni, garantendo in caso di passaggio di zona la possibilità di superare le restrizioni per le persone vaccinate o per coloro che hanno superato la malattia. Questo potrebbe spingere indecisi a partecipare alla campagna di vaccinazione e dare certezze a imprese, ristoratori, albergatori, negozianti” questo paese”, dice Massimiliano Fedriga,

Greta Thunberg sul Clima : “Troppi BLA-BLA-BLA- dei politici. Bisogna agire subito”

Manifestazione clima, i cartelli e le frasi dello sciopero Friday for  Future FOTO | Sky TG24

 

Gli attivisti per il clima protagonisti ieri sera in  piazza Affari a Milano, con le loro tende colorate.

Piazza Affari  è stata scelta perchè è “il simbolo nazionale di quel capitalismo finanziario che storicamente contribuisce alla devastazione ambientale e alla distribuzione diseguale delle ricchezze”.

Foto di Greta Thunberg

 Oggi la giovane attivista Greta  sfilerà in corteo alle 9 in largo Cairoli a Milano in occasione dello sciopero per il clima, organizzato dagli attivisti milanesi di Fridays for Future. Ieri l’incontro tra Greta e Draghi a Milano. Un colloquio durato circa mezz’ora, al quale hanno partecipato anche le attiviste per l’ambiente Vanessa Nakate e Martina Comparelli, e che si è incentrato,, “sull’impegno dell’Italia nella lotta ai cambiamenti climatici e nella riduzione delle emissioni inquinanti, sul piano nazionale, europeo e internazionale, alla luce della Presidenza del G20 e della partnership con il Regno Unito per la Cop26″.

Ma chi comanda nel M5S? Grillo contestato nel ruolo di “suggeritore”, Conte chiede spiegazioni sulla “riforma della giustizia” e il comportamento dei ministri

 

Sul dissidio nato  tra i gruppi parlamentari M5S e i ministri pentastellati ,travolti dal Presidente del Consiglio Draghi,sul tema della riforma della giustizia, varata nell’ultimo Consiglio dei ministri si è creata una’  appendice.      E’ scattato un ‘incontro convocazione dei  direttivi grillini di Montecitorio e Palazzo Madama dopo il pressing degli eletti, che contestano vibratamente dopo quello che viene bollato (nelle chat interne ma anche sui social) come l’ennesimo “tradimento”.

Tutti attendono di sapere il ruolo di Conte e di Beppe Grillo. Il primo ha chiesto autonomia e l’esclusione di qualsiasi interferenza, il secondo pensa di essere oscurato dalla capacità manageriale e dal vasto consenso che solleva in Italia e nel mondo Giuseppe Conte. Non c’è ancora un punto di incontro. Intanto Grillo continua a fare il “suggeritore”.

I più accesi sostenitori della riforma Bonafede si allineano con Conte che, in primis ha contestato la nuova riforma. Tra questi la vicepresidente della Camera Maria Edera Spadoni, che sui social si interroga: “I direttivi Camera e Senato hanno dato indicazione di astenersi su un provvedimento che, da quello che leggo, rappresenta il ritorno ad un’anomalia italiana e rischia di trasformarsi in una falcidia processuale?“. “

M5s, corsa contro il tempo per ricucire. Spiragli di dialogo Conte-Grillo -  Affaritaliani.it

“C’è stato un incontro nel quale i direttivi dei due rami del Parlamento hanno scelto di indicare la strada dell’astensione. I ministri sono stati informati di questo, poi ci sono state interferenze…”, probabilmente un  intervento di Beppe Grillo che, , avrebbe ispirato il dietrofront dei ministri M5S in Cdm, su pressing di Draghi in persona.              Argomento molto caldo che dovrà essere discusso domenica pomeriggio alla presenza dei ministri Fabiana Dadone, Luigi Di Maio, Federico D’Incà, Stefano Patuanelli e della sottosegretaria alla Giustizia Anna Macina.

L’ex ministro Danilo Toninelli,  invoca un voto degli iscritti perché, prosegue, “è giusto che i cittadini sappiano che nel Consiglio dei ministri di ieri è stato presentato un emendamento governativo al testo Bonafede sulla giustizia penale, con modifiche che vanno ben oltre l’accordo precedentemente raggiunto con il Partito democratico e Liberi e Uguali”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il senatore ‘contiano’ Gianluca Castaldi: “Il M5S si è fatto sfogliare, per la ennesima volta con il governo Draghi come un carciofo. Per me la goccia che fa traboccare il vaso… Per me, la decisione di ieri, apre una fase nuova, dal punto di vista personale, che non esclude altri modi di poter restare fedeli ai nostri principi”. 

Fine dello spettacolo per il Clown Renzi campione “Double face” della Politica italiana

 

 

DI  RAFFAELE .LANZA

Roma,

La  formula vista a Palazzo Chigi per  il confronto – atteso da giorni – tra Renzi e Conte non è sembrato  un confronto politico- ma  un match   di pugilato od evento sportivo: E’ finita in parità. Come volevano entrambi gli antagonisti. L’accordo c’è, fiducia a tempo, il disaccordo resta. poco più di 30 minuti bastano a Conte.. “Noi abbiamo detto ‘presidente, se vogliamo andare avanti noi ci siamo con lealtà, se ritieni che quello che proponiamo non va bene, con rispetto per le istituzioni, noi ci alziamo e ci dimettiamo’“. Così Matteo Renzi, protagonista conversatore dei mass-media, è l’occasione del suo rilancio, dopo i guai giudiziari della sua famiglia, e il suo ridimensionamento politico. spiega la posizione di Italia Viva, dopo la Proposte su cui, “il Pd mi pare d’accordo su tutto, M5S deve decidere cosa fare”, spiega l’ex premier.

RENZI E' DAVVERO UN CLOWN - Italia chiama Italia

Non siamo qui per discutere, vogliamo risposte. Ci devi dire se vuoi continuare l’esperienza con noi”.E’ questo il ritornello di Renzi  al premier Un rinvio “condizionato’: il secondo incontro ci sarà dopo il voto sulla manovra e sul decreto ristori, cui i renziani non si sottrarranno per il mantenimento del protagonismo. Insomma: verso la fine dell’anno.   

  Chiarissimo come il sole che l’azione di Renzi è rivolta allo scopo di far sentire la sua voce che, con “tre poltrone” di governo interpreta il ruolo dell’ago della bilancia e persino, in diversi casi, del “dittatore” che, disposto a cedere quei posti, si riserverebbe più in là, di richiederne altri, in maggior numero, nel governo . Double face. Renzi ormai è conosciuto. La sua credibilità non vale un solo centesimo bucato.

Suona bestemmia quel che dice l’ex presidente e promette per quanto si è visto nel decennio passato che col  suo governo  ha lasciato sul lastrico centinaia di migliaia di piccoli risparmiatori e la povertà si è accresciuta..

E’ blasfemo che Renzi neghi  oggi di difendere i “banchieri” e grandi banche e porsi a difesa dei piccoli  azionisti e correntisti dalla grande truffa bancaria di questi anni, che ha rovinato l’Italia, ed è sempre più indecente da parte di Renzi, Boschi & Compagnia farsi ora indesiderati difensori d’ufficio di chi hanno contribuito a rovinare e ergersi a paladini –addirittura e paradossale-. di salvatori della patria

E’ consapevole che una lustratina il suo gruppo l’avrà. Ed anche notorietà. L’equivalente di spettacolo. Un indecente spettacolo aggiungiamo noi in questo momento critico.

Ma le parole di Renzi risuonano in tanti salotti italiani.  E’ l’occasione – sa bene l”ex del Pd- per rispolverare il piccolo movimento che mette in imbarazzo il presidente del Consiglio in lotta quotidiana per le crisi del Paese. “Non vogliamo fare la vecchia politica, punto fondamentale è che ci sono 200 miliardi da spendere, ci sono adesso, poi per 20 anni non vediamo più una lira, ho il dovere di dirlo, dico: spendiamoli bene, dire questo non è lesa maestà”

Dire che Draghi sta dando indicazioni corrette non significa provocare”, ha poi affermato l’ex premier che parlando del Covid dice: “”Siamo il Paese al mondo con il più alto numero di morti, qualcosa non ha funzionato”. “Il presidente di Consiglio – sottolinea, riferendosi alle proposte di Iv – ci faccia sapere, tutto il resto del mondo corre, ditemi sulle cose che abbiamo scritto, se siete d’accordo o no”.

 

 

Ordine Giornalisti: “Etica e deontologia, il ruolo del consiglio di disciplina”

Risultato immagini per immagine giornalisti di sicilia

 

Evento in diretta streaming da Palermo

 Il 28 Ottobre prossimo si terrà presso la sede dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia un Incontro formativo per illustrare la normativa dettata dal Testo unico dei doveri del giornalista ed il ruolo del Consiglio di disciplina. Pubblichiamo il Comunicato dell’Ordine, pervenuto al nostro giornale:

Sede Palermo: Odg Sicilia Via G.L. Bernini 52/42 – Palermo 

Sede Catania: Aula Magna presso il dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Catania – via Vittorio Emanuele – Catania 

Sede Ragusa: Sala Convegni del Palazzo della Provincia – viale del Fante,102 – Ragusa

Sede Siracusa: Aula convegni CISL -Via Arsenale, 22 – Siracusa

Relatori: Giovanni D’Anna, presidente consiglio di disciplina Odg Sicilia; Giovanna Beccalli, componente del CDT Sicilia.

 

“Le PA social hanno una marcia in più. Uso e diffusione dei social media pubblici”

 

Risultato immagini per immagine ordine dei giornalisti di sicilia

 

Un interessante incontro culturale è previsto il 3 Ottobre prossimo nella Sala Alessi di Palazzo d’Orleans di Palermo sul tema .”Le PA social hanno una marcia in più. Uso e diffusione dei social media pubblici”   

La domanda è dunque questa: I comuni siciliani sono social? Presentazione del caso di studio sullo stato di diffusione dei social network in Sicilia.

Relatori: Angelo Alù – PhD. Membro Consiglio Internet Society Italia; Francesco Di Costanzo, presidente PA Social; Giovanna Beccalli, componente del consiglio di disciplina territoriale dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia; Francesco Pira sociologo – professore di comunicazione Università degli Studi di Messina – Componente del Comitato Scientifico dell’Osservatorio Nazionale sulla Comunicazione Digitale di PA Social e Istituto Piepoli; Tony Siino – Social Media Strategist presso Regione Siciliana; Sara La Rosa, componente PA Social; Marco La Diega – DPO e Consulente per la transizione al digitale; Giovanni Villino – Giornalista TGS Giornale di Sicilia; Alessandro Lombardi – Responsabile Ufficio Rapporti con la Cittadinanza attraverso il web e i social network – Comune di Palermo; Dott. Gino Morabito Responsabile comunicazione; coordina Marina Mancini – coordinatrice PA Social Sicilia – addetto stampa Ufficio stampa comune di Bagheria